Labor omnia vincit, una mostra fotografica su come eravamo

Labor omnia vincit. Ritratti di vita e di lavoro dall'archivio fotografico della SNIA Viscosa. E' il titolo della nuova imperdibile mostra che aprirà il 30 aprile 2016 al CID di Torviscosa.  Una mostra fotografica dedicata alle donne e agli uomini, braccianti e operai, che hanno partecipato alla trasformazione del borgo rurale di Torre di Zuino nella nuova e industriale “città della cellulosa”.

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Fronte invisibile, mostra nella barchessa di Villa Manin


Inaugurazione il 15 aprile 2016 alle 17.30 della mostra "Fronte Invisibile" nella barchessa di Levante di Villa Manin di Passariano. Attraverso fotografie e installazioni, Silvia Mariotti indaga i paesaggi naturali carsici, la loro conformazione, e le vicende storiche di cui sono stati teatro nel corso delle guerre mondiali: una ricerca che riapre interrogativi, che si esplicita in  scatti misteriosi e chiaroscuri per riflettere sul ruolo che questi luoghi oggi hanno nella memoria degli eventi, come simbolo di una storia stratificata, dolorosa, fatta anche di rivisitazioni e di manipolazioni: luoghi che sono in grado di rendere visibile il dramma che rende incomunicabile l’esperienza dei conflitti mondiali, impalpabile eppure presente. La mostra a ingresso libero è stata realizzata in collaborazione con la Galleria A Plus A di Venezia e sarà visitabile fino al 15 maggio 2106.

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MEMORIE – Arte immagini e parole del terremoto in Friuli

Cosa facevi alle 21 del 6 maggio 1976? Un traumatico flash si accende illuminando un periodo storico e quanto è accaduto in seguito, raccontando il terremoto che aveva cancellato i paesi, ma senza abbattere i friulani. MEMORIE – Arte, immagini e parole del terremoto in Friuli. Inaugurazione della mostra sabato 23 aprile 2016 alle 18.00. Domenica 24 aprile 2016 apertura al pubblico con orari 10.00 – 19.00. A quarant’anni dal sisma, per chi non c’era o per chi vuole ricordarlo, Villa Manin di Passariano ospita una mostra che ripercorre i momenti dell’emergenza e della solidarietà, dei restauri e della ricostruzione.
I dipinti cinquecenteschi di Pomponio Amalteo, provenienti dalla chiesa gemonese di San Giovanni Battista, non più ricostruita, sono visibili per la prima volta assieme ad altre importanti opere restaurate.
Filo conduttore della mostra è il recupero delle memorie: dal patrimonio culturale agli esempi di pianificazione e di realizzazione di nuove architetture, dai filmati d’epoca alle interviste raccolte in un documentario fino alla reinterpretazione di giovani artisti e studenti di una realtà non conosciuta.

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Byob nuovo accessorio di moda per wine lovers

Presentata a Vinitaly un'elegante Byob, la borsetta per bottiglie che si propone come nuovo accessorio di abbigliamento per le wine lover che, pur di bere la bottiglia preferita, se la portano con sè.   BYOB significa bring your own bottle e fa riferimento all’abitudine USA  di portare il vino da casa.  Particolarmente diffuso in California, è un vezzo da veri intenditori che vogliono bere vini pregiati senza spendere una fortuna.  E’ insomma la versione moderna dell’italiano “diritto di tappo” che fa riferimento al prezzo da pagare al ristorante per bere la bottiglia portata dal cliente. Persino la cantante Madonna è stata pizzicata a fare byob e il 36% dei lettori di Wine Spectator  ha dichiarato che la metà delle volte va al ristorante col proprio vino.
La pratica del Byob è stata presentata a vinitaly dall'Associazione Nazionale Le donne del vino con borse e valigette per contenere le bottiglie, anche in modo refrigerato, e persino i calici adatti per berle. La ditta Winelover di Gonzato Moda  (Thiene, Vicenza) ha creato una linea BYOB particolarmente lussuosa,  con una cura estrema nell’esecuzione che fa perno sull’artigianalità italiana.

Leggi anche A Vinitaly donne vino e bellezza

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A Gorizia Sellingmylife compie due anni

Fa molto #casablanca, ideale per i lunghi baci al terminal, quando le vite si separano ma si e' infinitamente uniti. Burberry Prorsum, eterna giovinezza, classe senza tempo. #musthave #vintage #boutique #secondhand #moda #altamoda #fashion #accessories #style #luxurygift #love #vogue #elegant #lifestyle #italy #positivity #luxurysecondhand #sellingmylifeFa molto #casablanca, ideale per i lunghi baci al terminal, quando le vite si separano ma si e' infinitamente uniti. Burberry Prorsum, eterna giovinezza, classe senza tempo. #musthave #vintage #boutique #secondhand #moda #altamoda #fashion #accessories #style #luxurygift #love #vogue #elegant #lifestyle #italy #positivity #luxurysecondhand #sellingmylife

ll 12 aprile 2016 Sellingmylife compie due anni: “BUON COMPLEANNO!” Un’idea originale di Daniela Zanette. Un mercato fra l’essere e l’avere. Una piccola boutique nel cuore di Gorizia dove gli abiti e gli accessori sono carichi di una storia che passa di vita in vita. "Dovessi definire il mio progetto con alcuni aggregatori semantici, gli hashtag più popolari sui social network, scriverei: #consapevolezza, #riciclo, #secondamano, #luxurysecondhand, #vintageshopping, #affordableluxury, #mondomigliore, ci racconta Daniela Zanette. Le cose belle, fatte bene, di design e qualità (in particolar modo i capi vintage, ossia di venti, trenta, quarant'anni fa, del Made In Italy sartoriale, o delle griffe storiche internazionali pre-delocalizzazione) hanno un valore intrinseco. Sono senza tempo, attraversano intatte e splendide i decenni senza farsi travolgere dal fast fashion che svanisce in una stagione", spiega Daniela.

Da che cosa hai preso spunto per creare Sellingmylife?
Certamente dalla tradizione dei vintage shop inglesi dove ci si può sbizzarrire in un mix and match divertente; costruendosi dei look molto personalizzati, uscendo dall’omologazione dei trend di stagione. Dove si può acquistare un capo di norma fuori dalla propria portata economica a un prezzo accessibile. Non solo, mi sono ispirata ai progetti internazionali di #ecofashion quali per esempio “ECO AGE” di Livia Giuggioli Firth, moglie del celebre attore Colin Firth, la cui mission “abbinare eleganza ed etica per innalzare il livello di sostenibilità, etica e benessere sociale” è appunto quella di unire il glamour e l’alta moda alla sostenibilità ambientale. Evitando gli sprechi. Riutilizzando i tessuti. Garantendo l’eticità della filiera produttiva.

Che cosa si trova nel tuo negozio?
Mi sono sempre più specializzata nell’alta gamma da donna con qualche “chicca” per l’uomo, come per esempio le cravatte anni Ottanta e Novanta di Paul Smith ed Hermes. Non solo abiti, naturalmente, anche gli accessori di lusso – specialmente le borse di Louis Vuitton, Lanvin, Gucci, Yves Saint Laurent, Prada – sono molto apprezzati. Non manca la bigiotteria anni Ottanta di firme prestigiose come Cascio, Grosset e De Liguoro.


Che tipo di clientela frequenta Sellingmylife?
Le clienti vengono da Lubiana e da Trieste, così come da Udine e Padova. Sono perlopiù donne 40-50enni, raffinate, abituate a viaggiare molto e con evidente familiarità con il vintage. Frequentano sia i mercatini, sia le fiere di settore come Belgioioso e Milano. Segnatevi in agenda che ad aprile c’è la Milano Vintage Week!
Dove ti rifornisci di tante meraviglie?
La formula è il conto vendita da privati.

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info: www.sellingmylife.it
Corso Verdi 61 Gorizia

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A tavola con i Coronini, il rituale dei pasti dal '700 al '900


Da privilegio per le classi elevate, ad argomento oggi di moda e di interesse comune. Ma anche occasione di socialità regolata da rituali ben precisi. Il cibo e le abitudini alimentari sono da sempre uno specchio dei tempi. Per ripercorrere le trasformazioni che tra il XVIII e l’inizio del XX secolo rivoluzionarono le abitudini alimentari e il modo di stare a tavola della civiltà europea, la Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, in collaborazione con l’Accademia italiana della cucina, propone la mostra “A tavola con i conti Coronini. Le forme e i rituali dei pasti dal Settecento al Novecento”. Un’occasione preziosa per andare alla scoperta del Palazzo Coronini: l’esposizione infattiè allestita nelle stanze della storica dimora di viale XX Settembre, con arredi, porcellane e argenterie appartenenti alle collezioni della famiglia goriziana, alle residenze di altre famiglie nobili goriziane, come il Palazzo Lantieri, o in prestito da privati. La mostra sarà inaugurata alle 17.30 di venerdì 8 aprile e sarà visitabile fino al 16 ottobre, da mercoledì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Per tutto il periodo di apertura l’esposizione sarà corredata da eventi collaterali e occasioni di approfondimento, come la conferenza promossa in collaborazione con il dipartimento di Scienze dell’alimentazione dell’Università di Udine e il convegno nazionale dell’Accademia della cucina.

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Prorogata al 28 maggio la mostra "In luce"

Due mesi in più per visitare l'esposizione allestita a palazzo Giacomelli. Il Museo Etnografico di Udine proroga al 28 maggio 2016 la chiusura della mostra dedicata alla luce nelle sue varie forme e nei vari contesti d'uso. Un viaggio per immagini e sensazioni che, partendo dallo studio delle proprie collezioni e integrandolo  con fotografie di Ulderica Da Pozzo e immagini d’epoca, ripercorre la storia dell'illuminazione fra ieri e oggi.  La mostra “In luce. Storia, arte e simbologia dell’illuminazione”, allestita nel piano nobile di palazzo Giacomelli, è curata da Tiziana Ribezzi, con la collaborazione di Lucia Stefanelli dell’Archivio di Stato di Udine e Lucio Fabi, storico della Grande Guerra, accogliendo così l’invito dell'Onu che ha proclamato il 2015 “Anno Internazionale della Luce e delle tecnologie basate sulla luce”.    
I più diversi mezzi illuminanti, dall’arcaica torcia alle lampade elettriche, illustrano le trasformazioni nel tempo. Ma ci sono anche i lumi utilizzati nei contesti di lavoro, del viaggio e del trasporto, così come il significato che la luce ha sempre avuto nelle religioni. Un tema importante sviluppato nella  mostra è, poi, quello dell’illuminazione nella Grande Guerra. Oltre a presentare tipologie particolari in contesti come le trincee o i campi di battaglia, l'esposizione suggerisce anche l’ambivalenza di luce come pericolo, in rapporto con il nemico, ma anche e gioia. Altro argomento approfondito nel percorso espositivo è quello ludico, della “luce per divertirsi”, come le  forme di spettacolo e “precinema”, in particolare le lanterne magiche.
Non manca, infine, un capitolo dedicato alla storia dell’illuminazione pubblica della città di Udine, attraverso una ricca documentazione proveniente dall’Archivio di Stato di Udine, con l’introduzione del gas e del petrolio fino alla rivoluzione apportata dalla luce elettrica.
La mostra è visitabile dal martedì al venerdì dalle 10.30 alle 17.00. Per informazioni è possibile telefonare allo 0432 127 2920 o inviare una email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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Visiojazz, di scena il Francesco Cigana trio

Francesco Cigana trioFrancesco Cigana trio

VISIOJAZZ. La musica jazz ancora protagonista al bar del Visionario: giovedì 24 marzo sul palco il FRANCESCO CIGANA TRIO! Ingresso libero. Il calendario di VisioJazz prosegue giovedì 24 marzo 2016 con il TRIO composto da Francesco Cigana, batterista e percussionista poliedrico, Marco Storti, bassista e contrabbassista della scena padovana, e Giulia Faccio, pianista dall’età di sei anni. Il gruppo proporrà un repertorio che porta in luce le capacità espressive e comunicative dei singoli componenti, che dialogano su composizioni dalle sonorità avvolgenti e vibranti di Alice Coltrane, Ahmad Jamal, Pat Metheny ed Esbjorn Svensson (per citarne alcuni).
VISIOJAZZ è la rassegna organizzata dal Centro Espressioni Cinematografiche e curata come sempre da Nevio Zaninotto, colonna storica della scena musicale regionale! Tutti gli appuntamenti si svolgeranno al bar del Visionario e avranno inizio alle 19.30. Ingresso libero.

 



 

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L'arte dello "scus" in mostra

Da sabato 19 a lunedì 21 marzo 2016 nella sala polifunzionale di via Veneto a Cussignacco in mostra l'arte dello scus. L’esposizione presenterà i lavori realizzati durante i laboratori creativi curati da Ottorina Croatto e Raffaella Tiozzo. Dalle bambole ai fiori, dalle classiche “sporte” della spesa agli addobbi variopinti. L’arte della lavorazione del cartoccio del mais, una delle tecniche artigianali più tipiche della tradizione friulana, sarà protagonista di una nuova mostra: inaugurazione sabato 19 marzo alle 10, apertura al pubblico per tutto il fine settimana e fino a lunedì 21 marzo compreso dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

La mostra presenterà i manufatti realizzati dai 16 partecipanti ai laboratori creativi dello “scus” partiti lo scorso autunno a cura di Ottorina Croatto e Raffaella Tiozzo. Gli interessati avranno tre giorni di tempo per scoprire tutti i segreti di questa tecnica di lavorazione della brattea del granoturco, una fibra particolarmente robusta che, per secoli, ha contribuito a sostenere le famiglie friulane. Dal cartoccio del mais possono nascere un’infinità di prodotti, oltre alle classiche bamboline: oggetti d’uso quotidiano come le capienti borse di una volta, ceste intrecciate, suppellettili, graziose decorazioni, come le campanelle pasquali.

    L’ingresso è libero. Per informazioni cliccare QUI

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Giovani talenti chitarristici al femminile

Martina BarlottaMartina Barlotta

Dite Segovia e siete appassionati di viaggi pensate alla città spagnola che si erge sulle pendici della Sierra de Guadarrama fra i fiumi Eresma e Clamores. Dite Segovia e siete appassionati chitarra pensate ad Andrés Segovia Torres, I marchese di Salobreña (Linares, 21 febbraio 1893 – Madrid, 3 giugno 1987), maestro spagnolo della chitarra classica, considerato come il più importante sviluppatore della tecnica e dello studio della chitarra classica di tutti i tempi. E a Segovia è intitolata la rassegna che si svolge dal 17 al 20 marzo 2016 a Pordenone. In  particolare segnaliamo venerdì 18 marzo, alle 20.45 al Convento di san Francesco il concerto chitarristico di Martina Barlotta e Giulia Ballarè. Due stelle di Supernova (gruppo nazionale di cui fanno parte gli 8 migliori giovani chitarristi italiani), che si stanno perfezionando a Pordenone alla Segovia Guitar Academy con Paolo Pegoraro e Adriano Del Sal. Il programma di Martina Barlotta comprende  Bach (Bwv 998), la Fantasia sobre La Traviata di Julián Arcas e la Sonatina di Federico Moreno-Torroba, composta per Segovia, brano molto brioso e ricco di spunti poetici, con dei legami con la zarzuela (operetta spagnola).

Giulia BallarèGiulia Ballarè

Giulia Ballarè ha un repertorio eterogeneo: va dai Bardenklänge del romantico Mertz al drammatico Tiento di Ohana (ispirato alla guerra civile spagnola), dalla sfavillante Fantasia Sevillana di Joaquín Turina Pérez al sensuale Capricho árabe di Tárrega per concludersi con il virtuosistico Capriccio Diabolico op. 85 (omaggio a Paganini) scritto da Mario Castelnuovo-Tedesco per Segovia. Ingresso libero.

 

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Le giornate della fisarmonica

Trieste, Lubiana, Pola propongono la prima edizione del festival "Le giornate della Fisarmonica", venerdì 11 marzo 2016 alle 20.30  in sala Tartini si potrà assistere a "Sincretismi", concerto di Akadenija za Glasbo di Lubiana, della Muzička akademija - Sveučilište “J. Dobrile” di Pola e del Conservatorio di Musica  "G.Tartini" di Trieste. Ingresso libero, previa prenotazione.  Il concerto proporrà l'esibizione dei docenti dei tre istituti: Klemen Leben (Lubiana), Ivan Šverko (Pola) e Corrado Rojac (Trieste), nonchè dei loro migliori studenti. Il programma offrirà la più recente musica solistica e cameristica per fisarmonica, con particolare riferimento agli autori della regione Alpe Adria: Gorup, Pompe, Samorì, Pittino, Čuperjani, Kujala, Leben e Giampaolo Coral, noto compositore triestino, ex docente del "Tartini" prematuramente scomparso nel 2011.
Info tel. 040.6724911

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