Il nuovo Monopoli la rivincita dei perdenti

Monopoli Rivincita dei PerdentiMonopoli Rivincita dei Perdenti

Come siamo preveggenti! Nel numero di novembre abbiamo impaginato così: sopra i consigli di galateo per la tavola d'autunno (sostituite liberamente la vostra idea di tavola di Natale) e subito sotto un'idea su come trascorrere il pomeriggio del 25 dicembre: tirate fuori il monopoli o comprate la nuova versione Monopoly. Quest'anno il Monopoli festeggia 85 anni e la nuova edizione prevede anche la Rivincita dei perdenti. 

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Bye bye casetta di pan di zenzero, è in arrivo lo charcuterie chalet

how to make a charcuterie chalet ph. SunPork Fresh Foodshow to make a charcuterie chalet ph. SunPork Fresh FoodsLe casetta in pan di zenzero nel prossimo Natale sarà old fashioned (noi però qui a qb, noi siamo felici di avere regalato ai nostri lettori nel numero di dicembre 2019 il cartamodello per realizzarla) e la riproponiamo ogni anno. 

copertina qbquantobasta dicembre 2019 copertina qbquantobasta dicembre 2019

Il motivo è semplice: si stanno diffondendo gli charcuterie chalet. Stessa architettura, stesse misure, ma l'esterno è tutto suinante e formaggesco. Probabilmente in Friuli e in altre regioni italiane dove i salumi trionfano sarà un must. Noi ve lo segnaliamo! Voi mandateci la foto del vostro chalet, lo pubblicheremo! 

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Francobollo per Gianni Rodari

francobollo commemorativo Gianni Rodarifrancobollo commemorativo Gianni Rodari

Lo mettiamo in #lifestyle il ricordo di #Gianni Rodari? Certo che sì, il suo era un modo di raccontarci la vita davvero bello! Del resto anche google lo ricorda nell'anniversatio della sua data di nascita (Omegna, 23 ottobre 1920).  Lo spunto è anche un francobollo commemorativo che gli dedicano le Poste italiane. Tiratura: quattrocentomila esemplari. Bozzetto a cura della città di Omegna e del Parco della Fantasia Gianni Rodari e ottimizzato dal Centro Filatelico della Direzione Operativa dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A che lo ha stampato. 

La vignetta riproduce un disegno di Gianni Rodari raffigurante un bambino con un palloncino dove campeggia la scritta “Omegna”, città natale dello scrittore, seguito dalla firma autografa dello stesso Rodari.  Completano il francobollo la scritta  “CENTO DI QUESTI GIANNI”, le date “1920 - 1980”  e l’indicazione tariffaria “B”, cioè valore per la spedizione 1,10€

L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo sportello filatelico dell’ufficio postale di Omegna (VB).

Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.

 

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Una spazzola d'oro per il tartufo d'Alba

giacomo, spazzola per tartufo by guframgiacomo, spazzola per tartufo by gufram

Dalla collaborazione con Gufram, brand italiano di design, arriva il nuovo pezzo del kit dedicato al Tartufo Bianco d’Alba: la spazzola da tartufo – immaginata dal belga Job Smeets di Studio Job – dedicata al genio di Giacomo Morra. Lo studio è stato invitato dall’Ente Fiera Internazionale Tartufo Bianco d’Alba a immaginare un oggetto nell’ambito del progetto Kit per il Tartufo Bianco d’Alba, iniziativa che ogni anno coinvolge un’azienda di design nella progettazione di un prodotto ad hoc per il tartufo.

Si chiama Giacomo la spazzola per il Tartufo Bianco d’Alba, oggetto protagonista dell'edizione 2020.

 

 

“Un diamante della terra così prezioso merita un kit dedicato, che quest’anno arricchiamo di un nuovo oggetto, sempre alla ricerca del giusto equilibrio tra il design e la funzionalità – dichiara Liliana Allena, presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba –. La proposta del 2020 si inserisce alla perfezione in quel percorso cominciato nel 2017, alla ricerca della bellezza e della praticità, per tutti i gourmet e gli appassionati di tartufo. Grazie alla collaborazione con Gufram e Job Smeets di Studio Job, prende forma un omaggio al ‘fiuto’ di Giacomo Morra e alla sua intuizione, negli anni ’50 del secolo scroso, di promuovere nel mondo il Tartufo Bianco d’Alba”. 

Giacomo spazzola per tartufoGiacomo spazzola per tartufo

GIACOMO è la spazzola da tartufo immaginata dal genio anticonformista di Job Smeets, che, proprio per il legame personale con il progetto, ha deciso di firmarlo con il suo nome e cognome: dal suo caleidoscopico e immaginifico catalogo iconografico, il designer ha infatti scelto l’immagine del “naso”, trasformandola in un oggetto funzionale e al contempo evocativo proprio di quell’esperienza olfattiva che, anticipando il piacere del gusto, è l’essenza stessa del Tartufo Bianco d’Alba.

Lo scultoreo naso con finitura in oro 24 carati è realizzato da maestri orafi con le più innovative tecniche della gioielleria di alta gamma, mentre la spazzola incastonata presenta setole in fibra di tampico 100% naturale, seguendo i principi di performance divulgati dal Centro Nazionale Studi Tartufo.

GIACOMO non è un naso casuale, ma è quello di Giacomo Morra – a cui il nome dell’oggetto rende omaggio –, considerato l’ideatore della Fiera del Tartufo Bianco d’Alba e della sua storia di successo internazionale. Tramite un lavoro di ricerca tra fotografie di archivio è stata infatti ricostruita la stessa conformazione del naso di Morra e riprodotta negli esemplari di GIACOMO.

Il tartufo e il naso sono sempre connessi, i cani usano il naso per trovarlo, mentre per l’uomo il naso rappresenta l’odore e il gusto del mangiare. Il tartufo non è per gli occhi, è per il naso

 “Il progetto, spiega Job Smeets, è un omaggio a Giacomo Morra non solo fisicamente, ma richiama anche quel suo ingegnoso ‘naso per gli affari’, che ha reso il Tartufo Bianco d’Alba quello che è oggi. Ergonomicamente poi sono stato fortunato, le narici creano la presa perfetta per spazzolare il tartufo, mentre le setole sembrano dei baffi surrealisti. È un oggetto dal design radicale e surreale, ma perfettamente pratico e completamente aderente alla storia del Tartufo Bianco d’Alba. È un pezzo totalmente non-modernist”.

GIACOMO costa 90 euro. Per acquistarlo scrivere all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Trieste a domicilio nuova app di servizio

trieste a domicilio conferenza stampatrieste a domicilio conferenza stampa

Nuova App “Trieste a domicilio". Può essere considerata un contenuto da life style? Secondo noi sì, poichè questo nuovo modo di vendere e acquistare prodotti e servizi in un’unica vetrina virtuale + un nuovo stile di vita.  L' innovativa App Trieste a domicilio che riunisce in un unico spazio virtuale tutto quanto occorre per una spesa completa e ottenere servizi per la persona senza muoversi da casa, è stata presentata il 30 settembre 2020 negli spazi di Eataly Trieste.

COMODA. La App permette di trovare raggruppate in un unico contenitore tutte le attività e i servizi più richiesti, dal food come pizza, rosticceria, cinese e giapponese, dolci e gelati e spesa a domicilio con consegne velocissime, da 30 a 120 minuti, e no food, come fiori e piante, lavanderia e tintoria, sartoria e calzoleria, prodotti per la prima infanzia e gli animali domestici, ma anche ritiro e consegne di ricette mediche e prenotazioni in funzione anti-coda.

FACILE E INTUITIVA. La App permette di inserire nel proprio carrello tutto quanto si desidera acquistare, ma anche di fissare un appuntamento presso il negozio, la rivendita, l’agenzia, o fissare la visita di un appartamento in affitto o in vendita, o ancora di richiedere un servizio da tanti diversi fornitori inviando un unico ordine – che verrà poi suddiviso e smistato automaticamente ricevendo una risposta immediata sui tempi di consegna, che potranno anche essere differiti se non legati al food. Si paga tutto insieme tramite la App o anche in contanti, al momento della consegna. 

trieste a domiciliotrieste a domicilio

FUNZIONE SOCIALE. La App ha pensato alle fasce della popolazione più fragili o anziane e più, in generale, a tutte quelle persone che non hanno particolare dimestichezza con la tecnologia: grazie a Trieste a domicilio, i figli o nipoti possono fare la spesa per genitori e i nonni e fare arrivare loro l’occorrente, appunto, a domicilio.

“Il nostro obiettivo – ha spiegato l’imprenditrice triestina Desirèe Saviano - è che questa applicazione non si limiti alla sia pur richiestissima e utilissima sfera commerciale, ma possa diventare un utile strumento a disposizione dei nostri concittadini e dei sempre più numerosi turisti che vengono a visitare Trieste: un preciso punto di riferimento insomma per l’intera città, aggiungendo informazioni di carattere turistico, offerte culturali e di divertimento e di pubblica utilità”.

VETRINA VIRTUALE. Trieste a domicilio è anche a disposizione dei piccoli negozi di prossimità per allargare la clientela con la possibilità di acquistare e consegnare i propri articoli e prodotti su tutto il territorio cittadino cercando di contrastare la concorrenza dei colossi della vendita online.

E' stato presentato e proposto in degustazione il gin Monologue con estratto di foglie d’ulivo e ginepro del Carso. Il primo dry gin sloveno. Ideato da Tomaž Kavcic, del ristorante “Pri Lojzetu”, in località Zemono. 

Nel tardo pomeriggio sempre negli spazi di Eataly si è svolto un evento gratuito con i Crampi Elisi:  Flavio Furian, Maxino ed Elisa Bombacigno. 

Trieste a domicilio logoTrieste a domicilio logo

Il servizio riunisce in un’unica applicazione l’offerta di:
spesa a domicilio;
farmaci e parafarmaci a domicilio;
ritiro e consegne ricette mediche;
cibo a domicilio;
rosticceria a domicilio;
cinese e giapponese a domicilio;
gelato e dolci a domicilio;
fiori e piante a domicilio;
lavanderia e tintoria a domicilio;
sartoria e calzoleria a domicilio;
servizi a domicilio per amici a 4 zampe;
prodotti prima infanzia a domicilio;
servizi postali a domicilio;
servizio navetta.

Partner di Trieste a domicilio è Sailpost  la Posta Privata di Trieste da dieci anni al servizio delle Imprese, della Pubblica Amministrazione e dei privati. 

Per scaricare la App

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Suspended hotel. Mostra fotografica da Eppinger

suspended hotelssuspended hotels

SUSPENDED HOTELS. Persiane avvolgibili abbassate, reception desolatamente vuote, luci spente, porte chiuse a chiave. Le stesse porte che rappresentano l'accoglienza e l'ospitalità che da sempre caratterizza la nostra incredibile città, porto sicuro per marinai, commercianti, scrittori e viaggiatori. Trieste per la prima volta si ritrova senza persone che riempiono i luoghi d'accoglienza. La mostra fotografica Suspended Hotels, patrocinata dalla Federalberghi Trieste, presenta tutta la nuda violenza lasciata dal Covid-19 che ha limitato e vietato viaggiare, sia per lavoro sia per piacere.  Sedici scatti di Samantha Degrassi che vogliono rappresentare la sconvolgente sospensione temporanea che ha trascinato tutti in un limbo di incertezza che speriamo di poter dimenticare presto.

La mostra fotografica è visitabile ogni giorno in orario di apertura 8-21 da Eppinger Caffè in via Dante 2/b a Trieste dal 1 al 31 ottobre. 

Per info e prenotazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Sette chef per sette marmi

MetamorfosiMetamorfosi

Metamorfosi. Sette chef per sette marmi è l’insolito abbinamento che ha per protagonisti alcuni cuochi dell’area a ridosso del confine tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia, riuniti per un evento ideato da Klementina Koren e Alessandro Vrech e realizzato della ditta Marmi Vrech di Cervignano del Friuli. Metamorfosi è infatti il termine che meglio di ogni altro descrive la genesi del marmo, ma le trasformazioni sono anche alla base degli elementi che caratterizzano una terra di confine.

Nel dettaglio: i sette chef hanno preparato alcuni piatti, utilizzando una lastra di marmo per la mise en place. L’obiettivo del fotografo Fabrice Gallina ha immortalato le realizzazioni. I marmi selezionati sono stati abbinati agli chef pensando sia all’estetica del piatto ma anche alle provenienze delle materie prime utilizzate che hanno spesso dialogato con le venature del marmo sviluppando geometrie e colori seducenti. Le sette cartoline sono una première metaforica dei viaggi verso il Friuli e rappresentano la contaminazione, l’arte, il nutrimento, l’artigianalità e la storia degli autori, riassunti in uno scatto. Immagini che testimoniano la volontà di fare rete, contaminarsi, conoscersi. Dopo essere stati incuriositi dalle  “cartoline” i visitatori potranno godersi i tour in Friuli Venezia Giulia, i tour Metamorfosi appunto. Il primo è in partenza già questo autunno e sarà un percorso da Torviscosa ad Aquileia, per arrivare a Gorizia con la sua storia di confine e a Oslavia, in una delle cantine della Ribolla di Oslavia. 

I protagonisti del progetto sono Stefano Arban (1883, Rooms and Restaurant), Gloria Clama (Indiniò), Uroš, Fakuč (Dam*), Adriano Maniacco (Il vostro Eden) Metullio Matteo e Davide de Prà (Harry’s Piccolo Restaurant*), Michele e Sabrina Moschioni, Emanuele Scarello (Agli Amici**) .

 Bianco Lasa VenatoBianco Lasa Venato

Su marmo Bianco Lasa Venato Arban ha realizzato Tortelli bianchi alle erbe di campo e canestrelli arrostiti, pesto di borraggine e composta di mango e olivello spinoso.

Nero AssolutoNero AssolutoSu Nero Assoluto Gloria Clama ha pensato a un Tortello di zucca

Verde CipollinoVerde CipollinoSu Verde Cipollino Uroš Fakuč ha proposto Uovo cotto in crosta al nero di seppia con patate, prosciutto essiccato e tartufo.

Elegant BrownElegant BrownSu un Elegant Brown Adriano Maniacco ha creato Crudités all’arrembaggio.

EstremozEstremozSu Estremoz  Matteo Metullio e Davide de Prà hanno voluto sistemare un’invitante ricciola, pesca, brûlée non brûlée di funghi secchi, latte di mandorla.

LilacLilacSu Lilac Michele Moschioni ha posto un piatto denominato Rosso Celtico.

Grigio CarnicoGrigio CarnicoSu un elegante Grigio Carnico il due stelle Michelin Emanuele Scarello ha creato Vitello di pascolo alla brace con un filo di rapa rossa.

foto di Fabrice Gallina. 

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Il blu come l'oro. Mostra fotografica

L'atomo d'oro. LocandinaL'atomo d'oro. Locandina

IL BLU COME L’ORO. La simbologia dei colori nella geografia del territorio. Inaugurazione della mostra fotografica “L’atomo d’oro” venerdì 25 settembre 2020 alle 11.00, al Museo Sartorio di Trieste. La mostra, visitabile fino al 21 ottobre, organizzata nell’ambito della 16^ edizione della rassegna “Questa volta metti in scena…”, è un progetto transfrontaliero promosso dall’Associazione culturale Opera Viva e dedicato al tema “Il blu come l’oro”, con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, dell'Unione Italiana, Comune di Monfalcone, INFN, CAN di Pirano e National Institute of Biology di Lubiana. Ideazione e direzione artistica di Lorena Matic in collaborazione con il Comune di Trieste, Capodistria, Obalne Galerije, Skal FVG, Bonawentura e TV Capodistria.
Con il sottotitolo “La simbologia dei colori nella geografia del territorio”, la rassegna analizza il blu e i significati assunti nel corso della storia, che saranno declinati in tre mostre (al Museo Sartorio di Trieste, al MuCa di Monfalcone e alla Galleria Meduza di Capodistria), in un concorso artistico rivolto alle scuole superiori (i cui lavori saranno esposti al Teatro Miela in occasione della cerimonia di premiazione e al Palazzo Pretorio di Capodistria), con la realizzazione di un catalogo in tre lingue e attraverso stage formativi a Trieste, Udine e Capodistria.

rivelatore Gerda, credit INFNrivelatore Gerda, credit INFN

“Il legame con il territorio” – spiega Lorena Matic – “si identifica nei colori che ritroviamo nella nostra regione, a partire già dalla bandiera della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (un'aquila dorata in campo blu). Oro-blu è l’altro nome del mare e l'Adriatico rappresenta l'elemento di unione tra genti, culture e territori, da Venezia a Pirano lungo le coste regionali”.

Il blu verrà analizzato nella sua matrice simbolica e funzionale, storica e contemporanea, prendendo in esame più campi, dell’arte, della scienza e dell’ambiente. E' organizzata in collaborazione con l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) di Trieste, dedicata anche alle immagini del CERN che sottolineano quale significato assume il colore in Fisica. Ice Cube- credit DESYIce Cube- credit DESY

Ingresso libero. Gli ingressi al Museo saranno ovviamente contingentati nel rispetto dei protocolli sull'emergenza sanitaria; durante i giorni della mostra verranno organizzate più visite guidate/incontro per illustrare le immagini e gli studi relativi per una migliore fruizione della mostra da parte del pubblico.

Rendition- credit LIGORendition- credit LIGO

“Blu oltre il mare” è il tema della mostra d’arte contemporanea che sarà ospitata al MuCa di Monfalcone dal 30 ottobre al 30 novembre: saranno esposte le opere di tre artisti internazionali (Serse, Massimo Gardone, Gani Llalloshi) e di una giovane video artista (Cabiria Lizzi) proveniente dal Dams di Gorizia. Inaugurazione il 30 ottobre, alle 18.00.

“Tessere nel tempo” è la mostra che sarà inaugurata il 4 febbraio 2021 alla Galleria Meduza di Capodistria, organizzata in collaborazione con le Obalne Galerije, Istituzione Museale sostenuta dal Ministero della Cultura Sloveno e il National Institute of Biology di Lubiana. Un’esposizione in cui arte e scienza si intrecciano tra storia e ambiente nelle opere di Giuliana Balbi e nelle fotografie di Tihomir Makovec.

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Arte sonora. Il suono in mostra

Sansing i StrandsonaSansing i Strandsona

Il Suono in Mostra, Rassegna Internazionale di Arte Sonora, ritorna a Udine con quattro nuove installazioni tra il 18 e il 27 settembre 2020.   Dopo l’anteprima estiva del 12 luglio con lo straordinario concerto per campane dell’artista spagnolo Llorenç Barber, leggi qui per saperne di più i quattro nuovi progetti che verranno installati,
1 nella Galleria Tina Modotti (Ex Mercato del Pesce). Installazione di Natasha Barrett: l’opera si intitola Sensing in the beach zone,  una composizione che mescola elementi sonori raccolti con un meticoloso lavoro di registrazione sul campo durato diversi mesi e manipolazioni elettroniche di suoni inudibili. Dal venerdì alla domenica dalle 17 alle 20 (ingresso per due persone alla volta).

2 nei Giardini Del Torso (Chiostro e Laghetto). Installazione dell'artista bolognese Agnese Banti, sound designer, promossa da Tempo Reale, il centro di ricerca toscano fondato da Luciano Berio.  Nella sua installazione, intitolata /krəʊk/ e ispirata alle suggestioni della commedia greca di Aristofane, le rane fanno da ponte fra il mondo ordinario e quello extra-ordinario. Tutti i giorni dalle 16 alle 20 (il 18 settembre sarà presente l'artista).

 

Cure for humanity YuuOmiyaCure for humanity YuuOmiya

3 nel Parco del Castello. Collaborazione tra Spazioersetti e il centro di produzione artistica di Stoccolma AudioramaLjudbänken - extended è un oggetto di
arredo urbano “aumentato”, una vera e propria panchina del suono che da progetto triennale di arte pubblica svedese che approda a Udine per una nuova serie di esposizioni. L’autore delle musiche per questo “passaggio di testimone” è l’artista russo/svedese Ivan Pavlov alias COH, (leggi ‘Son’), figura di spicco della scena elettronica sperimentale. La sua Cure for Humanity, contenuta nella panchina e che si potrà ascoltare per tutta la durata del festival, è un inno alle innumerevoli lingue del mondo e a ciò che le accomuna. Sarà fruibile tutti i giorni dalle 15 alle 20.The Dream foto di Lara CarrerThe Dream foto di Lara Carrer

4 nella Galleria Spazioersetti (Viale Volontari della Libertà 43), firmata Della Marina e Zucchi una versione rinnovata dell’opera The Dream. Una installazione spaziale con proiezioni di suoni e immagini surround, ispirata alla Dream House di La Monte Young e di Marian Zazeela, per vivere l’esperienza di un viaggio dentro al suono in un ambiente totale. Fruibile da venerdì a domenica dalle 18 alle 21.

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Le Vie delle foto al Double tree by Hilton con Gyula Giulio Salusinzsky

 locandina Le vie delle Foto Double tree by Hiltonlocandina Le vie delle Foto Double tree by HiltonAl via la stagione delle mostre fotografiche al Double Tree by Hilton Hotel di Trieste a cura de Le Vie delle Foto con la rassegna di scatti del fotografo ungherese Gyula Giulio Salusinzsky. La mostra è visitabile ogni giorno dalle 16. 00 alle 23. 00 fino al 24 settembre 2020.  Intitolata "Street Portrait-How we really are", la rassegna - aperta dal 10 al 24 settembre presso il Double Tree by Hilton Trieste - inaugura una ricca stagione di eventi espositivi a cura de Le vie delle Foto che si svilupperà per tutto il 2020 e proseguirà fino ad aprile 2021 per concludersi con la mostra fotografica collettiva finale.  L’esposizione è ospitata all'interno dell’esclusivo Berlam Coffee Tea & Cocktail, dove gli ospiti potranno godersi la suggestiva atmosfera novecentesca, sorseggiare un drink e ammirare gli scatti della street photography di Salusinszky.  Inaugurazione il 18 settembre alla presenza dell'artista. Per partecipare all’opening del 18 settembre, scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Il fotografo ungherese, che vive a Trieste da quasi quarant'anni, insegue i movimenti delle persone per cogliere il loro sguardo, attraverso il quale entrare dentro i suoi personaggi.

Aleksandr Rodcenko: "Non mentire! Fotografa e fatti fotografare! Cristallizzare l’uomo non con un ritratto sintetico, bensì con una moltitudine di istantanee scattate a ore diverse e in diverse condizioni. Dare valore a tutto ciò che è reale e contemporaneo per essere reali"

 

A curare la mostra è Linda Simeone, ideatrice de Le vie delle foto, manifestazione nata nel 2011 il format che da dieci anni trasforma il centro di Trieste, con i suoi esercizi pubblici e locali storici, in un’enorme mostra fotografica, in un’unica, gigantesca galleria. "Sono orgogliosa - commenta la curatrice, Linda Simeone - di far parte dello staff di una struttura così prestigiosa e unica per la preziosità delle sue sale e delle opere racchiuse in questo scrigno che così bene racchiude e rappresenta il meglio dell'arte e delll'architettura triestina del Novecento".

Per prenotare la visita scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Anime Manga. Storie di maghette, calciatori e robottoni,

mostra Anime manga a Modenamostra Anime manga a Modena

Anime Manga debutta a Modena il 12 settembre 2020 a Palazzo Santa Margherita.  L’esposizione, a cura di Francesca Fontana ed Enrico Valbonesi, è realizzata a partire dai materiali conservati all’interno della Collezione Museo della Figurina, donata nel 1992 da Giuseppe Panini al Comune di Modena e oggi gestita da Fondazione Modena Arti Visive. Il percorso espositivo illustra la nascita e le modalità di diffusione tipiche di queste forme di intrattenimento, insegna a decodificarne il linguaggio peculiare e i segni grafici, spiega i generi principali in cui vengono suddivisi i manga, da quelli per l'infanzia - i cosiddetti kodomo - agli spokon a tema sportivo, passando attraverso i cartoni animati del World Masterpiece Theater tratti da opere letterarie occidentali. Alcune sezioni sono dedicate al genere femminile shōjo, di cui fanno parte le celeberrime maghette e le storie sentimentali, e shōnen, storie avventurose per il pubblico maschile, con un focus sui mitici robottoni come Mazinga e Danguard. Ne scriviamo anche sul numero di settembre del mensile qbquantobasta, sezione qb art. 

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