Visita guidata alla mostra Stars&Stripes

Rauscenberg, collezione FRIAMCasa Cavazzini, visita guidata alla mostra “Stars & Stripes. Arte Americana dagli anni ‘60”. Il servizio didattico dei Civici Musei di Udine ha organizzato per domenica 28 dicembre alle 15 un viaggio attraverso le opere della collezione Friam esposte al museo d’arte moderna e contemporanea. Iscrizioni entro lunedì 23 dicrmbre. Contemporaneamente, dalle 15 alle 16, gli adulti potranno prendere parte alla visita guidata “Spazi nello spazio. Architetture e sculture tra Mercatovecchio e Mercato Nuovo”. Il costo della visita è di 4€ e il biglietto si acquista sempre a Casa Cavazzini. In entrambi i casi la prenotazione è obbligatoria ed è possibile effettuarla, come ricordato, entro il 23 dicembre (alle 17). Vediamo più da vicino i contenuti della collezione che raccoglie le opere donate nel post terremoto da importanti artisti statunitensi.  Dall’espressionismo astratto al minimalismo fondato sul rigore delle forme geometriche fino all’affascinante eco della Pop Art. C’è tutto questo e molto altro ancora nella collezione Friam, che sotto il nome di Friuli Art and Monuments raccoglie le opere donate nel post terremoto del 1976 da alcuni artisti statunitensi che decisero di far pervenire alla città una loro opera da vendere all’asta per raccogliere denaro per la ricostruzione. Un’occasione per riproporre all’attenzione del pubblico, partendo da un nucleo consistente di opere appartenenti alle raccolte museali, buona parte della collezione al cui interno sono testimoniati alcuni dei movimenti artistici statunitensi di maggiore rilevanza, a livello internazionale, dalla seconda metà del XX secolo fino ai giorni nostri. A promuovere l’iniziativa di raccogliere le opere nel post terremoto furono lo scultore minimalista Carl Andre e il critico del “New York Times” Thomas B. Hess che coinvolsero nel loro progetto esponenti del mondo dell’arte, della finanza e della politica americane. Fu così fondato il Friuli Art and Monuments (Friam), il comitato italo-statunitense con sede a New York che si occupò della raccolta e del trasferimento in Italia delle 113 opere di cui alla fine risultò composto il nucleo della donazione. Prima di giungere a Udine nell’estate del 1978, la raccolta fu esposta all’Accademia Americana a Roma in attesa di decidere il suo futuro destino. Considerando l’importanza delle singole opere, si stabilì di tenere unita la collezione facendola confluire in quella della Galleria d’Arte Moderna, che di lì a qualche anno avrebbe trovato sede presso il Palamostre. Dopo una mostra allestita in Sala Ajace a Palazzo D’Aronco nel 1980, la raccolta Friam fu esposta a rotazione, e solo in piccola parte, all’interno del percorso espositivo permanente del museo.   Se personalità e correnti artistiche statunitensi del secondo dopoguerra appaiono ben rappresentate nel contesto della collezione Friam c’è qualche lacuna che è stato possibile colmare ricorrendo a importanti prestiti da collezioni private. La figura e l’attività di artisti come Barnett Newman, Robert Rauschenberg, Jasper Johns, Andy Warhol e James Rosenquist sono testimoniate in mostra da opere che, dagli anni Settanta, aprono in direzione della più stretta contemporaneità, documentata anche dai lavori di Bill Jensen, Carroll Dunham, Elisabeth Murray e Kiki Smith. Il quadro complessivo che ne risulta è quello di una ricognizione del panorama artistico americano negli ultimi decenni del Novecento, ma anche di un aggiornamento dei percorsi professionali di singoli artisti che hanno offerto un contributo fondamentale all’arte americana del secolo scorso.



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