1914 quando il Belgio fu cancellato

I VIAGGI NELLA STORIA: “1914 QUANDO IL BELGIO FU CANCELLATO” YPRES, LIEGI, BRUGES, BRUXELLES. Dal 19 al 23 settembre. Nell’agosto del 1914, mentre l’Europa era sull’orlo della guerra, la Germania inviò un ultimatum al neutrale Belgio informandolo che ne avrebbe varcato i confini e intimando al governo del re Alberto I di non opporre resistenza. Questa piccola nazione, con il suo ridotto e antiquato esercito, scelse invece di combattere. Le speranze risultarono vane e il Paese fu presto invaso, ma la sua valorosa resistenza fornì alla Francia e alla Gran Bretagna il tempo sufficiente per mobilitare le forze. In seguito l’esercito belga, dopo essere stato ricostruito, mantenne il controllo del settore più a nord delle Fiandre sul fronte occidentale. E combatté sia contro l’offensiva tedesca di primavera sia nella successiva e vittoriosa controffensiva alleata. Dal 19 al 23 settembre prossimi un viaggio dedicato ripercorrerrà quei luoghi. Ovviamente ci sarà anche altro da vedere considerando che  Bruxelles è una delle città più verdi d'Europa, solo uno degli infiniti colori della "patria dei fumetti" che oggi colorano le facciate e gli angoli delle strade. Bruxelles è anche una corsa in tram fino a Ixelles, a caccia delle facciate Art Noveau di Victor Horta partendo da Avenue Louise. Un  giorno intero del viaggio sarà dedicato a Ypres. Sul finire del 1914, al termine della “corsa verso il mare”, la cittadina di Ypres  assunse il ruolo di ultimo caposaldo dell’esercito Inglese, prima della regione prossima alle coste del Belgio, completamente inondata per impedire l’avanzata tedesca. La prima battaglia di Ypres inaugurò, tra l’altro, un nuovo, tremendo sistema per cercar di aver la meglio sul nemico: l’uso indiscriminato di gas letali che  presero poi il nome identificativo generico di “Iprite”, dalla stessa cittadina Belga. Ma Ypres è anche Il mercato del tessuto, uno dei capolavori dell'Architettura gotica sul centrale Grote Markt, la piazza del Mercato grande, uno dei più grandi edifici civili del Medioevo. Nel corso della prima guerra mondiale fu più volte colpito dai bombardamenti. Tra il 1933 e il 1967 si iniziò la lunga e meticolosa ricostruzione Oggi, il mercato del tessuto di Ypres ospita un museo dedicato ai ricordi della prima guerra mondiale e dal 1999 fa parte della lista dei campanili di Belgio e Francia del patrimonio dell'umanità promossa dall'UNESCO. Bruges e Gand fanno da corollario alle città "da non perdere". Con le sue architetture medievali, i suoi canali e le cioccolaterie ricche di prelibatezze, Bruges svela il lato più romantico delle Fiandre; è una città da vivere, un borgo medievale da girare a piedi, anzi in cui perdersi passeggiando.  il Burg e il Markt, le più belle piazze della città quali godere del silenzio delle stradine e piazze,  in una dimensione fuori dal tempo. GENT-GAND simboleggia il capolavoro del recupero architettonico nelle Fiandre, Gent racconta secoli fastosi e  tradizioni corporative nelle sue facciate di mattoni patinati, nel mercato coperto dei panni di lana, nella variopinta e variegata vita notturna dei bruine cafè e dei kroegen. Poi Liegi, di nuovo teatro di guerra. La battaglia di Liegi segnò l'apertura dell'offensiva tedesca, l'invasione del Belgio e fu la prima battaglia della prima guerra mondiale. L'attacco contro la città cominciò 5 agosto 1914 e si concluse il 16 agosto, quando l'ultimo forte belga si arrese. L'invasione del Belgio ha segnato l'ingresso del Regno Unito nella guerra, la forza inattesa delle difese della città ha permesso agli Alleati di organizzare e preparare la difesa della Francia. Feudo del Sacro Romano Impero germanico e primo principato vescovile nella storia della Chiesa, oggi Liegi è una città piena di atmosfera e di carattere, con un passato ricchissimo di storia. Distesa sulle rive della Mosa, è una città cosmopolita, allegra ed esuberante grazie anche alle migliaia di studenti della sua importante università che fanno capo al famoso “Carré”, nel centro della città.

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