Paesaggi dell'energia la forza dell'acqua


i paesaggi dell'energia, la forza dell'acqua, Centrale di Malnisioi paesaggi dell'energia, la forza dell'acqua, Centrale di Malnisio “I paesaggi dell’energia: territorio • architettura • tecnologia”: mostra di fotografie, opere pittoriche e sculture. Sono esposte 90 fotografie in grande formato scattate da otto fotografi nella Valle del Vajont, in Val Cellina, in Val Tramontina e Val Cosa, nella pedemontana e nella pianura della provincia di Pordenone. I fotografi si sono cimentati con l’affascinante tema delle energie, a cominciare da quella derivante dalle risorse idriche, per finire con quelle di nuovo tipo quali fotovoltaico, biomassa, eolico. Oggetto delle fotografie l’acqua principalmente ma anche montagna, collina, pedemontana e pianura; le architetture: centrali, dighe, canali, torri piezometriche, muraglioni di contenimento e scalinate; le tecnologie per la produzione, trasformazione e trasporto dell’energia: condotte forzate, turbine, alternatori, quadri di comando, trasformatori, sottostazioni, linee aeree.

Parte integrante della mostra sono anche 20 fotografie sui lavori del Meduna negli anni ’40, ’50 e ’60 che fanno parte dell’Archivio storico Caffaro–SNIA e che sono state gentilmente concesse dal Comune di Torviscosa e 25 fotografie del 2005 dedicate interamente alla monumentale Centrale di Malnisio dal fotografo Cesare Genuzio. Completano questa parte un pannello con 24 quadri di altrettanti pittori e una grande opera del pittore Andrea Mazzoli che celebra le migliaia di lavoratrici e lavoratori che all’inizio del secolo scorso hanno contribuito alla costruzione di centrali e infrastrutture, indispensabili per la produzione dell’energia elettrica (“L’energia dell’uomo”).

Infine, nella parte riguardante il Vajont, sono esposte alcune sculture di Jan Corona, che rappresentano la tragedia e la rinascita di quel territorio. Gran parte delle opere in esposizione sono inedite e create per l’occasione, in particolare quelle che ritraggono gli interni delle centrali.  (Ideazione, progetto e coordinamento di questa sezione: Vittorio Comina)

La Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo, il Comune e l’Istituto Comprensivo di Montereale Valcellina e il Circolo “Per le antiche vie” hanno collaborato assieme per sviluppare il tema “La forza dell’acqua: il viaggio che trasforma l’energia”, che ha portato alla creazione di mosaici, che sono in mostra riuniti in pannelli, da parte degli allievi delle rispettive scuole. Gli enti coinvolti sono accumunati dall’interesse storico e attuale suscitato dalla Centrale Antonio Pitter di Malnisio, al cui interno spicca un’opera musiva realizzata negli anni ’50 dalla Scuola Mosaicisti del Friuli su ideazione dell’artista Mario Deluigi. Importante questo progetto didattico, che dà l’avvio ad una collaborazione continuativa che promette ancora maggior interesse per l’arte  musiva in questo territorio. (Coordinamento di questo progetto: per la Scuola Mosaicisti dottor Gian Piero Brovedani; per l’Istituto Comprensivo professore di Arte Fabrizio Venier, per il Comune Assessore Maria Carla Santini; per il Circolo Vittorio Comina)

Le opere sono esposte in un luogo simbolo dell’energia della provincia di Pordenone: la centrale “Antonio Pitter” di Malnisio, nel Comune di Montereale Valcellina (PN). La centrale è stata costruita a inizio Novecento, è entrata in funzione nel 1905 e ha illuminato Piazza San Marco a Venezia. Ha cessato la produzione nel 1988 e oggi è un importante museo dove è possibile vedere i macchinari originali perfettamente conservati e si sta affermando come importante sede di eventi culturali.
La mostra si può visitare fino al 31 maggio 2015: venerdì 1° maggio dalle 10.00 alle 20.00; sabato 2 maggio dalle 17.00 alle 19.00; domenica 3 maggio dalle 10.00 alle 20.00. L’entrata è libera.

Le due sculture, che simboleggiano l’immane tragedia e la volontà di rinascita del Vajont sono accompagnate da altrettanto versi di Jan Corona.

La Guertana
Giusto il tempo per socchiudere gli occhi…
    che uno schiaffo sul viso mi toglie il respiro…
e il vento…che con il suo fare violento mi sbatte l’atroce avvenimento…
    comunicandomi che in un attimo il tempo…
ha spazzato via ogni singolo momento.

Le radici e le ali
Le radici della mia terra sono i miei piedi
    la roccia delle mie montagne è il mio corpo
il vento del nord è la mia voce
    i rami degli alberi sono le mie forti braccia
la nebbia che avvolge la mia valle è il mio respiro.


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