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Marco Goldin racconta Storie dell'Impressionismo a Trieste


 
Il Generali Tour (realizzato con il sostegno di Generali Italia) fa tappa, per una sola presentazione, a Trieste. L’atteso appuntamento è per il 4 maggio 2016 alle 20.45 al Ridotto del Verdi. L’ingresso è libero fino a eventuale esaurimento dei posti in sala. “Generali Tour. Marco Goldin racconta la mostra Storie dell’impressionismo” ha debuttato a Vicenza, per passare poi a Udine, Verona, Padova, Pordenone, Cremona e Milano, accolto con grandissimo consenso e lunghi applausi.  Per la serata triestina Marco Goldin, sarà protagonista, insieme alle immagini di questa magnifica mostra. A proporre un vero e proprio racconto/spettacolo con al centro ovviamente l'elemento della pittura, con la proiezione in alta risoluzione dei quadri più belli che saranno poi esposti all'attesa mostra di Treviso. Di fondamentale importanza la parte attoriale, affidata a Gilberto Colla e Sandro Buzzatti che interpretano alcune lettere di Van Gogh, Gauguin e Cézanne riferite alle opere in mostra. E come sempre la parte musicale, con l'intervento di Mauro Martello (flauto), Renzo Ruggieri (fisarmonica) e Anna Campagnaro (violoncello), i primi due anche autori delle musiche originali scritte per questa occasione.
Si potranno ammirare in anteprima – illustrati, raccontati, offerti da chi li ha scelti, uno per uno -  i capolavori che saranno protagonisti dell’esposizione che aprirà i battenti al Museo di Santa Caterina a partire dal 29 ottobre. Sono 120 opere che documentano non solo quel mezzo secolo che va dalla metà dell’Ottocento fino ai primissimi anni del Novecento, “ma anche – anticipa Goldin - quanto la pittura in Francia avesse prodotto, con l’avvento di Ingres e Delacroix a inizio Ottocento, nell’ambito di un classicismo che sfocerà, certamente con minore tensione creativa, nelle prove, per lo più accademiche, degli artisti del Salon. Quindi mettendo in evidenza quanto preceda l’impressionismo ? e lo prepari anche come senso di reazione rispetto a una nuova idea della pittura ? e quanto da quell’esperienza rivoluzionaria, e dalla sua crisi negli anni Ottanta, nasca e si sviluppi poi, fino a diventare pietra fondante del nuovo secolo ai suoi albori. Soprattutto con il magistero dell’ultimo Cézanne, al quale, non a caso, assieme a Monet, è dedicato il capitolo finale.
Sono 120 opere, quasi tutti dipinti, ma anche fotografie e incisioni a colori su legno, per raccontare, come prima mai fatto in Italia, le varie storie dell’impressionismo.  La grande mostra “Storie dell’impressionismo” è promossa da Linea d’ombra e Comune di Treviso – con Segafredo Zanetti e UniCredit in qualità di Main sponsor, Generali come Special sponsor, Gruppo Euromobil quale Fidelity sponsor, assieme a Unindustria Treviso e Pinarello come partner.


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