Skip to main content

Le galline pensierose

La nostra lettura della domenica è dedicata a Luigi Malerba e alle sue Galline pensierose, riproposto recentemente da Quodlibet con 9 storielle inedite oltre alle 131 del 1980 e alle 15 dell'edizione 1994. Amenità forse per alcuni un po' datate, che esprimono spesso la scarsa intelligenza delle galline specialmente quando somigliano agli umani. Così scriveva Italo Calvino: "Cosa passerà attraverso lo sguardo fisso delle galline, cosa muove il loro contegno calmo e risentito? Per Gigi Malerba osservare le galline vuol dire stabilire un rapporto diretto con l'assurdo e nello stesso tempo esplorare l'animo umano nei suoi inesauribili aspetti gallinacei". Avete presente Iannacci "la gallina non è un animale intelligente, lo si capisce da come guarda la gente"? Scegliamo solo alcuni dei raccontini divertissement: vanno presi a piccole dosi.

"Le oche si vantavano con le galline perchè le loro antenate avevano salvato Roma dando l'allarme dal Campidoglio quando i Galli avevano tentato di entrare dalle mura. Una gallina disse che se al posto delle oche ci fossero state le galline li avrebbero fatti entrare e così Roma, conquistata dai galli sarebbe diventata il più grande pollaio del mondo".

"Una gallina paurosa vide una camicia stesa ad asciugare e la scambiò per un fantasma. Corse dalle sue compagne e raccontò che i fantasmi hanno le braccia ma non le gambe. Il giorno dopo vide un paio di pantaloni stesi ad asciugare e ritornò dalle compagne a raccontare che i fantasmi vanno in giro a pezzi, le braccia da una parte, le gambe dall’altra".

"Una gallina astronoma disse che tutte le galassie dell’universo messe insieme non erano altro che nuvolette di polvere sollevate da una gallina che ruspa in un universo infinitamente più grande. “E allora che cosa c’è al di là delle galassie?” domandarono le compagne. “Se guardate bene si vede, laggiù in fondo, la zampa della gallina che ha sollevato le nuvolette di polvere”.

"Una gallina umbra era convinta di avere il profilo etrusco. Teneva sempre la testa voltata da una parte perché tutti potessero ammirare il suo profilo. Finì per prendersi un torcicollo così forte che la testa gli rimase voltata di traverso fino al giorno in cui cadde in un tombino e si ruppe una zampa. Dopo la caduta le si raddrizzò la testa, ma restò zoppa".

"Una gallina timida un giorno fece coccodè in mezzo a un prato in prossimità di una cava di tufo. Le rispose l’eco. La gallina fece coccodè un’altra volta e l’eco rispose di nuovo. La gallina credette di aver trovato un’amica timida come lei che le rispondeva ma non voleva farsi vedere".

"Una gallina vanesia si guardò allo specchio e rimase molto soddisfatta. Mandò le compagne davanti a quello specchio perchè ammirassero il suo ritratto, ma queste rimasero piuttosto perplesse perchè trovarono che quella gallina assomigliava troppo a tutte loro".

"Una gallina gallinologa dopo aver studiato molto il problema disse che le galline non erano animali e non erano nemmeno uccelli. “E allora cosa sono?” domandarono le compagne.
“Le galline sono galline”, disse la gallina gallinologa e se ne andò via impettita".

Luigi Malerba (1927 – 2008, scrittore e sceneggiatore  fece parte della neoavanguardia sperimentalista del Gruppo 63). La foto è di Isolde Ohlbaum.

La lettura della domenica 4 maggio Seppie con piselli di Achille Campanile

La lettura della domenica 11 maggio Asparagi e immortalità dell'anima

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .
Privacy Policy

Altre notizie

Buongiorno, Invio in allegato il comunicato stampa relativo a Bloom Coffee Circus, il campus didattico di Bloom Coffee School, che per la sua nona edizione vola in Sicilia per una settimana di full...

Vai all'articolo