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La guerra, le donne, la moda. Tessuti e riviste

Margherita Rosina ed Enrica Morini, storiche del tessile e della moda saranno le protagoniste della conferenza "La guerra, le donne, la moda. Tessuti e riviste" in programma giovedì 2 marzo 2017 alle 18.00 al Museo di Borgo Castello a Gorizia. In questo secondo appuntamento delle conferenze dedicate all’ultimo mese della mostra “Guerra e Moda – L’alba della donna moderna”, le due storiche esploreranno attraverso la storia dei tessuti e le riviste femminili lo stile di vita e le attività delle donne a cavallo della Grande Guerra. Di che cosa parlavano le riviste femminili durante la guerra?

Enrica Morini sfoglierà le pagine di “Margherita”, l’unica rivista che continuò a pubblicare per tutto il tempo del conflitto, parlò poco di guerra, abbastanza di donne e molto di moda. E poi ci aprirà le porte delle case di moda: gli effetti della serrata delle case di moda parigine per una stagione, il tentativo di proporre una moda italiana e poi di nuovo il trionfo della moda francese e la collaborazione con le riviste internazionali.

Margherita Rosina accompagnerà il pubblico in un viaggio nel mondo delle sete e dei tessuti. Contrariamente a quanto si può pensare, la Grande Guerra non interruppe infatti la produzione di sete per abbigliamento femminile; anzi, la necessità di lasciare ai soldati al fronte grandi quantitativi di tessuti di lana spinse a un uso maggiore della nobile fibra. Le industrie francesi e italiane continuarono a produrre sete operate per abiti da sera ed altre più semplici, adatte alla moda di guerra. Nel secondo caso, spesso le rigature richiamavano i colori della bandiera francese e quelli della bandiera del Belgio, la “nazione martire”. Anche i nastri spesso riecheggiarono colori patriottici e furono largamente impiegati per guarnire cappelli o creare coccarde.

Margherita Rosina Studiosa di tessile antico e contemporaneo, negli ultimi dieci anni è stata direttore del Museo Studio del Tessuto della Fondazione Antonio Ratti. Tra le pubblicazioni recenti Cachemire, il segno in movimento NodoLibri Como; Emilio Pucci e Como. 1950-1980 NodoLibri, Como; Textiles: The Foundation of Italian Couture The Glamour of Italian Fashion Since 1945, V&A Publishing.

Enrica Morini Storica della moda, insegna Moda Contemporanea all’Università IULM di Milano. Ha pubblicato Storia della moda dal XVIII al XXI secolo (Skira, Milano 2011) e saggi su diversi argomenti, fra cui il prêt-à-porter, le mode giovanili, la moda italiana e francese, i rapporti tra arte e moda. Ha curato numerose mostre, di cui l'ultima in ordine di tempo Tra arte e moda (Museo Ferragamo, 2016).

L'interesse di entrambe nei confronti della prima guerra mondiale è nato in occasione della ideazione e curatela della mostra e relativo catalogo Le donne la moda la guerra (Rovereto, Museo Storico Italiano della Guerra, 2003) e si è poi approfondito con la partecipazione al convegno internazionale “Fashion Dress & Society During World War I” (Parigi, 2014) i cui atti sono in corso di pubblicazione.

La mostra Guerra e Moda, che rimarrà aperta fino all’8 marzo, ripercorre il viaggio della moda in un periodo compreso tra gli anni 1905 e 1925 circa, narrando, attraverso un cambiamento rivoluzionario, una trasformazione che in silenzio scardina un ordine precostituito. Ciò che consideriamo effimero si fa sostanziale e lo stile, l’abbigliamento, si muovono sul filo della storia. Contadine e operaie, postine e bigliettaie, capiufficio e capireparto, ristoratrici, maestre e crocerossine, imprenditrici: in questi anni la rivoluzione estetica della prima guerra diventa una chiave importante per svelare con l’immediatezza del dato visivo il cambiamento rapido ed irreversibile della figura femminile nella società occidentale del primo Novecento. Una moda che rispose ad un cambiamento della società e non più semplicemente dello stile. Nata dalla necessità e dalla contingenza da qui in poi sarà sempre più figlia di una scelta e non della costrizione, dando vita ad una nuova consapevolezza delle proprie capacità e
della propria indipendenza.

Guerra e Moda
L’alba della donna moderna
Borgo Castello 13,
Museo della Moda e delle Arti Applicate e Museo della Grande Guerra
fino all'8 marzo 2017
orario 9.00 – 19.00
chiuso il lunedì
Informazioni 0481 - 533926
Biglietto: 6 euro
(comprende la visita al Museo della Moda e della Arti applicate e al Museo
della Grande Guerra. Con 1 euro in più si può visitare la Pinacoteca di Palazzo
Attems dove attualmente è anche esposta la Sala da Pranzo di Giacomo Balla)

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