La culla nella tradizione del mobile friulano

Dal 30 maggio 2016 nuovo allestimento al Museo Etnografico del Friuli nella sala dedicata alla “Tradizione del mobile friulano”. Il tema scelto per quest’anno è quello della nascita, tramite l’oggetto simbolico della culla. Ogni cultura ha infatti un rito di accoglimento del nuovo nato: la culla, nata con l’intento di riprodurre la sensazione fetale del movimento vissuta dal neonato nel grembo materno, isola il bambino e lo protegge. L'origine della culla non è egualmente diffusa in tutti i paesi del mondo; in Europa il suo uso è antichissimo (dal latino cuna; cunarius o cunaria era la persona preposta a far dondolare la culla).

L’esposizione  presenta una serie di cull che evidenziano una costante attenzione nella sua realizzazione: da una parte deve essere assicurato il riposo del bambino, protetto in un comodo giaciglio, dall’altro la madre deve trovare il modo di agevolare il sonno del piccolo ma proseguire le sue occupazioni e all’occorrenza provvedere allo spostamento.  
La prima infanzia era un tempo  particolarmente vulnerabile. La precarietà della salute infantile, nonché i pericoli, molto diffusi nel passato e nelle classi popolari in particolare, richiedevano di mettere in atto una serie di misure contro numerosi rischi: la caduta dalla culla, l’attacco da parte di animali, il rischio di incendio causato dal fuoco presso il quale veniva posizionata la culla per tenere il bambino al caldo. Molti ex voto dipinti illustrano situazioni di scampato pericolo non infrequente. La culla non doveva essere incustodita, era dipinta o decorata con colori scaramantici, addobbata da un corredo di oggetti protettivi da quelli religiosi agli amuleti. Nei battesimi officiati nel periodo invernale, per riparare il bambino dalle intemperie durante il tragitto dalla casa alla chiesa era consuetudine deporlo in un’arca di legno e vetri, finemente lavorata e “solitamente di proprietà della levatrice” che le concedeva all’occorrenza.


Il 1° giugno 2016 alle 10.30 a Palazzo Giacomelli presentazione del progetto didattico ENAIP con gli allievi del corso di “Tecnico Grafico”

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