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Convivio alla finestra a Grado

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CONVIVIO ALLA FINESTRA. Casa della Musica. Grado (GO). Inaugurazione sabato 28 agosto 2021 alle 19.00. Installazioni ambientali con finestre nomadi digitali e videoproiezione. Opere del collettivo Anotherview, Performance attoriale di Nicoletta Oscuro. Opera di Giuliana Cuneaz interpretata da Paola Corti. Performance coreutica di Gian Mattia Baldan. Coreografia di Giulia Staccioli – Kataklò Athletic Dance Theatre. Fino al 26 settembre 2021 tutti i giorni, tranne il lunedì 19:30 - 22:30. Ingresso libero ma soggetto alle norme vigenti anti-covid.  Dialoghi e intrecci di linguaggi creativi e artisti uniti nella messa in scena di ambienti, voci e azioni votati a un empatico coinvolgimento emozionale.

Nell’ambito del Festival Maravee Folle, ideato e diretto da Sabrina Zannier, organizzato dall’Associazione culturale Maravee con il sostegno della Regione FVG, dei Comuni di Grado e Gemona del Friuli e delle slovene Obalne Galerije Piran, grazie alle collaborazioni di Gervasoni, Comunità Collinare, Comune di Colloredo e CP & Partners, Convivio alla finestra inscena un Convivio partecipato a distanza, con filtro spaziale e temporale, ma talmente condiviso da generare il contatto profondo tra cultura e società.  Alla Casa della Musica le due finestre nomadi digitali irestituiscono la memoria di folle riunitesi sul Monte Lussari per la fiaccolata più lunga delle Alpi, ripresa per 24 ore fra il 31 dicembre 2019 e il primo gennaio 2020. Altre ventiquattro ore sono dedicate alla festa del “Perdòn de Barbana”, la principale tradizione religiosa di Grado, ripresa a luglio di quest’anno. L’installazione scenografica che le accoglie, ideata da Belinda De Vito e realizzata in collaborazione con Elisabetta Ferrandino, iperbolizza la vicinanza geografica tra laguna gradese e montagna: sintetizzate in pozze d’acqua, isole di argilla sabbiosa con i tipici fiori di Limonium, morbidi e sognanti manti nevosi, costruiti fra natura e artificio. Qui, tra montagna e laguna, l’attrice Nicoletta Oscuro narra la visionarietà generata dalla memoria esperienziale della socializzazione nelle nostre meraviglie naturalistiche.

Al primo piano Convivio del desiderio dell’artista valdostana Giuliana Cuneaz, con un’immersiva video-installazione apre una “finestra” di magica speranza, rivolta alle folle di un urgente convivio culturale e sociale. Sullo sfondo di un mare notturno quale metafora di un’epoca incerta, il suggestivo personaggio di Amabie - leggendaria figura giapponese, spirito benevolo volto alla guarigione delle epidemie e all’augurio di anni fecondi - appare come una strana creatura portatrice di bene innanzi alle incertezze. Personaggio interpretato dall’attrice Paola Corti, tratto dal film dell’artista intitolato I Cercatori di luce e incentrato sul potere rigenerativo della natura, la sirena ricoperta di squame, dai lunghissimi capelli e il volto simile a un uccello, emerge dal mare con una sfera luminosa. Le sue gestualità magico-apotropaiche, che sollecitano l’emozionalità legata alla sorpresa e alla meraviglia, ci uniscono nel desiderio di rischiarare l’oscurità del nostro tempo. A suggerire tale percorso sarà il danzatore Gian Mattia Baldan, che su coreografia di Giulia Staccioli – Kataklò Athletic Dance Theatre, inscenerà una poetica esperienza d’interazione fra corpo coreutico live e corpo attoriale virtuale.

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