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Boramata, festa della bora, la cosa più triestina che c'è

Seconda edizione di BoraMata  a Trieste tra il 2 e il 5 giugno 2016. Installazioni nella rinnovata piazza Ponterosso e in piazza Unità, dove tornano anche le scenografiche “Bol” di Edofly (Edo Borghetti) e la colorata distesa di girandole.
Anche quest’anno foto, filmati, suoni e ventilatori all’interno di una struttura posizionata in piazza Ponterosso. Tra gli ospiti Massimo Cirri e Peppe Dell’Acqua dialogheranno su “Un vento da matti”. L’unicità di Trieste del resto è merito anche del suo celebre vento, la bora. Nella rinnovata piazza Ponterosso, uno dei luoghi della bora triestina che negli anni ospitava le corde e oggi ospita perfino una fontana “antibora”, sarà allestita una grande struttura ottogonale con uno spazio dedicato al Museo della Bora, che custodisce video e curiosità dal mondo del vento. Allestito anche quest’anno anche l’angolo animato da un grande ventilatore per fotografarsi immersi nella bora e ritrovare poi il proprio scatto nella Gallery di BoraMata.

Presenti due grandi artisti del vento: Edoardo Borghetti, detto Edofly, aquilonista noto a livello internazionale, che ancora una volta proporrà - sia in piazza Ponterosso nel pomeriggio di giovedì 2 giugno che in piazza Unità venerdì e sabato - il suo spettacolo di aquiloni giganti con le enormi “Bol”. Arriva dalla Bretagna l’artista francese Alain Micquiaux che porterà tra Piazza Ponterosso e Piazza unità, sempre a partire dal pomeriggio di giovedì, arredi eolici di grande impatto visivo e altre installazioni verticali a sorpresa. Non mancherà  il Giardino di Girandole, che sarà allestito giovedì in piazza Ponterosso per poi trovare spazio in Piazza Unità nei giorni successivi: un centinaio di girandole rosse per un colpo d’occhio unico che domenica 5 giugno alle 18.00 verranno “battute” all'asta a offerta libera: il ricavato andrà quest’anno alla Associazione De Banfield.


In questa edizione sarà affiancata a BoraMata un’altra tipicità triestina: il prosciutto cotto tagliato a mano. “Cotto per la bora” è un’iniziativa a cura della FIPE.


Ogni giorno nello spazio del Museo in Piazza di piazza Ponterosso una serie di iniziative con le “chiacchiere al vento”, letture e proiezioni.
Attesi nel tardo pomeriggio di venerdì due ospiti d’eccezione per un incontro tra aneddoti, suggestioni, racconti. Trieste la “città dei matti”, di Basaglia, della bora. Spesso a Trieste si sente dire che il vento faccia “diventare matti”, che il soffio incessante dei refoli, il muoversi scomposto e potente dell’aria scombussoli i pensieri, così come scompiglia i capelli o solleva i vestiti. “Un vento da matti” è il titolo della conversazione tra lo psichiatra Peppe Dell’Acqua e Massimo Cirri, storico conduttore del programma di Radio2 Rai Caterpillar, scrittore e psicologo. L’incontro sarà anche occasione per la prima presentazione a Trieste del nuovo libro di Massimo Cirri “Un’altra parte del mondo” (ed. Felitrinelli) sulla tormentata vicenda umana di Aldo Togliatti, figlio del leader comunista Palmiro, rimasto richiuso per trent’anni in un manicomio.


Da segnalare anche i momenti di lettura con il Juke box letterario a cura dell’attrice Sara Alzetta che leggerà testi di autori triestini (Joyce, Svevo, Saba, Stuparich, Slataper, Giotti, Pahor, Roveredo, ..) e l’incursione del Pupkin Kabaret che nella serata di sabato regalerà i suoi “Refoli di Pupkin - Previsioni del vento”.

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