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Anno nuovo lenticchie nuove: ora si portano alla julienne

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Cominciamo il nuovo anno con un sorriso e un po' di ironia: a mezzanotte in punto avete mangiato le lenticchie per garantirvi ricchezza e prosperità? La tradizione - è noto -  deriva dall’antica usanza romana di regalare una “scarsella”, cioè  una borsa di cuoio, da tenere legata alla cintura e contenente lenticchie, con l’augurio che si trasformassero in monete sonanti. Il nome lenticchia, infatti, deriva dalla particolare forma a lente di questi legumi, che ricorda quella di una moneta. Espletata la funzione  informativa-didattica che ci compete, passiamo al piano B nel caso che vi siate dimenticati di comprarle, cucinarle, ordinarle al ristorante, mangiarle. Potete quindi optare per una sapida lettura e prepararvi ad affettare le lenticchie alla julienne per il capodanno 2018-2019. Non è un'operazione semplice,  ci vuole esercizio. Parola di Antonio Albanese nei panni di Chef Tonné, che punta ad avere la quarta stella. E le lenticchie alla julienne, che danno il titolo alla sua storia, non sono altro il nobile contorno di una delle sue famose creazioni. Per la super ricetta servono: un gabbiano sterile dell’Aventino, 680 lenticchie opache di Colle Val Susa di Val d’Elsa di Norcia, 2 cucchiai di olio extravergine andaluso. 5 manciate di pangrattato di pane nero con pinoli armeni, noci moldave, pistacchi macedoni, arachidi e semi di mango di Mauritius, un niente di niente o quasi niente di zucchero grigio ondulato, una bustina di tabacco aromatizzato al cardo essiccato in una malga trentina, quanto basta di sale dell’Himalaya. Costringete con grazia il gabbiano a fumare il tabacco aromatizzato, ricordandogli che comunque l’età media di un gabbiano metropolitano non può superare i tre anni. Prendete le lenticchie precedentemente selezionate da due vergini altoatesine, e tagliatele alla julienne, prendendovi cura delle vostre dita, anche se dieci sono sempre state obiettivamente inutili. Deponete su un vassoio qualunque di ceramica etrusca il pangrattato e aiutatevi ascoltando musiche tradizionali andine. Aggiungete alle lenticchie, tagliate da mani ormai bendate, due  cucchiai di olio andaluso e chiamate i vostri genitori per scusarvi, in generale. (E così via…)

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