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Adriatico senza confini 6000 anni fa, in mostra

ADRIATICO SENZA CONFINI Via di comunicazione e crocevia di popoli nel 6000 a.C. Fino al 22 febbraio 2015 Castello di Udine. Inaugurata presso il Castello di Udine l’11 ottobre scorso - in occasione del convegno internazionale organizzato dal Museo Archeologico in collaborazione con istituti scientifici regionali, che ha richiamato in città 150 studiosi italiani, sloveni e croati – la mostra che raccoglie assieme, per la prima volta in assoluto, i materiali neolitici di tutto l’Adriatico orientale, da Dubrovnik (Ragusa) sino al Friuli, mostrando l’evidenza di una radice culturale comune che risale a 8000 anni fa, resterà aperta fino al 22 febbraio.


Per l’ampio respiro delle tematiche trattate e per le differenti forme di comunicazione che utilizza (interviste, audiovisivi e video artistici), la mostra ha già prodotto l’interesse di altre istituzioni che chiedono di trasferirla presso le loro sedi: a ora sono pervenute le richieste del Museo Archeologico di Pola e dell’Università di Firenze.

L’esposizione è introdotta da una sezione dedicata ai ritrovamenti effettuati dal Museo Archeologico di Spalato all’isola di Pelagosa, l’isola più remota dell’Adriatico Il ritrovamento di frammenti di ceramica risalenti al 6000 a.C. in quest’isola prova in tutta la sua eccezionalità la pratica della navigazione in un momento storico così remoto. Navigazione praticata in un mare che, seppur piccolo, è estremamente insidioso, come racconta il velista Andrea Stella nella video intervista che fa parte della mostra: difficile e pericoloso ora, figuriamoci allora, quando veniva attraversato con piroghe monossili dotate di stabilizzatori.


La mostra è anche un’opportunità per ammirare e confrontare materiali archeologici così antichi, ma già straordinariamente moderni nelle forme e nelle decorazioni e confrontarsi con una svolta epocale nella storia umana. È infatti in questo momento che l’uomo da cacciatore raccoglitore diviene agricoltore e allevatore e realizza i primi recipienti in terracotta, nel 6000 a.C. primitivi e decorati con il margine delle conchiglie e solo 400 anni dopo finemente ornati da motivi curvilinei, che ricordano le onde del mare.


L’esposizione, che sperimenta per la prima volta l’accessibilità, con soluzioni che favoriscono la visita a persone con disabilità, è bilingue, ma può essere visitata con un operatore didattico anche in inglese, tedesco e sloveno. Anche il catalogo che correda l’esposizione è bilingue e sarà presto affiancato da una guida breve in italiano.
Per febbraio sono state organizzate visite guidate tutte le domeniche dalle 11 alle 12. Per partecipare è necessario prenotarsi al Servizio Didattico dei Civici Musei di Udine, telefonando entro il venerdì precedente (tel. 0432/414749, lun-mart-giov 9-13 e 14-17, merc-ven 9-13). Il Servizio Didattico organizza anche visite guidate per gruppi di adulti e per scolaresche, per le quali è prevista anche un’offerta laboratoriale.

Orario
Da martedì a domenica dalle 10.30 alle 17.00
(la biglietteria chiude 30 minuti prima)

Biglietto Intero 5 euro Ridotto 2,50 euro


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