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Pino Perrone Whisky Consultant Spirit of Scotland

Pino Perrone whisky consultantPino Perrone whisky consultant

La sesta edizione di 'Spirit of Scotland - Rome Whisky Festival', a Roma, il 4 e 5 marzo prossimi, si presenta come un insieme eterogeneo di eventi, degustazioni e anche un torneo... ci racconta questa due-giorni?
Più che raccontarla, invito a viverla. Senza scoprire troppo le carte, sarà una bellissima esperienza conviviale, sociale e un'occasione di divertimento, senza eccessi. I nostri valori sono basati sull'accoglienza, ma anche sull'eleganza, che riteniamo debba essere recuperata. A ogni modo, ci saranno moltissimi whisky in degustazione, fra i quali delle importanti novità, ma anche un angolo dedicato al passato con bottiglie degnissime di nota in un collector corner. Ci saranno seminari, educational, musica dal vivo, una competition e tanto altro. Per ogni informazione rimando al link ufficiale del festival

Cosa consiglia per assaporare al meglio un whisky? Si può allenare un palato e come?
Ci sarebbero tante cose da dire poiché la degustazione è influenzata da moltissimi fattori esterni. Per prima cosa, utilizzare un bicchiere a tulipano adeguato. Una temperatura di servizio adeguata, attorno ai 18 gradi. Avere una bocca pulita. Sembrerà strano, ma le migliori degustazioni avvengono al mattino, prima dei pasti. Comunque non ci si deve attenere a questa 'regola', altrimenti saremmo schiavi e il whisky perderebbe il suo intrinseco valore conviviale. Bisogna quindi limitare di assumere sostanze troppo salate o amare prima di assaporarlo e non avere troppa fretta di assaggiarlo. Lasciamo che si esprima appieno nel bicchiere. Potremo infatti rimanere sorpresi dalla sua evoluzione. Inoltre, in questo modo si aiuta l’assorbimento dell’alcol nel sangue. Un ottimo allenamento del palato è quello di essere concentrati quando si beve, in modo tale da arricchire il proprio bagaglio gusto-olfattivo e la propria conoscenza. La concentrazione tuttavia non va confusa con il prendersi troppo sul serio: va effettuata tenendo presente che il nostro bicchiere è un compagno. E' come quando si ascolta un amico che sta per raccontarti una storia importante o quando si legge un libro: se stiamo pensando ad altro in entrambi i casi perdiamo ciò che ci vien detto. Nel caso del libro, a differenza del whisky, si può recuperare, tornando indietro...

Il cinema ha abituato il pubblico non educato al bere bene al whisky bevuto alla maniera di John Wayne
Si potrebbe scrivere un trattato sul rapporto cinema e whisky, peraltro la domanda mi coglie sul vivo in quanto sono da sempre appassionato di cinema e non nascondo di essere molto colto sul tema, avendo studiato la materia anche nei corsi universitari. Credo che al giorno d'oggi questo modo di bere in stile film americano anni Quaranta abbia sempre meno appeal. Ne aveva senza dubbio negli anni Sessanta e Settanta, ma sfido a trovare un giovane - e sono molti quelli che partecipano al festival - che subisca una fascinazione legata a quella visione rappresentata, dal momento che la produzione cinematografica attuale ha altri miti da proporre. Trovo invece sempre più frequenti citazioni di un bere colto, esempio su tutti Iron Man e lo 007 di Skyfall.

Quanto sono importanti eventi come il vostro per far conoscere metodologie di assaggio? Il vostro lavoro non si esaurisce con il festival ma continua tutto l'anno, ci spiega come e dove? Indubbiamente è compito di un festival, che prosegue in maniera anche più forte durante l’anno con i nostri corsi di formazione e le degustazioni che svolgiamo, quello di proporre un approccio metodologico corretto. Ricordo sempre che si tratta di una sostanza della quale non bisogna fare abuso e pertanto sentiamo maggiormente il dovere di accrescere la consapevolezza nei consumatori. Durante l’anno, infatti, continuiamo con corsi professionali sul whisky e degustazioni che svolgiamo principalmente presso lo showroom di Whisky & Co a Roma in Via Margutta, ma anche in altri luoghi laddove richiesto e anche in altre città.

Il whisky non è solo Scozia, ma anche...
Con tutta probabilità il whisky nasce in Irlanda. Pertanto non si deve mai dimenticare di menzionarla quando si parla di whisky. Inoltre, recentemente questo Paese vive una sorta di renaissance, con aperture di numerose nuove distillerie. Lo dimostra il fatto che al nostro festival ci sarà una sezione dedicata proprio all'Isola di Smeraldo. Negli Stati Uniti ci sono oltre seicento micro distillerie, alcune delle quali producono spiriti veramente interessanti, e non solo in merito ai bourbon. Per quanto riguarda il Giappone, ancora oggi il pubblico si stupisce che in questo arcipelago si produca whisky. Ebbene, ciò accade principalmente a partire dal 1923 e quindi da quasi un secolo e con risultati sotto gli occhi di tutti. Anche in Giappone c’è molto fermento e se volete una previsione, ne vedremo delle belle. In India due importanti distillerie producono whisky veramente degni di nota che invito a provare. Taiwan può sembrare strano, ma, complice un clima che consente una concentrazioni di aromi, ha una distilleria che produce ottimi whisky pluripremiati. Si produce whisky anche in Italia, Germania, Svezia, Danimarca, Repubblica Ceca, Tasmania, Francia, Canada, Inghilterra, Svizzera, Nuova Zelanda, Galles, Austria, Belgio, Finlandia, Norvegia, Olanda e Spagna con, in molti casi, risultati degni di nota e molte di queste espressioni saranno rappresentate al festival.

Sigari, cioccolato... quali le combinazioni migliori per godersi al meglio un whisky torbato o non torbato?
Non essendo un fumatore prendete con le pinze ciò che dico. Naturalmente c’è sigaro e sigaro, comunque non ritengo che il miglior modo per abbinare un sigaro a un whisky sia quello di farlo con un torbato. Penso che l’affumicato abbia bisogno di contrapposizione e non di concordanza. Lo dimostra il fatto che gli altri distillati che si abbinano bene ai sigari, come il rum e il cognac, la torba non la vedono neppure in fotografia! Credo sia indicato un whisky invecchiato in botti di sherry, principalmente oloroso e Px e non torbato. Infatti, i rilasci delle distillerie per cigar malt sono appunto questi. Senza dubbio è un ottimo compagno. La cioccolata è perfetta come abbinamento, ma anche molta pasticceria secca o lievitata. I formaggi erborinati e quelli a latte crudo sono anche loro ottimi compagni. Salmone, crostacei e molluschi sono tradizionali abbinamenti locali, come pure il tradizionale haggis scozzese o il fish & chips. Tuttavia, non mi preoccuperei più di tanto di un abbinamento, il whisky é un ottimo compagno anche da solo...

Qual'è il miglior whisky mai assaggiato nella sua carriera?
Domanda difficile alla quale rispondere e alla quale infatti non risponderò perché qualsiasi risposta non sarebbe seria. Infatti, anche se individuassi qualcosa di fortemente evocativo ed emozionante, lo farei in base alle mie attuali conoscenze e quindi suscettibile di variazione anche nell'immediato. Inoltre, i gusti, oltre che essere soggettivi, sono anche modificabili nel tempo. Piuttosto che segnalare il miglior whisky assaggiato in carriera, penso sia meglio citare la miglior esperienza vissuta fino al momento, assaggiando un whisky e quindi spostare l’attenzione dallo spirito al tempo. In tal caso ricordo perfettamente il momento legato a una sensazione fortemente emotiva ed evocativa quando assaggiai un Port Ellen 1981 di dieci anni imbottigliato da Silvano Samaroli al grado pieno di 57%. Formidabile esperienza trascendente.

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