Intervista a Cristiano Shaurli

Riproponiamo on line l'intervista pubblicata sul mensile cartaceo qbquantobasta del mese di dicembre 2017. Assessore Shaurli, lei ha dato senza dubbio una sterzata al comparto vitivinicolo regionale...

La vera sterzata l’ha data finalmente l’unità della filiera vitivinicola regionale che ha saputo, almeno per la maggior parte, mettere da parte antagonismi, divisioni e campanili per raggiungere obiettivi comuni in grado di far crescere tutto il settore. Così abbiamo raggiunto il risultato della DOC Friuli, atteso 40 anni, ma penso anche a obiettivi come la crescita dell’export +52% negli ultimi 5 anni e il fatto di essere - nel settore- negli ultimi 2 anni sempre la prima o la seconda regione italiana come dati in aumento positivo; la crescita di alcuni nostri vitigni autoctoni e alla loro forte identificazione con il territorio, dalla Ribolla Gialla al Friulano allo Schiopettino al Terrano.

Lo stesso può dire per l’ambito forestale?

L’ambito forestale può rappresentare un grande fattore di crescita, oserei dire un’occasione da non perdere. Siamo stati i promotori dell’accordo interregionale sul prelievo legnoso sottoscritto da tutte le Regioni del nord e dalle organizzazioni di settore; abbiamo la percentuale più alta d’Italia di foresta certificata per la sostenibilità ambientale;
la nostra imprenditoria ottiene premi e riconoscimenti. Per questo abbiamo deciso di mantenere- credendoci- nel Corpo Forestale Regionale e stiamo investendo sulla viabilità forestale. Ora però serve il vero salto di qualità nel costruire reti d’impresa durature e filiere reali che arrivino dal bosco alla trasformazione.

Quali le prospettive per le risorse agricole nell’anno che verrà?

I dati ci dicono che l'agricoltura è e continuerà a essere uno dei settori in maggiore crescita, un settore che sta affrontando anche scelte importanti di cambiamento come testimonia l’aumento di oltre quattro volte delle superfici biologiche impegnate sul PSR 2014-2020, rispetto a quanto ci attendevamo. Vi sono settori dinamici che devono essere solo accompagnati nel far conoscere i prodotti in tutto il mondo o che chiedono giustamente semplificazioni e minor burocrazia, altri ancora in grande sofferenza: volendo porre un obiettivo, quasi un sogno, ma sotto Natale è importante sognare, spero che il 2017 sia l’anno in cui anche nel comparto lattiero-caseario si riesca a trovare una maggiore capacità di lavorare insieme, di far conoscere l’orgoglio per i nostri prodotti e la loro qualità: dal latte fino al Montasio.

Il PSR porta molte novità, quali le opportunità per i giovani?

La scelta di un “Pacchetto Giovani” nel PSR mi rende particolarmente orgoglioso: non solo un premio semplicemente anagrafico, ma anche il diritto/dovere di un investimento aziendale riservato perché al di là della carta d’identità i giovani dimostrino di aver scelto veramente che il loro futuro è in agricoltura. Inoltre trasversalmente in ogni misura finanziaria del PSR ai giovani viene riconosciuto un vantaggio competitivo. La competenza dei nostri Istituti agrari e Università, nonché la capacità di affrontare le nuove sfide saranno fondamentali per il futuro del nostro settore primario. Anche qui però un "sogno": perché al di là della trasmissione familiare, spesso la disponibilità del terreno e il suo acquisto, non finanziabile con risorse pubbliche, è uno scoglio arduo. Credo che in una regione con tanti terreni demaniali ed ex servitù militari sarebbe importante costruire una “Banca della Terra pubblica” per renderli fruibili e riportarli, almeno in parte, all’attività agricola.


I prodotti della nostra regione sono tutti di grande qualità, ma qual è un piatto al quale non rinuncia?

Un piatto semplice che per me rappresenta il “piatto del ricordo” dei momenti belli della mia infanzia e della mia famiglia e che in inverno mi corrobora non solo per le calorie. Non potrei mai rinunciare al “salamp tal asêt”.

Per un brindisi ideale con i lettori di qbquantobasta, quale vino sceglie?
Sarebbe fin troppo semplice dire Ribolla Gialla, ma con i piatti invernali lasciatemi anche un buon bicchiere di Refosco.

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