Riscoprire l'oltatto

Illusione; gioco al cioccolato foto by Lido VannucchiIllusione; gioco al cioccolato foto by Lido Vannucchi

Non solo la vista si abbina al gusto in tavola, ma si fa strada con una certa prepotenza anche il tatto. Con il piacere un po' infantile di mangiare con le mani. Da anni questa strada è seguita per esempio da Massimiliano Alajmo, chef de Le Calandre, ristorante a cui è dedicato un ampio articolo sul nostro numero di qb del mese di aprile 2020, a firma di Marika Bertolini. Ci sono stati e ci sono alcuni piatti nel tre stelle di Sarmeola di Rubano che non prevedono l'uso delle posate.

foto di Lido Vannucchifoto di Lido Vannucchi

 

La battuta di carne servita sulla corteccia, i cannelloni croccanti di mozzarella e ricotta di bufala con salsa di pomodoro. Esperienza tattile particolamente intensa nella "tessitura" un dolce al cioccolato  che mira a riscoprire corrispondenze fra i tessuti e gli elementi del dessert. 

Le Calandre by Sergio CoimbraLe Calandre by Sergio Coimbra

 

Max Alajmo ha sviluppato in collaborazione con il profumiere friulano Lorenzo Dante Ferro, anche una serie di spray: al limone per la cotoletta alla milanese, la cannella per la cioccolata calda, lo zenzero per il gin tonic, l'anice stellato nel brodo di gallina. tutte da scoprire le salse (di mandorle, di merluzzo) dove non sono utilizzati latticini grassi e uova. 

I fratelli Max e Raf AlajmoI fratelli Max e Raf Alajmo

 

Voi usate le mani per mangiare? Per esempio con la pizza? Con le costicine di maiale? Con il panino, vabbè. Raccontanteci le vostre esperienze in proposito. Commentate qui sotto o scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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