Torta tenerina ferrarese
La Torta Tenerina è adatta in tutti i mesi dell'anno: in inverno accompagnata da un caffè caldo, in estate con una fresca pallina di gelato alla crema. Si prepara con poca farina e ha un delizioso cuore cremoso.
La Torta Tenerina è adatta in tutti i mesi dell'anno: in inverno accompagnata da un caffè caldo, in estate con una fresca pallina di gelato alla crema. Si prepara con poca farina e ha un delizioso cuore cremoso.
Gianni Cosetti, per chi non lo avesse sentito nominare (può capitare a chi non è della nostra regione FVG) fu un talentuoso cuoco carnico del ristorante Roma di Tolmezzo. "La torta alle pere e noci di Gianni Cosetti è il simbolo della tradizione gastronomica povera, preparata con pochi e semplici ingredienti, che, messi insieme, esprimono al meglio la territorialità in un dolce speciale, ideale a colazione, come dessert o a merenda". Mi sono cimentata nella preparazione seguendo passo passo le indicazioni tratte dal suo ricettario: Vecchia e nuova cucina di Carnia.
Christmas Cake... per un Natale very British! La Traditional Christmas Cake dovrebbe essere preparata almeno uno o addirittura due mesi prima di Natale. La particolarità sta proprio nella lunga attesa durante la quale l’unico compito sarebbe di “nutrire la torta” (to feed the cake) a intervalli regolari con il brandy o con il rum che aiuterebbero la torta a maturare e a conservarsi nel tempo.
Dolce, soffice e golosa, questa ciambella è ideale per le vostre colazioni e le vostre merende pomeridiane. Aromatica grazie all'aggiunta di scorze di agrumi, vi consiglio di accompagnarla da un tè verde caldo.
La torta arancia all’acqua è un dolce privo di uova, latte e burro. È leggera, umida e morbidissima, perfetta se accompagnata da una tisana nel pomeriggio o da uno yogurt per colazione. Provatela e non ve ne pentirete!
INGREDIENTI• 300 g fdi arina (mezza “00” e mezza “1”)• 200ml di succo di arancia appena spremuta• 200 ml di acqua• 120 g di zucchero integrale• 100ml di olio di semi di girasole• 1 bustina di lievito per dolci• buccia grattugiata di 1 arancia bio
PROCEDIMENTO: Preriscaldare il forno a 170 °C. In una ciotola capiente unire l’acqua tiepida al succo d’arancia e allo zucchero. Mescolare energicamente con la frusta per permettere allo zucchero di sciogliersi completamente. Aggiungere quindi l’olio e continuare a mescolare. Unire a questo punto anche la farina setacciata, la buccia dell’arancia grattugiata e il lievito setacciato fino a ottenere un composto liscio e privo di grumi. Versare il composto in una teglia da plum-cake precedentemente imburrata e infarinata. Cuocere in forno statico per circa 40 minuti facendo sempre il test dello stecchino. prima di togliere dal forno.
Ricetta pubblicata sul numero di febbraio 2020 del mensile qbquantobasta
Il muffin al vapore è una valida alternativa VEG e light al muffin con la più classica cottura al forno. La cottura al vapore permette di ottenere un dolcetto soffice e leggero, perfetto abbinato con un bicchiere di tè freddo al limone.
INGREDIENTI• 100g farina integrale• 100g farina 0• 140g prugne private del nocciolo• 40g cocco rapé• 50g di olio di semi di girasole deodorato• 120g sciroppo di riso/agave• 120ml latte di mandorla/riso• ½ bustina di lievito per dolci
PROCEDIMENTO Per prima cosa mettere un ampio tegame sul fuoco con 5cm di acqua e portare a ebollizione. A parte, unire tutti gli ingredienti secondo questa sequenza: le due farine, il coccò rapè, l’olio di semi di girasole, lo sciroppo di riso e il latte di mandorla. Mescolare molto bene fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo. Una volta ottenuto, unire anche le prugne precedentemente tagliate a cubetti.
Con l’aiuto di un porzionatore per gelato, versare il composto nei pirottini di carta per muffin e disporli nel cestello in bamboo per la cottura a vapore. Una volta sistemati tutti i pirottini (in un cestello ce ne stanno 6 o 7), posizionare il cestello sopra al tegame e coprirlo con il suo coperchio. Cuocere per circa 25 minuti.
Lasciarli raffreddare prima di consumarli.
Estiva, golosa, fresca e preparata a fuochi spenti. Si tratta della mia cheesecake dal tocco caraibico con cioccolato fondente e cocco. Si prepara in 20 minuti, riposa una notte in frigo … e il gioco è fatto!
Cheesecake al cocco e cioccolato
per uno stampo da 20 - 22 cm di diametro
Per decorare questa cheesecake potete semplicemente spolverarla con cacao dolce o amaro e cocco raspato, oppure potete preparare le palline al cocco: lavorate 100 g di ricotta con 50 g di cocco raspato, 40 g di zucchero a velo. Lasciate riposare in frigorifero un'ora. Formate quindi le palline e passatele nel cacao amaro. Conservatele in frigorifero fino al momento di decorare la torta.
La freschezza del limone incontra il gusto particolare dei semi di papavero. Questa meravigliosa ciambella richiama gli incontri tra amiche in giardino, all'ombra fresca di un antico albero, ottima da gustare fredda assieme a un delizioso tè freddo alla menta. Se vi piacciono gli agrumi, potete sostituire il limone con arancia, lime o bergamotto.
Vi è capitato sicuramente di avere degli albumi avanzati in frigorifero, che farne? Oltre a preparare delle deliziose meringhe sono ottimi montati a neve e utilizzati nei dolci. Vi suggerisco quindi un ciambellone con albumi che si presenta davvero ultra soffice.
Per questa ciambella vi serviranno circa 7 albumi. Se ne avete di meno, ecco le dosi unitarie: per ogni albume vi serviranno 30 g di zucchero, 20 g di farina, mezzo cucchiaino di lievito per dolci, 17 ml di olio di semi... e gli aromi che più preferite.
Scaldate il forno a 180°C. Imburrate o spennellate con poco olio uno stampo da ciambella.
Montate a neve ferma gli albumi. A parte, in un'altra ciotola, lavorate, sempre con le fruste, la farina assime allo zucchero, al lievito e all'olio. Unite la scorza grattugiata del limone, la vaniglia e il sale. Ammorbidite il composto unendo 3 cucchiaiate di albumi. Procedete poi aggiungendo delicatamente gli albumi montati a neve al composto mescolando il tutto con una spatola facendo attenzione a non smontare il tutto. Versate quindi il composto nello stampo.
Cuocete a forno caldo statico per 45 - 50 minuti. Fate la prova stecchino per controllare la cottura. Una volta pronto, rovesciate il ciambellone su una gratella e fatelo raffreddare prima di servirlo accompagnato da un'abbondante spolverata di zucchero a velo.
Vi propongo delle brioches con lievito madre e vi consiglio di provare a realizzarle: sono speciali! Ecco gli INGREDIENT necessariI: *225g lievito madre solido (già rinfrescato) *225g farina manitoba *100ml latte intero *80g zucchero a velo *50g burro morbido*1 uovo intero e 1 tuorlo *1 pizzico di sale*crema di nocciola o marmellata qb
PROCEDIMENTO: Nella ciotola della planetaria (se sprovvisti, utilizzare un contenitore qualsiasi) unire il latte (tranne un cucchiaio) e il lievito madre solido a temperatura ambiente. Mescolare per qualche minuto. Unire quindi l'uovo intero e il tuorlo, lo zucchero e per ultimo la farina setacciata. Iniziare a impastare a bassa velocità e aggiungere gradatamente il burro morbido facendo attenzione che l'impasto lo incorpori completamente prima di inserirne dell'ulteriore. Terminare con il pizzico di sale. Lavorare il composto fino a ottenere un panetto elastico e liscio, completando con l'ulteriore cucchiaio di latte.
Porre il composto in una ciotola, coprire con la pellicola trasparente e fare risposare per almeno 10-12h in frigorifero.
Una volta terminato il tempo di lievitazione, infarinare il piano di lavoro e stendere delicatamente il panetto. Tirare la pasta con il mattarello fino a ottenere un ampio cerchio di 5 millimetri di spessore. Tagliare il cerchio di pasta in 8-12 spicchi in base alla grandezza che vorrete ottenere.
Praticare un taglio di pochi millimetri sul lato corto dello spicchio, inserire un cucchiaio di crema di nocciole e arrotolare la brioche dalla base alla punta. Lasciare riposare altre 5-6 ore su un foglio di carta forno, coperte da pellicola. Accendere il forno in modalità statica a 190°. Spennellare la superficie delle brioches con un uovo sbattuto e dello zucchero di canna e, una volta arrivato a temperatura, cuocere per 15-20 minuti.
Servire le brioches ancora tiepide.
Dopo la mia amata Torta Zucchina vi propongo la Torta Carotella, in attesa di raccontarvi i Cubotti dolci con pisellini. Sono ricette collaudate e gustosissime. Provatele!
INGREDIENTI: • 130 g farina integrale • 100 g farina “0” • 200 g carote bio • 125 g yogurt di soia • 120 g zucchero a velo • 100 g bevanda di soia • 90 ml di olio di semi di girasole • 50 g pistacchi al naturale • 50 g mandorle • 1⁄2 bustina di lievito • Cannella • un pizzico di sale
PREPARAZIONE: Accendere il forno a 180°. Grattugiare finemente le carote precedentemente lavate e private degli scarti. Tritare con cura mandorle e pistacchi. Unire le farine, lo zucchero a velo, la frutta secca triturata, la cannella e mescolare bene. Aggiungere gradatamente lo yogurt di soia, l’olio di semi di girasole e la bevanda di soia. Una volta che sia stata assorbita la parte liquida, unire le carote e amalgamare bene il tutto. Terminare con il lievito e il pizzico di sale. Versare il composto in una tortiera precedentemente oleata e infarinata e infornare per 30 minuti. Fare comunque la prova stecchino per verificare la cottura
Caffè e brioche: la mattina ha tutto un altro sapore, non trovate? Questa ricetta è pensata appositamente per venire incontro alle esigenze di chi è goloso, ma al tempo stesso è molto attento alla linea e agli ingredienti. Farcite la vostra brioche con confettura di lamponi, marmellata di agrumi o crema di nocciole, sarà deliziosa! Le brioche si mantengono morbide per molti giorni, ma vi consiglio comunque di congelarle e scongelarle al bisogno.
INGREDIENTI: *500g farina integrale macinata a pietra *125g zucchero di canna *250ml bevanda di soia (o riso) *140g olio di girasole *5g lievito di birra *sale qb
PREPARAZIONE: Scaldare la bevanda di soia fino a raggiungere la temperatura di 35-37° (non di più altrimenti il calore andrebbe a compromettere il ruolo del lievito). Al suo interno sciogliere delicatamente il lievito di birra. Impastare tutti gli ingredienti secchi e liquidi (anche il lievito sciolto nel latte) in una ciotola o, se la possedete, in una planetaria. Lavorare il composto fino a renderlo liscio e morbido. Ci vorranno circa 10 minuti. Porre il panetto in una ciotola e lasciarlo riposare in un luogo tiepido per circa 3 ore (o comunque fino al raddoppio). Una volta raddoppiato, dividere in due l’impasto e stenderlo con l’aiuto di un matterello. Si dovranno formare due cerchi del diametro di circa 30cm. La sfoglia, in ogni caso, non dovrà risultare troppo sottile. Prendere un coltello affilato e formare tanti spicchi la cui base andrà a misurare circa 5cm. Chiudere i cornetti arrotolandoli su se stessi e porli su un foglio di carta forno. Spennellare con un po’ di bevanda di soia e fare lievitare nuovamente per 1 ora e mezza. Scaldare nel frattempo il forno a 175°C. Una volta caldo, cuocere le brioches per 20 minuti circa fino a quando il fondo della brioche sarà dorato.
L’ultimo momento buono per gustare i fichi è alla fine dell’estate, proprio all’inizio di settembre, mese in cui si passa da una varietà ortofrutticola prettamente estiva a una più “di terra” e autunnale. Quest'anno la stagione ci consente di gustarne anche di tardivi. I fichi hanno una storia millenaria a partire dalla lontana Mezzaluna Fertile; storicamente vengono citati in molti testi famosi: secondo l’Antico Testamento non fu la mela il frutto proibito, ma il fico. Nell’antica Grecia, Platone era un famoso mangiatore di fichi e Publio Ovidio Nasone documentò come in epoca romana venissero serviti come buon augurio. Fin dall’antichità si studiavano le molteplici qualità di questo frutto: dalla fortificazione del corpo per i ragazzi, alla fertilità delle giovani donne, dall’uso del suo lattice contenuto nei rami per cagliare il latte al decotto che si faceva con i suoi frutti contro bronchiti, raffreddori e … stitichezza. In tutte le ere, e anche nei giorni nostri, il fico viene apprezzato sia nei dolci ma anche nei piatti salati, basti pensare al buon San Daniele e fichi, a un filetto di maiale rosolato con un sughino agrodolce di fichi, o con i formaggi erborinati.
Preparate la frolla: radunate in un mixer o in un robot da cucina capiete dotato di lame la farina di farro, il lievito, lo zucchero, il sale e il burro freddo a dadini. Frullate il tutto. Aggiungete quindi l’uovo e frullate fino a quando non avrete ottenuto un impasto omogeneo. Così facendo in pochi secondi avrete ottenuto la froll senza scaldarla troppo con le mani. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e fatela riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. A parte, sbattete le uova per il ripieno assieme allo zucchero. Unite il vino dolce, il rosmarino tritato, la vaniglia, la scorza di limone e la ricotta setacciata con uno schiacciapatate, in modo che non crei grumi. Mescolate bene il tutto e mettete la parte.
Scaldate il forno ventilato a 180° C. Infarinate il piano di lavoro e stendete la frolla. Rivestite uno stampo per crostata da 24 – 26 cm leggermente alto. Versate il ripieno, distribuendolo con una spatola. Ripiegate i bordi e infornate. Cuocete la crostata per 30 – 40 minuti, poi fatela raffreddare a temperatura ambiente. Riponetela in frigo per almeno 4 ore. Estraete la crostata dal forno e decoratela con fettine di fichi freschi, aghi di rosmarino e un filo di miele millefiori. Servitela subito. Si conserva in frigorifero per almeno 4 giorni.
La ricetta è stata pubblicata nel numero di settembre 2018 del mensile qbquantobasta.