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La vite come simbolo di rinascita e sostenibilità

Donne del vino 2021Donne del vino 2021

La festa nazionale delle Donne del vino continua fino al 16 marzo 2021. Le 900 associate hanno scelto la vite,  simbolo di rinascita, di sostenibilità, di rispetto della terra come filo conduttore della Festa nazionale delle Donne del Vino,  in occasione dell’8 marzo. Vite è vita.

Donne vino e ambiente.

Uno sguardo tutto femminile sulle tematiche legate a sostenibilità, risparmio energetico, riduzione degli sprechi, razionalizzazione dell’utilizzo dell’acqua. L’emergenza pandemica, come già accaduto nel 2020, ha spostato le iniziative online e sui social: ogni associata manderà la sua testimonianza attraverso una fotografia che la vede accanto a un filare della vigna, dove un palo di legno è dipinto di verde, o accanto a una barbatella in vaso verde che simboleggiano l’impegno delle Donne del Vino per l’ambiente e il loro amore per le viti.

Centinaia di fotografie «green» stanno invadendo la rete dall’8 marzo con un messaggio di speranza. L’iniziativa vedrà coinvolte non solo le italiane, ma le Donne del Vino di tutto il mondo, con cui l’Associazione italiana ha creato dal 2019 una rete internazionale che continua a lavorare e a crescere anche in epoca Covid.

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Donne del vino 2021 instagramDonne del vino 2021 instagram

 

CHI SONO LE DONNE DEL VINO

Le Donne del Vino sono un’associazione senza scopi di lucro che promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Nata nel 1988, conta oggi oltre 900 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. Le Donne del vino sono in tutte le regioni italiane coordinate in delegazioni. 

Diversificare per vincere la sfida del nuovo enoturismo

donatella cinelli colombinidonatella cinelli colombini

I nuovi lockdown e le restrizioni ai viaggi impongono una riflessione per uscire dalla crisi. Innovarsi sarà fondamentale, ma il processo di digitalizzazione avviato in primavera deve proseguire. Solo il 22% delle cantine italiane vende esperienze online contro il 29% delle concorrenti spagnole. “Il settore enoturistico ha vissuto una ripresa durante i mesi estivi, a conferma della sua centralità nelle preferenze dei turisti, italiani e non. 

Venezia spumante extradry rosè incontra le spezie

rosé astoriarosé astoria

L’azienda Astoria è un connubio di tradizione, stile e giusta provocazione. Bottiglie dal packaging appariscente e accattivante che al loro interno racchiudono uve autoctone strettamente legate al territorio. L’Honor Rosé ha una veste moderna (bottiglia molto particolare), e, dopo averlo assaggiato, vi conquisterà per la sua semplicità e versatilità nell’abbinamento.

VINO: VENEZIA SPUMANTE EXTRA DRY HONOR ROSÉ
AZIENDA ASTORIA. UVAGGIO: RABOSO 70% - PINOT NERO 30%
PROVENIENZA: REFRONTOLO – CONEGLIANO VALDOBBIADENE

Lo spumante Honor Rosé nasce dai vigneti di Raboso e Pinot Nero situati in prossimità del fiume Piave, al confine tra le provincie di Treviso e di Venezia. I grappoli, raccolti nel mese di settembre, vengono pressati sofficemente e lasciati brevemente a macerare sulle bucce per trasmettere al vino la giusta carica cromatica. Seguono fermentazione in acciaio e un breve periodo di affinamento sulle fecce nobili. Successivamente il vino viene trasferito in autoclave di acciaio per la rifermentazione e la presa di spuma, fase che dura circa 20-25 giorni. Il procedimento si conclude con l’imbottigliamento e un breve affinamento in bottiglia prima della commercializzazione.


Il Rosé Extra Dry “Honor” di Astoria è uno spumante misurato, fragrante e semplice. Il colore rosa tenue è reso più luminoso da sottilissime e persistenti bollicine. Sprigiona in sequenza delicati profumi di fragoline di bosco, mirtilli rossi e lamponi, con un tocco di pompelmo rosa in sottofondo. Palato vivace e cremoso, l’iniziale percezione abboccata, ben retta da una freschezza citrina, maschera la chiara vena sapida che emerge piacevolmente in chiusura.

ABBINAMENTO

Per questo stappo alla regola di qbquantobasta ho pensato a un particolare connubio di profumi e sapori: una sfogliatina al formaggio arricchita con una noce di caprino spalmabile, mandorle lamellate e confettura di mirtilli rossi al profumo di Tandoori Masala.

 Il Tandoori è una miscela di spezie tipica della cucina dell'India settentrionale che viene spesso utilizzata con il pollo; è caratterizzata da profumi dolci (spiccano cannella, cardamomo, chiodi di garofano) e ha un carattere leggermente piccante. Si sposa molto bene con i formaggi freschi spalmabili e per aggiungere al vostro piatto un tocco agrodolce consiglio di mescolare il Tandoori con una confettura alla frutta.

astoria aperitivo food pairingastoria aperitivo food pairing

Il Rosé Extra Dry “Honor” è uno spumante perfetto per l’aperitivo, ottimo anche per accompagnare antipasti a base di pesce, ma si può osare di più: il finger food che vi ho proposto è semplice da preparare, ma allo stesso tempo è molto stuzzicante e particolare.
Lo spumante Rosé di Astoria accompagna perfettamente il piatto: l’effervescenza pulisce la grassezza del formaggio, il grado zuccherino (Extra Dry) si bilancia molto bene con le spezie e non sottolinea l’animo piccante del Tandoori. Inoltre ha un’ottima freschezza che spalleggia la tendenza dolce della pasta sfoglia e del formaggio, infine richiama molto bene la frutta rossa che si percepisce sia nel calice che nel piatto. Provare per credere, sono sicura che non vi deluderà!

Dal 28 ottobre Prosecco rosé anche all'estero

spumante rosé extra dry fashion victim astoriaspumante rosé extra dry fashion victim astoria

Prosecco Rosé. Ok ufficiale dalla UE. Prosecco rosé in vendita anche all'estero. La pubblicazione il giorno 28 ottobre 2020 in Gazzetta ufficiale dell’Ue dell'approvazione della nuova tipologia Prosecco spumante rosé sarà determinante per la conquista della leadership italiana nella tipologia. Attesa una produzione mondiale di 160 milioni di bottiglie di sparkling rosè nel 2021. 

Secondo l’Osservatorio Uiv, che dedicherà un’ampia analisi sul prossimo numero del Corriere Vinicolo all’interno di uno speciale dedicato alle bollicine rosa, lo spumante rosato condensa in un unico prodotto le potenzialità dei due grandi fenomeni mondiali degli ultimi anni: da una parte gli sparkling, che dal 2002 sono passati da 2 a 3 miliardi di bottiglie consumate nel mondo, e dall’altra i vini rosati, che hanno registrato un incremento di 600 milioni di bottiglie (da 2,2 a 2,8 miliardi). 

 

Sharing & social: condivisioni anche nel mondo della birra

Negli ultimi anni c’è stato un boom di socializzazione e condivisione. Si parla in generale di sharing economy. Tre i fattori caratterizzanti: la condivisione di risorse, la relazione tra persone e gli strumenti informatici. Con un ruolo fondamentale dei concetti di fiducia e reputazione. Passato il tempo delle classiche cene attorno al caminetto, superati i conflitti dei temuti “incontri al buio”, stiamo assistendo a nuove forme di socializzazione collaterale che nascono dalla insopprimibile voglia di condividere esperienze e di creare nuove stimolanti relazioni. C’era il tempo delle amicizie da dopo scuola, di quelle da stadio o da bar, complice la partita della squadra del cuore, della pizza del venerdì, del muretto sotto casa, della discoteca in gruppo. Con i social network è esplosa l’amicizia virtuale, in cui un like acquista un valore predominante. In questo contesto che ho supersintetizzato per sommi capi si diffonde appunto lo/la sharing, dall’inglese CONDIVISIONE. Questo articolo è stato pubblicato nel numero di luglio 2019 del mensile qbquantobasta 

Le nuove forme dello sharing 

Home sharing, car sharing, social working, crowdfunding e bartering (baratto) si basano su questa evoluzione del vivere che altro non è che un ritorno alle origini in chiave moderna. Sempre più diffusi e apprezzati anche il social eating e il social drinking (“un settore di mercato all’interno della sharing economy che prevede la preparazione di pasti come pranzi o cene nel proprio domicilio, a pagamento, o in luoghi definiti con persone sconosciute e incontrate tramite una piattaforma software on line”).

Social drinking delle donne della birra

Dopo alcuni esperimenti realizzati qualche mese fa, il prossimo 18 luglio si svolgerà la prima serata ufficiale di social drinking realizzata dall’Associazione Le Donne della Birra. L’idea della serata è promossa dall’Ambasciatrice lombarda Michela Cimatoribus, coinvolge quattro birraie socie e propone in abbinamento l’assaggio di quattro insoliti formaggi svizzeri.
Le adesioni dei beer lovers arriveranno sia attraverso i social sia utilizzando GoDrink, uno dei portali di social drinking attualmente in voga nell’hinterland milanese. Nato a febbraio 2018 come prima wine sharing experience platform, GoDrink è un luogo virtuale di incontro tra produttori e consumatori. La modalità è innovativa: chiunque può creare un evento a casa o in un locale di sua fiducia per condividere bottiglie di vino o birra e cibi - locali o particolari - con nuovi amici, conoscenti e simpatizzanti, dividendone i costi.

Un momento di aggregazione che porta persone diverse a incontrarsi in ambienti privati e protetti, con l’obiettivo di scoprire bevande e cibi o semplicemente di fare nuove amicizie. In un’ottica di stimolo alla conoscenza e con l’intento di proporre una formazione innovativa basata non soltanto su corsi didattici, l’Associazione Le Donne Della Birra intende promuovere un ciclo di eventi dove far conoscere tutte le peculiarità del vasto mondo brassicolo con un approccio moderno e in chiave femminile in cui contano soprattutto il piacere dell’accoglienza e dell’ospitalità.

Donne della Birra: prima assemblea associativa FVG

Si è svolta giovedì 11 luglio 2019, alla Birreria Brasserie di Tricesimo, la prima riunione ufficiale della delegazione regionale FVG dell’Associazione Le Donne della Birra. Le Ambasciatrici Federica Felice e Chiara Andreola hanno dato avvio a un percorso tutto al femminile di avvicinamento alla birra; il piccolo gruppo che si è costituito in Regione conta per ora 13 associate, di cui 3 lavorano presso birrifici, 2 sono titolari di pub, 1 è giornalista e 7 sono appassionate, tra cui anche homebrewers.

In questo primo appuntamento sono emerse diverse idee che saranno perseguite nei mesi futuri. Realizzazione di occasioni di abbinamento cibo-birra, organizzazione di visite didattiche dei birrifici regionali, momenti “beer for dummies” itinerando nei tanti locali e pub della zona per degustare e chiacchierare di birra in modo spensierato: queste alcune delle iniziative che prenderanno avvio dopo la pausa estiva. Un approccio più ludico e meno didattico, mirato alla socialità e alla socializzazione, dove una buona birra artigianale è l’occasione per conversazioni interessanti e non scontate. Una piccola ma molto spumeggiante delegazione friulana: prossima tappa la visita a un luppoleto sperimentale.

Ricordiamo che ogni mese sul mensile cartaceo qbquantobasta Federica Felice cura una rubrica dedicata all'associazione nazionale Le donne della Birra. Abbonati subito per non perdere gli aggiornamenti!

Convention delle Donne del Vino in Sicilia

Donne del Vino ai piedi dell'EtnaDonne del Vino ai piedi dell'Etna

Nascerà «un tavolo di confronto, di ascolto, di progettazione e rinnovamento della viticoltura e dell’agricoltura siciliana». È l’annuncio fatto dall’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera durante la convention nazionale dell’Associazione delle Donne del Vino ospitata a Castiglione di Sicilia (Catania). Iniziativa applaudita dalla presidente nazionale Donatella Cinelli Colombini, dalla delegata siciliana Roberta Urso e da numerose Donne del vino arrivate da tutta Italia per vivere tre giorni intensi di eventi, visite, degustazioni.  «Parte dalla Sicilia un’iniziativa importante che apre un dialogo diretto con l’istituzione – sotolinea Cinelli Colombini – crediamo che possa essere un esempio da seguire anche in altre regioni per progettare strategie, rinnovare e fare rete nelle cantine italiane. Nell’agricoltura italiana, secondo gli ultimi dati Censis, le donne a capo di aziende agricole coltivano il 21% del SAU ovvero la superficie agricola utilizzabile ma producono ben il 28% del PIL agricolo. Dal 2003 al 2017 le donne manager rurali sono cresciute del 2,3%, portando un pensiero differente e orientato all’accoglienza e alla diversificazione». Aggiunge la presidente: «Abbiamo ricevuto un’accoglienza straordinaria, curata nei minimi dettagli dalla delegazione siciliana, dalla delegata Roberta Urso e dal sindaco di Castiglione di Sicilia Antonio Camarda che ringraziamo col cuore».

Nuove realtà vitivinicole tenute a battesimo dalla Donne del vino 


Le Donne del Vino hanno tenuto a battesimo due nuove realtà: la prima alla tenuta Sciaranuova a Passopisciaro di proprietà della famiglia Planeta, dove Francesca Planeta ha inaugurato l’opera site-specific di Claire Fontaine, dal titolo, Ettore Majorana. Un’iniziativa nell’ambito di Viaggio in Sicilia, che segna l’inizio di un nuovo orientamento del progetto di Planeta Cultura per il territorio dedicato alla creazione di un itinerario di opere d’arte all’aperto nelle proprie tenute vitivinicole. L’altro debutto a Verzella dove l’azienda Firriato, imprenditori vinicoli trapanesi, ha inaugurato il nuovo Bistrot & Wine Experience di Tenuta Cavanera con un grande pranzo orchestrato da mamma Vinzia Novara Di Gaetano con la figlia Irene Di Gaetano di Monte Iato.  L'altra all’azienda Cottanera dalla socia Mariangela Cambria, con una bella vista dei vigneti sull’Etna fumante. Mariangela ha offerto l’aperitivo accogliendo le Donne del Vino in un baglio ottocentesco in pietra lavica rispettato nella sua integrità architettonica.

Convegni delle Donne del Vino


La convention ha avuto una parte convegnistica, moderata dalla giornalista dell’economia e dell’agroalimentare del TG 1 Anna Scafuri, a cui sono intervenuti Santo Giunta, architetto e docente di Architettura Università di Palermo, ed Enrica Arena, ideatrice di Orange Fiber, la prima fibra ricavata dalla cellulosa delle arance per farne un tessuto, insieme ad Adriana Santonocito. Altri interventi interessanti da parte di Carlos Santos, CEO di Amorim Cork Italia, azienda leader mondiale dei tappi in sughero, ha raccontato di nuove sfide del design e del packaging, e Guia Bartolozzi, designer e comunicazione di Vetreria Etrusca, che ha presentato una linea di bottiglie in cui il design ha una grande importanza. Presenti alla giornata anche la Consigliera di Parità della Regione Sicilia Margherita Ferro e un portavoce del Parco di Radicepura, che ospita un festival permanente del giardino.

CHI SONO LE DONNE DEL VINO


Le Donne del vino sono un’associazione senza scopi di lucro che promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Nata nel 1988, conta oggi 850 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. Le Donne del vino sono in tutte le regioni italiane coordinate in delegazioni. Altre info sul sito e sul blog

Grado isola delle donne 2019

GRADO, ISOLA DELLE DONNE 3^ EDIZIONE, 26 / 28 APRILE 2019. Open-air, piaggia Imperiale GIT, lo spazio Velarium (in caso di maltempo gli appuntamenti saranno spostati al chiuso). Inaugurazione alle 17 del 26 aprile. Programma dettagliato qui. 

 

 

 

Archivi telematici e formazione a distanza per le DDV

BATTEZZATI DAI VERTICI DI VERONAFIERE ALLA FESTA DI FINE VINITALY I NUOVI PROGETTI DI FORMAZIONE «FUTURE» E «E-LEARNING» PROMOSSI DALLE DONNE DEL VINO. Una scommessa sul contributo che le donne del vino possono dare all’intero comparto enologico in termini di gestione delle imprese, di capacità comunicative e di relazione. Il lancio è stato fatto alla cena di fine Vinitaly, al Palazzo della Gran Guardia, dalla presidente delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini e dal presidente di Veronafiere Maurizio Danese con il direttore Giovanni Mantovani, il brand manager Gianni Bruno e Stevie Kim, managing director of Vinitaly International.
Due i progetti con obiettivi diversi: il primo, «Future», è pensato come opportunità di formazione per le under 30; l’altro, «E-Learning», è rivolto alle wine business manager.
FUTURE è un archivio telematico con tutte le opportunità formative in cantine, enoteche, ristoranti, agenzie giornalistiche e di pr, studi di consulenza enologica, cioè in ogni segmento della filiera del vino. Sono proposte dalle aziende delle Donne del Vino alle under 30. Il progetto parte da un’idea di Alessandra Boscaini, delegata del Veneto. Lezioni, stage, corsi, visite didattiche, borse di studio: l’obiettivo è di offrire ogni anno un calendario di centinaia di opportunità formative diversificate e distribuite in ogni parte d’Italia. Mira a riunire in un solo database le attività esistenti. La creazione di un’offerta complessiva renderà più agevole, alle giovani leve, la ricerca di opportunità formative adatte alle loro esigenze in base alla tipologia di lavoro, la data e la regione. Le offerte formative verranno pubblicate in uno spazio del sito web

E-LEARNING è un progetto di formazione a distanza creata dalla società veronese WineMeridian-WinePeople per accrescere le performance degli addetti alla vendita del vino e specificamente delle donne. Punta a potenziare il naturale talento femminile nella comunicazione, nello storytelling e nel «procedere creando relazioni» come dice il professore di neuromarketing della IULM Vincenzo Russo descrivendo quel sistema di rapporti che consolida i rapporti di business trasformandoli in relazioni commerciali stabili. Due le proposte: un corso on line sarà rivolto a chi sta già lavorando nel mondo vitivinicolo e l’altro a chi desidera entrarci, sia come prima esperienza professionale sia come evoluzione, cambiamento della propria attuale attività lavorativa. I docenti sono: Fabio Piccoli, direttore responsabile di Wine Meridian, esperto di marketing del vino e di comunicazione internazionale; Lavinia Furlani, fondatrice di Wine People, counselor e coach aziendale, esperta di comunicazione e di percorsi identitari; Andrea Pozzan, fondatore di Wine People, esperto di risorse umane e di percorsi di vendita.
«È un tassello importante nell’ottica di una sempre maggiore internazionalizzazione delle cantine italiane guidate da donne, spiega Donatella Cinelli Colombini.. Stiamo lavorando per creare un network mondiale di donne che lavorano nel vino. A novembre, si terrà il primo Forum internazionale di donne del vino a Simei 2019, a Fiera Milano-Rho. Ci sta lavorando una commissione che avrà il compito di contattare e creare una rete con le associazioni femminili del vino di tutto il mondo: dalla Francia agli Usa, dalla Grecia all’Argentina fino in Australia sono tantissime le unioni di donne occupate nel mondo vitivinicolo con cu scambiare opportunità, canali di comunicazione per diffondere notizie sulle rispettive attività, viaggi del vino».

 

Campionato italiano Biersommeliers Doemens

Primo posto per Giovanna Merloni al Campionato Italiano dei Biersommelier Doemens. Giovanna Merloni e titolare di IBEER Birrificio Agricolo Fabriano; al secondo posto Ingrid Facchinelli, entrambe sono socie dell'Associazione Le Donne della Birra. Al terzo posto si è classificato Daniele Vivian. La manifestazione premia ogni anno le competenze nel servizio della birra, dalla spillatura alla degustazione fino all'abbinamento gastronomico. Quest’anno hanno meritato il podio due donne che hanno rivelato ottime doti di analisi sensoriale e un'approfondita conoscenza del prodotto.

La competizione prevedeva la degustazione di una birra 'a sorpresa', che i concorrenti dovevano presentare davanti a una giuria qualificata nello spazio di 6 minuti. ''Questa vittoria - ha dichiarato Giovanna Merloni - è il coronamento di un sogno".  Ma le sfide non finiscono qui, perchè il 27 settembre a Rimini, Giovanna Merloni e Ingrid Facchinelli parteciperanno ai Campionato mondiale dei Biersommelier, dove si confronteranno con una nutrita platea di colleghi in arrivo da 18 Paesi. Sostegno assicurato da parte dell'Associazione Le Donne della Birra, assicurato da parte dell'Associazione Le Donne della Birra, che al suo interno conta 12 biersommelières Doemens, e sarà al fianco delle due socie per sostenere la professionalità tutta al femminile che si sta facendo spazio nel mondo birrario italiano.

Le donne della birra ogni mese su qb

Quella che vi presentiamo in queste pagine e che - certa di farvi piacere e di suscitare interesse - diventerà una rubrica fissa mensile di qbquantobasta, curata da me, è l’Associazione Le Donne della Birra. Costituitasi nell’aprile del 2015 e presentata ufficialmente a Torino a fine maggio dello stesso anno, l’Associazione è rivolta alle donne che lavorano nel settore birrario e a tutte quelle che, più semplicemente, amano la birra. Birraie e birrifici al femminile, beer sommelier, beer chef, consulenti e giornaliste di settore, negozianti, publican e un nutrito gruppo di entusiaste appassionate che, oltre a partecipare agli eventi promossi o presenziati dall’Associazione, spesso interviene per aiutare agli stand fieristici e rendersi utile. Uno spirito di condivisione che è molto frequente nel mondo della birra, anche fra gli stessi birrifici che spesso si attivano per realizzare le cosiddette collaboration beers.

Elvira Ackermann, presidente dell’Associazione, beer sommelier e imprenditrice del settore, nata ad Amburgo ma genovese di adozione, ha costituito questo sodalizio per ampliare e diffondere la conoscenza della birra fra le donne e promuovere la cultura birraria attraverso degustazioni, abbinamenti ed eventi, corsi e viaggi, promuovendo nel contempo la parità di genere in un ambito tipicamente caratterizzato da una marcata presenza maschile. Accanto a lei, altre due socie fondatrici: Giuliana Valcavi, giornalista de Il Mondo della Birra e collaboratrice dei corsi Doemens per beer sommelier in Italia, mentre Caroline Noël è beer chef dal Belgio. In Consiglio Direttivo, Elvira e Giuliana sono affiancate da Michela Cimatoribus e Barbara Lombardi. Vanto dell’Associazione è il ruolo assunto dalle delegazioni regionali. Ogni Regione è rappresentata da un’Ambasciatrice che si occupa di ampliare il numero delle nuove associate, creando occasioni per incontri ed eventi che ruotino attorno alla birra. Per tutte le appassionate lettrici e anche per coloro che lavorano nei birrifici regionali o più in generale nel comparto birrario l’invito è di navigare
tra le pagine del sitodi seguire i nostri social e soprattutto le rubriche che di mese in mese si succederanno  su qb cartaceo e anche qui on line sul quotidiano. Per conoscere un po’ più da vicino questo spumeggiante universo e lasciarsi tentare dalla voglia associarsi entrando a far parte di una grande famiglia. L’Associazione Le Donne della Birra ha sede a Genova.  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Vi ricordiamo che anche per le Donne della Birra è disponibile l'abbonamento al mensile qbquantobasta al prezzo speciale convenzionato per le associazioni! 

Gusto divino il mondo del vino al femminile

Tra i numerosi appuntamenti di Vinitaly 2019 vi segnaliamo l’incontro di lunedì 8 aprile con Le Donne del Vino e il Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali Alessandra Pesce, in collaborazione con CREA. Appuntamento alle 16.00 in area talkshow (stand Mipaaft – Ingresso San Zeno/Palaexpo). Non un classico talk show, né un convegno frontale, ma un’occasione di dialogo diffuso, di confronto alla pari e di scambio a tutto campo, sul mondo del Vino al femminile, sulle questioni aperte, sulle cose da fare e sulla strada da percorrere, insieme ai tanti operatori che vi lavorano. Partecipano, tra gli altri, Donatella Cinelli Colombini (presidente dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino), Angela Colmellere (deputato, segretario Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera), Mariagrazia Morgan, preside del Cerletti di Conegliano Veneto (la più antica delle scuole enologiche), Tiziana Nardi (ricercatrice CREA Viticoltura ed Enologia), Stefania Ruggeri (ricercatrice CREA e docente universitaria di food design), Massimiliano Borgia (direttore Festival giornalismo alimentare). Modera Cristina Giannetti (giornalista e coordinatore ufficio stampa CREA). Degustazione di Prosecco e Picolit a cura del CREA.

 

I vini rivoluzionari delle giovani Donne del Vino

I VINI RIVOLUZIONARI DELLE GIOVANI DONNE DEL VINO | VINITALY VERONA, 7 APRILE ALLE 15.  PALAEXPO – SALA TULIPANO – INGRESSO A1 – (Piano –1) DEGUSTAZIONE GUIDATA DA IAN D’AGATA

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Domenica 7 aprile 2019 (ore 15 sala Tulipano, Palaexpo) è in programma una degustazione che coinvolge otto vini creati da altrettante vignaiole under 40. Con una platea dicento tra giornalisti, master sommelier, buyer e palati esperti provenienti da tutto il mondo. L’assaggio è guidato da Ian D’Agata, Senior Editor Vinous, autore di «Native Wine Grapes of Italy».  «Si tratta di una degustazione rivoluzionaria – dice Donatella Cinelli Colombini, presidente nazionale delle Donne del Vino - e capace di mostrare lo straordinario contributo di valori, creatività e talento apportato dalla nuova generazione dell’enologia italiana. Vini di professioniste sotto i 40 anni di età, nati in zone molto diverse d’Italia, mostrano le scelte coraggiose di giovani donne che, con la loro vicenda personale e le loro scelte enologiche, stanno puntando veramente in alto. Alcuni di questi vini hanno già raggiunto il successo, altri stanno creando delle autentiche tendenze e in certi casi sono delle sorprendenti rivelazioni».

Le giovani vignaiole sono: Maria Vittoria Maculan, 34 anni Maculan (Veneto), Valvolpara - Vespaiolo Breganze Doc 2018; Benigna Sorrentino, 34 anni, Sorrentino Vini (Campania), Benita ’31 - Vesuvio Bianco Doc 2018; Serena Darini, 25 anni, Cantina Colognola Tenuta Musone (Marche), Incauto - Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc 2018 Biologico; Silvia Mandini, 37 anni, Mossi 1558 (Emilia Romagna), Semi Croma - Rosato Vino Da Tavola 2018; Elisabetta Pala, 34 anni, Mora&Memo (Sardegna), Nau - Cannonau Di Sardegna Doc 2017; Giovanna Caruso, 31 anni, Caruso & Minini (Sicilia), Naturalmente Bio Perricone - Rosso Sicilia Igt 2017; Elena Fucci, 38 anni, Azienda Agricola Elena Fucci (Basilicata), Titolo - Aglianico Del Vulture Doc 2017; Elisabetta Donati, 29 anni, Azienda Agricola Donati Marco (Trentino Alto Adige), Moscato Rosa Vigneti Delle Dolomiti Igp 2018.

L'appuntamento inaugura la quattro giorni veronese, dal 7 al 10 aprile, con un programma fitto per l’Associazione nazionale. Quest’anno le delegazioni regionali protagoniste sono Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Marche. A loro il compito di sviluppare il tema dell’anno 2019 «Donne vino e design» attraverso conferenze e incontri durante la fiera.  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Riconferma per la Delegata Donne del Vino del Veneto

ALESSANDRA BOSCAINI RIELETTA DELEGATA REGIONALE VENETO DELL’ASSOCIAZIONE “LE DONNE DEL VINO” per il triennio 2019-2022. L’imprenditrice, settima generazione della Famiglia Boscaini di Masi, rinnova l’impegno nella promozione del vino italiano di qualità e del patrimonio di cultura e di tradizioni che lo hanno reso famoso nel mondo. L’incarico da quest’anno si avvale della collaborazione di due vice-delegate: la sommelier Corinna Gianesini e la giornalista Mariangela Bonfanti. Alessandra Boscaini, nel segno della continuità, evidenzierà sempre di più l’aspetto innovativo dell’Associazione con il progetto da lei ideato “Future”: un archivio telematico con opportunità formative in cantine, enoteche, ristoranti, agenzie giornalistiche e di pr, studi di consulenza enologica, cioè in ogni segmento della filiera del vino. credit foto Bluearte. 

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Eletta la nuova Delegata Donne del Vino della Campania

Il 21 gennaio 2019 a Villa Falanghina, Pozzuoli, è stata eletta la nuova delegata delle Donne del Vino della Campania: è Valentina Carputo, giovane produttrice dell’Azienda Carputo Vini, che sarà in carica per il prossimo triennio. Il seggio è stato presieduto dalla delegata uscente e consigliera nazionale de ‘Le Donne del Vino’ Lorella Di Porzio e dalla Vice-Presidente Nazionale Daniela Mastroberardino, che ha sottolineato: “Quale luogo migliore, nella terra del mito, per brindare a una nuova storia de Le Donne del Vino, che, oggi, comincerà". 

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Maria Cristina Cigolotti eletta Delegata Donne del Vino FVG

Si è svolta il 21 gennaio 2019 l'elezione della nuova Delegata dell'associazione Nazionale Le Donne del Vino FVG per il triennio 2019-2022. E' stata eletta la produttrice Maria Cristina Cigolotti dell'Azienda del Poggio di Villalta di Fagagna alla quale esprimiamo le più sentite congratulazioni e auguri per il prestigioso e impegnativo incarico. Ringraziamenti da parte di tutte le associate alla delegata uscente Cristiana Cirielli, che è entrata a fare parte del direttivo nazionale DDV. Un caldo ringraziamento di vero cuore all'associata Silvia Delle Case dell'Hotel Ristorante Belvedere di Sequals, che non solo ci ha ospitato per le operazioni di voto, ma ci ha servito una deliziosa cenetta comfort food a base di piatti di stagione e di territorio. Nella foto la nuova Delegata FVG mentre ascolta la lettura dello scrutinio finale delle schede. 

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DONATELLA CINELLI COLOMBINI CONFERMATA PRESIDENTE NAZIONALE DONNE DEL VINO

Donatella Cinelli ColombiniDonatella Cinelli Colombini

DONATELLA CINELLI COLOMBINI CONFERMATA PRESIDENTE NAZIONALE DELLE DONNE DEL VINO. IMPRENDITRICE DEL VINO TOSCANA, RESTERÀ IN CARICA PER IL TRIENNIO 2019-2022. E' stata rieletta il 14 gennaio 2019 dal nuovo Consiglio direttivo. «L’esperienza di guidare le Donne del Vino – commenta Cinelli Colombini - è stata più faticosa di quanto immaginassi, ma anche più entusiasmante perché ho scoperto un patrimonio di talenti, di voglia di fare e di altruismo che poche associazioni possiedono, specialmente dopo trent’anni di vita. Le Donne del Vino sono oltre 800 meravigliose persone. Negli scorsi tre anni, io ho chiesto loro un impegno e uno sforzo supplementari e i risultati sono stati straordinari. Siamo la più grande organizzazione femminile mondiale del settore enologico, la più organizzata e la più attiva».
Nel 2018 per la prima volta le Donne del Vino hanno rinnovato il loro Consiglio direttivo e Collegio dei Probiviri votando on line. Anche le candidature sono state raccolte via internet. Un nuovo metodo di votazione che ha riscontrato il parere positivo del 100% delle associate.  Donatella Cinelli Colombini sarà affiancata dal nuovo Consiglio direttivo. È composto da tre vice presidenti: Antonella Cantarutti (produttrice, Friuli Venezia Giulia); Daniela Mastroberardino (produttrice, Campania) e Paola Longo (enotecaria – Lombardia). Lo completano le consigliere: Pia Donata Berlucchi (produttrice, Lombardia); Sabrina Soloperto (produttrice, Puglia); Gilda Guida Martusciello (produttrice, Campania); Marilisa Allegrini (produttrice, Veneto); Lorella Di Porzio (ristoratrice, Campania); Cinzia Mattioli (ristoratrice, Liguria); Cristiana Cirielli (pr e comunicatrice, Friuli Venezia Giulia); Marina Ramasso (ristoratrice, Piemonte). Nel Collegio dei probiviri, Elena Walch (produttrice, Trentino Alto Adige); Francesca Poggio (produttrice, Piemonte) e Michela Guadagno (sommelier, Campania).

Nel prossimo futuro le Donne del Vino hanno nuove importanti sfide: «La prima e la più importante – continua la presidente - quella di internazionalizzarsi creando una rete mondiale basata sullo sharing; subito dopo quella di accrescere le opportunità per le socie, puntando sul networking cioè trasformando i rapporti in trasferimento di conoscenze, business, opportunità di stage o di lavoro».
Cinelli Colombini pensa soprattutto alle giovani donne under 30 che si affacciano, o vorrebbero, al settore vino. Per loro l’associazione sta predisponendo il progetto Future ovvero un archivio telematico con tutte le opportunità formative in cantine, enoteche, ristoranti, agenzie giornalistiche e di pr, studi di consulenza enologica cioè in ogni segmento della filiera del vino. Un’idea di Alessandra Boscaini, delegata del Veneto. Nel 2019 ci sono già molte iniziative in calendario: a ProWein 2019 (17-19 marzo) ci sarà una degustazione al femminile; sabato 2 marzo è Festa delle Donne del Vino in tutta Italia; a Milano, a novembre 2019, in occasione di SIMEI, salone delle macchine per l’enologia, si terrà un Forum mondiale di Donne del Vino.

200 anni dalla creazione del primo rosè

Lo sapevate che il primo rosè per assemblaggio è nato 200 anni fa? Fu creato infatti da Madame Cliquot con un atto audace e creativo che cambiava le regole e ricreava completamente l’intero processo. Il 19 giugno il Jardin d’Acclimatation a Parigi era pervaso di color rosé per i festeggiamenti del Bicentenario. Una delle creazioni Rosé più recenti della Maison è il Veuve Clicquot Rich Rosé, il primo Champagne da degustare “on the rocks” e creato espressamente per la mixologia.

L’inusuale garden party ha trasgredito i codici tradizionali, mescolando elegantemente i generi per rappresentare al meglio lo speciale “tocco” Veuve Clicquot. Le esperienze vertevano sui temi della creazione, della rivisitazione e della ricreazione (intesa come svago). Gli ospiti hanno scoperto il proprio lato giocoso con attrazioni come Rosé Vita, un fiume incantato; hanno espresso la loro creatività nei workshop Rosé Tattoo e Rosé Jewelry e hanno ballato al ritmo degli stili musicali di cinque gruppi diversi. La torta alta tre metri era composta da 200 Veuve Clicquot Anniversary Cake.  

Veuve Clicquot Anniversary Cake è un cofanetto di metallo realizzato con “barattoli di vernice”; quando si apre si trasforma in un secchiello per il ghiaccio che contiene una bottiglia di Veuve Clicquot Rosé, completa di manico per facilitare il trasporto. 

Premio Soroptimist Gorizia ad Antonia Klugman

Il Premio "Donna dell'Anno 2017" organizzato dal Soroptimist International Club di Gorizia è stato consegnato a una triestina che ha adottato il Collio goriziano come nuova casa: la chef Antonia Klugmann. Nell’accogliente casa Luzzatto di corso Italia (realizzata nel 1904 da Girolamo Luzzatto) si sono ritrovate le rappresentanti di club, associazioni e istituzioni cittadine e regionali per assistere alla premiazione. Un pubblico prevalentemente femminile, controbilanciato dai due delegati dell’Accademia della Cucina, di Gorizia e di Udine. La presidente Giuliana Battigelli, complimentandosi in primis per il libro recentemente pubblicato dalla chef Klugmann, ha ricordato le sue origini triestine e la famiglia di medici in cui è nata. Un percorso che non ha seguito, studiando giurisprudenza, per poi lasciarsi conquistare dalla cucina, liberando il talento affinché la portasse verso altre strade. Ha ricominciato dal basso, in un altro contesto, dove prevalgono generalmente gli uomini.

«Antonia Klugmann è un simbolo, un esempio - ha dichiarato Battigelli -, perciò la premiamo come donna. Una stella (non solo Michelin) del nostro territorio». Felice e onorata per il riconoscimento, la giudice di Masterchef ha spiegato come «sia difficile per una donna arrivare a tali risultati, perché deve sacrificare la propria vita privata. Ma per me era giusto intraprendere questa via e senza altre donne che hanno aperto la strada prima di me, io non ci sarei. Il destino ce lo costruiamo, assieme al compagno che ci sostiene, perché il contesto familiare è fondamentale». Una cuoca che sta sull’argine, a Dolegna, nell’ambiente incontaminato del Collio, dove oltre ai vigneti ci sono alberi da frutta, ulivi e tante erbe spontanee. «Per me l’osservazione della natura è un arricchimento. Nel prato – ha speigato – la conoscenza botanica è importante e mi permette di portare in cucina e a tavola tante “erbacce” che altri distruggono. Per ora ho un ettaro di terreno anche con varietà di mele autoctone». Ricordando il ricettario di cucina triestina, scritto da Maria Stelvio nel 1927,  ha concluso – con cuore e coraggio – che «una persona deve scegliere per essere speciale», ma con rara umiltà ha assaggiato il buffet di casa Luzzatto, compresa la gubana col cioccolato, con sorrisi e arguzia, che le signore del Soroptimist hanno apprezzato, come fossero suoi piatti.

 

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