Skip to main content

Mulino bianco compie 50 anni

mulino sveglia in piazza Gae Aulenti a Milanomulino sveglia in piazza Gae Aulenti a MilanoMulino bianco compie 50 anni. Un brand che ha contribuito a creare il rito della colazione all'italiana. Conosciuti e consumati almeno una volta dal 97% degli italiani. Quattro italiani su dieci secondo una recente ricerca di Astra ricerche li mangia 4 o più volte alla settimana. 

Continua a leggere...Mulino bianco compie 50 anni

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .

Olio Officina da Genova i legami fra olio evo e mare

locandina olio officina 2025locandina olio officina 2025

Olio Officina da Genova i legami fra olio evo e mare. Per voi lettori qubisti alcune anticipazioni del programma della prima giornata.  

Olio Officina Festival 2025. Condimenti per il palato & la mente. Genova.

Centro congressi Magazzini del Cotone. Ingresso libero. 

Per voi lettori qubisti alcune anticipazioni del programma della prima giornata.  

Continua a leggere...Olio Officina da Genova i legami fra olio evo e mare

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .

I vincitori delle Forme dell’olio

olio officina  contest le forme dell'olio olio officina contest le forme dell'olio I vincitori delle Forme dell’olio 2025. Oltre al salto di qualità in termini di prodotto, le aziende olearie tengono molto anche al design dei propri oli extra vergini di oliva. Si impone su tutti la Spagna, ma anche l’Italia ha deciso di investire e innovare coniugando funzionalità e bellezza.

Continua a leggere...I vincitori delle Forme dell’olio

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .

Despar Nord in prima linea contro lo spreco alimentare

Fabrizio Cicero Direttore regionale Despar Friuli Venezia Giulia Aspiag Service s.r.l.Fabrizio Cicero Direttore regionale Despar Friuli Venezia Giulia Aspiag Service s.r.l.Despar Nord in prima linea contro lo spreco alimentare. Nel 2024 in Friuli Venezia Giulia recuperate oltre 260 tonnellate di cibo. Gli alimenti raccolti nei punti vendita della regione sono stati donati a più di quaranta associazioni sul territorio, consentendo la preparazione di quasi 600 mila pasti. 

Continua a leggere...Despar Nord in prima linea contro lo spreco alimentare

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .

5 febbraio. Si festeggia sant'Agata

Minne di Sant'Agata courtesy CustonaciwebMinne di Sant'Agata courtesy Custonaciweb#parolegolose. Sant'Agata. Santa patrona di Catania. Si festeggia con un dolce dalla suggestiva storia. Dopo la Settimana Santa di Siviglia e il Corpus Domini di Cuzco, è considerata la terza festa popolar-religiosa più famosa al mondo

Un dolce che simboleggia la festa.

Le cassatelle o Minne di Sant’Agata sono dolci di forma semisferica che rappresentano i seni della giovane strappati con delle tenaglie, secondo tradizione tramandata, per obbligarla ad abbandonare la sua fede e a cedere alle lusinghe di Quinziano, proconsole della città.  

Continua a leggere...5 febbraio. Si festeggia sant'Agata

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .

La vera storia del vin brulè

 a qualcuno piace caldo a qualcuno piace caldo

La vera storia del vin brulè, Glühwein in tedesco, vin Chaud in francese, mulled wine in inglese, ve la raccontiamo riprendendo l'interessante articolo di Martina Tommasi, storica e appassionata di cultura alimentare, pubblicato su qbquantobasta qualche tempo fa. Articolo dove sono  preliminarmente sottolineate le valenze simboliche connesse alla scoperta che l'alcol si potesse bruciare.

Non era più il cibo cotto sul fuoco a essere mangiato, ma il fuoco stesso.

Continua a leggere...La vera storia del vin brulè

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .

1 gennaio: usanza della bona man

courtesy of jo b da pixabaycourtesy of jo b da pixabay

A Trieste un tempo - e ancora oggi in molte zone dell'Agordino nelle Dolomiti, da dove arriva questa cartolina vintage - il primo giorno dell'anno vigeva l'usanza della bona man, cioè di una mancia, gesto che portava fortuna anche a chi la donava, oltre a rendere felice chi la riceveva. 

Continua a leggere...1 gennaio: usanza della bona man

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .

Il dolce dell'Immacolata

nipitiddata  ph courtesy tempostretto.itnipitiddata ph courtesy tempostretto.it

Il dolce dell'Immacolata della tradizione messinese. Vi invitiamo a scoprire la nipitiddata un dolce tradizionale messinese per l'8 dicembre ma resta in pasticceria per tutto il mese di dicembre. 

Continua a leggere...Il dolce dell'Immacolata

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .

Minestra di foglie alla napoletana, minestra maritata

la minestra maritatala minestra maritata
#parolegolose è una rubrica che racconta etimologie di vocaboli legati al mondo della cucina e della tavola, storia ed evoluzione di ricette storiche, piatti amati dagli scrittori e dagli artisti. Qui vi raccontiamo la Minestra maritata, l'antica Minestra di foglie, piatto della tradizionale ricetta napoletana delle Festività: una pietanza nutriente, ricca e robusta, nata dall’unione delle prelibate verdure dell’entroterra campano con i tagli meno pregiati delle carni di manzo, di maiale e di gallina.

Preparazione giunta a Napoli, secondo alcuni, con la dominazione spagnola e divenuta  variante della olla podrida, lo stufato iberico a base di chorizo e legumi; di origini più antiche, secondo altri, anche per alcuni riferimenti a un piatto simile a base di piselli e di pezzi di carne cui accenna Apicio nel De re coquinaria. Nel ‘500 e ‘600 si chiamava “minestra di foglie alla napoletana”, divenuta poi "minestra maritata". 

QUI puoi scoprire la ricetta 

Ecco come ne Lo scalco alla moderna Antonio Latini, nel 1692, ne descrive la preparazione.

Portrait of Antonio Latini WellcomePortrait of Antonio Latini Wellcome
Si piglia una gallina e si mette a bollire insieme con la vacca, quando questa sarà più che mezza cotta, accioché la gallina non si disfaccia; e vi si mettono dentro lingue salate di porco, ma bollite, carne salata che prima sia stata a mollo, una soppressata, un pezzo di filetto, un pezzo di ventresca di porco, ossa mastre, annoglio, un pezzo di lardo battuto con il suo sale, a proporzione; e quando saranno le sopradette robbe cotte, metterai il brodo che raccoglierai dentro un tegame, tagliando le sopradette robbe in fette e la gallina ancora o cappone; tenendo ogni cosa da parte, metterai nel brodo un terzo della sudetta robba tagliata, e poi v’aggiungerai torzi ripieni, cocuzze e cipolle parimenti ripiene di vitella battuta con rossi d’ova, un poco di mollica di pane ammollato nel brodo, passarina, pignoli, a suo tempo, acini d’agresta e il pastume che avrai fatto servirà per riempire tutte le sopradette robbe, con le solite spezierie ed
erbette odorifere.

Vi potrai anche aggiungere la lattuga o la scarola ripiena; l’altra carne che sarà restata l’anderai accomodando con ordine dentro il tegame o in un altro vaso, framezzata con fettarelle di fianchetto ripieno, con zizza prima bollita, salsiccia spaccata per metà; levatele la sua pelle, fette sottili di cascio parmiggiano grattato, fonghi di Genova, prima dissalati e bolliti con ossa mastre, avvertendo che sia il brodo buono, che sarà una minestra di buon gusto…

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .
Privacy Policy