Olio Capitale 2011

Ci è piaciuta l'idea di Eva Trinca di Mondo del Gusto e di Giovanni Franchi infaticabile animatore del Gran Bar Italia in piazza Goldoni a Trieste di creare un evento a margine dell'evento Olio Capitale in Fiera.

Un "fuori Salone" ricco di assaggi e degustazioni. Fra cui gnocchi (di Barone) semplicemente lessati e conditi con olio d'oliva extravergine: una vera bontà sana e dietetica (olio crudo in piccole dosi non può che fare bene). Un'idea da fare propria per quando sappiamo che a casa non c'è niente in frigo e magari ci fermiamo ad abbuffarci di qualche orrendo paninazzo. Tre minuti, al massimo cinque (basta un pentolino piccolo per porzione piccola) e il pranzo è pronto.

Ci è piaciuta anche la Malvasia della cantina Montemoro di Capodistria (ancorchè servita un po' calda, ma la folla era tanta e i ragazzi erano comunque bravissimi). Viste solo da lontano per non farsi tentare le bottiglie dei creativi dei liquori Piolo e Max di cui vi parleremo fra qualche giorno in articoletto a parte. Serata riuscita.

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Licôf 2.0

Benvenuti nella casa dei friulani “future”
Si è aperta in via Savorgnana 14, a Udine, la sede di Friuli Future Forum, l’innovativo progetto di comunicazione e promozione della Camera di Commercio di Udine

Un grande videowall, una cucina per degustazioni con una webcam per riprendere le presentazioni, monitor touch e video alle pareti, connessione wifi, spazi conference per condividere, assaggiare, fare business, per immaginare insieme il futuro del Friuli

 La casa di Friuli Future Forum, in via Savorgnana 14, ha aperto ufficialmente le sue porte sul futuro. Alla presenza del presidente della Regione Renzo Tondo (che ha poi lasciato il suo augurio a FFF digitandolo direttamente sul touch screen al piano terra), e con i saluti del vicesindaco Enzo Martines e del vicepresidente della Provincia Fabio Marchetti, il presidente della Camera di Commercio Giovanni Da Pozzo ha fatto da cicerone ai tantissimi ospiti intervenuti per l’evento, assessori e consiglieri comunali, provinciali e regionali, parlamentari del Fvg, presidenti delle categorie, imprenditori e tanti rappresentanti delle più dinamiche realtà e associazioni del Fvg.

«Il sito www.friulifutureforum.com, finora unica espressione visibile e costantemente aggiornata dell’innovativo progetto di comunicazione e promozione della Cciaa – ha spiegato Da Pozzo - si arricchisce dunque della sua proiezione reale. Il portale proseguirà il suo percorso in rete, ma diventerà anche amplificatore universale di quanto accadrà nelle sale della sede».

Ed ecco che cosa accadrà. «L’intento – ha aggiunto Da Pozzo – è dare vita a un luogo nuovo, a una vera e propria casa in cui organizzare conversazioni, presentare progetti, portare idee, in cui parlare, degustare, sognare, inventare, confrontarsi, con un approccio e strumenti originali, in prospettiva “domani”». La sede è uno spazio «a disposizione dell’economia e della comunità friulana – ha spiegato - dotata di strumentazioni multimediali e interattive, di una cucina, di spazi conference in cui realizzare attività coerenti con il progetto Friuli Future Forum», come innovazione, sostenibilità, qualità della vita, capaci di captare visioni e prospettive con le “antenne” del futuro.


Come tutti i luoghi nuovi, come tutte le vie ancora non battute, la casa di FFF non apre certo come un luogo finito, ma anzi come un luogo da arricchire ogni giorno di nuovi arredi e allestimenti. «Da definire insieme, con le forze di FFF e della Camera di Commercio prima di tutto, ma con la piena e convinta apertura all’apporto di tutti quelli che vorranno cominciare ora ad anticipare, a prevedere, a delineare scenari possibili per essere un po’ più attrezzati a costruire un buon futuro per il Friuli», ha rimarcato Da Pozzo, ottenendo l’approvazione del presidente Tondo. Nell’incertezza di questo momento storico, hanno sottolineato i due presidenti, è importante che le istituzioni guardino avanti, dando al sistema economico gli strumenti utili a renderlo pronto a ripartire, una volta che i momenti più difficili saranno passati.

La sede di via Savorgnana è il posto in cui il forum del futuro prende sostanza.

Per questo, sul sito, questo piccolo grande evento d’apertura è stato definito “licôf 2.0”. Il termine friulano, usato con una qualificazione digitale, è sembrato più estensivo e affettuoso dell’italiano “inaugurazione”, più immediato nel suo rappresentare la condivisione di un momento importante e di una direzione, più vicino alle radici della terra di cui FFF vuole immaginare il percorso di sviluppo.

La casa di 3F apre poi volutamente in pieno centro città: oltre a essere a due passi dalla sede camerale, è questo un esempio concreto dell’impegno della Camera di Commercio per rilanciare, con attività e iniziative vivaci, nuove e dinamiche, il cuore di Udine. Per confermare l’identità, la tradizione, le radici del progetto, fortemente legato alla città e al suo territorio, ma in una prospettiva innovativa e globale. Per porre di nuovo il centro al centro.

 Quasi 400 metri quadri, su più livelli, che possono essere allestiti per eventi diversi, in linea con il progetto FFF , da declinare sui principali driver della produzione, dell’economia, della cultura e della socialità. Al piano interrato c’è una sala polifunzionale, con postazioni movibili in base alle esigenze di utilizzo. Al piano terra un’officina high tech con ampie vetrate, da cui ciò che accade all’interno è visibile da fuori. A disposizione dei visitatori un monitor touch screen per inserire i pensieri, le “radici” presenti sulla Home page del sito www.friulifutureforum.com.

E’ una sorta di “teatro” wifi, affacciato sulla città, che aumenta la visibilità dei minieventi, assieme al megaschermo che terrà i passanti a contatto con le iniziative di marchio FFF. Il piano terra ospita anche una cucina attrezzata; sopra di essa c’è una webcam che, a 360°, può riprendere la lavorazione dei cibi o la presentazioni di prodotti.

La sala al piano terra può ospitare 30 persone sedute, quella al piano interrato fino a 50.

 Chi utilizza la sede

La Camera di Commercio organizza un programma di eventi, di cui è promotrice diretta o in collaborazione con diversi soggetti, portatori di interessi (enti, associazioni, categorie, ecc.) e ideatori di progetti in linea con il “sentire” FFF.

La sede sarà il “quartier generale” dello staff di redazione e di progetto, che avrà una postazione sul soppalco, e sarà aperta e visitabile, oltre che in occasione degli eventi, alcune ore di ogni giorno, dal lunedì al venerdì.

Il programma e il calendario saranno aggiornati e consultabili dal sito, attraverso un apposito link riservato ai locali.

Si sta definendo un regolamento di utilizzo che sarà anch’esso presto disponibile su web.

 Alcuni appuntamenti in programma

(rif. Documento “FFF Attività 2011” in cartella stampa)

-        Incoming, b2b, mini-eventi con operatori stranieri, presentazioni iniziative internazionalizzazione;

-        Voci d’impresa: interviste a imprenditori ed esperienze di successo;

-        Ciclo di conversazioni sull’innovazione, dal cibo e tecnologia al cibo e social media;

-        Serie di conferenze sulla digitalizzazione dell’impresa e sull’uso dei social media per il business;

-        Incontri in cucina, dalle tendenze del gusto più innovative alle normative sul cibo fino alle abitudini e i disturbi alimentari;

-        Media, new media e comunicazione: nuovi modi di comunicare il territorio, il turismo, la storia. wine & food blogger alle guide turistiche digitali;

-        Da settembre ciclo di incontri sull’olio;

-        In autunno minieventi su design e ristorazione;

-        Green Economy: incontri, idee, eccellenze friulane;

-        Laboratori con studenti sulla cultura d’impresa e brain storming creativi sull’idea imprenditoriale.

 

Primi appuntamenti in “scaletta”

Due incontri, lunedì 21 marzo, promossi dall’ufficio “Internazionalizzazione” (tel. 0432-273.844 * E mail progetti.info@ud.camcom.it)

Il primo Le azioni promozionali per l’estremo oriente”, dalle ore 15.45 alle ore 17. In febbraio, la Cciaa di Udine, in collaborazione con gli enti camerali di Gorizia e Pordenone, ha promosso per il terzo anno consecutivo la partecipazione alla fiera Hong Kong International Wine&Spirits (3 –5 novembre 2011),  ottenendo la manifestazione d’interesse a partecipare da parte di oltre 20 aziende vitivinicole regionali. Con l’obiettivo di definire il gruppo di aderenti saranno condivisi i contenuti del programma promozionale in termini di azioni e di costi.


Il secondo Presentazione del nuovo bando Ocm 2011-2012, dalle ore 17 alle ore 18.30. Il Ministero delle Politiche Agricole, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea) e le Regioni stanno lavorando per la predisposizione del testo del nuovo decreto ministeriale che stabilirà i termini e le modalità di accesso alla misura contributiva 2011-2012. La Cciaa di Udine, in considerazione dell’esperienza maturata nella materia (nello specifico le due aggregazioni di aziende vinicole e gli eventi promozionali negli States, sia nel 2010 sia nel 2011) e dei vantaggi economici (es. possibilità di abbattere i costi promozionali per partecipazione ad eventi, fiere, viaggi aziendali, realizzazione materiale promozionale del 50%) per le aziende vitivinicole, condiverà un programma promozionale da depositare entro il 10 maggio 2011.

Un incontro, giovedì 24 marzo, in collaborazione con Interprofessional Network

Riunione ristretta di gruppi di lavoro settoriali (composti da imprenditori settore arredo, vinicolo, meccanica, costruzioni/ambiente) per individuare mercati di riferimento per lo sviluppo di un programma triennale di attività di internazionalizzazione.


Il luogo virtuale

Il sito friulifutureforum.com, intanto, prosegue la sua attività. Nella home page tutti possono continuare a inserire, in 140 caratteri, le proprie idee, i propri desideri, i propri sogni sul Friuli del futuro. Nel frattempo, la mappa geografica che campeggia sul sito continuerà a popolarsi di “stanze”, luoghi tematici in cui affrontare via via gli argomenti di interesse (cibo, design, nautica, arredo, tecnologie, ecc.), sempre con un approccio multidisciplinare.

Prima stanza ad essere aperta è quella del Real time, che dà un’idea in immagini e numeri di come si muovono alcune componenti dell’economia. Di prossima apertura, la stanza “ciboduemilaventi”, primo filone d’approfondimento di FFF, dove ci si concentrerà sulle evoluzioni del gusto in prospettiva 2020 (e oltre). Non solo strettamente l’enogastronomia, dunque, ma tutto il contesto del gusto: dal design di piatti e bicchieri al modo in cui si starà a tavola, dalle nuove frontiere in cucina e nella fabbricazione delle cucine fino all’architettura e alla “scenografia” del focolare della casa, dal rapporto con il territorio alle nuove forme di comunicazione culinaria, tra wine & food blogger  e guide digitali.

Una stanza speciale è l’Area news, che è stata aperta ufficialmente in gennaio e si propone come sintesi di tutti gli argomenti del progetto, con l’approccio di un magazine online. Da quando è stata aperta, affiancata al profilo twitter (@friuliforum), ha totalizzato circa 8 mila pagine viste in poco più di un mese.

La redazione è andata a caccia di imprese e iniziative friulane “futuristiche”, nei settori delle tecnologie, della geolocalizzazione, della comunicazione, della sostenibilità ambientale, coinvolgendo imprese, esperienze, personaggi estremamente interessanti e rappresentativi degli scenari più plausibili nello sviluppo dell’economia nel prossimo futuro (dai giovani imprenditori-ricercatori che si sono inventati i simulatori di guida a quelli che creano applicazioni per smartphone totalmente made in Friuli, dalle blogger della cucina che sperimentano le più nuove forme di diffusione dell’arte culinaria attraverso i social network fino fino agli interventi di prestigiosi esperti di materiali innovativi, che nei prossimi anni segneranno il passo nella lavorazione di oggetti per la casa, per la moda e per l’arredo).

 Il sito ha totalizzato circa 8 mila visualizzazioni di pagina da metà gennaio a oggi, con visite provenienti da 30 Paesi (dalla Russia agli Stati Uniti alla Germania all’India). Su twitter sono diventati un centinaio i follower in meno di due mesi di “socializzazione”, mentre FFF segue 232 persone. I tweet di @friuliforum sono stati 441 e in tre occasioni è stato fatto live tweet di eventi promossi dalla Cciaa (il più recente, l’evento di Milano, dove la redazione ha anche inserito in diretta, a disposizione immediata di tutti i “navigatori”, alcune immagini di quanto stava accadendo nello stesso istante durante la serata di promozione a palazzo Giureconsulti).

Sull'area news ci sono 61 articoli, suddivisi in 15 categorie tematiche e con 217 tag (parole chiave).

Sono state 3, finora, le manifestazioni che hanno visto la presenza dello staff di FFF con iniziative di promozione delle “radici” e del progetto, interviste e live blogging: Casa Moderna, Young ed Eccellenze in tour a Milano.

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Gli scenari del gusto del futuro

ciboduemilaventi

gli scenari del gusto del futuro sondati da Friuli Future Forum

 

Come cambierà il nostro gusto da qui a dieci anni? Quali saranno gli scenari della tavola, dell'arredo, del design, dei principali driver dell’economia? Quanto e come influiranno le nuove tecnologie e l'attenzione all'ambiente nella vita di cittadini e imprese? Se lo chiede la Camera di Commercio di Udine, assieme alla comunità friulana, attraverso il suo innovativo progetto di comunicazione e promozione, Friuli Future Forum (http://friulifutureforum.com). Un progetto unico in Italia, che ha l’obiettivo di anticipare le prospettive possibili, raccogliendo e incrociando le idee dei cittadini e delle imprese con i progetti di esperti e le politiche delle istituzioni. E che ha l’ambizione e il desiderio di delineare panorami attendibili di domani e aiutare tutti a orientarsi verso un Friuli Venezia Giulia più rispondente possibile ai desideri di oggi.

Si chiama ciboduemilaventi il primo grande momento in cui il tema del gusto del futuro sarà ufficialmente “messo sul piatto” da FFF. Una conferenza-evento molto particolare, che si avvarrà dell’apporto di esperti di rilievo internazionale, per una conversazione che porterà stimoli, progetti e idee autorevoli su cui riflettere tutti, senza la pretesa di stabilire se siano buoni o cattivi, ma con la consapevolezza che sono, “semplicemente”, verosimili. E che ogni scelta porta a determinate conseguenze. 

L’evento (che sarà anche trasmesso in streaming) si terrà venerdì 20 maggio e anche l'atmosfera e la scenografia saranno speciali, a partire dal luogo, simbolo della rinascita del Friuli: la città di Venzone  splendidamente rifiorita dalle macerie del terremoto del 1976 grazie al lavoro, alla volontà, all'impegno dei friulani. E la Sala Consiliare, per l’occasione, sarà trasformata in un "luogo altro", il "luogo nuovo” in cui riedificare nuove fondamenta, fatte di condivisione, di aspettative e di sogni da concretizzare giorno dopo giorno. Per arrivare al duemilaventi un po’ più preparati.

Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Twitter: @friuliforum

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Parte da Venezia la pizza per la Cina

Parte da Venezia la pizza per la Cina 

La Airest, controllata di Save che attualmente gestisce 165 punti ristorazione, metà in Italia e metà nel resto del mondo, e rappresenta il 60% del giro d'affari del gruppo veneto e il 17% dell'Ebitda, sta per aprire oltre mille punti ristoro in franchising in Cina (al momento ne controlla tre, a Shanghai, Nanjing e Suzhou.

Il primo accordo  è con la Maxim's Caterers ltd di Hong Kong e riguarda l'insegna BriccoCafé, ristoranti di pasta e pizza made in Italy. Un altro accordo ancora da perfezionare riguarda le caffetterie Culto. Fonte: Panorama Economy

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Italia di cioccolato

LA DOLCE ITALIA DI CIOCCOLATO E I MILLE DI CIOCCOLATO’

 Presentata a Torino la maestosa riproduzione dell’Italia realizzata interamente in puro cioccolato fondente, firmata dalla Scuola del Cioccolato Perugina, visibile fino al 3 Aprile

Prende il via così I Mille di Cioccolatò, l’edizione straordinaria di Cioccolatò per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia

 L' Italia in cioccolato fondente è stata realizzata dallo scultore professionista Andrea Gaspari e del suo team di abili incisori con la collaborazione dell’Italia in miniatura.

E’ attraverso questa maxi installazione che Cioccolatò intende celebrare il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, anticipando, con l’edizione straordinaria “I Mille di Cioccolatò”, l’apertura della manifestazione torinese dedicata al cibo degli dei che si terrà invece dal 25 Marzo al 3 Aprile.

Oltre 14mila i chili di cioccolato fondente 60% utilizzati per un’Italia lunga 13,5 metri, inoltre sono più di 1.500 le ore di lavoro che i 10 scultori del team di Gaspari hanno impiegato per realizzare i 20 monumenti più rappresentativi del nostro Paese, uno per ogni regione, vanto dell’architettura e dell’arte italiana nel mondo. Il programma di Cioccolatò 2011 sul sito web www.cioccola-to.

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L'energia viene dai cinorrodi

Sono i mesi in cui al margine dei boschi, nelle radure e nelle siepi, lungo le strade di campagna si vedono abbondanti i frutti delle rose selvatiche. Dalla rosa canina, a partire almeno dal 1000 a.C., sono state selezionate migliaia di varietà di rose coltivate come piante ornamentali. Pochi sanno che il cinorrodo (questo il nome scientifico del più consueto “picecul” o “spisacul”)

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Orientamenti del gusto: olio fruttato intenso

 

Fruttato intenso Sorpresa, a Olio Capitale piace il fruttato intenso

In attesa che inizi a Trieste la quinta edizione dell’unico salone degli oli di qualità e tipici che ha il coraggio di correre da solo, senza l’ausilio di stampelle rappresentate dal vino o dal food, presentiamo i risultati degli “orientamenti del gusto” della scorsa edizione. 

di Teatro Naturale
26 Febbraio 2011 n. 8 Anno 9

 

 

 

La scorsa edizione di Olio Capitale abbiamo fatto un test facendo degustare due campioni di olio extra vergine di oliva. Le bottiglie in degustazione erano esteriormente ben coperte, in modo che nessuno potesse verificare la provenienza dell’olio.

Cosa ci ha spinto a fare questo test? L’idea di dimostrare che si può andare benissimo oltre i consueti luoghi comuni. Molti per esempio ritengono che gli oli del Nord siano leggeri, delicatissimi, e invece esistono extra vergini dal frutttato intenso, altro che dolci e delicati.

E così abbiamo selezionato due oli in esposizione a Trieste a Olio capitale, all’insaputa degli espositori che ce li aevavano forniti. L’obiettivo: realizzare gli “orientamenti del gusto”, giusto per capire le tendenze dei consumatori.

Sia ben chiaro, non si tratta di un test scientifico, ma fa sempre bene prendere nota di quanto sostengono coloro che hanno compilato le schede, risponendo alle varie domande.


LA PRIMA DOMANDA

Quale tra i campioni A e B preferisce acquistare perché di suo gradimento?

Campione A (olio dal fruttato medio-leggero, di origine nord Puglia): sono stati in 90 su 210 a preferire questo campione, il 42% di chi si è prestato a compilare la scheda.

Campione B (olio dal frutato intenso): sono stati 120 su 210 coloro che hanno preferito quest’olio, il 58% del totale dei partecipanti agli “orientamenti del gusto”.

Quali sono state le principali motivazioni?
Per il campione A: perché piacciono gli oli delicati; perché l’olio è profumati e gustoso; leggermente piccante; più delicato al gusto; profumato e piacevolissimo; più fruttato e amaro e piccante, armonico; più equilibrato e meno piccante; più delicato, più equilibrato, più leggero, più saporito e profumato e meno amaro; oppure perché più tenue l’amaro; ma c’è anche chi sostiene che l’olio sia più neutro e meno grasso; altri piccante, più delicato al gusto; altri più fruttato e morbido; altri morbido e basta, eccetera.

Per il campione B: paice in quanto più profumato e persistente; più persistente e dai profumi freschi; o più intenso e più equilibrato; oppure perché più buono, più equilibrato; o perché non è piccante; altri perché più fruttato e piccante; sono in tanti ad accogliere con favore la nota fruttata e piccante; o l’odore di erba tagliata; piace in ogni caso perché più profumato, intenso e piccante; compare spesso il gradimento della nota amara e piccante “il giusto”; o l’amaro più intenso ma equilibrato e profumato; insomma l’olio del campione B viene percepito buono, più fresco e fruttato; è sempre la solita cantilena: più intenso e fruttato, profumato; fruttato intenso e amaro, piccante ed equilibrato, eccetera eccetera.

E’ strano, in fondo, quel che emerge. Si predilige il campione che in genere il consumatore medio non gradisce. Non si cerca la sensazione di dolce nell’olio. Forse perché in fiera ci sono andati gli appassionati?


LA SECONDA DOMANDA

Quanto è disposto a spendere per l’olio extra vergine di oliva che ha scelto?

Da 2 a 3 euro: 0

Da 3 a 5 euro: 30 corrispondente al 14%

Da 5 a 8 euro: 115 corrispondente al 55%

Da 8 a 15 euro: 65 corrispondente al 31%

Strano a dirsi, anche in questo caso. Sarà perché chi ha compilato la scheda si sente giudicato? Al supermercato, quando il consumatore è solo davanti agli oli si comporterebbe in maniera uguale?


LA TERZA DOMANDA

Attribuisca una provenienza geografica ai campioni degustati, scegliendo tra: Centro Nord Italia, Centro Sud Italia, Paese Unione europea non italiano, Paese del Mediterraneo?

Campione A > la risposta esatta è Centro Sud Italia > 70 su 210 hanno risposto esattamente: il 33% (il 2% ha perfino indovinato la provenienza regionale, comunque non richiesta: la Puglia)

Campione B > la risposta esatta è Centro Nord Italia > 55 su 210 hanno risposto esattamente: il 26% (il 9% hanno perfino azzeccato la provenienza regionale, comunque non richiesta: il Friuli venezia Giulia)


Il maggior numero di soggetti che ha riconosciuto l’olio giuliano che abbiamo selezionato per gli “orientamenti del gusto ci porta a pensare che i consumatori locali conoscano il proprio olio.


IINFINE

Dati facoltativi di chi compila il questionario

Sesso
Maschi: 115 (il 55%)
Femmine: 85 (il 40%)
Non dichiarano il sesso: 10 (il 5%)

La professione di chi ha partecipato agli “orientamenti del gusto” degustando i campioni e compilando le schede: per lo più buyer e distributori, impiegati, imprenditori, casalinghe, liberi professionisti, ma anche studenti universitari, oltre che agricoltori, tecologi alimentari, enologi, eccetera.

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Olio Capitale a Trieste dal 18 al 21 marzo

Olio Capitale si riconferma vetrina d’eccellenza degli oli italiani ed esteri

Il  salone degli extra-vergini di Trieste, in calendario dal 18 al 21 marzo, si riconferma vetrina d’eccellenza e punto di riferimento per gli operatori dell’intera filiera di importanti regioni produttrici italiane e estere, con aziende provenienti da Sicilia, Puglia, Toscana, Liguria, Molise, Umbria, Calabria, Friuli Venezia Giulia, ma anche Slovenia, Croazia, Spagna. Interessante lo spaccato della realtà olivicola che poi verrà presentata anche in fiera.

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Menu: consigli su come compilarlo

Per raggiungere il cuore del cliente la strada passa dallo stomaco ma anche dall’inconscio

I ristoranti Usa per combattere la crisi si avvalgono anche di una nuova figura professionale: il consulente psicologo che lavora sul menu e sui messaggi subliminali che esso trasmette a chi si siede a tavola e vuole non solo mangiare ma anche vivere un’esperienza emozionale. Il menu è una forma di pubblicità e come tutte le altre ha il compito di valorizzare il prodotto e soprattutto di stimolare il cliente, in questo caso chi ha deciso di entrare al ristorante.

 Non va quindi compilato a caso: combinazioni particolari di ingredienti, aggettivi esotici,

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agricoltura biologica

Corso di Agricoltura ecologica in Carso: aperte le iscrizioni

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Centocinquanta metri quadri di campo agricolo in affitto per te e tuoi amici, un programma di formazione su come coltivare ecologicamente il tuo campo: è quanto propone il ‘perCorso’ di Čibo.Sì che partirà il 26 marzo ed ha appena aperto le iscrizioni.

L’Orto di Čibo.Sì, lo ricordiamo, eredita l’esperienza dell’Orto 2010 di Bora.La e altre iniziative sul cibo a chilometro zero promosse da Bora.La.

Il Corso di agricoltura ecologica si svolgerà da fine marzo a fine ottobre 2011 nei pressi del bellissimo paese carsico di Pliskovica, a non più di mezz’ora d’auto da Trieste. Coordinatore della formazione del Corso è Marco Valečič, da un paio di decenni intento a coltivare la sua verdura con metodi naturali e oggi radicato sui campi di Avber, che cura con la sua famiglia. Valečič aiuterà i partecipanti del Corso a tirar su piselli, zucche, fagioli, patate, cipolle e grano saraceno.

Per maggiori dettagli sul Corso di agricoltura ecologica, vai sul sito Čibo.Sì.

E spargi la voce, abbiamo bisogno del tuo aiuto!

lunedì 28 febbraio 2011 di Enrico Maria Milic

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Musica in cucina e in azienda

“Il solista è uno che può fare un tavolo da 8 persone. Il complesso da camera è come il cucinare per una brigata (…), ma in tutto non possono servire più di 25 o 30 persone. Poi c’è la grande orchestra, e lì tutti fanno qualche cosa e possono servire davvero tanti commensali”.

Questa frase dello Chef Gualtiero Marchesi in un’intervista di Giorgio Vitali <http://www.caffe.ch/news/articolo/41190/1> ci fa capire come in un ristorante, una cucina di successo sia il frutto di tante esperienze diversificate, ma che hanno un solo scopo: soddisfare la clientela nei suoi gusti, nelle sue aspettative rese diverse da svariate provenienze e culture.

Spesso nelle imprese si ragiona da “solisti” pensando che la collaborazione, il network, sia solo tempo perso, ma in questo modo, estro e creatività rimanendo circoscritti riducono la portata dei risultati.

Questo non vale solo per le grandi alleanze strategiche tra imprese, ma anche tra colleghi. Limitare il lavoro solo alle nostre competenze significa sottostimare il valore aggiunto che gli altri ci potrebbero dare e non riuscire a vedere il lavoro nella sua globalità.

Essere impresa vuol dire sentirsi parte di una grande orchestra o di una grande cucina e servire con cura più commensali possibili. È anche vero che, per ottenere questo, serve un grande direttore o un grande chef, ma questa è un’altra musica.

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