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Premio Casanova alla scena più seduttiva

Io sono l'amore: il titolo del film di Guadagnino era decisamente il più seduttivo fra i dieci film italiani del 2010 selezionati da Gianni Canova per il Premio Casanova, che si è svolto l'8 luglio al Castello di Spessa. Si premia la scena di seduzione più seduttiva e vincitrice è risultata, forse a sorpresa, la scena in cui Tilda Swinton al tavolo del ristorante si inebria di gamberi. Pura seduzione del gusto. Serata assai piacevole in un parco vestito a festa e scandita da un giusto ritmo fra premiazioni e convivialità. Ricordiamo ai seduttori, in pectore e non, che al Castello di Spessa firmano con il nome Casanova in etichetta, un Pinot Nero Doc Collio 2007. Dagli effetti straordinari. Sulle vostre papille prima di tutto. Altra annotazione: il regista ha vinto un cavatappi per aprirsi con comodo le 365 bottiglie vinte in premio: una per ogni giorno dell'anno, come ha sottolineato l'ospite Loreto Pali.

qui il comunicato stampa completo

A Io sono l’amore di Luca Guadagnino e Mine vaganti di Ferzan Ozpetek  i riconoscimenti di critica e pubblico  per il Premio Cinematografico Giacomo Casanova. Cerimonia di investitura a Cavaliere di Seingalt  per Luca Dini direttore di Vanity Fair.

In una magica e affollata serata ospitata al Castello di Spessa a Capriva del Friuli sono stati consegnati i riconoscimenti del Premio Cinematografico Giacomo Casanova per la scena più seduttiva del cinema italiano della scorsa stagione cinematografica, presente il pubblico delle grandi occasioni, fra cui  il Prefetto di Gorizia Maria Augusta Marrosu, il sindaco di Gorizia Ettore Romoli, il presidente di Mittelfest Antonio Devetag.

Vincitore è stato Io sono l’amore di Luca Guadagnino, a cui è stato consegnato il  Premio dal proprietario del Castello Loretto Pali, presidente di PaliWines e da Lorenzo Pelizzo, presidente della Banca Popolare di Cividale,  realtà ambedue  impegnate a valorizzare il Friuli Venezia Giulia con iniziative di respiro a livello nazionale. A Luca Guadagnino è stata assicurata una selezione di 365 bottiglie, una per ogni giorno dell’anno, di pregiati vini della cantina del Castello di Spessa, decantati da Casanova nelle sue “Memorie”.

Il presidente della giuria Gianni Canova, ha quindi  letto le motivazioni della scelta.

“Oltre che attraverso gli occhi, la seduzione passa anche per gli altri  sensi. Può essere acustica (il suono di una voce...), tattile (uno  sfioramento...), olfattiva (un profumo, un aroma...).  La sequenza di  "Io sono l'amore" di Luca Guadagnino, che la Giuria del Premio Casanova ha ritenuto di premiare quale miglior scena di seduzione in un film italiano del 2010, mostra la seduzione che passa per il gusto e il palato. L'espressione di Tilda Swinton mentre assapora ciò che il giovane chef ha preparato per lei sfiora i confini del sublime. La regia di Guadagnino mostra - nell'inquadratura, nel taglio della luce, nel rapporto con il viso dell'attrice - come sia impossibile resistere a certe tentazioni. E come un sapore possa sedurre tutti gli altri sensi...”

Durante la premiazione, la scelta della giuria tecnica (composta dalle giornaliste Natalia Aspesi, Erica Arosio, Marta Cagnola, Cristina Battocletti, Silvia Locatelli, dal direttore responsabile di MYmovies Giancarlo Zappoli e dal direttore del Premio Amidei alla sceneggiatura Giuseppe Longo) è stata messa a confronto con quella “popolare”, interpellata da MYmovies.it, che ha premiato la scena tratta da Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek. A ritirare il Premio Casanova “dalla parte del pubblico” dalle mani di Gianluca Guzzo, fondatore di MYmovies e del Prefetto di Gorizia Maria Augusta Marrosu, è stata Bianca Nappi, attrice del film.

“La condivisione delle esperienze e delle emozioni affascina oggi un pubblico sempre più vasto e attento, spesso inconsapevole che i modelli delle piattaforme di social network più sofisticate derivino proprio dallo spirito sociale del cinema: il più grande aggregatore di cultura, intrattenimento e sapere. Seducente, senza bisogno del suffisso "+". Confessioni. Consumate in silenzio, dove il racconto è solo il pretesto per esprimere sentimenti più intensi e repressi, dove il vigore più fervido è riposto tra le espressioni più deboli. L'elemento seduttivo della scena cresce via via che le parole desistono, leniscono fino all'oblio. Poi la rottura, algida, ma necessaria. Un sentimento familiare nelle relazioni remote, e il pubblico di Internet non poteva che rimanerne affascinato.”

La serata è  stata aperta con l’ investitura a Cavaliere di Seingalt (titolo di cui si fregiava Casanova) di Luca Dini, giornalista, oggi direttore di Vanity Fair, “ che per poliedricità, eccellente cultura,  flessibile arte di vivere, rappresenta l’ideale di uomo elegante del nostro tempo, meritando la stima del mondo femminile”. A sceglierlo è stata una giuria esclusivamente femminile riunitasi nei giorni scorso al Castello di Spessa.

In conclusione, un raffinato percorso di vini del Castello e cibi ideato dagli chef del Castello in omaggio alle scene in concorso, e fuochi d’artificio.

 A fare da corollario alla serata – che è stata animata da personaggi in costumi settecenteschi firmati dalla Sartoria Dolores Patrizio - nei saloni del castello sono state  esposte le Carte Libertine, collezione di altorilievi in carta cotone fatta a mano dedicati alla tradizione di tipo casanoviano realizzata da Fernando Masone e i suoi fantasiosi Gioielli Editoriali (collane, bracciali, spille) con testi tratti da poesie di Giulio Dario Ghezzo, che ha letto una composizione in omaggio a Casanova.

Il Premio cinematografico Giacomo Casanova, che è stato ideato da Franco Zanetti, con la direzione artistica del critico cinematografico Gianni Canova, è promosso dall'Associazione culturale Amici di Giacomo Casanova in collaborazione con MYmovies, il sito di cinema più consultato in Italia (oltre 7 milioni di visitatori unici ogni mese) e viene realizzato fin dalla prima edizione con il sostegno di PaliWines e della Banca Popolare di Cividale.

 

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