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Merenda la parola di Pasquetta

 Merienda andalusian by srbananaMerienda andalusian by srbanana

#parolegolose. Merenda. Dal latino merenda, plurale neutro del gerundivo del verbo merēre ‘meritare’; propriamente significa. “cose da meritare”. Parola attestata dal XIV secolo. Merienda in spagnolo, marenda in sloveno-croato (e anche in dialetto triestino). Merende robuste e sostanziose in cui perlopiù non si mangiano le merendine…
Trattasi di un leggero pasto che si fa tra il pranzo e la cena, ma anche a metà mattina se si comincia a lavorare presto: è il caso della marènda triestina per i lavoratori portuali che ha dato origine alla tuttora vivace storia del buffet triestino (precisiamo, nell’era a.C.v, ante Corona virus).Naturalmente merenda è anche lo spuntino che si fa a metà mattina a scuola nell’intervallo fra le lezioni, (quando le lezioni si facevano in aula e non a casa, a distanza).

La merenda sinoira: tradizione piemontese

Merenda sinoira tradizione piemonteseMerenda sinoira tradizione piemontese

Sinoira deriva da sina, ossia cena nel dialetto piemontese. Si colloca proprio tra l’orario dello spuntino pomeridiano e quello del pasto serale. Un’usanza in origine praticata dai contadini durante le giornate di lavoro estive o nel periodo della vendemmia, quando fra le 17 e le 18 avevano bisogno di rifocillarsi per poter continuare a lavorare fino al calar del sole. Solitamente i cibi erano trasportati in un fazzolettone (ant el fassolet) e potevano essere mangiati in modo veloce senza bisogno di sedersi a tavola. Gli alimenti più frequenti erano: pane, salame, formaggio, frittate e la soma d’aj (In dialetto piemontese soma indica un carico, quello trasportato in genere in groppa agli animali, aj è l’aglio. Letteralmente soma d’aj significa quindi “carico di aglio”, per sottolineare l’abbondanza dell’ingrediente più saporito della ricetta). Successivamente la merenda sinoira iniziò a essere proposta la domenica nel tardo pomeriggio nelle case di villeggiatura borghesi in campagna, soprattutto in estate, sotto i pergolati, quando si ricevevano degli ospiti. Nel menu carne e zucchine in carpione, acciughe al verde e al rosso, vitello tonnato, insalata russa.

La definizione di merenda che appare sul vocabolario-dizionario piemontese-italiano Sant'Albino del 1859: "Il mangiare fra il desinare e la cena - San Giusep a porta la marenda ant el fassolet, San Michel a porta la marenda an ciel - L'usanza fra i contadini, concede la merenda soltanto da San Giuseppe a fine Settembre (San Michele)”.

Merenda sui prati è anche sinonimo di pic nic all'aria aperta. Oggi 13 aprile 2020 assolutamente vietato. 

 

 

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