La via dell’anice
Thank you for rating this article.Pimpinella anisum
La via dell'anice. Tagli ritagli e frattaglie era un programma televisivo trasmesso sulla Rete 2, nella prima serata della domenica, dal 26 luglio 1981 per otto puntate. Arbore e De Crescenzo presentavano in studio, tra una gag e una battuta, diversi brani del repertorio comico televisivo. Fu il programma che lanciò come soubrette Lory Del Santo, nei panni di una sexy archivista che porta in studio i filmati dopo averli scovati nelle cineteche Rai.
Qui a qb non ci sono sexy archiviste, piuttosto persone che riempiono gli scaffali di casa con tagli e ritagli che potranno un giorno - forse - essere utili. Normalmente il periodo più proficuo a recuperare carte dimenticate sono i mesi di gennaio e febbraio. Eccomi dunque con un articolo di Maurizio Stefanini pubblicato su Il Foglio del 13 aprile 2019. Titolo: La “via dell’anice” spiegazione alcolica di quanto sia difficile piacere alla Cina. Ne riportiamo per voi alcuni stralci.
anice stellato
ANICE. DAl Mediterraneo all'Oriente e ritorno
“È l’anice l’icona perfetta per rappresentare croci e delizie della Via della Seta?” si chiede Stefanini. “La Cina e il Mediterraneo sono i due capi del percorso sia nella versione di Marco Polo che in quella riproposta dai cinesi nel XXI secolo. ‘Perché l’anice ha una duplice origine: l’anice stellato viene dalla Cina, l’anice verde è di pura origine mediterranea. Ma tutti e due sono alla base dei più tipici liquori del Mediterraneo, dall’arak libanese al raki turco, dal pastis francese alla sambuca italiana.’ Sono parole di Mister Sambuca, cioè Mario Molinari terza generazione della dinastia che ha portato al successo in Italia la popolare bevanda.
Orienatale o MEDiterranea?
L’aroma è simile. Ma la mediterranea Pimpinella anisum è della famiglia botanica di sedano, finocchio e prezzemolo, mentre l’Illicium verum è parente della magnolia.
Il Mediterraneo si è aperto fin dai tempi più antichi a ciò che veniva da Oriente e così, accanto all’anice spagnolo e all’anisette framcese a base di pimpinella sono stati inventati il pastis e la sambuca. Il primo a produrre sambuca in Italia fu il garibaldino ischitano trapiantato a Civitavecchia Luigi Manzi alla metà dell’Ottocento; successivamente Angelo Molinari la produsse con l’anice stellato (il mistrà possiede entrambi i tipi di anice).
anice stellato
Venuta di fatto dalla Cina la sambuca però non riesce a rientrarci. Lo rilevano i dati dell’export. Non che ai cinesi non piaccia l’alcool, ma i dazi imposti ai prodotti europei ne rendono difficile la commercializzazione. E poi non è ancora diventata un prodotto aspirazionale!