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Vincitori di Olio Capitale 2015 e conclusioni - Qualità superiore alle aspettative

Pagina 2 di 2: Qualità superiore alle aspettative


“Per l'Associazione nazionale Città dell’Olio quella del 2015 è stata una edizione da ricordare. Una grande partecipazione, una reazione di orgoglio da parte dei produttori delle Città dell’Olio -  che nonostante la pessima annata - hanno dimostrato di credere in questa importante vetrina internazionale - ha dichiarato il presidente Enrico Lupi - per noi è un incoraggiamento a creare sempre più occasioni di valorizzazione e promozione dell'extravergine, eccellenza italiana”.
Qualità superiore alle aspettative, nonostante l'annata nera
Olio Capitale è l'anteprima nazionale dell'extra vergine d'oliva: è, cronologicamente, la prima grande fiera nel calendario nazionale dedicato all'olio e quindi il primo banco di prova del nuovo extra vergine. Le degustazione di tutte le etichette presenti in fiera all'Oil Bar ma soprattutto delle 178 che hanno partecipato al Concorso Olio Capitale hanno dato una significativa nota di positività al quadro del difficile raccolto dello scorso anno. La produzione è ridotta in termini quantitativi, ma la qualità c'è ed è superiore alle aspettative: “Rispetto a quanto ci attendevamo, la qualità è di gran lunga superiore – nota Carlotta Pasetto, coordinatore Concorso Olio Capitale  -. Naturalmente, rispetto allo scorso anno sono meno marcate le differenze fra le diverse tipologie di olio soprattutto in termini di fruttato e sentori vegetali, ma è un'inevitabile conseguenza della campagna difficile. I 15 finalisti selezionati hanno prodotto oli d'eccellenza”.

Olio Capitale veicolo d'internazionalizzazione
Confermata la formula e l'efficacia degli incontri d'affari tra produttori e buyer internazionali, giunti da USA, Giappone, Germania, Brasile, Danimarca e molti altri paesi. “La specializzazione di questa fiera è il suo punto di forza. Qui e non altrove ho avuto la possibilità di trovare un'enorme varietà di oli di qualità e con caratteristiche ben distinte - commenta Paolo Orsolini, presidente Orso- Italian Speciality foods, che importa prodotti made in Italy sul mercato della Florida -. Questa tipologia di incontri diretti con i produttori permette di entrare nel merito dei processi di lavorazione dei vari extra vergine e di apprezzarne le caratteristiche, così come quelle dei territori in cui sono prodotti”.
La dimensione di Olio Capitale è destinata ad affermarsi negli anni a venire: “Questa è una grande vetrina internazionale – ha notato l'onorevole Colomba Mongiello, vicepresidente Commissione Anticontraffazione e membro della Commissione Agricoltura -.  Aiuteremo Olio Capitale nella promozione internazionale dell'agroalimentare e dell'extra vergine made in Italy, perché parta da Friuli Venezia Giulia e viaggi nel mondo per far conoscere l'olivicoltura italiana, la sua cultura e la cultura del mangiar sano”.

Le ricadute sull'indotto della fiera specializzata
Trieste sempre più centro qualificato: “Non è una capitale per la quantità, ma si produce olio di qualità – nota Gianni Degenhardt, capo-panel della Camera di commercio di Trieste -. Da tre anni esiste un panel ufficiale, quello del Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Trieste, unico in Friuli Venezia Giulia e riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, che porta Trieste ad aver un buon senso per l'olio”. Dopo nove anni di Olio Capitale, sono gli espositori stessi a confermare che qui trovano una richiesta qualificata, che conosce il prodotto, la sua qualità e non contratta sul prezzo. Il pubblico di Olio Capitale è di semplici consumatori ma anche gourmand e professionisti italiani e stranieri. “Noi ci occupiamo di enogastronomia di eccellenza e andiamo solo dove troviamo qualità – ha spiegato Toni Sarcina, presidente nazionale Cordons Bleus de France -. Se è il secondo anno consecutivo che veniamo a Olio Capitale con un nostro Forum, è perché qui abbiamo trovato l'eccellenza della filiera dell'extra vergine”.


Un pubblico qualificato, pertanto, che ha contribuito ad accrescere ulteriormente le ricadute sull'indotto generato in primis dai 250 espositori giunti da tutta Italia e dall'estero e che hanno riempito alberghi e ristoranti del centro e della periferia.

Quest'anno una Scuola di Cucina stellata


Grande afflusso di pubblico agli eventi collaterali, dai convegni tecnici alle degustazioni guidate e naturalmente agli showcooking. “Abbiamo registrato oltre 3000 partecipanti e avuto ottimi riscontri dalle tre giornate di Cucina – commenta Emilio Cuk, coordinatore Scuola di Cucina Olio Capitale -. Un segno evidente dell'importanza che hanno assunto questi showcooking, da segnalare anche la partecipazione di uno chef stellato, con la Taverna di Colloredo di Monta Albano, stella Michelin. L'obiettivo per il prossimo anno è di realizzare un'intera giornata stellata”.

Appuntamento alla prossima edizione di Olio Capitale, dal  5 all'8 marzo 2016 www.oliocapitale.it

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