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Olio Officina

da Maria Carla Squeo, su Teatro Naturale del 19.01.2011

Il progetto Olio Officina sbarca a Olio Capitale

Prima uscita ufficiale, dopo la presentazione a Milano lo scorso dicembre, del progetto avviato dall’oleologo Luigi Caricato. Al salone degli oli tipici e di qualità di Trieste ci saranno, tra gli altri, il maestro di cucina Giuseppe Capano e il cuoco Emilio Cuk. Il tema? Gli abbinamenti olio-cibo

Quest’anno la manifestazione si svolge dal 18 al 21 marzo, sempre nei padiglioni fieristici di piazzale De Gasperi. .

Emilio Cuk, presidente provinciale, nonché vice presidente regionale e maestro di cucina della Fic, la Federazione italiana cuochi, ha preparato una serie di appuntamenti che presto saranno svelati ufficialmente, insieme agli altri eventi. Come al solito la gastronomia ha il suo ruolo chiave a Trieste, non a caso la Federazione nazionale cuochi partecipa in modo convinto, mietendo successi tra i visitatori.

Sia gli chef che i maestri di cucina, sia gli stessi oleologi, in quanto diretti conoscitori della materia prima, come pure i nutrizionisti e i biochimici avranno un ruolo da primo piano nei prossimi mesi; per ora l’anticipazione di Olio Officina a Trieste si ferma solo a un evento specifico, che si terrà domenica pomerggio, dalle 17 alle 18.30. Il tema sarà incentrato tutto sugli abbinamenti olio-cibo.

Per questo è stato chiamato a intervenire, oltre a Luigi Caricato, anche il maestro di cucina e scrittore di gastronomia Giuseppe Capano. Tra l’altro va ricordato che il duo Caricato-Capano è già sperimentato, visto che insieme hanno firmato un libro molto importante, dal titolo Friggere bene, per le edizioni Tecniche Nuove. Con Capano e Caricato ci sarà dunque lo chef Cuk, il quale coinvolgerà a sua volta anche altri chef della Federazione italiana cuochi.

Il progetto Olio Officina  è stato presentato ufficialmente a Milano, lo scorso 2 dicembre nel corso della giornata-evento celebrativa per i 50 anni dell’olio extra vergine di oliva, ma è a Trieste che si esplicherà nella sua prima vera occasione pubblica di confronto.

Ciò che conta segnalare qui è che tra le varie iniziative c’è anche quella di educare e formare i futuri cuochi, in modo che attraverso tali professionalità si riesca a trasmettere indirettamente il medesimo sapere anche a quel vasto, indistinto e variegato mondo dei consumatori.

Il cuoco, il personale di sala, ma anche lo stesso ristoratore titolare del locale, sono figure chiave dalle quali non si può prescindere. Sono i trasmettitori di una cultura alimentare mediata da linguaggi più comprensibili.

Secondo Luigi Caricato, ideatore del progetto Olio Officina, “la gente comune crede più a un cuoco che a un tecnologo alimentare. Per questo – aggiunge - per mettere in luce i locali più attenti all’olio, ho inventato il termine di ristoranti oliocentrici, così che possano essere individuati e segnalati”.

“Quando si è a tavola – spiega Luigi Caricato – si è più disposti ad ascoltare ciò che ci consigliano. Per questo, quando siamo in un ristorante, o in una più semplice trattoria, ci affidiamo volentieri a ciò che ci raccontano, e in parte crediamo a quanto ci dicono.
Non tutti sono però davvero preparati in materia di oli. Dobbiamo fare in modo che si mettano in luce i più bravi, e renderli noti a tutti, quasi fosse una caccia al tesoro. E’ il motivo per cui mi è venuto in mente di segnalarvi i ristoranti più affidabili, quelli che non scivolano mai (o quasi mai) sull’olio”.

Non ci resta dunque che attendere la prima ufficiale di Trieste, con l’incontro sugli abbinamenti olio-cibo. La coppia Caricato-Capano sta già lavorando intensamente; come pure la squadra di Emilio Cuk.


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