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Le marangole di Sant'Emiliano una storia vintage

merangole le arance di Trevimerangole le arance di TreviLa merangola di Trevi. Torna l'antica tradizione del mercato contadino il 23 gennaio 2022. Un tempo per la festa del patrono le piazze si tingevano di arancio, il colore del frutto che riempiva banchi e bancarelle in quell'occasione speciale. Questi frutti erano considerati talmente rari e preziosi che se un giovane offriva a una ragazza un'arancia amara, o meglio una merangola, il gesto equivaleva a una dichiarazione d'amore.

Il frutto, l'arancia di Sant'Emiliano, in dialetto locale viene chiamato merangola o melangola (alcune testimonianze si trovano addirittura in alcuni statuti comunali di Terni del 1300.

Il succo delle merangole, in passato, veniva utilizzato per condire bruschette o carne di maiale che accompagnavano la degustazione dell'olio nuovo. Eccovi la ricetta suggerita dall'azienda agricola Terra Majura.  

Bruschetta con succo di merangola. Porre delle fette di pane casareccio raffermo sulla brace e abbrustolirle. Disporre le fette in un ampio piatto, salarle quanto basta, aggiungere qualche goccia di succo di merangola e olio extra vergine di oliva in abbondanza.

 

"Le pellegrine in sosta che hanno durato
tutta la notte la loro litania
s'aggiustano gli zendadi sulla testa,
spengono i fuochi, risalgono sui carri.
Nell'alba triste s'affacciano dai loro
sportelli tagliati negli usci i molli soriani
e un cane lionato s'allunga nell'umido orto
tra i frutti caduti all'ombra del melangolo."

(Eugenio Montale - Le occasioni 1928-1939 - Elegia di Pico Farnese) 

 

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