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Ivan Borsato. La birra al Radicchio nasce al centro del Mondo

La birra al radicchio di Ivan Borsato, Birrificio CasavecciaLa birra al radicchio di Ivan Borsato, Birrificio Casaveccia

Siamo a nord di Treviso, ai piedi del Montello. La località è Camalò, una frazione del comune di Povegliano. Camalò è famosa per una credenza popolare che la vede mitologicamente collocata al centro del mondo, perché si dice che il “Lavaio” (monumento ai caduti, una grande vasca circolare con un obelisco piantato nell’isoletta al centro) sia il buco lasciato dal compasso quando Dio disegnò la circonferenza della terra.

Il progetto innovativo invece nasce quando Paolo Manzan (presidente del consorzio per la tutela del Radicchio Rosso di Treviso IGP) ha sfidato Ivan Borsato del birrificio artigianale omonimo, nella creazione di una birra al radicchio. La titubanza assale in un primo momento il mastro birraio, poiché altri colleghi producevano questa tipologia di birra, anche se nessuna di queste aveva convinto appieno il presidente. In un incontro alle 6.30 di mattina, i due, seduti a tavolino, assaggiano i diversi radicchi preparati (arrosto, essiccato, frullato, glassato, caramellato…) e scelgono la base. Radicchio essiccato a forno ventilato 70°-80° per 4 ore. Operativamente viene infuso in due momenti: il primo durante la fine della fase di "bollitura", essiccato viene frullato e messo in infusione (per avere la massima superficie di contatto) per circa 20 minuti, la seconda durante la fermentazione tumultuosa, inserito intero in una sacca di tessuto, messo in infusione per rilasciare gradualmente il proprio aroma per 4/5 giorni. “La birra al Radicchio è una cosa strana” mi spiega il giovane e intraprendente birraio “ Se da un lato sarebbe arduo ricavare un’ammaricazione dal radicchio, è notoriamente dolce e croccante, dall'altra possiamo però ricavare un profumo. La sensazione olfattiva più tipica del Radicchio di Treviso è sicuramente nella sua forma grigliata, sfiorando il concetto di bruciacchiato. Da qui abbiamo preso la strada della essicazione molto spinta utilizzando il forno. Puntiamo sicuramente al naso, ma in bocca la cottura si sente, la sensazione di affumicato è presente, lieve e non esagerata, poco persistente ma equilibrata pensando alla delicatezza del radicchio. Le note di affumicato lasciano spazio a una birra beverina e poco amara” queste le spiegazioni tecniche che ci racconta Ivan Borsato della sua birra. Degustata all’evento “ Il radicchio Rosso di Treviso IGP alla conquista della capitale” a l’Hotel St. Regis di Roma, si conferma davvero interessante, particolare nelle note odorose e al palato, lasciando quella morbidezza che stupisce, non tralasciando la freschezza che invita alla bevuta.

Il micro birrificio nasce nel 2007 quando Ivan si avvicina a questo settore, orfano del vino che non gli dà più le soddisfazioni di una volta. Inizia con produzione casalinga delle birre da estratto, per poi passare al All-grain con altri tre amici appassionati. Nel 2009 dopo aver organizzato assieme alla Pro Loco locale la prima rassegna delle birre artigianali, capisce che la sua passione può diventare altro. Appassionato di cibo e materie prime, incomincia a mettere su le basi del suo sogno con la produzione della birra, successivamente creando un prodotto da abbinamento con questo, corona il suo progetto. “Small&Smart” così si definiscono. Piccoli per la loro effettiva dimensione (sala cotta da 3hl). Intelligenti per la ricerca che ci mettono nei loro prodotti. Le loro birre nascono per essere abbinate al cibo e non fini e se stesse, nel catalogo ci sono 5 birre per 5 abbinamenti diversi, ma complementari tra di loro. Non vogliono essere definiti di "nicchia" perché pensano che abbinamento col cibo, bicchiere da degustazione e temperature di servizio, siano ormai considerazioni d'obbligo per la birra artigianale italiana. Inoltre si concentrano sulla cultura. Tramite collaborazioni con gli istituti alberghieri, le degustazioni con gli chef, le iniziative con le accademie dei birrai. La massima espressione del loro "far cultura" è sicuramente la Rassegna Triveneta delle Birre artigianali, che si tiene negli ultimi tre fine settimana di novembre. Una piattaforma che ospita una ventina di birrifici con almeno 80 birre diverse in degustazione, rigorosamente artigianali ed in bottiglia, abbinamenti col menu serate di degustazione e di presentazione dei prodotti brassicoli da parte dei produttori.

Colpita dall’etichetta stile fumetto American vintage , scopro che vengono disegnate da KUKUXUMUSU, una giovane azienda di creativi Spagnola con sede a Pamplona (www.kukuxumusu.com) e ogni etichetta diventa portavoce di una situazione, di una storia, un qualcosa che rappresenti o racconti la birra contenuta nella bottiglia, superare il concetto canonico di contenitore per trasformarlo in un manifesto della creatività. Prossima avventura, alcuni progetti nel campo agricolo in collaborazione con la Confederazione italiana Agricoltori e Turismo Verde Treviso (associazione degli agriturismi), oltre alle collaborazioni con l'amico Paolo Manzan del Consorzio.

L'indirizzo preciso per andarli i a trovare o se desiderate contattarli :

Ivan Borsato Birraio D.I.
Via Povegliano 45/2
31050 Camalò - TrevisoM 335/6931266
T 0422/872397
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Web:
www.ivanborsato.it

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