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Lo stracchino all'antica delle Valli Orobiche - Ricetta dei Brustolot con stracchino in pastella

Pagina 2 di 2: Ricetta dei Brustolot con stracchino in pastella

BRÜSTOLOT CON SALVIA, CAROTE E STRACCHINO IN PASTELLA

brustolot con stracchino in pastellabrustolot con stracchino in pastellaIngredienti per 6 persone
PER I BRÜSTOLOT
250g. di farina bramata per polenta
1l. d'acqua
50 g. di Stracchino all’antica delle Valli Orobiche
1/2 cucchiaio di sale grosso integrale

Per la pastella
100g. di farina di riso
150g. di birra o acqua ghiacciata
2 carote
Qualche rametto di salvia
100g di Stracchino all’antica delle Valli Orobiche
Olio di semi q.b. per friggere
Sale grosso integrale q.b.
Tempi di esecuzione: 60 minuti per la polenta + 60 minuti per le altre preparazioni compresi
i brüstolot.

PREPARAZIONE
Iniziate con il preparare la polenta.
Portate a bollore a l'acqua con il sale integrale, quindi versate a pioggia la farina bramata e
cuocete per 50 minuti. La polenta dovrà essere molto compatta.
Quindi versatela in un recipiente e fatela raffreddare per qualche minuto.
Nel frattempo preparate i tocchetti di stracchino che dovranno essere inseriti all'interno delle
crocchette.
Aiutandovi con uno scavino, ricavate 8 palline di stracchino che andrete a tagliare a metà così da
ottenerne 18.
Prendete la ciotola con la polenta e con un cucchiaio prendetene un po'. Date la forma di una
crocchetta, appiattitela leggermente sul palmo della mano facendo un incavo al centro così da
mettere un tocchetto di stracchino. Chiudete bene, iniziando dal centro e poi spostandovi verso le
estremità e conferendo la forma sferica facendola roteare sui palmi delle mani.
Preparate 18 crocchette di polenta e mettetele da parte.
Passate ora al tris in pastella.
Ricavate dallo stracchino dei bocconcini, io ho usato sempre lo scavino, e lasciateli da parte.
Lavate d asciugate molto delicatamente la salvia e mettete da parte anch'essa.
In ultimo pelate e lavate le carote, tagliatele a metà nel senso della lunghezza, quindi ricavate dei
bastoncini.
In una ciotola, setacciate la farina di riso quindi versate a filo la birra e mischiate con una frusta o
una forchetta, la pastella dovrà avere essere piuttosto densa, pertanto aggiungete la birra poco per
volta così da ottenere la giusta consistenza.
A questo punto mettete sul fuoco una bistecchiera, in ghisa è l’ideale, portatela a temperatura,
adagiate sopra i brüstolot e rigirateli di tanto in tanto così da non attaccarli troppo sul fondo. Pulite
il fondo della bistecchiera ad ogni giro, così da non creare fumo e bruciare la polenta che si è
attaccata sul fondo.
Adagiate le crocchette sulla carta assorbente.
Nel frattempo portate a temperatura l'olio per friggere il tris in pastella, fate la prova con un goccio
di pastella. Iniziando dalle carote, scolate i bastoncini dalla pastella in eccesso e tuffateli nell'olio
bollente, fateli dorare per un paio di minuti quindi adagiateli sulla carta assorbente e salateli.
Continuate con le foglie di salvia e in ultimo con i tocchetti di stracchino. In quest'ultimo caso non
scolate la pastella, altrimenti le parti "scoperte" si scioglieranno con il calore dell'olio e non
terranno più la forma.
A questo punto possiamo preparare i nostri coni per un aperitivo in versione street food di tutto
rispetto. Per ogni cono mettete tre brüstolot, due tocchetti di stracchino un rametto di salvia e
qualche bastoncino di carota.
Io l'ho presentato nei coni ma può essere presentato anche in grande piatto di portata dove poi
ognuno sceglierà le quantità che vorrà. Inutile dire che deve essere mangiato tutto rigorosamente
caldo: il forno può essere un grande alleato per tenere in temperatura il tutto, ma tenendo lo
sportello aperto con un cucchiaio di legno altrimenti l'umidità renderà molli le carote e la salvia che
invece dovranno essere croccanti.

Lo Stracchino All’antica delle Valli Orobiche è un formaggio a pasta molle, sapore intenso e
persistente al palato, non troppo pastoso, si adatta a tante prelibatezze ma ritengo che
l'abbinamento con la polenta sia il migliore in quanto si può assaporare al meglio questo formaggio
non avendo contaminazioni di sapori con altri cibi.
Che dire, ho scoperto un formaggio che mia nonna amava ma che io non ho mai apprezzato fino in
fondo e grazie ad una giornata alternativa passata presso una malga l'ho conosciuto meglio.
Finisco dicendo che il formaggio a latte crudo è un bene prezioso della tradizione contadina che
deve essere tutelato e non fa per niente male, a meno che non cadiate dal sentiero come ho fatto
io, ma quella è un'altra storia.....

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