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Funghi, funghi delle mie brame...

Vorrei innanzitutto rinfrescarvi la memoria sulla frase “andiamo a raccogliere funghi?” Non dimentichiamoci che senza un’adeguata conoscenza possono intercorrere diversi rischi, dal classico e lieve mal di pancia alla cosiddetta Morte. Questo vale anche per la raccolta delle erbe spontanee. Vorrei sempre ricordare senza fare dell’allarmismo che di solito si va all'ospedale non con i funghi mortali (quelli portano al cimitero) e, nel caso di salvezza, di solito si abbisogna del trapianto del fegato) ma con i funghi cosiddetti commestibili, mal cucinati e mal conservati: è accertato che questi casi sfiorano l’80% dei ricoveri per avvelenamento.

Seconda premessa: nel Friuli Venezia Giulia vige una legge Regionale in materia (n. 12 del 15 maggio 2000). Naturalmente bisogna essere muniti di un permesso (patentino) dopo aver superato un esame negli uffici Provinciali competenti: le nozioni sui funghi si apprendono o aggregandosi a qualche Gruppo Micologico, o da autodidatti. Ci sono infatti sono i libri a disposizione da studiare per l’esame finale.

Non bisogna mai dimenticare che ci sono zone dove la raccolta è vietata: sui terreni privati idoneamente tabellati, nelle riserve naturali e nei biotopi ai sensi della LR 42/96. È permessa la raccolta di un quantitativo di 3 Kg di funghi al giorno a meno che il fungo non sia più grande, oppure si tratti di un cespo gigante. Non si può raccogliere l’Amanita Caesarea (Ovolo) allo stadio embrionale di (uovo): può essere confusa con altre Amanite pericolose, ed è anche vietata la raccolta del gruppo Boletus (Porcini) con il diametro del cappello inferiore ai 3 cm. Non bisogna usare uncini, rastrelli o altro per non compromettere il substrato rovinando le Ife (i filamenti che creano il Micelio.

Superati tutti questi necessari obblighi, supponiamo che abbiate fatto un buon raccolto di funghi. E’ importante sapere che non si mettono i funghi nelle borse di plastica, ma in contenitori ben aerati (nel cestino): nelle borse chiuse la flora batterica raddoppia ogni 18 minuti (provate a pensare a quei funghi che stanno ore e ore nelle borse, da quando si comincia a camminare a quando si arriva a casa; potrei dire che sono già cotti)dal calore sprigionato dai batteri stessi senza tralasciare una certa carica di tossine.

Il 90 % dei funghi è costituito da acqua, 3% da Selenio e in più c’è una buona quantità di Chitina o Micosina: per chi non lo sa la Chitina è quella sostanza che crea i gusci degli scampi, della aragoste, dei gamberetti e di tutti i crostacei e può essere non tollerata, oltre a essere una tossina da accumulo.

Ultimo avvertimento fatto da un appassionato di funghi quale sono: non si devono mangiare MAI mangiare funghi crudi!

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