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Conosciamo e sosteniamo il pecorino di Farindola

Di fronte alla tragedia dell'hotel Rigopiano sul Gran Sasso si resta muti, ma la località di Farindola riporta alla mente a noi cultori dei sapori e dei prodotti della tradizione regionale italiana, il pecorino di Farindola. Ve ne parliamo in breve affinchè questo - dopo i tanti eventi all'amatriciana- sia un altro prodotto da sostenere con l'acquisto e la promozione, come le lenticchie di Castelluccio di Norcia e altri. Il pecorino di Farindola è un formaggio, prodotto in quantità limitate, fatto con il latte di pecora e caglio suino. Prende il nome dal paese di Farindola, ma viene prodotto anche in località limitrofi, poste sul versante orientale delGran Sasso. Probabilmente è l'unico formaggio al mondo prodotto con l'aggiunta del caglio suino, secondo un metodo tradizionale che risale ai tempi dell'antica Roma. Del Caseus Vestinus parla Plinio il Vecchio e Marziale ne descrive tutte le fasi di produzione. Un tempo era un prodotto del tutto familiare. L'uomo si occupava del pascolo, del foraggio e della tosatura delle pecore, mentre alla donna spettavano la mungitura, la caseificazione e le delicatissime operazioni di stagionatura e conservazione. E' un prodotto P.A.T. (Prodotto Agroalimentare Tradizionale, denominazione istituita e riconosciuta dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali), formaggio a pasta dura o semidura, la cui stagionatura avviene all'interno di armadi di legno chiamati “vecchie madie".

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