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Come mangiare la mela

Mangia la mela … ma in modo corretto per favore

 «Ab ovo ad malum», ossia dall’uovo come antipasto alla mela in chiusura di cena, è il saggio criterio inventato dai Romani per la perfetta sequenza delle cibarie in tavola, applicando i consigli dei medici cha da Ippocrate in poi conoscevano le proprietà nutrizionali e digestive della mela.

Il moderno Galateo della tavola impone l’uso di posate per quasi tutto ciò che arriva sulla mensa, pertanto detta regole anche per mangiare la frutta. La mela si taglia in quattro parti utilizzando forchetta e coltello, poi ad ogni quarto alla volta si toglie la buccia con il coltello, tenendolo fermo con la forchetta. Sempre adoperando entrambe le posate, si scarta il centro coi semi e si ricavano pezzi più piccoli che si portano alla bocca, uno alla volta, infilzati sulla forchetta. Altrettanto si fa con la pera e anche con la pesca.

La perfezione in queste operazioni si raggiunge quando: a) non si asporta mezzo chilo di polpa assieme alla buccia, b) si evita di produrre quegli assordanti e raccapriccianti rumori che scaturiscono dallo scontro del coltello con il piatto, c) quando i pezzi che si stanno tagliando restano nel piatto e non schizzano sulla tovaglia.

Per saperne di più sulla simbologia della mela vai a questo link http://www.qbfvg.it/index.php?option=com_content&view=article&id=741:la-simbologia-della-mela-&catid=1:pubblicati&Itemid=50

 

 

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