La blave di Mortean

Blave = granoturco. Morteàn = Mortegliano.  Ecco tradotti per i non friulanofoni due vocaboli che definiscono una farina speciale per una polenta di eccellenza. Blave di Mortean è una farina da polenta ottenuta da varietà autoctone di mais coltivate in terreni del comune di Mortegliano (provincia di Udine). Il seme utilizzato è selezionato da

 varietà tradizionalmente coltivate in Friuli, con granella a colorazione gialla, bianca o rossa.
La raccolta avviene a spiga intera e le spighe vengono selezionate manualmente per eliminare il prodotto non idoneo. L'essiccazione della granella è effettuata a bassa temperatura con ventilazione forzata o con metodo tradizionale, ma sempre in modo da conservare il profumo naturale del prodotto. Dopo un’attenta macinazione si ottiene la farina da commercializzare nei tipi gialla nostrana e bianca nostrana, farina né troppo fine né troppo grossa.
La coltivazione e la lavorazione del mais sono disciplinate dal regolamento "Blave Di Mortean", che garantisce uno sviluppo equilibrato e senza forzature della pianta (anche a costo di minori produzioni); la granella viene conservata e macinata secondo necessità, per esaltare le caratteristiche del prodotto finale.

Delle prospettive della coltura del mais si parlerà in un convegno giovedì 8 settembre dalle 20.30 proprio a Mortegliano presso la palestra comunale in Via L. da Vinci.  Un incontro informativo e divulgativo che vuole analizzare le diverse prospettive per una corretta gestione del rapporto tra la coltura del mais e gli insetti che possono danneggiare le produzioni e la qualità della granella. Gli altri temi sono quelli di una corretta gestione dell’acqua per un risparmio energetico e per un maggiore rispetto dell’ambiente. Verranno altresì affrontate le problematiche relative alla gestione del rischio in agricoltura e analizzate le prospettive della coltura nei prossimi anni nel medio Friuli.

La comunità di Mortegliano attraverso il progetto “Blave di Mortean”, che propone prodotti di qualità derivati dai cereali ed in particolare dal mais coltivato e trasformato secondo la tradizione, desidera in questo modo restare un punto di riferimento regionale per il confronto e l’approfondimento di tematiche legate alle produzioni di qualità e dei prodotti tipici.