sedano nero di TreviVoi lo conoscete il sedano nero? Quello maestoso e speciale che cresce nella zona di Trevi e che è diventato Presidio Slow Food? Domenica 7 Novembre 2021 sarà protagonista di una specaile degustazione nel Complesso Museale di San Francesco di Trevi.
Il Sedano Nero di Trevi è una varietà autoctona che si pianta il giorno del Venerdì Santo e raggiunge la sua maturazione a ottobre, quando presenta le costole di colore scuro.
Si inizierà alle 11 con una visita guidata all'interno del Museo e al termine i visitatori saranno guidati alla scoperta dei sapori tipici del territorio con una degustazione di sedano trevano. Il miglior modo per assaporare il gusto di questo pregiato prodotto è al naturale, a crudo, immergendolo in una miscela di olio d'oliva, sale e pepe, un semplice ma goloso pinzimonio. Verranno proposti anche accostamenti mirati con formaggi e anche una particolare birra che ha il seano nero fra gli ingedienti.
BIOEST Circolo Istria APILAND propongono a Trieste un corso di avviamento all’APICOLTURA con pratica in apiario. Obiettivo del corso è quello di far acquisire le competenze di base ai partecipanti per iniziare ad allevare le api con piacere e soddisfazione. Il corso, pur avendo una base teorica, è strutturato essenzialmente sugli aspetti pratici dell’allevamento. Il confronto con docenti esperti del settore sarà alla base dell’apprendimento.
Sabato 30 ottobre 2021 Le api nel susseguirsi delle stagioni - Il calendario dei lavori in apicoltura.
Sabato 30 ottobre 2021 I prodotti dell’alveare e le attrezzature Introduzione alle patologie delle api.
Sabato 6 novembre 2021 controllo arnia e legislazione apistica
Lezioni pratiche in apiario dalle 11 alle 13 su prenotazione al 3287908116 con Danilo Ritossa, Livio Dorigo e Tiziana Cimolino
12 produttori di Nas-cëtta di Novello, uno dei Comuni simbolo della produzione del Barolo, hanno deciso di conservare e reintrodurre la Nas-cëtta, una varietà autoctona che era a rischio di estinzione, dedicandole alcuni ettari sacrificando il Nebbiolo.
Culatello SquisitoA Modena per la degustazione degli Champagne, con 121 maison e oltre 600 etichette, non mi sono perso la lezione su un'altra eccellenza come il culatello. L'incontro era curato dal maestro norcino Angelo Capasso dell'azienda Squisito di Soragna (PR)dal 2020 in partnership con la Greci industria alimentare.
Sempre più italiani sono disinformati in ambito alimentare, consumano pasti in pochi minuti e cercano di “recuperare” con cibi molto elaborati. Sebbene 6 su 10 affermino di essere esperti di cibo, il 46% ancora confonde le calorie con i grassi e solo un italiano su 3 (31%) conosce la differenza tra i diversi tipi di acqua. È quanto emerge da uno studio di In a Bottle condotto in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 1.200 italiani – uomini e donni tra i 20 e i 55 anni – attraverso un monitoraggio sui principali social network, blog, forum e community e coinvolgendo un pool di 30 esperti tra nutrizionisti e dietologi per indicare gli errori da evitare e le regole da seguire per un corretto regime alimentare.
Quasi la metà degli intervistati (48%) confessa di consumare alcuni pasti frettolosamente durante la giornata, mentre addirittura il 24% ammette di saltare la prima colazione. Inoltre, soltanto il 17% conosce la giusta composizione dei nutrienti necessari per un pasto corretto e solo il 22% ammette di sapere che bere acqua durante i pasti favorisce la digestione.
Dagli esperti arrivano le 10 regole per mangiare in maniera sana ed equilibrata. Inutrizionisti concordano nell’affermare che la conta delle calorie rappresenti il modo più sbagliato per perdere peso. Ciò che importa è, infatti, l’analisi qualitativa dell’alimento e, dunque, la lettura dell’etichetta per verificare la presenza e la relativa quantità di tutte le sostanze che compongono quel prodotto.
Una spia della scarsa cultura alimentare si ha a partire dalla terminologia. Per esempio i carboidrati per un 25% sono unicamente la pasta mentre per il 19% sono i dolci. E il metabolismo? Per il 37% è “qualcosa che ti spinge a ingrassare”. A questo si aggiunge la conoscenza scarsa del concetto di dieta: per il 68% vuol dire semplicemente ridurre la quantità di cibo, mentre solo il 26% ritiene che sia un regime alimentare che va variato e abbinato a uno stile di vita sano e corretto.
Dieta vuole dire riorganizzazione alimentare
Che cosa si fa quando si vuole perdere peso? Il 24% degli italiani intervistati in quest'ultimo studio indagine di cui scriviamo confessa di rinunciare alla colazione per dimagrire, mentre altri preferiscono mangiare poco a pranzo (21%). Niente di più sbagliato: infatti saltare i pasti non agevola il dimagrimento ma incide negativamente sulla concentrazione di zuccheri ed energia nel corpo. Altro errore che si commette è quello di consumare durante il giorno cibi molto elaborati (29%) per recuperare i pasti saltati; vanno preferiti invece alimenti semplici come frutta, verdura, legumi, pasta, pane, carne pesce.
Oltre la metà (51%) sceglie l’acqua giusta da bere in base al prezzo, mentre solo il 32% lo fa leggendo l’etichetta per scoprire alcune voci essenziali come residuo fisso, pH e presenza di minerali. Stando all’acqua, in linea generale vige solo l’idea sommaria che “c’è quella minerale e quella di rubinetto (51%), mentre solo un italiano su 3 (31%) conosce la differenza tra acqua minerale e oligominerale. Parlando di residuo fisso, il 38% ignora cosa sia e il 26% ritiene si tratti di sostanze nocive da evitare. Quando bere acqua? La maggioranza (59%) beve solo quando avverte lo stimolo della sete, mentre il 34% ammette di idratarsi costantemente durante la giornata per raggiungere la dose giornaliera consigliata di circa 2 litri al giorno. Un altro errore riguarda il consumare bevande zuccherate quando si ha sete (42%). E bere durante i pasti si può? Slo il 22% lo fa, mentre quasi la metà (41%) preferisce bere prima di cominciare il pasto per sentirsi sazi e quindi mangiare meno. “Molti ritengono sia un errore bere acqua durante i pasti, ma ciò non è vero – puntualizza il dottor Fiocca - la maggior parte delle reazioni del nostro organismo stomaco avvengono in acqua. Avere la giusta quantità di acqua nello stomaco favorisce la produzione di acido cloridrico e di conseguenza una buona digestione”.
Ecco per voi 10 suggerimenti da seguire 1. Quantità: scegli quantità adeguate (porzioni) di alimenti appartenenti a tutti i diversi gruppi. 2. Varietà: consuma, all’interno dello stesso gruppo e/o sottogruppo, tutte le diverse tipologie di alimenti, alternandoli durante i vari pasti della giornata. 3. Tempo: evita di stare a digiuno a lungo. Quando passa troppo tempo tra un pasto e l’altro, anche se non ce ne accorgiamo, si abbassa molto l’attenzione e la capacità di concentrazione. È consigliato spezzare il digiuno anche mediante piccoli spuntini non impegnativi. 4. Velocità: evita la fretta, per esempio non mangiare sulla scrivania davanti al pc. Approfitta per fare una pausa vera. Mangiare velocemente induce a consumare di più nel corso della giornata, aumentando il rischio di eccesso di peso. Invece chi mangia a tavola o in un posto dedicato ha più coscienza degli alimenti che ha mangiato. 5. Più verdura e meno carne: aumenta la varietà e la quantità degli alimenti di origine vegetale. Abituati a consumare anche più tipi di verdura e frutta nello stesso pasto. 6. Bere acqua: l’acqua è un'alleata preziosa per il nostro organismo e aiuta a mantenere le cellule idratate, permettendole di svolgere le funzioni vitali. È consigliata l'assunzione di almeno 2 litri di acqua al giorno. Inoltre, bere acqua durante i pasti favorisce il metabolismo. 7. Fuori casa: fai attenzione alle quantità consumate quando mangi fuori casa. 8. Prima colazione: fai tutti i giorni un’adeguata prima colazione. 9. Cena: per riposare adeguatamente la notte è importante la sera non esagerare con porzioni, sughi e condimenti. Inoltre, se hai consumato carboidrati a pranzo è il caso di evitarli a cena. 10. Diversificazione: diversifica le scelte alimentari. La monotonia nella selezione di cibi può comportare anche il rischio di ingerire ripetutamente sostanze indesiderate. Twitter: @inabottle_mag
Premio Internazionale Rilke Duino Aurisina. Gruppo finalisti e vincitori
Cerimonia di Premiazione del I Premio Internazionale “Rainer Maria Rilke” Duino Aurisina il 16 ottobre 2021 al Castello di Duino. Iniziativa del Gruppo Ermada Flavio Vidonis, nell'ambito del festival Duino&Book.
Al bando della prima edizione hanno partecipato 179 poeti.
Donne del cibo 2021Il progetto DONNE del Cibo – Racconti di cultura alimentare è stato protagonista di un incontro a Pordenone, nell’ambito del festival enogastronomico PORDENONE ARTANDFOOD. Giuliana Masutti, Virginia Zanni, Alessandra Disnan, Francesca De Vecchi e Maria Teresa Gasparet (abbiamo messo i nomi e cognomi nell'ordine in cui appaiono nella foto sopra n.d.r.) hanno animato il convegno dal titolo “Il cibo raccontato dalle donne: cultura, territorio, sostenibilità” organizzato dal Comune di Pordenone e da Concentro – CCIAA Pordenone-Udine. I temi sviluppati durante l’incontro verranno riproposti attraverso delle dirette on line il mercoledì alle 16.30 sulla pagina Facebook di DONNE del Cibo 20 ottobre Elena Consonni intervista Giuliana Masutti 3 novembre Tamara Gaiatto intervista Francesca De Vecchi 17 novembre Elena Consonni intervista Alessandra Disnan 1 dicembre Tamara Gaiatto intervista Maria Teresa Gasparet
DONNE del Cibo
Racconti di cultura alimentare è un progetto nato online durante il periodo più critico della pandemia. Un gruppo di professioniste, ognuna con competenze specifiche in ambito cibo e vino ha deciso di dare vita a una serie di iniziative per comunicare il valore che la filiera agroalimentare italiana esprime.
Tiramisù creativo campione del mondo con prosciutto e melone
Tiramisu. Duecento pastry chef provenienti da ogni parte del mondo, nel tentativo di conquistare il titolo con le loro personalissime versioni del dolce al cucchiaio più famoso al mondo. I vicnitori sono Stefano Serafini (62 anni, gioielliere, originario di Venezia) residente a Bassano del Grappa (Vicenza), che ha concorso per la “ricetta originale” del dolce (uova, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e cacao) ed Elena Bonali (52 anni, originaria di Milano, insegnante di nuoto) residente a Brasschaat (Anversa, Belgio) nella “ricetta creativa” (possibilità di aggiungere fino a tre ingredienti e sostituire il biscotto) con una ricetta con prosciutto e melone.
Tiramisù classico
«E’ un risultato frutto dell’amore e lo dedico a mia moglie Elena, la mia coach invisibile che mi supporta fin dall’inizio di questa avventura», ha commentato Serafini.
«Amo sperimentare e questa volta sono stata premiata. E’ una ricetta che nasce dall’estate italiana, con il prosciutto crudo tostato, il melone e i Pavesini»., ha - ha raccontato Bonali. Stefano Serafini ed Elena Bonali
Scuola del Cioccolato PeruginaLa Scuola del Cioccolato Perugina insieme al suo maestro Alberto Farinelli celebrano con Bake off Italia un ingrediente per cui tutti conoscono la città di Perugia: il cioccolato. Proprio a Perugia, nel 1907, nasceva infatti Perugina con il suo cioccolato. A Perugia è presente anche la Casa del Cioccolato Perugina, al cui interno trova spazio la celebre Scuola del Cioccolato Perugina luogo d’eccellenza e dalla grande expertise.
Ed è proprio la Scuola del Cioccolato Perugina, insieme al Maestro cioccolatiere Alberto Farinelli, ad aver ospitato nella propria città il programma più goloso della tv: Bake Off – Dolci in forno, il cooking show targato BBC, prodotto da Banijay Italia per Discovery Italia, in onda ogni venerdì alle 21:10 su Real Time (canale 31). Gli aspiranti pasticceri e due dei tre giudici – Ernst Knam e Damiano Carrara -- insieme alla conduttrice Benedetta Parodi, si sono recati, in occasione della quinta puntata, a Perugia.
I concorrenti a Perugia
Le tre prove previste nel programma – prova tecnica, prova creativa e prova a sorpresa – sono state tutte a base di cioccolato. Dopo la prima parte creativa, in cui i pasticceri sono stati valutati per la rivisitazione del famoso tris di Ernst Knam (una leggera mousse ai tre cioccolati), i concorrenti si sono sottoposti a Perugia alla prova tecnica: la realizzazione della Ciaramicola, dolce tradizionale perugino, che però non prevede il cioccolato.
La Ciaramicola è infatti una ciambella bianca e rossa, i colori di Perugia, coperta da cinque pinnacoli di meringa bianca, che ricordano i cinque rioni della città, e decorata con dei confettini colorati. Si prepara soprattutto nel periodo pasquale ma si fa notare tutto l’anno nelle vetrine di ogni pasticceria. concorrente con torta
Gli aspiranti pasticceri sono stati messi alla prova non con la classica Ciaramicola ma con la rivisitazione al cioccolato di Ernst Knam, la Ciaramicolen. L’impasto della ciambella non viene in questa versione modificato ma a esso viene aggiunto il cioccolato in pezzi e una bagna all’alchermes dopo la cottura, oltre a una crema al cioccolato in cottura. La torta è poi glassata bianca in onore del colore originale (la meringa bianca) e decorata con una coulis di lamponi.
Scuola del Cioccolato Perugina
Una volta conclusa anche la seconda prova i concorrenti hanno affrontato la sfida a sorpresa preparata da Clelia: la realizzazione di dolci al cioccolato su stecco. In tutte e tre le prove gli aspiranti pasticceri hanno utilizzato un ingrediente speciale per la realizzazione dei propri dolci: Perugina Granblocco, disponibile in tre varianti: GranBlocco Cioccolato Latte 30% Cacao, dal gusto morbido, GranBlocco Fondente Extra 50% Cacao, dal gusto intenso e GranBlocco Fondente Extra 70% Cacao, dal gusto extra intenso.
Praticamente conclusa la stagione della raccolta delle pregiate Pruneaux d’Agen IGP, vera e propria prelibatezza proveniente dai rigogliosi frutteti di susine Ente du Lot et Garonne, nel Sud-Ovest della Francia dove l'influenza del Mediterraneo e dell'Oceano conferisce al frutto un equilibrio particolare tra dolce e acidulo, che è all'origine delle sue qualità peculiari. Note e apprezzate per la polpa sottile, morbida e saporita, queste prugne sono garantite dalla qualità europea certificata.
L'andamento climatico 2021 è stato caratterizzato da un forte episodio di gelo in primavera, periodo in cui le piante erano ancora in fiore, provocando un impatto significativo sulla produzione. Il raccolto 2021 sarà quindi meno ricco rispetto agli anni precedenti; tuttavia, i produttori assicurano che le scorte accumulate consentiranno di soddisfare la domanda fino alla prossima stagione. Pruneaux d'Agen
Per ottenere le Pruneaux d’Agen, chiamate anche "oro nero dell'Aquitania"i frutti vengono raccolti ed essiccati secondo rigidi disciplinari.
Dopo la raccolta i frutti vengono rapidamente trasportati in una stazione di essiccazione dove vengono lavati e smistati in base alla dimensione. Successivamente vengono disposti su dei graticci e fatti essiccare per 20-24 ore all’interno di un tunnel di essiccazione. È proprio l’accuratezza con cui viene realizzato questo procedimento tche ha permesso alle Pruneaux d’Agen di ottenere nel 2002 l'Indicazione Geografica Protetta (IGP) offrendo così ai consumatori la qualità europea del marchio.
METODO DI PRODUZIONE L'albero dell'Ente viene preparato alla produzione per ben tre anni e i primi frutti si possono raccogliere solo dal settimo anno in avanti. Le susine vengono raccolte tra il 25 agosto e il 25 settembre. Si utilizzano macchine che scuotono gli alberi e, contemporaneamente, raccolgono i frutti. Ne occorrono circa tre chili e mezzo per ottenere un chilo di prugne secche. Solo le migliori vengono lavate e sistemate su vassoi fatti con assicelle di legno o canne intrecciate. Poi le prugne vengono disidratate a temperatura controllata (55-60°C), in speciali forni, che le mantengono intere e consistenti, con la pelle corrugata ma senza fessure. Al termine del processo, che dura alcune ore, le prugne secche vengono suddivise per calibro, quindi reidratate immergendole per poco in acqua a 80 °C. Le Pruneaux d'Agen mi-cuit sono semisecche, vengono ottenute arrestando l'essiccazione quando il tenore di umidità del frutto è sceso tra il 30 e il 35 %. Le Pruneaux d'Agen IGP sono di colore nero brillante, hanno una consistenza morbida e la polpa di colore che va dal giallo all'ambra, il sapore è gustoso e dolce. La conservazione non prevede zuccheraggio.
pruneaux
Sono straordinariamente versatili e possono essere trasformate in crema di prugne, utilizzate anche per riempire le tipiche pruneux fourrés (prugne farcite), o in confettura. Vengono prodotti anche cioccolatini alla prugna, prugne allo sciroppo, al vino e all'Armagnac, praline, bon bon di prugne e acquavite.
pruneaux fourrés à la créme de pruneaux
STORIA La varietà a cui appartengono le Pruneaux d'Agen e le Pruneaux d'Agen mi-cuit IGP deriva probabilmente da una prugna-dattero, tonda e gustosa, venuta dalla Siria, i cui semi furono portati in occidente dai Crociati. La sua coltivazione conobbe una grande fortuna nel Medioevo: verso la metà del XIV secolo i monaci dell'abbazia di Clairac scoprirono che la prugna essiccata al sole acquistava un sapore molto gustoso, trasformandosi in un ottimo alimento conservabile. Il nome del prodotto è dovuto al fatto che, un tempo, il loro trasporto verso l'Inghilterra avveniva soprattutto per via fluviale, partendo dal porto di Agen.
Il Bureau national Interprofessionnel du Pruneau riunisce e rappresenta tutti i produttori francesi di pruneaux d'Agen e i lavoratori della filiera.
Daniele Cernilli premia l'enologo dell'anno 2022Enologo dell'anno 2022. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato durante la cerimonia che si è svolta sabato 2 ottobre 2021 all’Hotel Principe di Savoia di Milano. A consegnare il premio a Luca D'Attoma è stato Daniele Cernilli, il Doctor Wine ideatore della Guida essenziale dei vini d’Italia. Luca D’Attoma da trent’ anni è enologo consulente. Nel 1999 ha fondato la Wine Evolution Consulting. Pioniere della viticoltura biologica in Italia, nel 2000 ha fondato insieme ad Elena Celli, l’azienda Duemani di Riparbella, sulla Costa Toscana. www.lucadattoma.com