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Conoscete le Donne del Cibo?

 

Donne del cibo 2021Donne del cibo 2021Il progetto DONNE del Cibo – Racconti di cultura alimentare è stato protagonista di un incontro a Pordenone, nell’ambito del festival enogastronomico PORDENONE ARTANDFOOD. Giuliana Masutti, Virginia Zanni,  Alessandra Disnan, Francesca De Vecchi e Maria Teresa Gasparet (abbiamo messo i nomi e cognomi nell'ordine in cui appaiono nella foto sopra n.d.r.) hanno animato il convegno dal titolo “Il cibo raccontato dalle donne: cultura, territorio, sostenibilità” organizzato dal Comune di Pordenone e da Concentro – CCIAA Pordenone-Udine. 
I temi sviluppati durante l’incontro verranno riproposti attraverso delle dirette on line il mercoledì alle 16.30 sulla pagina Facebook di DONNE del Cibo
20 ottobre Elena Consonni intervista Giuliana Masutti
3 novembre Tamara Gaiatto intervista Francesca De Vecchi
17 novembre Elena Consonni intervista Alessandra Disnan
1 dicembre Tamara Gaiatto intervista Maria Teresa Gasparet

DONNE del Cibo

Racconti di cultura alimentare è un progetto nato online durante il periodo più critico della pandemia. Un gruppo di professioniste, ognuna con competenze specifiche in ambito cibo e vino ha deciso di dare vita a una serie di iniziative per comunicare il valore che la filiera agroalimentare italiana esprime.

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Tiramisu World Cup i vincitori

 

Tiramisù creativo campione del mondo con prosciutto e meloneTiramisù creativo campione del mondo con prosciutto e melone

Tiramisu. Duecento pastry chef provenienti da ogni parte del mondo, nel tentativo di conquistare il titolo con le loro personalissime versioni del dolce al cucchiaio più famoso al mondo. I vicnitori sono Stefano Serafini (62 anni, gioielliere, originario di Venezia) residente a Bassano del Grappa (Vicenza), che ha concorso per la “ricetta originale” del dolce (uova, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e cacao) ed Elena Bonali (52 anni, originaria di Milano, insegnante di nuoto) residente a Brasschaat (Anversa, Belgio) nella “ricetta creativa” (possibilità di aggiungere fino a tre ingredienti e sostituire il biscotto) con una ricetta con prosciutto e melone.

Tiramisù classicoTiramisù classico

«E’ un risultato frutto dell’amore e lo dedico a mia moglie Elena, la mia coach invisibile che mi supporta fin dall’inizio di questa avventura», ha commentato Serafini.

«Amo sperimentare e questa volta sono stata premiata. E’ una ricetta che nasce dall’estate italiana, con il prosciutto crudo tostato, il melone e i Pavesini»., ha  - ha raccontato Bonali. Stefano Serafini ed Elena BonaliStefano Serafini ed Elena Bonali

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È tempo di sugoli!

sugoli dal ricettario bimbysugoli dal ricettario bimby

Valentina Gallimberti con le sue belle foto e il suo pezzo "i miei primi sugoli" ce li ha fatti venire in mente anche quest'anno che li avevamo dimenticati: parliamo dei sugoli, una delle prime ricette pubblicate su questo quotidiano alimentare che Antonella Varotto ci ha regalato nel 2010 (sic), ricetta che poi abbiamo ripubblicato, ampliata, sotto il titolo "il più squisito dei budini". 

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Conoscete la Ciaramicola?

Scuola del Cioccolato PeruginaScuola del Cioccolato PeruginaLa Scuola del Cioccolato Perugina insieme al suo maestro Alberto Farinelli celebrano con Bake off Italia un ingrediente per cui tutti conoscono la città di Perugia: il cioccolato. Proprio a Perugia, nel 1907, nasceva infatti Perugina con il suo cioccolato. A Perugia è presente anche la Casa del Cioccolato Perugina, al cui interno trova spazio la celebre Scuola del Cioccolato Perugina luogo d’eccellenza e dalla grande expertise. 

Ed è proprio la Scuola del Cioccolato Perugina, insieme al Maestro cioccolatiere Alberto Farinelli, ad aver ospitato nella propria città il programma più goloso della tv: Bake Off – Dolci in forno, il cooking show targato BBC, prodotto da Banijay Italia per Discovery Italia, in onda ogni venerdì alle 21:10 su Real Time (canale 31). Gli aspiranti pasticceri e due dei tre giudici – Ernst Knam e Damiano Carrara -- insieme alla conduttrice Benedetta Parodi, si sono recati, in occasione della quinta puntata, a Perugia.

I concorrenti a PerugiaI concorrenti a Perugia

Le tre prove previste nel programma – prova tecnica, prova creativa e prova a sorpresa – sono state tutte a base di cioccolato. Dopo la prima parte creativa, in cui i pasticceri sono stati valutati per la rivisitazione del famoso tris di Ernst Knam (una leggera mousse ai tre cioccolati), i concorrenti si sono sottoposti a Perugia alla prova tecnica: la realizzazione della Ciaramicola, dolce tradizionale perugino,  che però non prevede il cioccolato.

La Ciaramicola è infatti una ciambella bianca e rossa, i colori di Perugia, coperta da cinque pinnacoli di meringa bianca, che ricordano i cinque rioni della città, e decorata con dei confettini colorati. Si prepara soprattutto nel periodo pasquale ma si fa notare tutto l’anno nelle vetrine di ogni pasticceria. concorrente con tortaconcorrente con torta

Gli aspiranti pasticceri sono stati messi alla prova non con la classica Ciaramicola ma con la rivisitazione al cioccolato di Ernst Knam, la Ciaramicolen. L’impasto della ciambella non viene in questa versione modificato ma a esso viene aggiunto il cioccolato in pezzi e una bagna all’alchermes dopo la cottura, oltre a una crema al cioccolato in cottura. La torta è poi glassata bianca in onore del colore originale (la meringa bianca) e decorata con una coulis di lamponi.

Scuola del Cioccolato PeruginaScuola del Cioccolato Perugina

Una volta conclusa anche la seconda prova i concorrenti hanno affrontato la sfida a sorpresa preparata da Clelia: la realizzazione di dolci al cioccolato su stecco.
In tutte e tre le prove gli aspiranti pasticceri hanno utilizzato un ingrediente speciale per la realizzazione dei propri dolci: Perugina Granblocco, disponibile in tre varianti: GranBlocco Cioccolato Latte 30% Cacao, dal gusto morbido, GranBlocco Fondente Extra 50% Cacao, dal gusto intenso e GranBlocco Fondente Extra 70% Cacao, dal gusto extra intenso.

 

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Conoscete le Pruneaux d'Agen IGP?

pruneauxpruneaux

Praticamente conclusa la stagione della raccolta delle pregiate Pruneaux d’Agen IGP, vera e propria prelibatezza proveniente  dai rigogliosi frutteti di susine Ente du Lot et Garonne, nel Sud-Ovest della Francia dove l'influenza del Mediterraneo e dell'Oceano conferisce al frutto un equilibrio particolare tra dolce e acidulo, che è all'origine delle sue qualità peculiari. Note e apprezzate per la polpa sottile, morbida e saporita, queste prugne sono  garantite dalla qualità europea certificata. 

L'andamento climatico 2021 è stato caratterizzato da un forte episodio di gelo in primavera, periodo in cui le piante erano ancora in fiore, provocando un impatto significativo sulla produzione. Il raccolto 2021 sarà quindi meno ricco rispetto agli anni precedenti; tuttavia, i produttori assicurano che le scorte accumulate consentiranno di soddisfare la domanda fino alla prossima stagione. Pruneaux d'Agen Pruneaux d'Agen

Per ottenere le Pruneaux d’Agen, chiamate anche "oro nero dell'Aquitania" i frutti vengono raccolti ed essiccati secondo rigidi disciplinari. 

 

 

Dopo la raccolta i frutti vengono rapidamente trasportati in una stazione di essiccazione dove vengono lavati e smistati in base alla dimensione. Successivamente vengono disposti su dei graticci e fatti essiccare per 20-24 ore all’interno di un tunnel di essiccazione. È proprio l’accuratezza con cui viene realizzato questo procedimento tche ha permesso alle Pruneaux d’Agen di ottenere nel 2002 l'Indicazione Geografica Protetta (IGP) offrendo così ai consumatori la qualità europea del marchio.

METODO DI PRODUZIONE
L'albero dell'Ente viene preparato alla produzione per ben tre anni e i primi frutti si possono raccogliere solo dal settimo anno in avanti. Le susine vengono raccolte tra il 25 agosto e il 25 settembre. Si utilizzano macchine che scuotono gli alberi e, contemporaneamente, raccolgono i frutti. Ne occorrono circa tre chili e mezzo per ottenere un chilo di prugne secche. Solo le migliori vengono lavate e sistemate su vassoi fatti con assicelle di legno o canne intrecciate. Poi le prugne vengono disidratate a temperatura controllata (55-60°C), in speciali forni, che le mantengono intere e consistenti, con la pelle corrugata ma senza fessure. Al termine del processo, che dura alcune ore, le prugne secche vengono suddivise per calibro, quindi reidratate immergendole per poco in acqua a 80 °C. Le Pruneaux d'Agen mi-cuit sono semisecche, vengono ottenute arrestando l'essiccazione quando il tenore di umidità del frutto è sceso tra il 30 e il 35 %. Le Pruneaux d'Agen IGP sono di colore nero brillante, hanno una consistenza morbida e la polpa di colore che va dal giallo all'ambra, il sapore è gustoso e dolce. La conservazione non prevede zuccheraggio.

 pruneauxpruneaux

Sono straordinariamente versatili e possono essere trasformate in crema di prugne, utilizzate anche per riempire le tipiche pruneux fourrés (prugne farcite), o in confettura. Vengono prodotti anche cioccolatini alla prugna, prugne allo sciroppo, al vino e all'Armagnac, praline, bon bon di prugne e acquavite.

pruneaux fourrés à la créme de pruneauxpruneaux fourrés à la créme de pruneaux

STORIA
La varietà a cui appartengono le Pruneaux d'Agen e le Pruneaux d'Agen mi-cuit IGP deriva probabilmente da una prugna-dattero, tonda e gustosa, venuta dalla Siria, i cui semi furono portati in occidente dai Crociati. La sua coltivazione conobbe una grande fortuna nel Medioevo: verso la metà del XIV secolo i monaci dell'abbazia di Clairac scoprirono che la prugna essiccata al sole acquistava un sapore molto gustoso, trasformandosi in un ottimo alimento conservabile. Il nome del prodotto è dovuto al fatto che, un tempo, il loro trasporto verso l'Inghilterra avveniva soprattutto per via fluviale, partendo dal porto di Agen.

Il Bureau national Interprofessionnel du Pruneau riunisce e rappresenta tutti i produttori francesi di pruneaux d'Agen e i lavoratori della filiera.

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Enologo dell'anno 2022

Daniele Cernilli premia l'enologo dell'anno 2022Daniele Cernilli premia l'enologo dell'anno 2022Enologo dell'anno 2022. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato durante la cerimonia che si è svolta sabato 2 ottobre 2021 all’Hotel Principe di Savoia di Milano. A consegnare il premio a Luca D'Attoma è stato Daniele Cernilli, il Doctor Wine ideatore della Guida essenziale dei vini d’Italia. Luca D’Attoma da trent’ anni è enologo consulente. Nel 1999 ha fondato la Wine Evolution Consulting. Pioniere della viticoltura biologica in Italia, nel 2000 ha fondato insieme ad Elena Celli, l’azienda Duemani di Riparbella, sulla Costa Toscana. www.lucadattoma.com

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Conoscete lo speciality coffee? Imperator e Bloom lo raccontano

ImperatorImperator

In occasione della Giornata Mondiale del Caffè, il 1 ottobre 2021, Imperator e Bloom Coffee School organizzano a Trieste una serie di eventi  per avvicinare il grande pubblico allo speciality coffee. qbquantobasta era presente perché #ociseioseguiqb

Coffee Boom evento diffuso di SCA Italy. Coffe Boom evento esplosivo sullo speciality coffee

 

 

Per un giorno in tutta Italia, le porte dei centri di formazione SCA, delle caffetterie, delle torrefazioni e delle aziende associate, saranno aperte per accogliere il grande pubblico e la stampa con attività formative e divulgative mirate a far conoscere il prodotto speciality ai consumatori italiani. A Trieste l’evento si svolgerà in un Premier Training Campus riconosciuto da SCA, la Bloom Coffee School, spazio formativo di Imperator, azienda storica che da più di cinquant’anni e da tre generazioni è leader nell’importazione e commercializzazione di caffè verde. 

Verrà presentato anche High Value Coffee, un progetto che intende applicare tecniche avanzate di biologia molecolare e di analisi sensoriale sul caffè, per correlare le informazioni genetiche delle varietà utilizzate dai torrefattori con il loro gusto attraverso un approccio innovativo ed integrato che coinvolge la ricerca, gli importatori e la logistica.
Assieme agli altri marchi del gruppo, Bloom Coffee School e Bloom Specialty Coffee, ci sarà spazio per la divulgazione dello specialty coffee ai professionisti del settore e al grande pubblico.

Ho partecipato alla master class del mattino per la stampa con interessanti coinvolgimenti interattivi, sulla tostatura e sulla lavorazione della materia prima, sul taster degli aromi, sul fantastico slow coffee.  Un mondo da scoprire. Il tutto seguito da una visita guidata al Deposito magazzino in Porto nuovo durante la quale sono state illustrate in sintesi le principali attività svolte da Imperator. 

Nel pomeriggio, sempre negli spazi della Bloom Coffee School, in programma una seconda masterclass dedicata agli studenti delle scuole professionali e alberghiere, con dimostrazioni tecniche per imparare sul campo i "trucchi del mestiere".

La sera, dalle 18.30 nel Caffè Antico Ponterosso in via Genova 10/A a Trieste l'Aperitivo Coffee aperto al pubblico: un evento per dimostra la versatilità dell'ingrediente caffè  all’interno del settore della mixology. 

Visita guidata in Porto Nuovo con Donelli Group e Fabrizio Polojaz della Imperator Visita guidata in Porto Nuovo con Donelli Group e Fabrizio Polojaz della Imperator

 

IMPERATOR da 40 anni leader nel mercato del caffè a 360°

Lorenzo PolojazLorenzo Polojaz

La storia di Imperator nasce negli anni Cinquanta con Gioachino Polojac, già attivo nel mercato del caffè crudo. Nel 1980 nasce  la Imperator Srl per volontà di Alessandro Polojac, figlio di Gioachino. Il nome Imperator è un talismano di buon auspicio: richiama il periodo asburgico che ha segnato l’inizio dell’intensa attività commerciale del Porto di Trieste e indica la volontà di di affrontare con slancio e ottimismo una nuova epoca. We care about origins è il payoff che si è aggiunto dal 2005 al logo principale di Imperator.

Bloom CoffeE School, la formazione sul mondo del caffè

Una scuola del caffè nata 4 anni fa e impegnata nell’insegnamento dei corsi della Specialty Coffee Association, ma non solo. Caffè verde, tostatura, analisi sensoriale, abilità del barista, latte art e brewing sono alcuni dei moduli approfonditi presso la scuola di Campo del Belvedere 6 rivolti ad aziende e professionisti del settore, amanti del caffè o semplici curiosi.
La scuola è inoltre un luogo di ritrovo dove l’azienda condivide l’esperienza maturata in questi 40 anni di attività nel settore.

Bloom Specialty Coffee marchio di caffè di alta gamma 

Dal 2020 Imperator si è concentrata maggiormente sull’online. Durante il periodo del primo lockdown è nato il marchio Bloom Specialty Coffee per la propria linea di caffè di alta gamma.
Tre parole che racchiudono l’essenza dell’E-Shop dedicato alla linea di caffè speciali tostati e alle attrezzature per i professionisti: la nuova offerta di Imperator che permette di educare anche il palato al mondo dei caffè specialtyimperator Bloom specialty coffeeimperator Bloom specialty coffee

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Red Moon® Conoscete le mele a polpa rossa?

Red moon tagliataRed moon tagliata

Red Moon®. I risultati del recente studio del Centro di Sperimentazione Laimburg aprono la strada al possibile riconoscimento delle mele a polpa rossa come functional food. Negli areali italiani è iniziata a metà settembre la raccolta di Red Moon®, in particolare della cultivar più precoce RS-1, a cui seguirà tra poche settimane quella della cultivar più tardiva RM-1.

Per la mela a polpa rossa e ticchiolatura resistente, coltivata e commercializzata in Italia da Clementi (BZ) e per la produzione biologica e biodinamica da Bio Meran (BZ), si prevede un raccolto di 2.500 tonnellate, quindi una disponibilità per la campagna 2021/22 in aumento, nonostante qualche perdita causata dalle gelate primaverili.

Il favore dei consumatori di Germania e Nord Europa per questa mela dalla colorazione interna sorprendente e dal gusto piacevolmente acidulo ha portato  all’avvio di test produttivi nella zona del lago di Costanza. Un altro test si sta svolgendo in Serbia, dove la produzione già da qualche anno è avviata verso l’Est, Russia inclusa, con risultati di vendita molto soddisfacenti.

Red Moon® Lago di CostanzaRed Moon® Lago di Costanza

Il favore di pubblico verso la Red Moon® è previsto in crescita, visto il diffuso trend salutistico. Decisivi in tale senso saranno anche i risultati della ricerca condotta dal Centro di Sperimentazione Laimburg insieme all’Università di Trento e alla Fondazione Edmund Mach sulla relazione tra i polifenoli nella polpa e gli antiossidanti nella buccia delle mele.

Lo studio comparativo tra 22 varietà, tra convenzionali in commercio, antiche e nuove a polpa rossa, evidenzia innanzitutto che i frutti dovrebbero essere mangiati con la buccia, in cui si trova la concentrazione maggiore di antociani, e che le varietà di mele a polpa rossa – tra cui allo studio la Red Moon® - potrebbero eventualmente essere utilizzate come cosiddetto “alimento funzionale”. Red Moon® raccoltaRed Moon® raccolta
Luis Clementi, responsabile tecnico dell’omonima ditta licenziataria e socia proprietaria del brand e della Red Moon srl, dichiara «Stanno aumentando i volumi, l’esperienza e la qualità delle nostre mele red-flesh. Ogni anno i volumi crescono per effetto in parte di nuove superfici, ma soprattutto per l’entrata in piena produzione dei primi impianti. Puntiamo ad una qualità top, dal campo sino allo scaffale, adottando tutte le soluzioni per sorprendere i clienti rispettando al contempo l’ambiente e i coltivatori.»

 

 

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Polpetti alla luciana: perché si chiamano così

Giorgio Sommer (1834 1914) Napoli, S. Lucia e Hotel de Rome (1865 circa)Giorgio Sommer (1834 1914) Napoli, S. Lucia e Hotel de Rome (1865 circa)

Ma chi è la Luciana che ha creato i polpetti così famosi nella cucina napoletana? Leggete con attenzione: il titolo alla luciana è scritto in minuscolo, quindi nessuna cuoca Luciana da ringraziare in questo caso, ma la tradizione dell'antico borgo di Santa Lucia, abitato prevelentemente da pescatori e tutti gli abitanti del borgo sono comunemente detti luciani.  Qui nasce la ricetta con pomodori, peperoncino ed erbe aromatiche.  Nel corso degli anni l’originario condimento a base di aglio, pomodoro, prezzemolo e peperoncino, usato per cuocere polpi di taglia più grossa, è stato arricchito con l’aggiunta di olive e capperi, diventando così un ottimo sugo per condire un piatto di pasta o per un secondo sostanzioso

Polpetti alla luciana. L'esecuzione della ricetta invece è rimasta quella di una volta, così come tramandata nel tempo. Una ricetta antica che, grazie alla cottura lenta e prolungata, lascia i polpetti morbidi e pieni di sapore. L’uso del tegame di terracotta prescritto per la cottura risale all’antica tecnica di pesca con l'anfora. Di notte sui fondali del mare di Santa Lucia venivano collocati anfore e vasi di terracotta pieni di pietre bianche, in cui i molluschi cefalopodi, attratti dal colore chiaro, venivano trovati il mattino seguente, pronti per essere cucinati a pezzi e senza eccessive manipolazioni, ma soprattutto senza alcuna aggiunta di acqua.

Da questa peculiarità della ricetta deriva il detto napoletano o purp’ se coce rint’ all’acqua soja, ossia “il polpo si deve cuocere nella sua acqua”, inteso nel senso di lasciare che una situazione complessa si risolva e rientri da sola senza intervenire, o che una persona che non vuole consigli faccia esperienza a proprie spese. Presto o tardi, i fatti vi daranno ragione.

Consiglio: per preparare i polpetti alla luciana affogati nel pomodoro vi consiglio di scegliere la varietà dei moscardini, così chiamati per il caratteristico odore di muschio che emanano
appena pescati e che si distinguono dai polpi veraci per una colorazione più chiara, dimensioni più piccole e un’unica fila di ventose su ciascun tentacolo.

 

Scopri QUI la ricetta 

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Vi piacerebbe un sandwich di anguria?

sandwich di anguria  ricetta e foto di @nonnapaperina.itsandwich di anguria ricetta e foto di @nonnapaperina.it

L'estate continua con questa proposta di Sandwich all'anguria, farcito di un delizioso spalmabile, di olive e di lattughino. Una proposta fresca e colorata per la vostra tavola.

 

Ingredienti per 4 persone

 

  • 4 fette di anguria
  • 200 g Spalmabile Exquisa Fresco Cremoso di Capra
  • 12 olive nere denocciolate
  • 150 g di lattughino
  • 1 pomodoro
  • 1 cipollotto
  • qualche fogliolina di basilico
  • mezzo spicchio di aglio
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  •  aceto bianco e sale q.b.


Preparazione


Affettate il cipollotto e conditelo con sale e aceto bianco.

Ricavate otto quadrati dalle fette di anguria, facendo in modo che abbiano la misura delle fette di pancarré.

Su una metà della fetta spalmate il Fresco Cremoso e disponete il cipollotto, qualche foglia di lattughino, qualche oliva denocciolata e qualche fogliolina di basilico.

Ponetevi sopra un’altra fetta di anguria e farcite la superfice come la precedente; ripetete l’operazione fino alla terza fetta.

La quarta fetta chiuderà la composizione che - per ottenere l'effetto sandwich - sarà tenuta insieme anche grazie a uno stuzzicadenti.

Infine realizzate un trito con il pomodoro, l’aglio schiacciato, un po’ di sale e poche gocce di aceto. Condite con due cucchiai di olio e un pizzico di peperoncino.

Usate il composto per farcire sull’ultima fetta ogni sandwich e guarnite con le olive e a piacere con i germogli di cipolla e una foglia di basilico.

 

EXQUISA

Exquisa appartiene al Gruppo Karwendel, fondato in Baviera nel 1909: da oltre 100 anni impegnato nella trasformazione del latte. Presente in Italia dal 2005 con sede a Bolzano, Exquisa è stata la prima azienda a lanciare il formaggio fresco spalmabile Senza Lattosio sul mercato italiano.

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Sagra di Godia: premio per la patata più pesante

sagra di Godiasagra di Godia

Domenica 5 settembre 2021 si è chiusa una 45ma edizione della Sagra di Godia, davvero degna di nota soprattutto per la partecipazione del pubblico. Tra gli eventi della giornata la premiazione del concorso “La patata più pesante”: ad aggiudicarsi il primo premio è stata Alda Viola (nella foto in alto, con il vicepresidente della Pro Loco Giorgio Mansutti), con una patata di 496 grammi. Seconda Daniela Tosolini (438 grammi), terzo Federico Passone (420 grammi).

Godia patata più pesanteGodia patata più pesante

A chiusura della giornata l'estrazione della lotteria: la lista completa dei numeri vincitori è pubblicata sulla pagina Facebook della Sagra.

Ulteriori informazioni qui 

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