Il metodo Talento. La menzione Talento è riservata a tutti gli spumanti italiani ottenuti tramite la seconda rifermentazione in bottiglia (metodo classico), utilizzando esclusivamente le varietà Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco certificate DOC, con un minimo di 15 mesi di affinamento sui lieviti e solamente di tipologia Brut. #chiediloaqb
La minestra maritata, detta anche pignato grasso, è il piatto tradizionale che a Napoli si prepara per le festività, tanto da essere stata definita una pietanza di gala della cucina partenopea. Grazie alla ricchezza delle sue carni e al sapore amarotico e un po’ acidulo delle verdure è un piatto davvero saporito, dal gusto semplice e ricco.
Piatto monumento della nostra gastronomia più autentica, ci spiegano dal Ristorante Bacco Furore , la minestra maritata, discende dalla olla potrida spagnola, meglio nota nel ‘600 come “pignato grasso” e magnificata dal Del Tufo, dal Corrado e dal Cavalcanti, i nostri tre grandi gastronomi. Questa meravigliosa minestra, nella quale le verdure si “maritano” con il “salsiccione” è un piatto unico, classicamente invernale, da non confondere con la minestra di Pasqua, detta de’ carduncielli, che può essere considerata sua gemella.
Vi piace il sentore di pepe nel vino? Allora vi piace sicuramente lo Schioppettino di Prepotto! Questa caratterizzazione aromatica del pregiato autoctono dei Colli Orientali è attribuita proprio al Rotundone. La molecola che si chiama Rotundone è stata oggetto di una ricerca pubblicata nel 2007 guidata dallo studioso Mango Parker dell’Australian Wine Research Institute (AWRI) di Adelaide. Successivi approfondimenti sono stati effettuati dal team del professor Fulvio Mattivi dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige.
Conosci l'ostrica di Chioggia? Si chiama Clò ed è il risultato di anni di ricerca e sperimentazione. Proviene dalle acque di Chioggia questo frutto bivalve vivo legato al territorio.
casetta di nataleGià in età medievale era diffusa una preparazione dolce a base di pasta frolla e spezie. I Lebkuchen, tipici biscotti speziati tedeschi, sono citati nel 1296 a Ulma e nel 1395 a Norimberga. Nei secoli questi dolci assunsero diverse forme e si diffusero in tutta l’Europa del nord e anche in Inghilterra. La moda di costruire nel periodo natalizio queste dolci casette nacque in Germania nel 1800 ispirandosi alla fiaba di Hansel e Gretel dei Fratelli Grimm.
La Gingerbread House diventò il modo migliore per sbizzarrire la fantasia in cucina utilizzando glassa colorata, caramelle e zuccherini.
Sauris foto Elena ValentRiprendiamo un articolo già pubblicato nel 2014 (!) sul nostro mensile qubì a firma dell'amico esperissimo di cose friulane Enos Costantini sulla presenza storica delle fave in Friuli. Lucia Protto dell’Etnomuseo di Sauris ci raccontava affascinanti episodi storici sulle fave, con risvolti che riguardano anche le parole e la loro storia. Assolutamente da leggere! Pubblichiamo qui alcuni stralci dell’interessante descrizione-resoconto di Elena Valent sulle ricerche effettuate in proposito dall’ERSA FVG nell’ambito di un progetto speciale con tre anni di prove in campo che hanno consentito di individuare le tecniche agronomiche migliori sviluppate in passato.
Conoscete il coniglietto mannaro? Un piccolo logo che racchiude e racconta il senso della attività editoriale di QUBI' editore. È il momento di riparlarne visto che a breve sarà pubblicato un nuovo libro dal fantasmagorico e semplice titolo We love sardoni. In sardoni we trust. Non parliamo del coniglio mannaro affamato di verdure, che - nel film di animazione - Wallace e Gromit devono affrontare per salvare l'annuale Concorso della Verdura Gigante organizzato dalla esplosiva Lady Campanula Tottington.
Ci riferiamo al coniglietto che abbiamo scelto come simbolo della nostra casa editrice. Trattasi di uno dei tanti coniglietti assassini dei manoscritti medievali. Animali innocenti e indifesi che, a fondo testo, o nel margine delle pagine dei monaci amanuensi, si tramutano in killer spietati.
Olive ascolane: le conosci veramente? "Almeno il 90% delle olive all'ascolana che si gustano nei bar, nei ristoranti, sulle mense apparecchiate dai vari catering non hanno mai visto Ascoli, né il Piceno. Sono olive fritte ripiene. Gustose fin che si vuole, ma solo e soltanto generiche olive fritte ripiene. Sono copie dell'originale. L' oliva tenera ascolana è tutta un'altra cosa". È perentorio l'amico Moreno Pecchioli che dedica a questa squisitezza un lungo articolo su la Verità (nostra fonte per questo pezzullo). Alla fine dell'articolo troverete le indicazioni per prepararle a regola d'arte, in base ai consigli del Consorzio Oliva Ascolana del Piceno Dop.
Master Vini NaturaliLa seconda edizione del Master sui vini naturali e non convenzionali porta in Italia l’assaggio geosensoriale. Appuntamento nei giorni 11 e12 giugno 2022 a Modena. Vini naturali, biodinamici, ancestrali saranno al centro del Master “Vini Naturali e non Convenzionali” organizzato da ONAV. Il tema, di grande attualità e di grande interesse da parte del trade e del consumatore, tratterà la comprensione socio culturale del successo di tali tipologie, con incontro con i produttori che hanno scelto questa strada fino allo studio dell’approccio all’assaggio geosensoriale.
master modena
Un metodo rivoluzionario che verrà spiegato direttamente dal suo riabilitatore, Jacques Rigaux, docente dell’Université de Bourgogne e autore del libro Il Vino Capovolto (Porthos edizioni).
La degustazione geosensoriale veniva utilizzata dai gourmet già nel XII secolo e fino alla Rivoluzione Francese ma fu poi progressivamente abbandonata: si basa più sulla bocca che sul naso per risalire al luogo di provenienza del vino. La consistenza che ci si aspetta, la vivacità, la viscosità si riconoscono in bocca, non al naso, in base allo stimolo alla salivazione che determinano. Obiettivo è quindi rivalutare “il gusto del luogo”. Un approccio affascinante, che sarà spiegato durante le lezioni.
"I vini naturali rappresentano un’anarchia intesa nella migliore accezione, il rispetto dell’individualità delle scelte e delle decisioni del produttore. Sono una realtà importante che non può essere ignorata dal mondo della degustazione", sottolinea il direttore ONAV Francesco Iacono.
"Il Ruchè è un vino eccellente, è un prodotto non solo di qualità ma che si lega fortemente a un territorio che gli dona l’unicità. La Regione crede in queste eccellenze e le sosterrà anche nel nuovo PSR". Con queste parole il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha aperto la 13° edizione della Festa del Ruchè di Castagnole Monferrato, che si svolge nei giorni 7 e 8 maggio 2022 nelle sale de la Mercantile di Castagnole Monferrato.inaugurazione ruchè 2022
Un vino, il Ruchè, che, come ricordato dal presidente dell’Associazione Produttori del Ruchè Luca Ferraris, si dimostra in piena salute, la produzione in costante crescita ha sfiorato 1.010.000 bottiglie nel 2021.
Ma Nizza è Barbera? Certo che sì! IL 7 E 8 MAGGIO 2022 a Nizza Monferrato (Asti) torna il Barbera Forum con 64 produttori e 300 etichette in degustazione. Tour dei vigneti in bici, notte bianca e masterclass di sei macroaree del Nizza docg. Ospiti il formaggio Roccaverano dop e il Salame Cotto Monferrato.