Torna di moda il gioco della tombola
Torna di moda il gioco della tombola. Ma la tombola telegrafica la conoscete? Trentanove! Settantacinque! Ambo! Terno, quaterna,
cinquina, tombola! La conosciamo tutti la tombola, uno dei giochi più popolari in Italia per chi passa il Natale in casa con i familiari. Il gioco nasce a Napoli, nel Settecento, come alternativa al gioco del lotto e dal lotto eredita la smorfia ovvero l’associazione, secondo antiche
tradizioni esoteriche e cabalistiche, di un vocabolo, di un evento, di una persona o di un oggetto a ogni numero da 1 a 90.
Fu da subito un gioco per famiglie e proprio per questa ragione nella seconda metà dell’Ottocento si pensò di sfruttare la sua popolarità per organizzare tombole telegrafiche su tutto il territorio del Regno al fine di raccogliere fondi a scopo benefico.
La prima tombola telegrafica organizzata nel Regno d’Italia a fini benefici fu quella del 19 novembre 1882 a favore dei danneggiati dell’inondazione del Veneto.
L’anno successivo ci fu la “Tombola Telegrafica di Soccorso Nazionale ai danneggiati dell’Isola d’Ischia”.
L’estrazione avvenne a Roma il 18 novembre 1883. Ed è appunto una cartella di quella tombola telegrafica che è protagonista di questo sfizio.
I registri con le cartelle vendute venivano spediti al Prefetto di Roma; quelli che non giungevano in tempo per l’estrazione erano dichiarati nulli e veniva diramato l’avviso alla località di vendita delle cartelle perché l’interessato potesse riavere il denaro giocato.
Le cartelle presentavano dieci (alcune volte cinque o quindici) caselle vuote entro cui il giocatore doveva scrivere di proprio pugno i numeri con cui tentare la fortuna.
L’estrazione si svolgeva a Roma e i numeri estratti venivano comunicati telegraficamente a ogni Prefettura che li girava poi, sempre telegraficamente, ai vari comuni interessati.
Da qui, il nome “tombola telegrafica”.
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