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Dopo Kohišče- Intervista a Ivanka Pahor

Ivanka PahorIvanka Pahor

Dopo Kohišče- Intervista a Ivanka Pahor. Un bilancio di felici soddisfazioni. Botta e risposta con la front woman dell'organizzazione della marcia enogastronomica transfrontaliera. covercover

Come definiresti in tre aggettivi la marcia Kohišče 2025? Autentica, coinvolgente, sostenibile. Autentica perché valorizza il territorio e i suoi prodotti genuini. Coinvolgente perché unisce persone, sapori e paesaggi in un'esprienza unica. Sostenibile perché promuove il rispetto per l'ambiente e per le tradizioni locali. 

La soddisfazione più grande?  Vedere l'entusiasmo dei partecipanti che scoprono il territorio, apprezzano i prodotti, vivono appieno un'esperienza di condivisione. 

La novità più significativa di questa edizione? Il grande impegno nella sostenibilita ambientale, con uso di materiali compostabili e riciclabili, oltre a una grande cura nella raccolta differenziata.

Il commento più simpatico che avete ricevuto? Una signora mi ha detto: “Questa non è una marcia, è una scusa per mangiare bene e scoprire posti incredibili!”

Il momento più originale? Originale e suggestivo: la sosta sul Monte Ermada. Un vero spettacolo naturale che aggiunge un tocco magico al percorso. Il pranzo finale nella Dolina del Kohišče, con pasta, grigliate e le immancabili palacinke è il perfetto coronamento della giornata.

Che voto dai all’organizzazione? Un punteggio molto alto.

Che voti daresti ai partecipanti? Sicuramente un voto molto positivo, perché si vede un progresso nella loro capacità e desiderio di interagire e trasmettere la bellezza del territorio.

Chi vuoi soprattutto ringraziare? I produttori locali, i volontari, l'amministrazione comunale, le associazioni sportive e culturali che rendono possibile l’evento.

sosta golosa sosta golosa Tu sei la front woman dell’appuntamento ma siete in tre sostanzialmente gli ideatori, quale il ruolo di ognuno? Gli ideatori della Marcia Kohišče collaborano in modo armonioso, ognuno mettendo in campo le proprie competenze per creare un evento coinvolgente e ben organizzato. Se devo dividere i ruoli ti direi: la front woman si occupa di trasmettere entusiasmo, raccontare la marcia, interagire con partecipanti e produttori locali, dando un’identita chiara all’evento. Un altro ideatore gestisce la parte tecnica e operativa, assicurandosi che i percorsi siano segnalati, i punti di ristoro allestiti e che tutto proceda senza intoppi. Il terzo ideatore lavora a stretto contatto con le associazioni, le realtà locali e i produttori, garantendo che l’iniziativa valorizzi al meglio l’ambiente e le eccellenze del Carso. Grazie alla sinergia tra questi ruoli, la marcia non è solo un evento sportivo, ma una vera esperienza culturale e gastronomica.

Marcia e soste enogastronomiche potrebbero sembrare due concetti contrapposti. In realtà si completano: il movimento permette di scoprire il territorio, mentre le degustazioni offrono un’esperienza sensoriale che lo racconta.

Da dove arrivava il partecipante più lontano? Ci sono partecipanti da tutto il Friuli, Veneto e altre regioni italiane, dalla Slovenia e anche tanti turisti stranieri che negli alberghi trovano le locandine che promuovono l’evento.

C'è qualcuno che partecipa dal primo anno? Certamente, ci sono affezionati che non mancano mai all’appuntamento.

Come vi tenete in contatto durante l’anno con i produttori? Intanto siamo amici e occasioni per incontrarci durante l’anno non mancano anche agli eventi locali, poi ci sono degli incontri specifici e le comunicazioni online.

Come vorresti che crescesse la conoscenza di questo spazio transfrontaliero? Attraverso una maggiore comunicazione, eventi promozionali e collaborazioni con realtà culturali e turistiche.

Noi di QUBÌ siamo un vostro partner entusiasta! locandinalocandina

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