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Barbara Potocco presenta la "sua" Fiera

UNA FIERA ANTICA CHE GUARDA AL FUTURO. La giornata inizia presto per chi collabora con la Fiera dei Vini di Buttrio. Arrivando in collina, i portoni spalancati di Villa Di Toppo Florio indicano che c’è già qualcuno al lavoro, mattiniero e pronto a preparare una nuova, ricca giornata per gli ospiti. Ospiti attesti, ospiti sperati, ospiti nuovi, da conquistare e far innamorare, da far tornare spesso nella nostra terra, attirati dai vini pregiati che essa produce, dalla nostra sorridente accoglienza, dalle bellezze che la natura ci ha regalato e dal patrimonio che gli avi ci hanno lasciato. Se ci si affaccia sul parco che si estende di fronte alla villa si può ammirare l’orizzonte nitido fin quasi al mare e subito in primo piano gli alberi secolari e il verde brillante dell’erba. Viene naturale pensare a chi tanti e tanti anni fa ha voluto e realizzato questo giardino ricco di piante di ogni tipo e di reperti archeologici. Non si può non essere grati per tutto questo, sentendosi fortunati per l’immenso patrimonio che qualcuno ha conservato e che qualcun altro ancora oggi cura e ama. Viene spontaneo pensare a chi questa Fiera l’ha voluta e fatta diventare importante, a chi ha creato per Buttrio questa vetrina così prestigiosa, a chi ha saputo mantenerla viva d’interesse, a chi ha avuto il coraggio man mano di introdurre quelle novità e quei cambiamenti che l’hanno resa quasi sempre attuale e apprezzata. Già perché la Fiera deve seguire i tempi, non può rimanere ancorata al passato senza guardare ai diversi contesti storici in cui si colloca, alle mutate esigenze degli ospiti esperti o meno che la frequentano, ai differenti gusti dei visitatori oggi diversi da ieri e sicuramente in continua evoluzione. Evoluzione, appunto, non staticità, non volontà di rimanere ancorati al passato, pur riconoscendone l’indiscussa importanza. Il tempo stringe, l’inizio della giornata di festa si avvicina: servono gli ultimi ritocchi e preparativi; si sente uno scambio di battute tra i tanti volontari che rendono possibile realizzare la Fiera, si incrocia un sorriso ed ecco che la giornata è partita. Dal primo piano della villa arriva la voce dell’esperto enologo che spiega agli appassionati le qualità ed i segreti di una certa tipologia di vino, analizzato, odorato, assaporato. Un gruppo di turisti stranieri è pronto a provarli tutti i nostri autoctoni, prima di decidere quale sarà il loro preferito. Nel chiosco appena fuori dalla Villa i produttori di Buttrio hanno già stappato una bottiglia per i visitatori che apprezzano un buon bicchiere in compagnia.
Pian piano il rumore di sottofondo della giornata cambia: è fatto di tante vocine dei bimbi, che liberi di correre nel parco, con mamma e papà vicino, tentano una carezza all’asinello, ascoltano le storie dell’Ora del Racconto o imparano tutto sulla vita delle api nella Fattoria Didattica: è un suono bellissimo! Questo parco, così ricco di cultura, di tradizione, di storia è improvvisamente così ricco di Domani! Passato, presente e futuro si toccano nella risata di un bambino felice. Dovrebbe essere sempre così vivo, così vociante, così affollato… Perché, man mano che passano le ore, il parco e la villa si affollano. Tante persone, sempre di più, attirate dal luogo incantevole, dalle tante attività organizzate, dal buon cibo, dal vino ottimo, dallo spettacolare palio delle botti, in attesa della magia delle lanterne volanti.


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