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Bambini e verdura, il commento del nutrizionista

verdura che avventura un gioco per educare i più piccoli al consumo delle verdure verdura che avventura un gioco per educare i più piccoli al consumo delle verdure Bambini e verdure, un binomio non sempre facile. Questione di gusti, certo, ma anche forse di una preparazione frettolosa. Con l’obiettivo di coltivare un concetto sano e divertente di nutrizione e avvicinare con la fantasia i più piccoli al mondo delle verdure, l’azienda Orsini e Damiani ha recentemente lanciato sui propri canali social un sondaggio per indagare la relazione bimbi - verdura - genitori.
Dall’indagine emerge in primis la grande consapevolezza dei genitori circa l’importanza dell’introduzione di verdura fresca nella dieta alimentare dei figli (80% delle risposte), cosa che però risulta facile da mettere in pratica solo al 37% dei rispondenti. Per il 32% degli intervistati, infatti, far mangiare verdura fresca è abbastanza difficile, per il 17% difficile, per l’11% molto difficile e per il 2% addirittura impossibile.
Tale difficoltà emerge anche osservando la frequenza di consumo a casa di verdure fresche (patate e legumi esclusi). Considerando, 14 potenziali pasti alla settimana, solo il 38% dei rispondenti afferma che i propri bimbi mangiano le verdure tutti i giorni. A tal riguardo, il Dottor Giorgio Donegani, tecnologo alimentare esperto in nutrizione, sottolinea come « una quota troppo elevata di bambini non consuma quotidianamente verdure e addirittura uno su quattro le mangia al massimo un paio di volte la settimana. È un problema perché le verdure, come la frutta, dovrebbero comparire in tavola ogni giorno e possibilmente sia a pranzo sia a cena. Il loro apporto di sali minerali, vitamine e composti protettivi sono particolarmente importanti sia per il corretto svolgersi dei processi vitali che determinano la crescita, sia perché contribuiscono a supportare e stimolare l’efficienza dei sistemi di difesa dell’organismo, ancora deboli nei piccoli e messi a dura prova in inverno. Smog, freddo, umidità, scarsità di luce… la verdura, insieme alla frutta, agisce per i bambini come una vera e propria guardia del corpo, difendendoli dai mali di stagione.”

schede delle fiabeschede delle fiabe
In testa alle preferenze dei piccoli sono nell’ordine carote, pomodori e zucchine, ortaggi preferiti per il colore, la facilità di consumo e il sapore neutro, nonché abituali per bimbi e genitori, poiché, con l’eccezione del pomodoro, sono tra i primi alimenti a comparire nella dieta solida dei bimbi. Dal punto di vista nutrizionale, osserva Donegani, già alternare in tavola carote, pomodoro e zucchine permette di contare su un mix variato e sufficientemente completo. Al diverso colore delle verdure corrisponde, infatti, una differente presenza di sostanze, che hanno effetti positivi sull’organismo. L’arancione delle carote, per esempio, è dovuto al beta carotene, che trasformandosi poi in vitamina A, protegge la pelle e le mucose, contrasta i danni dei famigerati radicali liberi, protegge la vista. Da parte loro i pomodori forniscono buone quantità di potassio e vitamina C, e sono la fonte più importante di licopene, la sostanza che dà il colore rosso e difende i tessuti corporei dall’ossidazione (per esempio prodotta dallo smog). Le zucchine, infine, forniscono sia clorofilla (la parte verde) che ha azione tonificante, sia luteina, la sostanza che dà il colorino giallo alla polpa e che interviene proteggendo la salute della retina. È certamente opportuno, però, allargare l’assortimento della proposta di verdure e un’idea può essere quella di giocare sia sulla forma, sia sui colori, per comporre un vero e proprio “arcobaleno” nel piatto, tanto stimolante a vedersi, quanto sano per la crescita. Ben vengano dunque anche gli ortaggi dal colore bianco come i finocchi, quelli violetti come le barbabietole e tutto ciò che aiuta a variare la dieta. Potremmo dire che per verdure e ortaggi il miglior consiglio è davvero di mangiarne di tutti i colori!»
Esiste una certa correlazione tra verdure poco gradite ai bambini e verdure poco amate in cucina dai genitori; tra le principali motivazioni addotte dagli intervistati la mancanza di tempo nel prepararle, la difficoltà nel pulirle e lo scarto elevato.

Le ricette con cui i bambini mangiano più volentieri la verdura. Se pensavamo a frittate, polpette, torte salate, insomma, quei piatti in cui le verdure sono nascoste e certo non ingrediente primario, ebbene queste sono risultate tra le ricette meno indicate da mamme e papà. Le risposte più frequenti (la domanda era a risposta libera) sono verdure crude mangiate tal quali (sgranocchiate tipo snack) o condite in pinzimonio o in insalata anche con altri ingredienti, seguite da verdure variamente preparate come condimento di pasta o riso  (in padella, ragù, crema, pesto,...), e infine il gruppo dei minestroni, passati e vellutate. Ricette, dunque, molto semplici, che al massimo mascherano la verdura frullandola. Nelle risposte colpisce, infatti, l’uso frequente della parola “semplicemente”: “nella maniera meno elaborata e più semplice possibile”, “semplicemente cotte in padella”, “semplicemente verdure fresche, non cotte, condite con un po’ d'olio e sale”.

Commenta a tal riguardo l’esperto di nutrizione Donegani “I bambini sono impegnati in un percorso di scoperta del gusto e di costruzione delle proprie preferenze e la semplicità delle preparazioni non solo aiuta questo percorso, ma consente di sfruttare al meglio anche il valore nutritivo dei prodotti. Mangiare verdure crude permette di assimilare anche le vitamine che il calore danneggerebbe, ma anche la proposta di verdure cotte con pochi grassi o al vapore costituisce un’ottima scelta, perché la cottura ammorbidisce le fibre, può migliorare l’appetibilità e, nel caso dei pomodori quando li usiamo per i sughi, rende anche più facile l’assorbimento del licopene. Se poi i nostri bimbi amano zuppe, passati e minestroni, vale la pena di coltivare questa loro passione: nel brodo di cottura si ritrovano infatti i sali minerali che nella semplice bollitura andrebbero persi. Senza dimenticare che una zuppa o un passato con un filino d’olio extravergine, dei crostini di pane e un’abbondante spolverata di formaggio si trasforma in un perfetto piatto unico.”


Il sondaggio mette in luce anche i canali più utilizzati dai genitori per avere informazioni sulle verdure (a cosa fanno bene, stagionalità, ..) e sui trucchi per farne mangiare di più ai bambini. Stravince il passaparola tra amici e familiari, seguito a distanza quasi a pari merito dalla riviste cartacee e online che si occupano dell’area salute / infanzia e dai siti e canali social di influencer e family blogger. Ancora più distaccati, con frequenza di segnalazione quasi identica, seguono i siti delle aziende di produzione di ortofrutta e il pediatra. Fanalino di coda le riviste area donna e cucina e “Frutta nelle scuole”, programma europeo attivo in Italia dal 2012. 


Quanto ai trucchi per far mangiare più volentieri le verdure ai bambini, spiccano il taglio del prodotto con simpatiche formine, che sicuramente ha anche il pregio di accorciare i tempi di preparazione in cucina, aiutando così i genitori, il suggerimento di ricette semplici da fare insieme ai bimbi e l’inserimento inpack di favole.

L’indagine si è sviluppata nell’ambito di un progetto di più ampio respiro, “Verdura, che avventura!”, un “percorso verduroso” di avvicinamento e di familiarizzazione dei più piccoli con il ricco mondo delle verdure attraverso il gioco e le favole. Il pallino per l’educazione alimentare e l’attenzione ai bambini hanno sempre contraddistinto l’azienda marchigiana Orsini & Damiani, forse perché le responsabili sono due imprenditrici, le sorelle Laura e Alessandra Damiani, che sono prima di tutto mamme e sperimentano in prima persona.

La scommessa delle sorelle Damiani è riuscire a migliorare la percezione del valore della verdura da parte dei genitori e renderle simpatiche amiche di avventura dei bambini, in maniera da aumentarne la presenza sulle tavole. La sfida è grande, come è grande la posta in gioco: piantare oggi il seme di una sana alimentazione, per far germogliare un nuovo domani. 

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