A cena col Refosco di Faedis: dai Gimui
La partenza è col botto. Per cominciare, Manuela, attenta padrona di casa, serve muset con crema di brovada su un letto di polentina gialla. Gusto forte e deciso. L’acidità della brovada (“E’ importante avere buone rape di campagna per un’acidatura naturale e leggera” svela Lucio) e la grassezza della carne sono stati dolcemente stemperati e “puliti” da un Refosco giovane, del 2012.
Arriva il primo: i fregolos con ragù di lepre. Manuela si prende i suoi meriti: “Questi gnocchetti li ho preparati con le mie mani, mentre mio marito si è occupato del sughetto”. Deliziosi, al punto che il bis forse non bastava. Un successo grazie anche al Refosco scelto per questa portata, più morbido del primo e dall’aroma molto speziato.
Azzeccato il passaggio al secondo, preannunciato da un contorno di verdure semplice ma saporito. Il radicchietto saltato in padella con il lardo (“lis fricis” è il termine giusto) era davvero ottimo. Ed ecco arrivare il guanciale di bue accompagnato da polenta e patate lesse. La carne, tenera e speziata, in particolare grazie al cumino, si scioglie in bocca e il suo sugo – una crema- fa da condimento perfetto alle patate. Il Refosco consigliato, dall’affinamento più lungo (del 2009) che ne mette in risalto la mineralità, ben si sposa con l’aromaticità del piatto.
La tavolata è soddisfatta. Anzi, molto soddisfatta. Ma come poteva mancare il formaggio, in un menù tutto friulano? Lo chef propone un latteria (di Campolessi), stagionato 13 mesi, offerto con miele di acacia e un vino dolce, il Verduzzo.
La signora Manuela racconta: “Questo locale ha una storia antichissima. Gestito negli anni ‘60 da mia suocera, dal 1996 l’abbiamo preso in gestione. Vogliamo portare avanti una tradizione, anche con i nostri figli che frequentano la scuola alberghiera”. Proprio dai figli, fratelli gemelli nati nel 1999, nasce il nome del ristorante: “Gimui”.
Tra una chiacchiera e l’altra arriva il momento del dolce. Il menù si chiude con una torta di mele fatta in casa accompagnata da uno spumante speciale: prodotto al 100% con una varietà autoctona di Verduzzo. Un vino dalla struttura importante e persistente, con una vena dolce e zuccherina.
- Creato il .
- Ultimo aggiornamento il .