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Chef e Ristoranti. Piatti e Sala.

Il miglio del gusto dell’Alpe Adria a Klagenfurt am Woerthersee

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Nei prossimi giorni di settembre 2022 si svolgeranno a Klagenfurt le Giornate della cucina Alpe Adria giunte alla quinta edizione. All'argomento abbiamo dedicato ampio spazio sul nostro mensile cartaceo. Davvero ricco il programma con appuntamenti luculliani, show cooking, incontri fra produttori cuochi e food lovers. Ma forse l'appuntamento più interessabnte è quello con il miglio del gusto.

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La “5a edizione delle Giornate della cucina dell’Alpe Adria” troverà infatti un’eccezionale conclusione lungo il miglio del gusto dal 23 al 25 settembre nel centro storico della città. Da segnalare  i produttori biologici della Festa bio dell’Alpe Adria sulla Neuer Platz. “Oltre 80 espositori provenienti da Austria, Slovenia e Italia porteranno nel centro storico di Klagenfurt il meglio di ciò che offre la regione Alpe Adria, con l’intento di lanciare un segnale contro la produzione industriale di alimenti, a favore di un gusto consapevole e orientato al futuro. Per la prima volta ci affiancano due grandi partner, Bio-Austria e Genussland Kärnten, che renderanno visibile ovunque questo segnale”, sottolinea Adi Kulterer, presidente dell’associazione turistica di Klagenfurt am Wörthersee.

 Di seguito alcuni fra i 50 appuntamenti del programma:

 

10 settembre       Total beLÄMMERt… Tutto a base di agnello in 6 portate con Abi Shenouda dell’Okto Dining

11.9                       Tartufo e dintorni, presentato da Fabian Kautz della “Vogelhaus”

14.9                       Duetto Slow Food con Manuel Ressi del Bärenwirt e Jürgen Kruptschak della Schweizerhaus

14.9                       Trio superiore: Charming Italian Chef Romina Cortese, Massimiliano Sabinot & Stefano Basello al “Das Hobisch”

15.9                       Assolo di Igor Jagodic dello Strelec di Lubiana al ristorante Dermuth

19.9                       Sepp Schellhorn: per una buona ragione. Makerspace Klagenfurt

20.9                       Roland Essl e Severin Corti: la carne quale spezia e la riscoperta del tradizionale pentolone alpino. Makerspace Klagenfurt

22.9                       Tirolo Orientale de luxe: duetto con Tom Mascher dello Pfleger di Anras e Clemens Gesser dell’Hotel Gesser di Sillian alla Schweizerhaus

1a edizione dei Dialoghi dell’Alpe Adria il 19 e 20.9 all’Hotel Sandwirth

in programma...

  • Dove andrà a finire il viaggio gastronomico: Food Trends 2022+ con Hanni Rützler
  • Come superare (più) facilmente le crisi con Dada Jerovšek & Paul Haas
  • Vini autoctoni e viti resistenti (PiWi) dell’area Alpe Adria: Muskaris, Ribolla, Vitovska & Co
  • La cucina della selvaggina 4.0. Tendenze e suggerimenti con Tomaž Kavčič
  • Quali bollicine nel calice? Degustazione Masterclass di pregevoli spumanti dell’Alpe Adria
  • Più agnello in pentola! Thomas Koch & Daniel Kraschl
  • Come diventare un marchio gastronomico? Con Wolfgang Rosam

 Dettagli e programma QUI  

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Vi piace il quinto quarto? Segnatevi questo appuntamento

cena trackcena trackIl cosiddetto quinto quarto, che comprende le frattaglie, un tempo parte della “dieta di sussistenza” delle famiglie contadine, è molto difficile da trovare oggi nei menù dei ristoranti, quindi quando c'è un'occasione per gustare certi piatti il passaparola è velocissimo. Come nel caso dell'appuntamento del 5 settembre 2022 Dal Piciul a Cimano (Forgaria, Udine). 

cimanocimano

FVG-Taste Track, ci spiega Fabrizio Perissutti, che con Kevin Ferragotto e i titolari della storica Trattoria, propone una cena dedicata alla nobilitazione dei tagli meno conosciuti – dal diaframma al fegato, fino alle trippe e ai testicoli – che verranno accompagnati dai vini di Michele Cecconi (Az. Agricola Ca Felice) e da quelli di Alessandro Coos (Az. Agricola AD Coos), entrambi vignaioli in Nimis (UD).
Inoltre protagonisti della serata saranno due prodotti agroalimentari Slow Food: la Cipolla di Cavasso e della Val Cosa (Presidio) e il Figo Moro (Arca del gusto). 
Una cena di fine estate, per rivivere assieme la cucina contadina.

• Dalle ore 19.45
• Max. 45 persone
• 55€ /persona (tutto compreso)
Per info e prenotazioni wapp 349 7669839 

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È in arrivo la giornata dell'uniporco

Uniporco panino

PANE & TRITA DEDICA UNA GIORNATA ALL’UNIPORCO L’HAMBURGER PIÙ INSTAGRAMMATO DEL WEB. Sì avete letto bene uniporco e non unicorno ma la magia si ripeterà ugualmente!  Giovedì 8 settembre 2022 in tutti i locali Pane & Trita della Lombardia si festeggia il “Porco Day”. Pane & Trita è il food concept 100% italiano che ha rivoluzionato il modo di mangiare la carne, con lo stile irriverente e ironico che da sempre caratterizza sia i nomi delle proposte in menù sia il design dei locali.

Tartare di Black Angus, gustosa stracciatella, croccante crispy bacon pork, cremoso pink alla barbabietola, chips di tortillas, pico de gallo e maionese arcobaleno: un mix di consistenze racchiuso nel particolarissimo pane rosa glitterato. Molto più di un “panino”, l’Uniporco (che nel nome ironizza sul leggendario animale dai poteri magici) è creatività, esplosione di gusto e divertimento.

E sarà proprio il divertimento a caratterizzare la giornata dell’8 settembre: i locali saranno allestiti a tema, il personale indosserà delle speciali t-shirt (che potranno essere acquistate), a chi ordinerà l’Uniporco verrà portata una speciale “coroncina”, e per la gioia dei più piccoli (ma non solo) ci saranno truccatrici e postazioni dedicate ai temporary tattoo.

pane e trita

PANE & TRITA

Pane & Trita nasce a Seregno nel gennaio del 2015, dall’intuizione di due amici visionari, Pabel Ruggiero e Filippo Lo Forte, animati dal desiderio di creare un food concept innovativo dove far divertire le persone grazie a un approccio rivoluzionario e ludico al mondo della carne. A caratterizzare la proposta di Pane & Trita un menu fuori dagli schemi che coniuga genuinità degli ingredienti e continua ricerca di abbinamenti mai banali e di gusto contemporaneo, piatti "visionari", dai nomi ironici e a volte irriverenti, che offrono un’esperienza di gusto a 360°: dai classici burger rivisitati in chiave giocosa, alla creazione di vere e proprie esplosioni di sapore e originalità come il Cono del Macellaio, il Sushi dell'Amicizia o il coloratissimo Uniporco.

I locali immergono l'ospite in un'atmosfera coinvolgente tra arredi vintage, modernariato e calore mediterraneo. Dalla scelta degli ingredienti alla forma con cui essi vengono interpretati e proposti: Pane & Trita offre un’esperienza unconventional e sorprendente, una combinazione tra tradizione e modernità che ha come filo conduttore un’inimitabile originalità, raccontata attraverso una continua e attenta selezione per offrire la miglior materia prima possibile. Con questo mix vincente Pane & Trita ha conquistato – e fidelizzato – in breve tempo una clientela trasversale ed eterogena, creando quell’atmosfera intima e coinvolgente che solo una grande famiglia sa dare. Oggi i locali firmati Pane & Trita sono distribuiti tra Milano e le province di Monza, Lecco e Como.

 

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Trippa storica da gustare anche in estate

trippa chef zippl dal 1908 ph Hannes Niederkoflertrippa chef zippl dal 1908 ph Hannes Niederkofler

Al Restaurant 1908, chef Stephan Zippl rivisita la storica trippa di manzo del Parkhotel Holzner: una versione gourmet permanente in menù e perfetta da gustare anche in estate.

Una pietanza che porta con sé una storia lunga e che, a sua volta, fa parte di quella del Parkhotel Holzner fin dagli albori: già nel 1908, infatti, veniva servita non solo in famiglia ma anche agli ospiti della struttura. Storicità e rivisitazione alla base, ma anche quella filosofia che permette a chef Zippl, stella Michelin e stella verde Michelin per la sostenibilità, di proporre una cucina di altissimo livello, ricca di sapori genuini tipici dell’Alto Adige e basata su materie prime locali che seleziona recandosi regolarmente dai contadini.

Posizionato a Soprabolzano, sul soleggiato altopiano del Renon, il Restaurant 1908 fine dining del Parkhotel Holzner è realtà d’eccellenza nel panorama gastronomico altoatesino.

«Il mio desiderio, fin dall’inizio, era portare in tavola un piatto simbolico per il Parkhotel Holzner e la trippa, indubbiamente, rispecchiava questa caratteristica» afferma Stephan Zippl. «Qui sull’altopiano del Renon sono in tanti ad averla assaggiata perché è un piatto storico, servito già nel 1908 dai primi gestori, i signori Hans e Maria Holzner. All’inizio, però, ero scettico: la trippa è un piatto particolare e adattarla per renderla perfetta da gustare in qualsiasi stagione non era facile». Zippl però ci è riuscito benissimo: la sua versione gourmet, infatti, è composta da una serie di ingredienti che restano immutati e da un’altra serie di elementi, in questo caso di accompagnamento, che varia invece a seconda della stagione.

I mirtilli rossi ne sono ottimo esempio, ideali per la primavera e l’estate, vengono sostituiti con uvette marinate in autunno e inverno; il fieno, che alla fine della stagione calda lascia il posto ad un infuso di scorza nera di patata in previsione della fredda in avvicinamento e, per finire, l’olio, che in primavera viene sostituito con quello di asperula, mentre in estate con il timo limonato, entrambi perfetti per donare freschezza al palato nei giorni più caldi.

«Da subito il piatto ha riscosso un grande successo, ricevendo complimenti e apprezzamento» continua Zippl. «I miei ospiti mi hanno dato grande soddisfazione ed è proprio grazie a loro che ho inserito in menu la trippa di manzo come piatto fisso del Restaurant 1908 e, a oggi, sono già cinque anni che chi viene a cena da noi lo trova sulla carta».

Lo chef è grande sostenitore della filiera corta e porta avanti con impegno la sua volontà di servire sempre piatti composti da materia prima di qualità e di cui conosce la storia. Chi si reca a cena al suo Restaurant 1908, vive un viaggio sensoriale alla scoperta dei sapori e delle tradizioni altoatesine tra le più intense e genuine.


#restaurant1908 #stephanzippl #parkhotelholzner

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220 candele per illuminare la tavola di San Lorenzo

uovo nell orto chef filippo sinisgalli zur kaiserkron bolzanouovo nell orto chef filippo sinisgalli zur kaiserkron bolzano

200 candele per illuminare la cena “Calici di Stelle” nel dehors del Ristorante Zur Kaiserkron di Bolzano per la notte di San Lorenzo 2022.  In menù l'Uovo nell'orto pensato da chef Filippo Sinisgalli in abbinamento al vino Weissburgunder Pinot Bianco 2019 Kellerei Bozen, specialità della città di Bolzano. L’uovo pochè ricoperto da foglia d’oro è un richiamo al luccichio magico delle stelle nella notte di San Lorenzo. Questo ingrediente, tra i preferiti dello chef, si accosta a un giardino di verdure sapientemente cucinate e intagliate impreziosite da bottoni di tartufo nero e bilanciate tra sapori dolci e acidi in un ensemble inaspettato.
Una magica atmosfera, grazie allo speciale allestimento a lume di candela, pensata per far vivere un’esperienza unica a partire dalla cucina a “km vero” dello Chef, con prodotti italiani selezionatissimi per la qualità eccellente delle materie prime scelte sempre in stagione.
La cena a lume di candela è prenotabile allo 0471 028000 o via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Doppio compleanno all'Osteria della Stazione

jumbo nightjumbo nightIl 20 luglio 2022 in Osteria della Stazione, Milano, vanno in scena la serata tributo per Ernest Hemingway e la celebrazione dei 10 anni di attività.  Una cena speciale nata 18 anni fa e dedicata al compleanno di Ernest Hemingway (21 luglio 1899, Oak Park, Illinois) È la Jumbonight. Il piatto forte è l’Astice alla Catalana accompagnato da Ribolla Gialla e Mojito. Quest'anno ci sono due motivi in più per non mancare. Il primo è che si celebrano anche i dieci anni di onorato servizio dell’Osteria. Il 20 luglio 2012, infatti, proprio con la Jumbonight si aprivano le porte a quella che sarebbe diventata l'enclave friulana nel cuore di Milano. Il secondo sono due nuove chicche enogastronomiche: il 20 luglio esordiranno la Ribolla Gialla del 2019 dell’azienda Colmello di Grotta in una veste inedita e la granita di Most Daiquiri, realizzata con acquavite di mosto d'uva della distilleria Tosolini.

Noticina curiosa. L’evento Jumbonight nasce nel 2005, 18 anni fa, prima ancora dell’Osteria della Stazione. L’idea è del padre dell’Oste Gunnar Cautero e la kermesse fu creata a Lignano Sabbiadoro località cara alle frequentazioni di Hemingway. 

 

Il Menù della serata

 

· Prefazione: Alici e Salicornia Fritte

· Capitolo Centrale: Astice jumbo alla Catalana

· Sommario: Formaggi di Capra alle Erbe

· Ringraziamenti: Granita di Most Daiquiri

WhatsApp Tel. 380 7613781
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Veronica Ravidà presenta il menù estivo

veronica ravidà veronica ravidà

La chef Veronica Ravidà presenta il nuovo menù di Hostaria San Francesco, ristorante di cucina siciliana contemporanea di Milazzo (Messina).  Nato nel 2019 dall’idea di Giovanni Puglisi e della chef Veronica Ravidà, il progetto vuole essere un punto di riferimento rivolto agli amanti della cucina innovativa, che sia però ben salda alle radici territoriali. Alici e Fantasia reinterpretazione del tradizionale acciughe e lattuga sicilianoAlici e Fantasia reinterpretazione del tradizionale acciughe e lattuga siciliano

Tra gli antipasti troviamo infatti Alici e Fantasia, reinterpretazione del tradizionale acciughe e lattuga siciliano. Che battuta!!! è una battuta di vitello con senape dolce, sedano, cipolla, capperi e maionese di tonno. che battuta by Ravidàche battuta by Ravidà

 

Tra i primi piatti troviamo Etna – un raviolo nero ripieno di cernia, cozze e salsa di pomodorino rosso

ravioloni etnaravioloni etna

Mare, Mare, Mare: linguine con calamari, ricci e salicornia

linguine linguine

Pennoni d’amare, dei pennoni rigati con ragù di crostacei e salsa al prezzemolo

Pennoni by RavidàPennoni by Ravidà


Tra le new entry per i secondi c'è Mediterraneo, una cernia panata alle olive nere, rösti di patate e salsa dolce di peperone rosso

mediterraneomediterraneo

Flantastico è una seducente proposta vegetariana, un Flan di carote, bietola, salsa e cialda di maiorchino.

flantasticoflantastico
Oltre gustosi dolci della tradizione Veronica Ravidà propone ai suoi ospiti rivisitazione de La Zuppa Inglese, con pan di pagna, alchermes, crema pasticcera, e guarnizione di polvere di lamponi e meringhe

zuppa Inglesezuppa Inglese

Il Lingotto è un semifreddo alla nocciola Piemonte IGP, torrone, croccante e salsa di cioccolato.

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Il locale

 

Inaugurato nel 2019, il ristorante si trova in piazza San Francesco, di fronte al santuario del compatrono di Milazzo, San Francesco da Paola. Puntando fin dalla prima apertura sull’esclusività, il ristorante offre solo 25 coperti, servizio che si traduce in un forte orientamento verso il cliente, il quale si troverà immerso in un’esperienza intima e attenta a ogni sua esigenza. Giovanni e Veronica si fanno anche promotori di un’operazione di valorizzazione della piazza in cui si trova l’Hostaria, con l’obiettivo di migliorare e abbattere le barriere architettoniche dello spazio esterno, inaugurando 50 coperti con un suggestivo scorcio verso il mare.
I quadri esposti all’interno del locale sono tutti realizzati da RE, sorella della Chef Veronica, pittrice che condivide il suo stesso talento e la sua stessa vocazione artistica e si inseriscono in un contesto elegante, minimale e molto curato.

 

La cucina

 
Durante l’anno sono previsti 4 menù, che seguono il corso delle stagioni per offrire sempre le materie prime più fresche. L’originalità dei piatti parte anche dal nome: dal Tonno abbronzato, uno spaghetto fresco al cacao con ragù di tonno e salsa di Piacentinu Ennese DOP, alla A’ncucciata (da “a’ncucciare” termine siciliano che indica il movimento rotatorio) un cous cous fatto in casa con verdure di stagione e maionese di scarola (indivia riccia). Era Vivo, un crudo di pesce freschissimo composto da pesce di stagione freschissimo, insalatina di pomodoro giallo, olio al basilico e aria al cetriolo; Stranizza d’Amuri (omaggio al maestro Franco Battiato) un raviolo con ripieno di melanzane, pomodorino, crema di ricotta infornata e olio al basilico.
Tra i must, infine, c’è anche l’originale Fish & Chips, rievocazione della ricetta tipica dello street food inglese, proposta in un’ottica siciliana con una maionese di mandorla.

Hostaria San Francesco. Piazzale San Francesco, 13. Milazzo (ME)


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al Barcollo & al Tram. Una doppietta coraggiosa

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barcollobarcollobarcollobarcolloMarco Braulin:  giovane (è nato nel 1994), simpatico, occhi ipnotici e sorriso stupendo. Di ragazzi così entusiasti oggi in giro ne consoco pochi. È lui il giovanissimo e capacissimo titolare del nuovo AL BARCOLLO di via San Nicolò 8b a Trieste. Dopo un'esperienza in un locale di centro città, decide di aprire un locale tutto suo. Inaugura l'8 di ottobre 2020, il giorno prima dell'annullamento della manifestazione Barcolana, a ridosso di nuove chiusure di sicurezza per la pandemia. Non si perde d'animo, inventa asporti, consegne di aperitivi a domicilio, le studia tutte per restare a galla e ce la fa, grazie anche all'aiuto del suo staff di altissimo pregio composto da Andrea Krizmanic, Lara Nalieri, Nicholas Furlan, Filippo Marini, Giusy Rizzo, Mario Lupi. 
Il Barcollo serve tartine speciali, realizzate con i prodotti del territorio, a partire dal Prosciutto D'Osvaldo, salame e mortadella di Bajta, formaggio di Grotta Zidaric e prosciutto di Sauris.

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barcollobarcollotartinetartineEcco alcuni gusti di tartine tutte da provare

Carbonara: con carbocrema, guanciale

Crudo dolce d'Osvaldo con stracciatella al tartufo e funghi al forno

Polenta, gorgonzola miele e noci

Pere petto d'anatra affumicata e glassa balsamica.

I vini in degustazione? Collio, Franciacorta, vini toscani e vini spagnoli.

La Cicchetteria Al tram ha alzato le serrande il 2 dicembre 2021, cambia il menù, composto soprattutto da tartine con il pesce marinato, ma la gentilezza e la capacità dello staff resta sempre la stessa.

Le proposte spaziano da Carpaccio marinato di orata con miele, pistacchio, Gambero rosso con stracciatella al tartufo e scorza di lime, al Lardo di Patanegra e Gambero rosso.

Insomma, un menù assolutamente da leccarsi i baffi con gli assaggi da provare uno dopo l'altro 

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PRENOTAZIONI: 040 3720972

 

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Lo chef Degani porta i risi e bisi anche in Piemonte

risi e bisi dello chef piemonteserisi e bisi dello chef piemonteseLo chef Enrico Degani del Castellana San Giovanni di Saluzzo propone un menù davvero invitante. il ristorante è situato nel cuore del centro storico di Saluzzo, all’interno di un monastero del XV secolo, proprio al di sotto della chiesa di San Giovanni- Fusione di sapori della tradizione piemontese con quelli speziati ed esotici delle cucine internazionali grazie all’esperienza dello chef stellato Marco Sacco e dell’executive chef Enrico Degani.

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Marina Timavo: la Canociada

Invito La CanociadaInvito La Canociada

Sabato 7 maggio 2022 inaugura “La Canociada”, nuovo servizio offerto dal Marina Timavo con prodotti ittici dal pescatore al consumatore. Villaggio del Pescatore diventa così punto di riferimento per la degustazione di mitili nostrani e pescato del golfo. 

 

Il Marina Timavo prosegue sulla strada degli investimenti per ottimizzare la propria offerta turistica e, dopo la messa in opera di una gru da 30 tonnellate e il rifacimento dei pontili galleggianti per l’ormeggio di imbarcazioni, ha realizzato un punto di ristoro dedicato esclusivamente ai prodotti del golfo, con particolare attenzione a pesce azzurro e crostacei.

Correva l’anno 2002 quando al Villaggio del Pescatore, in aggiunta ai due ristoranti di pesce , venne inaugurato il primo ittiturismo d’Italia: un modo nuovo per mangiare il pesce in arrivo nel piatto direttamente dalle reti da pesca. Oggi il borgo costiero si arricchisce di un’ulteriore offerta degustativa con l’apertura - sabato 7 maggio - de “La Canociada” – chiosco di pesce e forse qualcos’altro.

“Non è un ristorante, né vuole esserlo - spiega Maurizio Lenarduzzi, titolare del “Marina Timavo” all’interno del quale si trova la nuova costruzione -, ma una nuova opportunità molto easy per gustare i prodotti dei numerosi maricoltori che svolgono la loro attività proprio al Villaggio del Pescatore. Vogliamo essere considerati l’osmiza del mare, visto che la struttura è attrezzata con tavoli in legno e si propone al turista con un taglio decisamente informale”.

"Le cozze di produzione nostrana sono riconosciute per qualità sul mercato del pesce nazionale. Una peculiarità di questo nuovo punto di ristoro sarà quella di poter essere raggiunto dai diportisti anche via mare, in quanto parte degli specchi acquei del cantiere nautico sarà deputata all’ormeggio delle barche in transito i cui equipaggi vorranno gustare la cucina de La Canociada.

E che cos'è il "forse qualcos’altro" presente nell’insegna?  Vuole riprendere (per non dimenticare) la storica frase coniata da Carlo Castelreggio, realizzata in vetro soffiato e posta all’ingresso dell’omonimo stabilimento balneare di Sistiana Mare – di cui si sono inspiegabilmente perse le tracce –, ma intende anche significare che al Marina Timavo, in attesa di un piatto di sardoni, c’è la possibilità di usufruire dei numerosi servizi offerti dal Marina: uno su tutti, il noleggio di natanti a motore senza patente”.

Un particolare momento di sabato 7 maggio sarà dedicato alla beneficenza: durante l’inaugurazione saranno proposti 100 pezzi unici di modellini in resina riciclata di Optimist (le barche con cui i ragazzini si avvicinano alla vela) realizzati dalle maestranze di Marina Timavo. Lo stampo sarà poi distrutto. Il ricavato, a offerta libera, sarà devoluto all’Ospedale Burlo Garofolo e l’importo raccolto evidenziato tramite social.

E ci sarà spazio anche per la musica, con l'esibizione della Sunrise band a partire dalle ore 20.

Info QUI 

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Il menù primavera 2022 di Re Santi e Leoni

re santi leoni SPIGOLA ALLACQUA PAZZA iN CROSTA credits Alessandra Farinellire santi leoni SPIGOLA ALLACQUA PAZZA iN CROSTA credits Alessandra FarinelliSeguo sempre con piacere e attenzione l'evoluzione stagionale del menù di Luigi Salomone del ristorante "Re Santi e Leoni". Per la primavera 2022 ci suggerisce la Memoria e il profumo come filo conduttore, tra scorci sul mare e incursioni di terra. Senza dimenticare il suo grande dish signature: la Tagliatella al caffè, gamberi rossi e agrumi.

“In questo nuovo menu viene dato ampio spazio al vegetale, ai piccoli produttori locali da cui mi rifornisco giornalmente, all’uso di erbe e fiori (fiori di lavanda, fiori di broccolo, achillea o portulaca spontanea)" spiega lo chef. 

Il mio preferito è sicuramente Airbag, Spigola all’Acqua Pazza (foto in alto).

Una ricetta tipica campana anche molto semplice che consiiste nel cuocere il pesce in umido, con aglio olio, pomodorini e prezzemolo. Salomone cuoce il pesce in una crosta di pizza sottilissima che in forno si gonfia e con l’effetto airbag esplodono all’ interno il pomodoro secco, patate e prezzemolo. In sala viene rotto il palloncino, fuoriesce il vapore e il profumo inebriante di pesce. Si versa poi una salsa fatta con le teste del pesce arrostite, pomodorini del Piennolo e Lemongrass.

ribs di maialino ibericoribs di maialino ibericoPreferito alla pari con le Ribs di Maialino Iberico “BBq”, senape e cavolo

Il maialino Iberico viene marinato con senape in grani e poi cotto in un brodo di soia, aceto di vino bianco e acqua per 18 ore, senza mai raggiungere il bollore: questo per rendere la texture della carne morbida e succulenta. Le ribs, una volta passate sulla griglia, vengono poi servite con una salsa a base senape e cavolo condito.

Due piatti creativi che ci danno spunti concreti per essere replicati.  

 

 

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