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Chef e Ristoranti. Piatti e Sala.

Valmarin porta lo squalo a Piancavallo

Shark in the mountain a PiancavalloShark in the mountain a PiancavalloIn  arrivo l'attesissimo appuntamento "Shark in Mountain" che si svolgerà sabato 15 e domenica 16 marzo a Piancavallo in provincia di Pordenone. Anche quest'anno  tutta la squadra dell'Hosteria Ai 3 Magnoni di Trieste con il cuoco Daniele Valmarin, Daniele Valmarin, argento a Sarajevoche recentemente ha conquistato numerosi titoli in competizioni din settore, affiancato dal giovanissimo e fido chef Emanuele Felluga. L' appuntamento è realizzato in collaborazione con il rifugio La Genzianella. Il programma di "Shark in Mountain" prevede per sabato 15 marzo la cena degustazione nel rifugio con l'accompagnamento musicale di Dennis Fantina e i Magazzino Commerciale.  La domenica, sulla terrazza esterna del rifugio, la prosecuzione della festa con l'immancabile squalo, la grigliata di pesce, le ostriche, gli scampi e altre golosità, il tutto accompagnato da fiumi di Franciacorta e champagne. Anche quest'anno per chi volesse raggiungere Piancavallo la domenica senza dover muovere la macchina, sarà in funzione il servizio pullman con partenza da Trieste e ritorno in serata. (Per info: Hosteria ai 3 Magnoni 040-910979)

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Settimana sci e gourmet

Settimana sci Gourmet in Val d'EgaSettimana sci Gourmet in Val d'Ega

Dal 15 al 22 marzo, per sette giorni, i migliori cuochi altoatesini premiati con le stelle Michelin fanno gli onori di baita nell’area sciistica Obereggen, in Val D’Ega. Quando si parla di montagna, il confine tra la tavola degli snowboarders – intesa come simbolo di chi concepisce le piste da sci come immensi parchi giochi, sciatori classici compresi – e quella imbandita dei rifugi, che da sempre è un punto fermo nella vita ad alta quota, tra una discesa e l’altra, è piuttosto difficile da tracciare. E, ben lungi dal fare eccezione, la Val d’Ega - nel cuore delle Dolomiti, patrimonio dell’Umanità Unesco, e baciata dal sole per gran parte dell’anno – accoglie anzi tanto i patiti delle piste percorse dai maestri dello sci, tanto quelli che alle inforcate preferiscono le forchette delle baite, guidate, per una settimana intera, dai migliori cuochi altoatesini, premiati con il leggendario riconoscimento della Guida Michelin. Dal 15 al 22 marzo 2014, a soli 20 minuti da Bolzano, con la Settimana Sci e Gourmet con i Migliori Cuochi altoatesini, il comprensorio sciistico di Obereggen, l’Associazione Turistica e i cuochi dell’Alto Adige premiati con le stelle Michelin invitano tutti gli appassionati di sci e cucina ad un evento gastronomico nelle baite e rifugi dello Ski Center Latemar. Per tutta la settimana, su tavoli appositamente riservati, con una vista impareggiabile su panorami dei quali le cartoline possono solo lontanamente restituire un’idea, saranno servite le migliori specialità della tradizione. Mercoledì 20 marzo, dalle 17.00, ci sarà inoltre un aperitivo particolare accompagnato da pietanze tirolesi e buona musica presso il Teleriscaldamento di Obereggen. Al momento della prenotazione è necessario richiedere l’apposito voucher.
L’offerta, proposta a partire da Euro 547,00, è comprensiva di 7 giorni in albergo in camera doppia con trattamento di mezza pensione o in appartamento, 6 giorni di skipass, 2 pranzi presso le baite scelte del comprensorio sciistico.

Per Informazioni: Val D’Ega Turismo

Tel. 0471 619500

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Sito web: www.valdega.com

 

 

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Cena di Carnevale consigliata da qb

Il ristorante al Ponte di Gradisca con le sue due salette accoglienti, il caminetto, il servizio efficiente, la qualità dei prodotti usati in cucina è il luogo ideale per una cenetta di coppia ma anche una cena tra amici. Eccovi il menu del martedi grasso, gustoso e senza strafare...
Tortino soffice ai carciofi e pecorino di Fossa
Il frico croccante all’erba cipollina
Il pate’ d’anatra alle mele e pistacchi
***
Coriandoli di pasta con la Rosa di Gorizia e salsiccia
I gnocchetti alle ortiche in cestino di montasio
La jota con fagioli borlotti e cicciole di maiale
***
La costa di maiale affumicata con patate in tecia e verzotti
Lo stracotto di manzetta al refosco e anice stellato
Il guanciotto di maialino, kren e mele
***
Il Buffet di Carnevale
I dolci tipici di Carnevale
Un calice in abbinamento
€ 35,00
E nel caso accanto c'è un confortevole albergo.

alPonte il Ristorante viale Trieste, 122 Gradisca d’Isonzo (GO) tel.0481-99213
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28 marzo: imperdibile cena degustazione

Il prossimo 28 marzo è la data assai attesa della cena degustazione che porterà il Friuli nel piatto in modo inaspettato creativo e ricco di contenuti. Lucidatevi le papille e leggete il menu: nel frattempo pregustate anche la qualità dei vini proposti in abbinamento (lunedì pubblicheremo qui sul quotidiano on line la descrizione dei vini gentilmente offerti dai produttori:la cena infatti ha finalità benefiche).

Aperitivo da Otto con piccolo frico
vino: “BrumBrum” Spumante metodo classico brut nature - La Ganga Wines
Antipasto
Battuta di regina di San Daniele con limoni canditi, gelato alla pitina, la patata nella fonduta di formadi frant, il brodo di “Schultar” con la sua carne.
vino: “Ottolustri” Friulano - RoncSoreli
Primo
Cjlsons Van Beec  i cialsons con le patate, la menta e frutta secca, i “cops” al cacao con la neve di ricotta affumicata.
vino: “Schioppettino di Prepotto” - Casella
Secondo
il cervo di montagna  in vasocottura con la sua polenta, insalata di campo con pane rustico e il fresco condimento.
vino: “Kaplja” - Damjan Podversic
Sorbetto
I perùs di Carnia: pera con cannella e il suo distillato.
Dolce
la piccola gubana in monoporzione con l’anima di grappa, gelato allo Slivovitz con pinoli e zabaione al Ramandolo

I quattro protagonisti stanno testando tutte queste creazioni abbiamo qualche anticipazione per voi: ogni piatto conterrà qualcosa di ognuno di loro. Ma chi sono loro? Stefano Buttazzoni, chef del ristorante da Otto che ospita la serata con qualche sopresa in ghiaccia reale assolutamente incredibile (top secret) ma già i cjarson nella nuova versione sono da urlo; Leonardo Ceschin, gelatiere (campione del mondo di Gelateria 2012), Luca Diana pasticcere pordenonese (che presenterà anche il suo libro di pasticceria) Paolo Zoppolatti, chef de il Giardinetto di Cormons, artista della vasocottura e non solo.

Questo è l'evento qbquantobasta di primavera (sia chiaro, noi semplicemente lo promuoviamo, il merito è di chi concretamente lo realizza): si svolgerà a Timau nel ristorante Matiz da Otto. Sarà una cena
a OTTO mani dal titolo il Friuli nel piatto. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza per l'Agmen, Associazione Genitori Malati Emopatici Neoplastici FVG.
Affrettatevi a prenotare: anche se la data vi sembra ancora lontana (il prossimo 28 marzo) si prevede il tutto esaurito in breve tempo (sono rimasti solo 20 posti)

Costo della cena vini inclusi: 50 euro.

Prenotazioni:
Tel 0433 779002 oppure 320 2293859
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Le chef e gli chef di Tacco e Spacco

Chef partecipanti alla sfida Tacco e SpaccoChef partecipanti alla sfida Tacco e SpaccoAlla sfida culinaria Tacco e Spacco organizzata dall'Associazione Donne del vino FVG, presieduta dalla Delegata Cristiana Cirielli,  a Vallenoncello (PN) nella sede dell'Electrolux Professional gli uomini hanno sfoderato le loro doti in cucina, battendo le donne chef due piatti su tre.  Per il dolce ha vinto la chef Anna Chiavazzo, vincitrice assoluta nel punteggio generale.   Emma Corocher di Electrolux Professional  ha dato il benvenuto al pubblico e alla giuria composta da Alessandra Ferri, Carlos Santos, Domenica Grande, Giorgio Lonardi, Guecello Di Porcia, Lisa Tosolini, Matteo Zoppas, Patrizia Rigoni, Stefano Scatà.
Quattro i criteri di valutazione: ingredienti, tecnica, presentazione e gusto.
La sfida ha dato alla fine i seguenti risultati:  per il dolce ha vinto la chef Anna Chiavazzo, vincitrice assoluta nel punteggio generale.   Per i primi piatti Alex Osualdella, con i suoi “cjalsons grave della Pedemontana”  286 punti, il piatto di Barbara Martina  “tortelli d’oca ai due colori e ai due sapori” ha ottenuto un punteggio di 280. Per i secondi Masahiro Homma del ristorante Il Ridotto di Venezia con il suo “triglie mari e monti” con un punteggio di 297, ha superato per soli due punti il piatto di Natascia Santandrea “cubetti di fegato di vitello su fondente di cipolla di Certaldo e vin santo” con punteggio di 295.  Per i dolci Anna Chiavazzo, titolare del Giardino di Ginevra, con il suo “di vino, di terra, di cuore” ha totalizzato un punteggio di 312, superando Robert Tonial con “ciamp d’uiar (campo d’inverno) con punteggio di 287.



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Una cena a otto mani: da Otto il 28 (marzo)

I 4 della cena a 8 mani da Otto a TimauI 4 della cena a 8 mani da Otto a TimauGuardate i loro sorrisi sinceri: come potevamo non aderire alla loro proposta? I nostri lettori sanno che noi  come qb quantobasta promuoviamo degli eventi speciali per i nostri l fan: quest'anno l'evento qbquantobasta di primavera (nel senso che noi lo promuoviamo ma il merito è di chi concretamente lo realizza) si svolgerà a Timau nel ristorante Matiz da Otto. Sarà una cena a OTTO mani dal titolo il Friuli nel piatto. Mai titolo fu più azzeccato in quanto i 4 maestri che si occuperanno di soddisfare le vostre papille provengono da Gorizia da Pordenone e ovviamente dalla Carnia (almeno come carnici di adozione). L'idea è fantastica perchè si tratta di quattro professionisti che sono anche quattro amici, che hanno deciso di pensare e realizzare una cena a otto mani il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza per l'Agmen Associazione Genitori Malati Emopatici Neoplastici FVG. Prima di dirvi chi sono (ma li avrete già riconosciuti dalla foto Leonardo. Stefano, Luca, Paolo) vogliamo ringraziarli per essere stati disponibili a mettersi in gioco con le diverse professionalità e contemporaneamente ringraziamo  i produttori di vini che hanno generosamente accettato di offrirli gratuitamente in considerazione della finalità benefica. I quattro cavalieri, oops i quattro amici chef pasticceri gelatieri, sono in rigoroso ordine alfabetico Stefano Buttazzoni chef, Leonardo Ceschin gelatiere, Luca Diana pasticcere, Paolo Zoppolatti chef.  Nei prossimi giorni vi racconteremo in dettaglio dei cuochi dei vini del menu, ma affrettatevi a prenotare: anche se la data vi sembra ancora lontana (il prossimo 28 marzo) si prevede il tutto esaurito in breve tempo. Qui sul sito pubblicheremo il menu, poi descriveremo i piatti e i vini: Sarà un crescendo! Stay tuned. Intanto ecco i numeri per prenotare:  Tel 043377900 oppure 3202293859

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Vi piacciono i radicchi e le cicorie rosse?

Lo chef Tonino Venica della Tavernetta Castello di SpessaLo chef Tonino Venica della Tavernetta Castello di Spessa

Cena con l’autore sabato 22 febbraio a La Tavernetta del Castello di Spessa di Capriva del Friuli. La giornalista Cristiana Sparvoli presenta il suo libro “Radicchi Stellari. Storie di chef e ricette d’autore” Degustando i piatti ideati da Antonino Venica con la rosa di Gorizia e il radicchio canarino.
Le pregiate cicorie rosse di Veneto e Friuli al centro del viaggio gastronomico che la giornalista e scrittrice trevigiana Cristiana Sparvoli propone nel suo nuovo libro "Radicchi Stellari. Storie di chef e ricette d'autore" (Editoriale Programma, 2013). Dopo una serie di presentazioni in Veneto, il tour di "Radicchi Stellari" approda per la prima volta in Friuli Venezia Giulia. Infatti, Antonino Venica della Tavernetta al Castello, ristorante di Capriva del Friuli nello scenario del Resort Castello di Spessa, è uno dei nove chef selezionati dall'autrice per scoprire il miglior utilizzo in cucina dei radicchi veneti e friulani: dal Rosso di Treviso Igp, una delle varietà più note e diffuse nei mercati, alla rara e delicata Rosa di Gorizia, passando per il Rosso di Verona di grande versatilità nei risotti e nelle insalate. Sabato 22 febbraio, dalle 20, per accogliere la presentazione del libro, da parte dell'autrice - che converserà con gli ospiti sulle ricette e le storie di vita professionale narrate dai nove chef - Venica metterà in scena una vera festa della gola ed interpreterà a modo suo le prestigiose varietà di Radicchio goriziano, tra cui la ricetta pubblicata in "Radicchi stellari".
Ecco i piatti in menu e i vini abbinati: “Aperitivo con frivolezze di I radicchi friulani”, l’antipasto di Waffel croccante con cremoso di Rosa di Gorizia, nuvola di Canarino variegato e bagnacauda (Pinot Grigio Isonzo-Castello di Spessa); Risotto mantecato al “Radicchio Canarino” e salame fresco d’oca sbriciolato (Sauvignon Collio-Castello di Spessa); Insalata calda con filetto di maiale nostrano, nobili radicchi goriziani (Il Canarino e La Rosa) su zuff di Mais e lamelle di tartufo nero uncinato (Rosso del Conte-Castello di Spessa); dessert Crostata di Ricotta, Radicchi e Gelato alle Noci (Verduzzo Perle-Castello di Spessa).
Costo della cena 50,00 euro a persona
Per informazioni e prenotazioni: La Tavernetta al Castello
telefono 0481-808228 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 





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Al Ponte rosa di Gorizia protagonista

Ristorante al Ponte, Gradisca d'Isonzo Ristorante al Ponte, Gradisca d'Isonzo La Rosa di Gorizia, un prodotto di supernicchia, giudicato dal Corriere della Sera come il prodotto italiano top del 2013 sarà protagonista di una cena speciale tematica in abbinamento al pesce dell’Adriatico. Venerdì 31 gennaio dalle 20 all'accogliente ristorante “Al Ponte” di Gradisca.
Menu
Crema di salmone con la Rosa di Gorizia e polvere di cappero
Bouquet di rose con gamberi
Risotto con la rosa, scampi e tartufi di mare
Anguilla leggermente affumicata con ginepro e la rosa variegata
Soffice alle mandorle e sorbetto alla Rosa di Gorizia
Vini in abbinamento compresi. il tutto a € 40,00

Ristorante  e Hotel Al Ponte, Viale Trieste 122
Gradisca d'Isonzo (GO)
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Web-site: http://www.albergoalponte.it

Tel 0481961116 Fax 0039 048193795

 

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Gioielli sostenibili del Pacifico

Salmone Alaska food a Identità GoloseSalmone Alaska food a Identità GoloseSarà lo chef Alessandro Del Degan a proporre a Identità Golose, che aprirà i battenti al MiCo, in P.za Carlo Magno, a Milano il 9 febbraio prossimo fino all’11, il salmone selvaggio e gli altri gioielli del Pacifico di Alaska food. ASMI (Alaska Seafood Marketing Institute), l’Istituzione che si occupa di diffondere e rappresentare il mondo della pesca  in Alaska, avrà anche in questa decima edizione uno stand in cui verrà allestita un’esposizione di quelli che vengono definiti “i gioielli del Pacifico”. Oltre al Salmone selvaggio nelle sue cinque varietà (Reale, Rosso, Argentato, Keta e Rosa) “in vetrina” anche il Carbonaro, l’Ikura (il caviale di salmone), la Granseola Artica, il Pollock e il Granchio Reale. Chi si fermerà allo stand, oltre a ricevere notizie e informazioni sul Paese della Pesca sostenibile per eccellenza, l’Alaska, potrà degustare deliziosi assaggi di salmone affumicato e di Ikura.

L’Alaska è l’unico Paese degli Stati Uniti ad avere, per Costituzione, l’obbligo della sostenibilità e, proprio il salmone ne è un esempio significativo. Selvaggio, Naturale e Sostenibile, tutto il suo ciclo vitale avviene in acque pulitissime e in un habitat ideale per i pesci selvaggi. Peculiarità che sono alla base delle sue carni sode e saporite, oltre che più magre di quelle del salmone non selvaggio.
Quest’anno, allo stand di Alaska Seafood ci sarà una sorpresa:  Dal Degan: Chef giovane dell'anno del ristorante La Tana, di Asiago, presenterà alcune performance creative con i pesci dell’Alaska. Qualche esempio? Black Code mantecato con polenta soffiata e Fibre di Salmone selvaggio con caprino alle erbe e Ikura,  Ricette straordinarie, nate dalle sue esperienze e dalle  sue intuizioni, superbamente innovative, ma anche frutto di grande professionalità, di curiosità, di voglia di sperimentare.
Dal Degan, membro de Les Jeunes Restaurateurs d’Europe e inserito, nel 2013, tra i guru delle Guide de l’Espresso, è altresì chef executive del prestigioso ristorante l’Arquade, presso l’Hotel  “Villa del Quar” di Pedemonte, Verona.
Red king crab by Alaska foodRed king crab by Alaska food

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Elogio della scarpetta: by Andy Luotto

Andy LuottoAndy Luotto

In occasione della presentazione a Eataly del libro  "Padella Story" Ricette storie di un cuoco sotto le righe, di Andy Luotto vi proponiamo l'intervista rilasciata alcuni mesi fa in esclusiva per qbquantobasta a Daniela Zanette. "Sono cresciuto a Brooklyn e ho un serio problema a dialogare con gente noiosa".  Così, senza preamboli, Andy Luotto - classe 1950, attore del clan di Arbore e cuoco eccellente - inizia a parlarmi della sua vita e della sua passione per la cucina. Il tutto in un contesto che ben si addice a un uomo colto e vitale, dotato di talento poliedrico: il Museo della Follia sull'Isola di San Servolo,  in occasione del primo evento cross mediale in Europa dell'artista newyorkese Henry Hargreaves  (No Seconds. Comfort food e fotografia) dedicato al rapporto tra cibo e cultura di massa e in particolare all'ultimo pasto di alcuni condannati a morte negli USA. Performer preferito? George Carlin (quello di “Seven Dirty Words”).
Cantante preferita? Beyoncé (per potenza vocale e sensualità).
Canzone preferita? Summertime (per la melodia).
Idolo? Muhammad Ali (perché fu il più grande pugile della storia e mise in gioco tutto per un ideale).
Letture obbligatorie? Shakespeare e Kafka.
Pittori preferiti? Salvatore Fiume e Fortunato De Pero.
Colore preferito? Giallo.
Piatto portafortuna? Il pancotto con broccoli, salsiccia e pomodoro. Ma anche le polpettine di baccalà con marmellata di cipolla rossa.
Suo piatto famoso? Carpaccio di carne di bufala con tartufo nero (presentato a Eataly a Torino, sei anni fa).
Donna più importante della sua vita?
Un unico nome: Maria Illuminati.
Lasciata Brooklyn da adolescente (era il 1965) - mi dice - arriva in Italia, nella casa paterna frequentata dall'intellighenzia dell'epoca e da grandi personaggi dello spettacolo quali Fellini, la Loren, De Sica e altri.
Mi si avvicina (odora di pane e latte, la sua barba sale e pepe è molto curata) e, scorrendo l'album del suo IPhone, mi fa vedere le foto di famiglia, orgoglioso in particolare di quella che ritrae suo nonno assieme a Pirandello.
"Non sapevo una parola di italiano, per mio padre ero un pochino scomodo"- continua - "così, escluso dai salotti intellettuali, passavo il mio tempo in cucina con la servitù, dove Maria Illuminati, cuoca e governante, mi accudiva con affetto. Lei non parlava la mia lingua, io non
parlavo la sua, ma ci capivamo a gesti, con gli sguardi e, soprattutto, mangiando insieme".
"Un giorno" - continua - "presi un pezzo di rosetta e lo intinsi al centro del tegame di sugo. Maria mi gridò no! la scarpetta si fa partendo dai bordi, non dal centro, perché è sui bordi che si concentra il sapore. Non l'ho mai dimenticato. Maria non si limitava a cucinare, era artefice di una grande magia: conosceva il segreto del sapore. Quella scarpetta cambiò la mia vita."
La laurea in comunicazione e in sociologia e l'attività televisiva e teatrale non lo hanno tenuto lontano dai fornelli, e non da dilettante:ha infatti studiato alta cucina in Puglia e in Toscana..
"Il sapore di un piatto va creato, riconosciuto e poi assaporato". Mentre me lo racconta, con il suo simpatico accento italo-americano, mi mostra le foto dei suoi figli di cui va molto fiero.
Alla conferenza stampa del pomeriggio esordisce con un'ironica citazione dell'amico Abatantuono:
"Sarò breve e circonciso" e presenta  il suo video-racconto sull'epifanica scarpetta. Un gesto semplice, popolare, spesso guardato con snobistica sufficienza, ma espressione di un sapere culinario antico che Luotto vuole salvaguardare e diffondere.

Il vernissage è stato seguito da un party nel corso del quale gli Chef Andy Luotto, Pietro Leemann e Pierchristian Zanotto hanno presentato la loro interpretazione culinaria del “Piatto dell'Ultimo desiderio”, tributo al comfort food, tema centrale dell'evento. Non potevano mancare il pancotto al cucchiaio, le coppette di pomodoro, di pesto, di crema di latte, di cioccolato preparate da Luotto e accompagnate da pezzi di pane croccante. Tutti gli ospiti sono stati invitati a godere del sapore della scarpetta, suo e nostro indimenticabile Comfort Food.

La terrazza del Museo della Follia regala una vista mozzafiato su San Marco da un punto  prospettico insolito e ignorato persino dai grandi vedutisti: San Servolo, dal 1725  sede del manicomio maschile veneziano. Come ha fatto notare Pierangelo del Zotto, Presidente della Fondazione San Servolo, l'isola, per secoli luogo di sofferenza, ospitando ora grandi eventi artistici emerge come straordinario esempio di trasformazione urbana, diventando luogo di convivialità e di bellezza.

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Mountain Gourmet Ski Experience

lo stellato Heston Blumenthal, ph. Alisa Connanlo stellato Heston Blumenthal, ph. Alisa Connan

Dopo aver conquistato 6 stelle Michelin e riconoscimenti in tutto il mondo, Heston Blumenthal lancia una nuova sfida. Il più grande chef britannico (è diventato Ufficiale del Regno per i servizi resi alla gastronomia made in Britain) ha scelto il “Bianco italiano” per un esperimento innovativo. Dal 2 al 5 febbraio, ai piedi del Monte Bianco, Blumenthal trasformerà i migliori locali di Courmayeur in altrettanti templi della cucina, reinventando e personalizzando le ricette e i sapori del territorio. Accanto a lui, i pluristellati chef Sat Bains (nella foto) e Marcus Wareing (foto in basso). Un concept gastronomico inedito, che propone un viaggio avventuroso tra ristoranti d’alta quota, ottimi vini, sapori genuini e appassionanti discese sulla neve. Heston Blumenthal, il più grande chef inglese, pioniere della cucina molecolare, si sta facendo portavoce di un nuovo concept gastronomico: eccezionalmente non sarà più il cliente a tentare di entrare – previa lista di attesa  – in uno dei templi mondiali della cucina. Al contrario, è il grande chef che si “delocalizza”, «Ho amato Courmayeur all’istante» ha ammesso Blumenthal, che l’ha scelta per inaugurare l’avventura del Mountain Gourmet Ski Experience, in programma dal 2 al 5 febbraio 2014. Un’esperienza tutta da vivere, prenotando il pacchetto completo oppure una delle cene, che si svolgeranno nell’incredibile cornice del Monte Bianco. Per quattro giorni il grande chef britannico inviterà ad assaporare l’inedito abbinamento tra la cucina valdostana e l’estro creativo di due tra i migliori chef internazionali, Sat Bains e Marcus Wareing, che da alcuni anni “collezionano” stelle Michelin e premi come i Cinque Nastri AA. Ambasciatori del gusto valdostano saranno invece due celebrati ristoranti gourmet d’alta quota, la Chaumière e la Maison Vieille. E’ proprio il profondo coinvolgimento del territorio a conferire un’aura di genialità e autenticità all’esperienza.  Blumenthal, Sat Bains e Marcus Wareing si dedicheranno infatti alla scoperta e alla rielaborazione della tradizione gastronomica locale, reinterpretando i piatti, le ricette, i sapori del territorio. Regine della tavola, saranno le tipicità gastronomiche, ovviamente, i formaggi, la Fontina su tutti, i grandi salumi, come il lardo d'Arnad e il prosciutto di Bosses, il pane di segale, la selvaggina. Anche  i ristoranti Le Château Branlant, Chiecco e Christiania hanno in serbo delle sorprese e realizzeranno menu di mezzogiorno ad hoc, ispirati al matrimonio tra i vertici della cucina inglese e quelli della tradizione valdostana.
Marcus Wareing, ph archivio Mountain Gourmet Ski ExperienceMarcus Wareing, ph archivio Mountain Gourmet Ski Experience

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