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Chef e Ristoranti. Piatti e Sala.

A cena nelle gallerie della Kleine Berlin

A cena nelle gallerie della Kleine Berlin con il ristorante al Bagatto in collaborazione con Container_120, a 20 anni dal primo “restauro” della Kleine Berlin, ricovero antiaereo risalente alla Seconda Guerra Mondiale.  In occasione di Barcolana48 verrà inaugurata e per la prima volta sarà aperta alle visite la galleria che passa sotto via Fabio Severo, passaggio segreto dal Tribunale di Trieste. Un'occasione imperdibile che coniuga la scoperta di un importante pezzo della storia della nostra città e l'assaggio dei prodotti offerti da aziende che rappresentano l'eccellenza del territorio. Il 3 ottobre 2016 dalle 18.30 alle 20.30 e dalle 20.30 alle 22.30.

Nel corso della serata ci sarà una sorpresa musicale by Yeronimus Kaplan vintage dj sets.

PRENOTAZIONI OBBLIGATORIE e ACQUISTO PASS  € 35,00 a persona
Il Ristorante AL BAGATTO
via Cadorna 7  tel 040 301771

Informazioni:
Container_120
tel 328 881 9992   tel 335 536 0634
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Buon Ricordo in Carnia guidato dagli sbilfs

La nonna stava seduta vicino al focolare, curando la verdura ed i legumi raccolti nell’orto e quanto raccolto nel bosco. Il nipote seduto a terra la guardava lavorare con quelle due grandi ceste e intanto ascoltava quello che gli raccontava: la passeggiata nel bosco, la ricerca dei frutti e delle erbe fra cespugli e rovi, e poi quell’incontro straordinario.

Gli occhi del bambino si sgranavano seguendo il racconto di come la nonna sentisse la loro presenza, come questi sbilfs giocassero a comparire e scomparire, accompagnandola fino al ritorno a casa. Era un racconto che si rinnovava ogni volta: un misto di verità e fantasia, dall’attività di ogni giorno, a un incontro fantastico con gli sbilfs. Questi piccoli esseri che animano da generazioni i racconti ai bambini della Carnia sono degli elfi buoni ma dispettosi.
E proprio dalla fantasia di un ragazzo della Carnia è nato un disegno che, elaborato dai maestri decoratori della Solimene, ha dato origine al bozzetto del nuovo piatto del Buon Ricordo del Ristorante Carnia; uno scherzoso sbilf sembra uscire dalla ceramica agitando una forchetta per invitarti ad assaggiare questa nuova specialità: i maltagliati (blecs, il nome corrente) di grano saraceno con guanciale affumicato e “formadi frant”.

L’ultimo è senz’altro l’ingrediente meno noto ma più interessante; nella civiltà contadina della Carnia nulla poteva essere sprecato, perché anche gli scarti erano frutto di sacrifici: forme di formaggio difettose per bolle o crosta spaccata venivano riciclate mediante macinatura e amalgamate con panna, sale e pepe. L’impasto omogeneo era così destinato a creare nuove forme avviate a breve stagionatura (in genere 40 giorni). Ogni forma costituisce così un numero unico per sapore e caratteristiche organolettiche, non dipendendo nemmeno dal malgaro, ma dagli ingredienti originali. In questo modo uno stratagemma per non sprecare è diventato nel tempo un elemento ambito e qualificato, nonché ricercato dai palati fini.

La famiglia Treppo accoglierà presso l’Hotel Carnia gli amici collezionisti e gli amanti della buona cucina nei giorni di sabato 1°ottobre a cena (ore 19.45) e domenica 2 ottobre a pranzo (ore 12.45).

Info:

Lorenzo Garavini
Fiduciario per il F.V.G. Associazione Collezionisti Piatti del Buon Ricordo
Cell. 3498154534        e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Torna Buonitalia, la cucina tradizionale delle regioni italiane

13 e 14 settembre 2016: sono di scena, anzi sono nel piatto le ricette della tradizione regionale siciliana. Al Ristorante Montecarlo di Trieste. Dopo la pausa estiva torna Buonitalia– il fortunato format ideato da Emilio Cuk e realizzato in cucina da Lucia Delise e tutto lo staff. In  collaborazione con qbquantobasta. Si incomincia con un antipasto di melanzane al pomodoro e basilico, olive schiacciate e peperoni sottolio, oltre alla tipica frittatina con la menta. Come primo piatto una forse inaspettata ma tipicissima minestra di cavolfiore. Non può mancare il piatto che tutti conosciamo almeno di nome, cioè la pasta alla Norma. Come secondo vi saranno serviti pesce spada con salmoriglio (la salsa a base di olio, succo di limoni, prezzemolo tritato, poco origano) accompagnato da insalata di arance e lo straordinario coniglio nero al cioccolato con caponata. Due formaggi, il primo sale e il primo sale con il pepe, prima del dolce finale, la brioche con granatina al limone.

Costo della cena inclusi i vini 25 euro!

Martedì 13 e Mercoledì 14 settembre, inizio alle 20.
Prenotazione obbligatoria al numero 040 662545
e mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ristorante Montecarlo - Via San Marco 10, Trieste

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Fusi (istriani) con salsiccia e jamar il nuovo piatto del Buon ricordo di Lokanda Devetak

La Lokanda Devetak, a San Michele del Carso, fin dalle origini ottocentesche, costituisce un punto d’incontro fra le  etnie e culture italiana e solvena, intrecicate saldamente nelle sue radici carsoline. Il nuovo piatto del Buon Ricordo, “Fusi con salsiccia e formaggio Jamar” racchiude vari aspetti di tradizione e produzione locale.  I fusi sono una pasta largamente usata nella cucina istriana (La pasta si fa impastando molte uova con farina di frumento, meglio se di grano duro e un cucchiaio d’olio. La pasta viene tagliata in quadrati che si avvolgono di “sbiego” attorno al manico di un cucchiaio di legno e si chiudono con le dita dove i due apici si sormontano). Jamar, con crosta rugosa di color marrone scuro, è formaggio tipico del Carso che raccoglie tutto il sapore di una produzione lattea di frisona locale nutrita con foraggio locale e almeno quattro mesi di stagionatura in grotta calcarea (jama in sloveno) a più di 70 metri sotto terra con temperatura e umidità costanti. Anche la salsiccia o luganiga, è di produzione locale, anzi familiare. Opera della figlia Sara, una delle figlie di Avgustin, già impegnata da tempo nella produzione di larga parte degli ingredienti ortofrutticoli utilizzati dalla Lokanda e delle gustosissime confetture e composte. 

La famiglia Devetak presenterà il nuovo Piatto del Buon Ricordo nei giorni di sabato 3 settembre 2016 a cena (ore 19:45) e domenica 4 settembre a pranzo (ore 12:45).

Prenotazioni:

direttamente alla Lokanda o prenotando al Fiduciario FVG 3498154534. Costo 50€ per i Soci Associazione Collezionisti Piatti del Buon Ricordo e 60 € per i non Soci.

Aderire all'Associazione Collezionisti Piatti del Buon Ricordo significa avere sempre uno sconto o facilitazioni presso i Ristoranti aderenti (per esempio per il FVG "da Toni" a Gradiscutta, "là di Moret" a Udine, "Hotel Carnia" a Venzone, "da Nando" a Mortegliano, "al Castello" a Cividale, "Lokanda Devetak" a San michele al Carso e "Hotel al Lido" a Muggia).


 

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Tre piatti da scarpetta. Da Elliott. Grazie Andrea Fantini

Tre piatti da scarpetta. E ho detto tutto. Una golosa sinfonia di sapori e un susseguirsi e alternarsi di consistenze a sedurre il palato. In sintesi: calamaretti spillo con burrata (foto sopra)

                                                                                                        spaghetti tiepidi con gamberi di Sicilia

                                                                                                               Ravioli con zuppetta di aglio di Resia

                                                                                                 

                                                Un primo assaggio delle proposte del ristorante Elliot sulle colline di Manzano e del giovane promettente chef Andrea Fantini.

Proposte che abbiamo intenzione di approfondire al più presto per raccontarvelosul nostro mensile qbquantobasta (intanto voi andate a scoprire la fantastica terrazza panoramica sul verde).

Fare la scarpetta è una simpatica espressione usata soprattutto nei dialetti dell’Italia meridionale e riportata in auge dal neo-teorico della scarpetta, Andy Luotto. Il Galateo non la proibisce tassativamente, la consente nelle occasioni informali ma usando la forchetta, non le mani. Noi abbiamo trasgredito questa regola perchè il pane servito era troppo buono e prenderlo con le mani per ripulire il piatto era un vero godimento. Abbiamo confessato la trasgressione, la nostra esperta di bon ton mi redarguirà aspramente. Prossima volta prometto, scarpetta con forchetta. 

 

                                                                                          Per finire il dolce, un piatto roteante e rutilante di colori e gusto.

 

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Al Capitello, solo sapori naturali

ristorante Al Capitello a Tarzo di Trevisoristorante Al Capitello a Tarzo di Treviso

Nella cornice suggestiva di un antico “canevon” (cantina) restaurato, tra le colline dell’Alta Marca Trevigiana, il ristorante “Al Capitello” di Tarzo (TV) - via San Francesco 1- è un incantevole angolo verdeggiante con il suo giardino esterno dove trascorrere piacevoli serate estive. Nel cortile di ghiaia ed erba, vicino al piccolo torrente, si respira ancora l’atmosfera della caratteristica corte contadina. Aperto dal martedì sera alla domenica, il ristorante “Al Capitello” è l’ambiente ideale per tranquille cene con gli amici, per tutte le ricorrenze, ma anche per esclusivi pranzi di lavoro.

In un'ambientazione suggestiva si possono gustare i sapori unici della cucina tradizionale veneta rivisitata dalla fantasia dello chef Tiziano Poloni, dal 2006 alla guida del ristorante “Al Capitello” con la preziosa collaborazione della moglie Fiorella. Una cucina di alto livello per coloro che amano riscoprire i sapori autentici e naturali, con una continua ricerca di materie prime genuine. Seducenti e golose le grigliate. Un’attenzione particolare viene riservata alla clientela vegetariana e a coloro che soffrono di intolleranze alimentari con un menù ad hoc. A soddisfare gli amanti del buon bere, un'importante carta dei vini con oltre 200 etichette di pregio provenienti soprattutto da Triveneto, Toscana e Piemonte.

Tiziano e Fiorella: creatività e tradizione. L’esperienza nelle cucine e sale da pranzo di Tiziano e Fiorella comincia già verso la fine degli anni ’70. Durante i loro quasi quarant’anni di attività, hanno visto il susseguirsi di diversi stili culinari: dalla nouvelle cuisine, di cui conservano le cotture brevi che preserva la leggerezza delle pietanze, alla cucina creativa, utile per le reinterpretazioni di piatti storici e consolidati, dalla cucina fusion e quella etnica per i multi-ingredienti e un uso sapiente delle spezie. Tiziano e Fiorella hanno saputo far tesoro di ogni insegnamento per ricavarne un loro stile enogastronomico. Ora propongono molto volentieri la cucina del territorio. Da appassionati cercatori di erbe spontanee, funghi, castagne e quanto offre a seconda delle stagioni il territorio, nei menù di primavera fioriscono le ortiche, i bruscandoli, il tarassaco, gli asparagi da “rust”. L’estate è la stagione del trionfo di prodotti del loro orto coltivato in maniera naturale. Poi subentra il dorato autunno, ricco soprattutto di funghi e castagne. Tiziano e Fiorella amano intrattenere i loro clienti e raccontare, con entusiasmo e calore professionali, l’ultima raccolta di chiodini, russole, alberelle, steccherini dorati e di splendidi e gustosi esemplari di porcini ed ovuli.

Leggi la ricetta Rosette di pasta fresca alle rosoline di campo ricotta di capra e semi di papavero

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Lady chef Fic Veneto nuovo direttivo

Nominato il nuovo direttivo delle Lady chef del Veneto, alla presenza di Claudio Crivellaro, presidente dell’Unione Cuochi del Veneto, organo territoriale della Fic-Federazione italiana cuochi. Cristina Andreola (nella foto) ricopre il ruolo di coordinatrice regionale, affiancata alla segreteria da Elena Pancotti. Alla riunione hanno partecipato anche Marina Grazioli, Lady chef di Verona, già coordinatrice dell’area Nord Italia, e Mirca Pillon, storica Lady chef di Treviso.
Lo Statuto delle Lady chef sottolinea  «l’intento di rendere merito alla figura della donna in cucina valorizzandone la professionalità̀, il lavoro e la dedizione». Obiettivi e compiti con un sostanziale peso specifico, sottolineati da questa riunione svoltasi per l’occasione presso l’Accademia delle professioni “Dieffe” di Padova, sede istituzionale dell’Unione Cuochi del Veneto.

«L’obiettivo del nuovo direttivo delle Lady chef Veneto - ha spiegato la nuova coordinatrice Cristina Andreola - è quello di rendere merito alla figura della cuoca, come evidenzia lo statuto, e valorizzarne la professionalità, contribuendo a dare un’immagine diversa delle cuoche, che spesso vengono identificate in coloro che realizzano una cucina casalinga e di basso profilo, ma al contrario sono delle professioniste che sempre più spesso dirigono le cucine di ristoranti molto affermati e segnalati da influenti guide gastronomiche». «Cuoche donne dunque - ha proseguito la giovane Andreola - serie e qualificate professioniste che lavorano con passione e dedizione realizzando piatti di alta cucina anche grazie alla loro spiccata sensibilità femminile. Il nuovo direttivo sarà impegnato nel privilegiare il rapporto di collaborazione con tutte le organizzazioni del Sodalizio femminile di giurisdizione, nonché nazionale, in attività associative che privilegeranno la valorizzazione dell’enogastronomia di qualità del territorio e in attività di solidarietà».

 

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Cena romantica in funivia

Se state progettando una cena romantica, desiderate un’esperienza unica o semplicemente volete provare qualcosa di diverso, ecco quello che fa per voi! Cenare e vivere un’esperienza culinaria in funivia è possibile grazie alla stupenda collaborazione tra il ristorante Dvor Jezeršek e la Gostilna Krištof. Tutto si svolge nell’ambiente alpino sloveno su monte Krvavec (20 minuti fuori Lubiana, uscita aereoporto di Ljubljana).  I vagoncini delle funivie si trasformano in piccoli ristoranti per 2 o 4 persone. La cena è composta da 3 portate e servita in due fasi. Per il dessert siamo usciti e saliti verso  la baita alpina dove ci ha accolto un gruppo folkloristico che si è anche esibito per noi.
Grande selettività e rigore nella scelta della materia prima per le pietanze: tutto deve provenire da piccoli produttori locali.



Alla stazione di partenza siamo stati accolti con un grande sorriso dallo chef Luka Jezeršek da Jezeršek Kreativne kulinarične rešitve. Quando abbiamo preso posto ci hanno subito servito un bicchiere di bollicine e il benvenuto della casa: ricotta con olio di semi di zucca con pane di segale e “kranjska klobasa” con uova di quaglia. Aperta la portiera, ci vengono messi sul tavolo il vino e l’acqua accompagnati da  un antipasto freddo servito in tre sfere chiuse. Aprendo la sfera si svela la sorpresa: Asparagi con fragole fresche, formaggio di capra e miele; Arrosto di manzo (cottura all’Inglese) con salsa di uovo e semi di senape e peperoni; Filetto di trotta affumicata con salsa kren ed erba cipollina, carote e germogli di ravanello.  E mentre si mangia si gode un panorama meraviglioso.

Si ritorna al punto di partenza. Di nuovo si apre la portiera, subito ci cambiano i piatti e le posate. Tutto pronto per il secondo. Filetto di maiale con un ragù di funghi porcini e asparagi; Orzotto estivo con spinaci e sedano. E via, si riparte in salita.
Per il dolce ci fanno uscire dalla cabina. Uscendo ci viene mostrata la strada verso la baita alpina. La cima dipinta di verde, con le mucche a pascolo. Sul terrazzo della baita ci saluta l’altro chef Tomaž Bolka della Gostilna Krištof, offrendoci un dolce nel bicchiere: Torta al cioccolato Gorenjka con mandorle e ciliege, fragole di bosco e gelato.
Catturati dal tramonto mozzafiato era proprio quello che ci serviva per concludere la serata. Esperienza da ripetere. Forse già nelle prossime due date di questa estate.


 

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Sostenibilità energetica nella ristorazione

Rocco Pozzulo FIc sostenibilità energetica nella ristorazioneRocco Pozzulo FIc sostenibilità energetica nella ristorazione

Rocco Pozzulo (Fic): «Un cuoco non può prescindere dalle ultime tecnologie». Puntare sulla sostenibilità energetica nell’ambito della ristorazione professionale è una strategia che può permettere di guadagnare competitività, soprattutto in vista dell’introduzione della legge obbligatoria per tutte le apparecchiature refrigerate professionali vendute sul mercato europeo, dal 1 luglio 2016. Anche la Federazione italiana cuochi (Fic) ribadisce l’importanza della sostenibilità energetica per i professionisti della cucina, con una adeguata formazione professionale affinché i cuochi utilizzino al meglio le nuove tecnologie e ne conoscano le caratteristiche anche in ambito energetico. «L'impegno della Federazione italiana cuochi - ha dichiarato il presidente Pozzulo - per formare i professionisti della cucina è notevole. Dopo il congresso nazionale Fic alla Stazione Leopolda abbiamo firmato il documento Cuoco 3.0, attraverso il quale vogliamo promuovere un cuoco sempre più preparato, formato e informato. Per fare un buon piatto oltre a conoscere le basi della sana alimentazione è bene conoscere anche il senso della sostenibilità energetica». «Un cuoco non può prescindere dalla tecnologia. Il nostro obiettivo è quindi che il cuoco passi sempre attraverso un percorso di aggiornamento professionale. Basti pensare che durante i campionati di cucina uno dei primi controlli che effettua la giuria è quello del frigorifero, la temperatura e il posizionamento dei cibi all'interno».

 

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Gala dinner in onore del Floating Piers


Il 29 giugno 2016 un evento culinario irripetibile: al Romantik Hotel Mirabella di Clusane d’Iseo (BS) cena d’estate con menù dedicato tra ostriche e Franciacorta, e l’opera di Christo sullo sfondo. L’occasione è irripetibile: cenare con un ospite speciale, il Floating Piers firmato da Christo, qualche giorno prima che sia portato via per sempre.

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Grand Hotel del Gianicolo, seconda vita per l'hotel di lusso confiscato alle cosche

La seconda vita dell’hotel di lusso al Gianicolo confiscato alle cosche: ora è fra i migliori di Roma. 7 giugno 2016 la Cena della Legalità dello chef Filippo Cogliandro. Appena sopra Trastevere, una delle zone più preziose e autentiche di Roma, una vista suggestiva sul Gianicolo, la cupola di San Pietro, Villa Pamphili e Villa Sciarra, la seconda vita del Grand Hotel Gianicolo è una storia a lieto fine per un bene confiscato. Mentre circa il 90% delle aziende sottratte alla criminalità finisce per fallire, qui non un solo posto di lavoro è andato perduto, niente grava sulle spalle dello Stato, il bilancio è in attivo, la D.ssa Ilia Bortolomucci, amministratore giudiziario, gestisce l’imponente struttura con camere, suite e piscina, affiancata dal direttore Giuseppe Ruisi, una vita passata negli hotel di mezzo mondo. La strategia ha funzionato, in breve tempo l’hotel si è ripopolato, sono tornati i banchetti nuziali, le feste, gli eventi, gli incontri, aperitivi glamour ma soprattutto sono arrivati i turisti stranieri, tedeschi, canadesi, francesi e tutta una serie di appuntamenti con l’arte, la moda, il cinema.

Martedì 7 giugno, il Roof dell’Hotel con vista sul Cupolone di San Pietro ospiterà, in uno scenario di fiori e piante, lo chef Filippo Cogliandro, presenza emblematica, arrivato dalla Calabria a raccontare la sua storia attraverso la sua cucina per il  Progetto de Le Cene della Legalità con la presenza di magistrati e legali, professionisti e politici, autorità. Filippo Cogliandro, eletto Ambasciatore della Ristorazione Antiracket nel mondo, che opera nella difficile realtà calabrese, fedele alla sua convinzione che “il silenzio uccide”, coglie l’occasione per far conoscere la sua esperienza di imprenditore che si è ribellato alla logica del “pizzo” con Le Cene della Legalità, il suo progetto nato a Firenze nel 2012 per raccontare con un tour nelle diverse città italiane e all’estero il suo lavoro di chef abbinato alla cucina del territorio ospite,  la cucina che serve da pretesto e da tema per celebrare uno scambio di emozioni e di conoscenze, una rete sociale per raccontare  alla gente la sua storia, un modo di incontrarsi per scrivere insieme la nuova pagina di una storia comune.  Leggi anche Intervista a Filippo Cogliandro, ambasciatore della ristorazione antiracket

Grand Hotel Gianicolo
Viale delle Mura Gianicolensi 107, 00152 Rome, Italy
06 5833 3405
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