Chef e Ristoranti. Piatti e Sala.

Sapori: cicchetteria con cucina

Sapori via BoccardiUn sogno realizzato quello di Andrea Caporizzi, che da manager del settore abbigliamento decide di mettersi finalmente in proprio e di aprire un locale tutto suo. "La cucina è da sempre stata una mia grande passione", mi racconta; "mi sono inventato tante volte e ho iniziato facendo il cuoco a domicilio, tanti anni fa a Bologna. Diffondevo cucina di qualità e stupivo i mei clienti emiliani con il cotto in crosta. È sempre un must se vuoi colpire qualcuno. Poi mi sono licenziato dal mio lavoro di manager e ho iniziato a raccogliere quelli che sono i frutti della mia passione: ho lavorato in diversi ristoranti, anche a Trieste, fino a che il Covid mi ha messo alle strette e qui è arrivato il mio atto di coraggio. Ho viaggiato moltissimo, ho visitato posti meravigliosi, ho vissuto in posti incantevoli, ma tornare a casa era già scritto e così ho fatto. Quando ho sentito di aver concluso il mio percorso all'estero ho finalmente deciso di impegnarmi nel realizzare qualcosa che mi desse davvero soddisfazione. Sapori è stato la classica ciliegina sulla torta." Il battesimo del nuovo locale Sapori di via Boccardi 1, a Trieste è avvenuto il 20 luglio 2021.

 sapori ingresso

Si racconta così Andrea Caporizzi e si nota subito la sua precisione: sistema il menù, mi fa notare le lucette che mette su tutti i tavoli. Questa stessa precisione e cura nel dettaglio si trova anche nei piatti che vengono preparati nella cucina di Sapori: dentro c'è la cultura della qualità, "non crediamo nel chilometro zero, crediamo nella stagionalità e nell'acquistare i prodotti di qualità, esattamente da dove vengono", mi spiega.

Da Sapori - una cicchetteria con cucina, dove  gustare antipasti ricercati e ottimi secondi piatti, ci sono la  birra Ceca e i vini del territorio, carni eccellenti cotte sotto vuoto a bassa temperatura e lo speck dell'Alto Adige ricercatissimo, accanto a tante altre peculiarità che si possono trovare solamente in questo locale. E che creano una proposta originale e gustosa. 

SAPORI
Orario: dalle 17.00 alle 24.00 Chiuso il lunedì
tel 328 6358955 https://www.facebook.com/SaporiTrieste

 

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Caffè alla stazione. Trieste

 caffe alla stazione foto d'epoca

Caffe alla stazione. È un esempio di dinamicità e di buoni propositi la bella Martina Prada, proprietaria del Caffè alla Stazione che ha appena ristrutturato il suo locale storico per il quale sogna un nuovo futuro. "Usciamo da due anni di incertezza, spiega Martina, ma i turisti torneranno ed è proprio a loro che vogliamo rivolgere le nostre attenzioni: abbiamo rinnovato il nostro locale cercando di mantenere quelle caratteristiche che lo rendono un locale affascinante, come le vetrine stile liberty e altri dettagli. Il Caffè alla Stazione è un locale storico della città, ci sono racconti, fotografie, documenti che parlano del nostro locale come punto di passaggio per personaggi importanti, tra i quali anche Francesco Giuseppe d'Austria in persona". 

caffe stazione esterno

"Questo locale è il primo che si trova arrivando in città e serve  anche tanti b&b che si trovano nelle vicinanze;  è proprio per questo che curiamo i dettagli delle colazioni, continua. Un turista che arriva ha bisogno, dopo ore di treno, di un buon caffè, un bicchiere d'acqua e di un bel sorriso di benvenuto. Una bella accoglienza".

caffè stazione interni Nel nostro Caffè c'è tutto il necessario per iniziare la giornata con sprint: ogni giorno sforniamo brioche 100% burro che riempiamo con creme, marmellate e cioccolate ogni giorno diverse, a seconda delle richieste dei clienti.

Il nostro caffè, rigorosamente Excelsior, dalla miscela 80/20, ha una storia tutta triestina da raccontare. Abbiamo deciso di implementare le colazioni anche con il tipico 'pane burro e marmellata',  con pancake e, perché no, qualcosa di salato. Proponiamo anche pranzi veloci con insalate, toast e primi piatti.  caffe stazione

Caffè alla Stazione, Piazza Libertà 3, Trieste. Orari: Lun ven 06.30 - 19.00. Sabato 06.30 - 14.00. Domenica chiuso

Fb: Caffè alla Stazione
IG @caffeallastazione

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Cortona: Chianina e Syrah

chianina e syrah sommelierFood & Wine Cortona. 6° edizione di “Chianina & Syrah” (11-13 marzo 2022), tre giorni di degustazioni all’insegna del connubio tra due eccellenze del territorio toscano. Per la prima volta la città riunisce i produttori da altre regioni d’Italia e d’Europa
Cinquanta cantine, tremila calici, 20 sommelier, 20 ristoranti e 11 chef stellati: con questi numeri torna “Chianina & Syrah” l’appuntamento dedicato al buon vivere, alla cultura enologica e gastronomica Tre giorni di incontri, dibattiti e degustazioni con i grandi vini della Cortona DOC e la pregiata Chianina IGP. Tutto il programma in dettaglio QUI 

chianina e syrah cuochi
Sabato 12 marzo . Il fulcro degli eventi è palazzo Ferretti, in via Nazionale, dove si terrà la mostra-degustazione «Il vino Syrah, la razza Chianina, il buon vivere». Nel corso della giornata si terranno alcuni cooking show dedicati alla Chianina con lo chef Sergio Mei, e masterclass con Gianni Fabrizio (curatore guida Vini d'Italia del Gambero Rosso) con un «Viaggio in Rodano». Alle 16 la presentazione del libro Cacio, Pepe e Kombucha con l'autore Gabriele Bianchi, miglior professionista di sala under 30 d’Italia 2019, intervistato da Marco Gemelli (Il Forchettiere). A seguire «Le stagioni della Ciccia: tutti i segreti della frollatura»: sarà Aldo Fiordelli, giornalista e critico enogastronomico dell’Espresso e del Corriere della Sera ad intervistare il macellaio Simone Fracassi e lo chef Cristiano Tomei.

Altra masterclass alle 18 col giornalista Ernesto Gentili, già curatore della guida dell’Espresso e membro del Gran Jury Européen su «Gli anni ’90 e le grandi Syrah attraverso 5 vini + un intruso che hanno fatto la storia di questa varietà in Toscana».

Domenica 13 marzo. Appuntamento a Palazzo Ferretti con la mostra-degustazione aperta fino alle 18,30. Nel programma la dimostrazione di cucina della chef Tina Marcelli, Chef Novità dell’Anno Cook Award 2021, Andrea Berti (Coltellerie Berti di Scarperia), la degustazione di Gin e Chianina, il pranzo Chianina & Syrah Experience con “Il Quinto Quarto di Chianina" e i grandi macellai della Valdichiana, abbinati vini Syrah del territorio di Cortona.

Nel pomeriggio le masterclass condotte da Leonardo Romanelli, gastronomo, sommelier, giornalista e divulgatore e da Federico Bellanca, giornalista ed esperto del settore beverage. Si prosegue con Gelato & Syrah, le tendenze dei gusti per la stagione 2022 con Luca Managlia, giornalista di Gola Gioconda, che intervista i gelatieri Stefano Cecconi e Vetulio Bondi. In conclusione la masterclass di Saverio Russo, wine blogger, comunicatore del vino multimediale «Cortona in Rosa, degustazione di vini rosati da uve Syrah».
Sabato e domenica, inoltre, al Teatro Signorelli si terrà la degustazione «Syrah & Cigar», mentre entrambe le cene di gala stellate con 25 grandi chef protagonisti sono già andate esaurite. Tra le novità di quest’anno, il coinvolgimento di produttori di Syrah provenienti da altre regioni d’Italia e d’Europa, con l’obiettivo di valorizzare questo vitigno che trova da sempre nei suoli limosi dei terrazzi fluviali della Valdichiana un terroir ideale per esprimersi.

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Mercato Centrale Torino. Apre La Trattoria Vegetale di Antonio Chiodi Latini

 

la trattoria vegetaleNegli spazi di Mercato Centrale di Torino sbarca un nuovo format, la Trattoria Vegetale firmata dallo chef Antonio Chiodi Latini. Una nuova avventura per la famiglia Chiodi Latini che, dopo il ristorante torinese di via Bertola 20/B, culla della sperimentazione nel campo del vegetale di Antonio Chiodi Latini, ha visto nascere GiveMeVeg,costola di quell’idea portata avanti da Giorgia, figlia di Antonio.

La trattoria vegetale è un progetto più pop, da un punto di vista economico e concettuale, ma comunque ispirato allo stesso obiettivo: rimettere la materia prima vegetale al centro, rendendola assoluta e unica protagonista di piatti buoni.

trattoria vegetale MenuLe materie prime dei menu saranno vegetali al 100%. Stagionali, provenienti da fornitori selezionati. Quattro i menu proposti quotidianamente alla Trattoria Vegetale. Quattro formule che omaggiano nei nomi il progetto di Mercato Centrale, dedicati alle quattro città che ospitano Mercato Centrale in Italia (Firenze, Torino, Roma, Milano) e verranno proposti rispettivamente al prezzo di 12, 14, 16 e 20 euro. Tre le portate che compongono ciascun menu, con pane, una bevanda vegetale e una patata - simbolo della terra, materia prima vegetale amatissima dallo chef Antonio Chiodi Latini - al prezzo di due euro aggiuntivi (offerti al cliente per tutto il mese inaugurale). Piatti popolari ma eseguiti con cura e con amore, tovagliato semplice e vino da osteria (a disposizione dei clienti ci sarà il vino - bianco e rosso - “sfuso della casa”, esattamente come nelle trattorie più classiche, oppure una carta vini più dettagliata realizzata in collaborazione con Cantina Social). Il vino rosso sfuso sarà quello prodotto dalla “Masseria la Cattiva” in Puglia: un gruppo di giovani amici che, accomunati dalla passione verso il mondo delle fermentazioni e del vino naturale, ha preso in gestione una vecchia masseria in provincia di Bari, storicamente utilizzata per l’allevamento di vacche da latte, e ne ha fatto un luogo di produzione e sperimentazione sul vino locale. trattoria vegetale

La proposta di ristorazione della Trattoria Vegetale sarà inoltre accompagnata dall'offerta di prodotti vegetali a marchio GiveMeVeg (burnie di verdure sott’olio e piatti pret à manger da asporto).

Trattoria Vegetale c/o Mercato Centrale Torino Piazza della Repubblica 25, Torino

Orari di apertura: Dal mercoledì alla domenica, pranzo e cena

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Torna Pipolo in Viale!

Enea Pipolo Ha aperto la nuova gestione della gelateria Pipolo a Trieste. Questa volta la gestione torna in famiglia e a prendere le redini è il ventenne  Enea. Enea Pipolo, figlio d'arte, è il discendente della famosa famiglia di famosi gelatai della città di Trieste; la famiglia inizia la sua storia nel 1929 a Barcola con l'apertura della storica gelateria; poi nel 1934 la famiglia Pipolo registra il marchio e approda anche in Viale xx settembre, dove, dopo una serie di gestioni non appaganti, lascia il timone alla nuova generazione Pipolo.

"È una bella responsabilità portare avanti un marchio così importante, ma sono entusiasta di questo nuovo percorso e so che lo svolgerò con dedizione e passione". Il giovane Enea, parlando della nuova apertura, esprime la sua ammirazione verso il bisnonno che quasi cento anni fa ha alzato per la prima volta la serranda di un'attività che funziona ancora adesso. 

pipolo in viale

"È la realizzazione di un sogno che avevo fin da bambino. I lavori sono stati realizzati in tempo record e io sono davvero orgoglioso della squadra che si è già creata con i nuovi dipendenti. In più sto insegnando loro come preparare i diversi cocktail che verranno proposti in menù. Io infatti ho seguito i vari corsi AIBES ottenendo le varie certificazioni e ora posso finalmente esprimere tutte le mie passioni, anche quella del barman".

Il nuovo Pipolo sarà gelateria tradizionale con i gusti ricercati che solo noi offriamo, tra i quali strucolo de pomi, salame di cioccolato, crema carsolina ecc e poi verrà affiancata dalla parte dei cocktail per una clientela più giovane e che ha voglia di sorseggiare un aperitivo tranquillo in una delle zone più caratteristiche della città, il viale xx settembre.

Tutti i gelati saranno disponibili dal 7 marzo ma il locale è già aperto da qualche settimana!

Pipolo City Viale XX Settembre 11/A Trieste

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Bar centrale a Trieste nuova gestione

bar centrale triesteHa avuto inizio appena una settimana fa, il 22 febbraio 2022, l'avventura di Federico Oselladore e Zarina Kharchenko, che hanno deciso coraggiosamente di dare una svolta alla loro vita e di mettersi in proprio. "Veniamo entrambi dalla stessa esperienza lavorativa", mi spiegano. "Ci siamo conosciuti oltretutto perché lavoravamo in due locali adiacenti, da lì è nato prima l'amore e poi il desiderio di metterci a fare qualcosa da soli.

È presto ovviamente per  parlare di risultati, ma abbiamo grandi sogni, vogliamo fare le cose fatte bene e vogliamo che questo locale torni a vivere e che torni a essere un punto di riferimento per la città".

Bar centrale uno scatto dei tanti brindisi in occasione dell'inaugurazione

Andiamo a trovarli quindi e potremo gustare un buon caffè (Excelsior caffè), una pastina o un dolcetto (Eppinger) per recuperare gli zuccheri e tornare a lavorare più sereni, un the caldo selezionato per riprendere la carica giusta, ma anche fare una sosta per pranzo veloce, un toast, un paninetto ben farcito. E poi al pomeriggio ottimi aperitivi!

"Siamo carichi di entusiasmo, vogliamo con grinta recuperare il tempo perso dopo il Covid e vogliamo farlo adesso. Nel nostro staff c'è anche Michela che si occupa della caffetteria e dei nostri social. 

Bar centrale

Abbiamo messo una grande cura nella selezione dei prodotti:  i the sono scelti da Tea Time, il caffè è una nuova miscela 80/20 dell'azienda triestina Excelsior Caffè, rotonda, molto cremosa e dolce, i dolci Eppinger non hanno bisogno di presentazioni. Vi aspettiamo!"

Bar centrale macaron

bar centrale tea time

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Ciocco raviolo di Carnevale

Ciocco Raviolo di Carnevale Scuola del Cioccolato Perugina

Ricetta realizzata da Alberto Farinelli Maestro della Scuola del Cioccolato Perugina per Carnevale. Gli americani celebrano il Carnevale con la King Cake, sulle tavole dei francesi si trovano le bugnes, gli spagnoli festeggiano con i churros (clicca per la nostra ricetta), in Italia accanto a crostoli e frittelle ci sono varie declinazioni di ravioli dolci. E a questa tradizione Farinelli @perugina si ispira.

Ciocco raviolo

 

Ingredienti

 

Per la sfoglia

250 g farina
50 g Perugina® cacao amaro in polvere
50 g burro a temperatura ambiente
70 g zucchero
2 uova
35 g latte
8 g lievito per dolci (1/2 bustina)
un pizzico di sale
buccia di ½ limone
½ bacca di vaniglia

Per il ripieno 


100 g cioccolato Perugina® GranBlocco fondente extra 50%
300 g ricotta di pecora
80 g zucchero a velo
1 tuorlo
½ scorza d'arancia e 1/2 scorza di limone
½ baccello di vaniglia

zucchero a velo q. b.  (opzionale per decorazione finale)

Come procedere 


Per la sfoglia

  1. In una ciotola capiente setacciate la farina, il cacao amaro Perugina® e il lievito.
  2. Aggiungete zucchero, uova, burro, latte, un pizzico di sale, la vaniglia, la buccia del limone e cominciate ad impastare.
  3. Lavorate fino a ottenere un composto liscio e omogeneo, dategli una forma sferica e avvolgetelo con della pellicola.
  4. Fate riposare l’impasto a temperatura ambiente per circa 30 minuti.


Per il ripieno

  1. In una ciotola capiente setacciate lo zucchero a velo e poi la ricotta per eliminare eventuali grumi.
  2. Aggiungete la scorza del limone e dell’arancio precedentemente grattugiate, il tuorlo, i semini della bacca di vaniglia
  3. Unite infine il cioccolato fondente Perugina® GranBlocco Fondente Extra 50% sciolto e ben caldo.
  4. Amalgamate bene il tutto.

Preparazione dei ravioli al cioccolato

  1. Una volta trascorso questo tempo, dividete l’impasto in due parti uguali, questo passaggio vi faciliterà la sua stesura.
  2.  Prendete la prima porzione, infarinate il piano di lavoro e con il matterello stendetela sottile a circa 1/2 mm. 
  3. Con un coppapasta di circa 5 centimetri ricavate dei dischetti.
  4. Con una sàc a poche o con un cucchiaio distribuite una piccola quantità su ogni ritaglio, chiudete a metà.
  5. Pressate lungo i bordi con i rebbi di una forchetta. Spennellate il bordo di ogni raviolo con l’albume avanzato. 
  6. Ripetere l’operazione con la seconda porzione d’impasto.
  7. Disponete i ravioli sulla teglia del forno ricoperta da carta da forno e distanziateli affinché non si attacchino tra loro. 
  8. Cuocete in forno già caldo a 185 °C per 10 minuti. Prima di servirli, spolverate i ravioli di cioccolato con zucchero a velo.
  9. I ravioli dolci al cioccolato si conservano chiusi in un apposito contenitore ermetico in un luogo fresco e asciutto.

Consiglio 
La ricetta dei ravioli dolci si adatta anche per la frittura:

In una pentola scaldate l’olio fino a circa 170 °C-175°C, raggiunta la temperatura, friggete pochi ravioli alla volta, girandoli più volte fino a cottura. Scolateli e appoggiateli su carta assorbente da cucina a raffreddare. Prima di servirli spolverateli con zucchero a velo.

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Cupcake innamorato by Perugina

Cupcake Innamorato Perugina

Dalla Scuola del Cioccolato Perugina arriva la ricetta del soffice e morbido Cupcake Innamorato. (I cupcake arrivano dagli Stati Uniti come vera icona pop, basti pensare al Magnolia Bakery di New York divenuto famoso grazie alla serie tv Sex and the City). Perugina GranBlocco è un cioccolato dall’alta versatilità: eccellente da gustare da solo, perfetto per essere utilizzato nelle preparazioni in più modi: in scaglie o fuso, è facile da spezzare e rivela ottime capacità di sciogliersi e amalgamarsi con altri ingredienti. Profilo Instagram (@perugina)

 

CUPCAKE AL CIOCCOLATO

 

Ingredienti 


60 g burro
60 g zucchero
55 g uova (1 uovo)
100 g farina
4 g lievito in polvere
30 g Cacao amaro Perugina
50 ml latte
un pizzico di sale

 

Ingredienti per frosting al burro

150 g cioccolato Perugina GranBlocco Fondente Extra 50%
20 g Cacao amaro Perugina
135 g burro
150 g zucchero a velo


Come procedere 


1. Montare il burro e lo zucchero con le fruste elettriche.
2. Continuare a montare aggiungendo l’uovo e un pizzico di sale. 
3. Aggiungere poco per volta la farina, il lievito in polvere, il cacao amaro in polvere setacciati insieme, quindi il latte a temperatura ambiente.

4. Mescolare per amalgamare bene il tutto.
5. Versare il composto nei pirottini da muffin riempendoli per tre quarti.
6. Cuocere in forno a 180 °C per 15-20 minuti. Una volta pronti, togliete i cupcake al cioccolato dal forno e lasciare raffreddare.

Procedimento per il frosting (glassa) 

 

Fondere a bagnomaria 100 g di cioccolato Perugina GranBlocco Fondente Extra 50% e lasciare intiepidire.
Per un frosting dal sapore più intenso potete utilizzare il cioccolato fondente Perugina GranBlocco Fondente Extra 70%.

Con un frullatore montare il burro - tenuto a temperatura ambiente per almeno mezz’ora - con lo zucchero a velo fino a quando diventa soffice.

Aggiungee il cioccolato fondente tiepido e infine il Perugina® Cacao amaro in polvere dopo averlo setacciato.

Mescolare delicatamente con una spatola, versare il composto ottenuto in una sàc a poche con bocchetta a stella e guarnite i cupcake.

Con il GranBlocco Perugina® Fondente avanzato creare delle scagliette con un coltello o un pelapatate e aggiungerle sulla superficie.

Come conservarli

I tortini raffreddati ma non decorati si conservano a temperatura ambiente, in contenitori ermetici, per 2-3 giorni.


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I krapfen Schmiedl di Lana

Schmiedl Krapfen con zuccherini

A Lana in Alto Adige esiste dal 1890 un panificio diventato un punto di riferimento per i locali e per i turisti per la bontà dei suoi prodotti da forno. Con il tempo, ha aperto nuove sedi e a oggi sono 6 i negozi (3 a Lana e 3 nei dintorni), che diffondono nel territorio il buon profumo di pane appena sfornato. L’ex panificio Schmidt, che attualmente ha cambiato nome in “SCHMIEDL”, è ora nelle mani della quinta generazione di panificatori, sempre della stessa famiglia: Johannes, Greta e Tobias. I tre fratelli hanno portato all’azienda un look fresco e molte nuove idee, tra cui l’utilizzo di lieviti naturali e l’attesa di lunghi tempi di fermentazione, per garantire ai vari tipi di pane un gusto unico ed elevata digeribilità.

Schmiedl Familie

Nel periodo di Carnevale, ma non solo, i giovani panettieri di Lana sono impegnati a sfornare i loro golosissimi Krapfen, ripieni di creme o di marmellate e guarniti con zucchero a velo o glassa.

Schmiedl Krapfen

QUI per i lettori di qb la ricetta dei Krapfen più classici, quelli alla marmellata di albicocca.

Ingredienti

1 kg di farina
230 ml di latte
220 g di burro/burro chiarificato
200 g di tuorlo
100 g di zucchero
80 g di lievito
1 uovo
20 g di zucchero vanigliato
20 g di sale
15 g di malto (attivo)
9 g scorza di limone grattugiata

 

Preparazione

 

Mescolare latte, malto, lievito, tuorli, uovo con tuorlo e albume, zucchero, zucchero vanigliato e scorza di limone grattugiata con una frusta

Unire quindi la farina e amalgamare bene tutti gli ingredienti.

Dopo 3-4 minuti aggiungere il burro e successivamente il sale.
Impastare bene fino a ottenere un composto di consistenza elastica.
Pesare porzioni di 50-60 g, dare loro la forma rotonda e disporle su teli infarinati.
Lasciare lievitare a 28-30 °C con sufficiente umidità.
Poco prima che i Krapfen siano raddoppiati di volume, toglierli dalla zona di riscaldamento e metterli in un luogo ventilato per qualche minuto, in modo che si possa formare una leggera pellicola sulla loro superficie.
Friggere i Krapfen nel grasso bollente a 170-180 °C fino a doratura.

Una volta raffreddati, riempire i Krapfen con marmellata di albicocche e cospargerli di zucchero a velo.

A piacere la marmellata di albicocche può essere sostituita con marmellata di lamponi o di prugne, con crema al cioccolato, crema alla vaniglia, crema allo Zabov o al pistacchio.

 

Schmiedl Krapfen

REGIONE LANA 

Lana, insieme ai paesi limitrofi di Cermes, Pavicolo, Postal, Monte San Vigilio, Foiana e Gargazzone, si trova in una zona soleggiata dell’Alto Adige in cui la flora mediterranea si unisce e si confonde con quella alpina, grazie al clima favorevole creato dalla barriera naturale del Gruppo di Tessa, che impedisce l'ingresso al gelo del nord.

 

 

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Al BU:R di Milano: inverno in carta inverno che incanta

boer 2022 Piccione in ToscanaLa tradizione, nella sua attenta e rispettosa reinterpretazione, costituisce l’ingrediente principale della cucina di Eugenio Boer, chef e patron del ristorante BU:R di Milano dove la compagna Carlotta Perilli è maître di sala

Due i menu degustazione, “I Classici” e “L’Inverno”, oltre al “Per mano”, un percorso di gusto in cui lasciarsi guidare dallo chef, per conoscerlo attraverso i suoi piatti. E naturalmente il menù in carta, per chi desidera comporre un proprio viaggio personale.

Scopriamo tra le nuove proposte la Seppia in zimino: una specialità genovese. Zimino deriva dall’arabo samin che significa grasso, oleoso, cremoso: consistenza ricreata in questa preparazione con ceci e bietole in crema. Una parte di ceci viene cotta come da tradizione, l’altra meno cotta  va a formare il ragù insieme ai tentacoli sotto il velo di seppia, costituito invece dalla calotta (frullata cruda e passata al setaccio e poi cotta per 25 minuti a 65 °C al vapore sottovuoto). 

 Per l’Uovo d’inverno viene utilizzato l’uovo di Selva che incontra il Piemonte con il cardo gobbo, la robiola di Roccaverano e il tartufo nero. Il tuorlo è marinato in una soluzione di sale e zucchero, impanato in una mignonette di tartufo nero. L’albume viene lavorato come una meringa salata, la robiola aggiunta in pezzi a una crema di cardo gobbo alla base. A completamento, una cialda di cardo. 

Boer 2022 SudTirolCome omaggio al periodo trascorso alla Rosa Alpina nasce Südtirol, dove c'era sempre una tazza di tisana alla rosa canina pronta da bere durate il servizio. Boer ha utilizzato il Graukäse, formaggio grigio della Valle Aurina. Un formaggio magro perché prodotto con il latte vaccino scremato avanzato dalla produzione del burro con un processo di acidificazione naturale. I ravioli di pasta fresca con all’interno il graukäse vengono immersi in un consommè di rosa canina, con una spolverata di cumino che ricorda lo Schüttelbrot, pane di segale che si mangia come merenda abbinato al formaggio.

Nel Piccione in Toscana (foto di apertura) lo chef omaggia il territorio di Colle Val d’Elsa e lo chef Gaetano Trovato. Il petto, cotto in rosa, viene accompagnato da scalogno in agro con Vin Santo e cialda di Panforte. La coscia è riempita con cuore e fegato, bardata nel cavolo nero con l’aggiunta del panforte. Il macaron è il classico iconico della cucina di Boer con cuore e fegato di piccione e grue di fave di cacao.

Dall’idea del pesce bollito della mamma servito con la maionese, nasce il San Pietro in giardino. Il pesce è cotto in padella, la maionese, senza uova, viene ricreata con il fumetto ridotto del pesce e delle erbe (acetosa, prezzemolo, erba brusca e finocchietto). La giardiniera è casalinga con cavolfiore, cavolo romano, peperone, carote e sedano. Il tutto sbollentato, lasciato macerare in acqua e aceto di mele con aggiunta della melata di bosco.

Alla vista sembra un riso, invece è pasta. Il Finto riso utilizza la pasta di Pastificio dei Campi, i semi di Annurca ricordano la pastina. Trattata come un riso, tostata, sfumata, portata a cottura non con il brodo ma con una purea di peperoni alla brace, alla pasta viene aggiunta la bagna cauda fatta con aglio, acciughe e timo. 

Totale innovazione per un piatto molto classico: lo stracotto diventa il Finto stracotto. Per alleggerire la pietanza, la cottura è una non cottura. Il filetto di vacche brade podoliche di Altamura (Varvara) viene servito crudo, lo jus è sostituito con una fermentazione di melograno e il fondo viene fatto utilizzando gli scarti di carne. Servito su un letto di polenta bianca classica, una cialda di polenta e gel al melograno.

Come dessert il Dolce al Cioccolato, nocciole e topinambur. Gelato di nocciola, cremoso di gianduia, zuppetta di cioccolato, salsa di pralinato a caffè e buccia di Topinambur.

 Orari: da martedì a domenica 19:30 – 22:00, lunedì chiuso. BU:R Eugenio Boer. Via Mercalli angolo Via S.F. D’Assisi. Milano

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Festa degli innamorati del Maiale a Porpetto

nemoraz dal purcitDal 5 febbraio al 6 marzo 2022 si svolge la 54a edizione della “Fieste dai Nemorâz dal Purzìt" / “Festa degli Innamorati del Maiale”, al Ristorante Alla Tavernetta da Aligi, a Porpetto (Ud). Il tradizionale piatto da collezione è illustrato da Umberto Visentin, Maestro ceramista di Treviso. Il Ristorante rimarrà aperto tutti i giorni (tranne i mercoledì e la domenica sera), su prenotazione.

Cinquantaquattro anni fa due amici, Aligi Grop e Ezio Toneatto, intuirono che una battuta – “mi sono innamorato del maiale” – poteva diventare una buona idea da proporre nel giorno della Festa di San Valentino. E inventarono la Fieste dai Nemorâz dal Purzìt. Dal 1968 la festa continua ogni anno alla Tavernetta da Aligi, a Porpetto (UD). Del gruppo di amici e padrini della Fieste un ricordo particolare va a Isi Benini, grande giornalista, gourmet e wine-writer di raffinata competenza, fondatore de Il Vino, rivista per la diffusione della cultura enoica in Italia.

 Piatto Tavernetta da Aligi

Oggi il ristorante è condotto dai figli di Aligi. Ai fornelli c’è Ezio, lo staff di accoglienza è diretto da Clia e Mary. I salumi (salamp, musèt, luianie) sono prodotti in proprio con il rigore e i metodi degli antichi norcini friulani.

Il menù della Festa degli Innamorati del Maiale comprende tra l’altro: Ciccioli di maiale, Orecchie impanate e fritte; Prosciutto di San Daniele; Salame all’aceto con polenta; Riso e salsiccia; Orzo, fagioli e prosciutto; Piedini e ossa bolliti; Cotechino e sanguinelle con brovada e verze; Spiedini, pancetta e salsiccetta alla griglia; Cotto misto; Lingua con patè di cavoli; Fegato al vino; Costa in umido con patate; Stinco al forno; Gialletti di mais.

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