• Home
  • Chef & Ristoranti

Chef e Ristoranti. Piatti e Sala.

Conoscete El Cassettin?

Osteria El cassettinOsteria El cassettinOsteria El Cassettin. L'inaugurazione di questo nuovo locale in via della Ginnastica 27-  Trieste si è svolta il 12 novembre 2021. Al timone il giovane imprenditore David Cresi già proprietario anche del Bar Rosmini e che molti conoscono anche per la gestione estiva del Cral Ferroviario di Trieste a Miramare.

osteria el cassettinosteria el cassettin

"Abbiamo aperto questa piccola osteria proprio per dare una continuità al lavoro del Cral Ferroviario dove abbiamo un'ottima clientela durante l'estate perchè sanno che da noi trovano pesce fresco, abbinato a vini ricercati e cucinato in maniera davvero notevole dalla nostra Chef Erika spiega David. Il piatto forte della chef è la pasta con pescespada e melanzane. 

Osteria El cassettinOsteria El cassettin

Anche qui all'Osteria El Cassettin troverete pesce sempre fresco e quasi tutti i giorni delle piccole aragostelle presenti anche nella  pasta allo scoglio.
Altri piatti ricercati sono la burrata con gamberoni, paprika dolce e scaglie di sale nero.

"Il vino che trovate all'Osteria El cassettin, continua David, è del territorio, bottiglie più importanti le facciamo arrivare dalla Francicompreso lo Champagne: con le aragostelle è perfetto. I dolci sono tutti fatti in casa dalla nostra Chef e vengono serviti con dell'ottimo caffè Excelsior.

caffè excelsiorcaffè excelsior

orari: Cena tutti i giorni (tranne il martedì) dalle 19 alle 23.00. A pranzo apertura: ven sab dom 12-15

Per prenotazioni: 3401842798

Pagina FB 

Chiedilo a qb

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .

Break golosi con Calendario dell'Avvento KitKat

Calendario dell' Avvento KitKatCalendario dell' Avvento KitKatConto alla rovescia per il Natale 2021.  Avete preparato il vostro Calendario dell'Avvento? Dedicato inizialmente ai bambini  per accompagnare il periodo di attesa della grande festa, è ora apprezzato a tutte le età. Kit Kat Santa e i dieci personaggi Festive Friends sono pronti ad accompagnarvi in questo percorso. I KitKat Festive Friends sono mini personaggi di cioccolato al latte con morbido ripieno arricchito da croccanti inclusioni di wafer KitKat. Il Calendario dell’avvento da 208g contiene 15 KitKat Festive Friends, 8 KitKat Festive Baubles e 1 KitKat Santa, tutti incartati singolarmente. C'è anche la Kitkat Festive Friends Variety Pack da 820g con 100 Festive Friends, tutti incartati singolarmente: si trova solo su Amazon. 

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .

Frico 4.0 Ducato dei Vini friulani e Ribolla gialla

frico 4.0 Ducato dei vini Friulanifrico 4.0 Ducato dei vini FriulaniTutto esaurito anche per l'ultimo appuntamento dell'inziativa Frico 4.0 che il Ducato dei Vini Friulani ha promosso per valorizzare una delle preparazioni storiche ed evergreen della gastronomia friulana.

 frico 4.0 osteria delle ribolla frico 4.0 osteria delle ribolla

All'Osteria della Ribolla di Corno di Rosazzo c'era naturalmente il  frico classico accompagnato dalla polenta. 

frico calssico con polenta, sguainate i coltelli frico calssico con polenta, sguainate i coltelli

Antipasto goloso di frico con radicchio di Treviso, riduzione al melograno e salsa verde.

millefoglie do frico con radicchio di Trevisomillefoglie do frico con radicchio di Treviso

 

La cucina ha proposto come primo piatto gnocchi di zucchia al cucchiaio e ricotta affumicata serviti nel cestino di frico.

2021 11 27 00.30.01 22021 11 27 00.30.01 2

Altre proposte? il frico alle noci e speck, oltre al dulcis in fundo, un frico con le pere sfumate alla ribolla gialla. Per il Ducato dei vini erano presenti Maurizio D'Osualdo (nella foto sopra) e Manuela D'Andrea, componenti della Corte Ducale, nonchè vari Nobili. Ci hanno raccontato di un ottimo servizio a tavola e di abbinamenti ben riusciti dei piatti con i vini della Cantina Collavini, che hanno dato un tocco in più alla serata.

 

 

 

 

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .

Ex calciatori e ristoranti: chi ha avuto successo?

pizzapizza
C’è un filo rosso che collega il mondo dello sport professionistico alla ristorazione. Sono molti, infatti, gli uomini e le donne dello sport che una volta conclusa la propria carriera agonistica hanno intrapreso quella imprenditoriale legata al mondo dei ristoranti e dei prodotti gastronomici in generale. Prendiamo il caso di Alessandro Del Piero che, appese le scarpette al chiodo, si è trasferito negli Stati Uniti per aprire due accademie di calcio (una a New York e l’altra nella “sua” Los Angeles) e il suo No.10, locale italiano di Beverly Hills. Del Piero, che in carriera ha portato sul tetto del mondo la Nazionale e la Juventus, squadra ancora oggi tra le favorite allo Scudetto per gli operatori che offrono bonus progressivo per scommettere sul calcio, è il titolare di uno dei ristoranti italiani più apprezzati della California.  Il menù della sua trattoria varia dalla pizza ai piatti tipici della cucina italiana; più volte premiato tra i migliori ristoranti dalla famosa guida del Gambero Rosso, il No.10 ad oggi è un punto di riferimento dell’italianità a Los Angeles.


restaurantrestaurantMolto prima dell’ex campione della Juventus ci aveva provato Vincenzo Montella con il suo ristorante M9 Air Line sull’isola di Ischia nel Golfo di Napoli. Il pub dell’aeroplanino ex Roma, per anni uno dei ritrovi più frequentati a Ischia Porto, ha chiuso definitivamente i battenti nel dicembre del 2016. Oggi Vincenzo Montella, dopo alterne fortune in Serie A vestendo i panni di allenatore di Fiorentina, Samp e Milan, si trova in Turchia dove è il tecnico del Demirspor, squadra della città di Adana dove gioca anche l’ex bad boy del calcio italiano Mario Balotelli.
Molti ricorderanno l’avventura di di Christian Vieri e Cristian Brocchi con “Baci e Abbracci”, brand noto agli inizi degli anni Duemila, con il quale i due calciatori fecero fortuna grazie a una linea di abbigliamento di successo e a un ristorante nel centro di Milano. I due giocatori all’epoca erano nel pieno della loro attività sportiva, tanto che la loro attività subì anche qualche azione intimidatoria da parte di alcuni tifosi facinorosi.  Chiudiamo la nostra rassegna con l’ex Pallone d’Oro Fabio Cannavaro, socio fino a qualche anno della catena di ristoranti e pizzerie Rossopomodoro. Cannavaro era entrato a far parte della società verso la fine del 1999, quando era ancora in forza al Parma. La nota catena fondata da Franco Manna oggi è controllata dal fondo OP Capita.

 

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .

Desideri: i nuovi biscotti bresciani longobardi

Desideri i biscotti dedicati ai LongobardiDesideri i biscotti dedicati ai Longobardi

Si chiamano Desideri e sono i nuovi dolci bresciani che si ispirano all'ultimo re dei Longobardi, Desiderio. Sono biscotti dal delicato impasto che unisce buon burro, uova, zucchero, aromi e farina di castagne.

Continua a leggere...Desideri: i nuovi biscotti bresciani longobardi

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .

Bianco, forme rotonde, rotoli pronunciati, chi è?

affiche del 1904affiche del 1904

L’Omino Michelin è stato lo specchio di un’epoca. È  del 1898 il manifesto Nunc est Bibendum firmato da Marius Rossillon O’ Galop, un'immagine evergreen, se si pensa che nel 2000 è stato riconosciuto come miglior logo di tutti i tempi da una giuria di esperti del Financial Times.

Chiedilo a qb

Continua a leggere...Bianco, forme rotonde, rotoli pronunciati, chi è?

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .

Ristorante Bartolini Mudec: fra Les Grandes Tables du Monde

Ristorante Enrico Bartolini. Mudec. MilanoRistorante Enrico Bartolini. Mudec. MilanoMentre stiamo attendendo - a distanza - i dati della Michelin 2022, scriviamo questa bella notizia - l'ennesima potremmo dire -  che riguarda Enrico Bartolini. Il suo Ristorante al Mudec fa il suo ingresso fra Les Grandes Tables du Monde, il prestigioso ed esclusivo sodalizio che dal 1954 riunisce i più importanti ristoranti di quattro continenti. La proclamazione a Parigi il 22 novembre 2021 durante la cena di gala che ha concluso l’annuale Congresso dedicato ai valori fondanti dell’Associazione: tradizione, qualità e arte di vivere e dell’accoglienza. Sette i nuovi ingressi.

Bartolini premiazioneBartolini premiazione

Situato al terzo piano del MUDEC- Museo delle Culture di Milano, il Ristorante Enrico Bartolini (unico 3 stelle Michelin del capoluogo meneghino) è un luogo in perfetta sintonia con la filosofia di cucina dello chef che ha nella ricerca e nella valorizzazione di ingredienti e biodiversità i punti fondamentali.

QUI la nostra intervista allo chef 

In carta, vere e proprie opere d’arte gourmet che offrono all’ospite un viaggio nella cultura gastronomica più raffinata: dal menu degustazione “Best of” (un percorso di “contemporanea italianità” in nove passaggi con i piatti iconici dello chef), alla proposta “Mudec Experience” che segue la stagionalità di prodotti e ingredienti e interpreta sapori, mondi e tradizioni con misurata creatività. La grande passione dello chef per l’arte e il design ha guidato l’interior project del ristorante.

LES GRANDES TABLES DU MONDE 

 

Nata sessantasette anni fa da un incontro conviviale tra sei ristoratori parigini desiderosi di riunire i sostenitori dell’eccellenza e della tradizione dell’alta gastronomia, “Les Grandes Tables du Monde” conta oggi 181 ristoranti in 25 Paesi, selezionati attraverso rigidi criteri di ammissione che riflettono l’esclusività del progetto. Sin dalla sua istituzione, l’Associazione sceglie i nuovi associati sulla base di tre standard qualitativi che preservano l’esclusività dei ristoranti ammessi: cucina d’eccellenza senza compromessi, servizio e ospitalità impeccabili, atmosfera e ambiente unici.

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .

Dal Sud al Süd la cucina di Rosario Titone

chef Rosario Titonechef Rosario TitoneDal Sud al Süd. In cucina non esistono confini, lo conferma Rosario Titone,  chef siciliano di Santa Ninfa in provincia di Trapani, che, propone abbinamenti audaci fatti di profumi del Nord e del Sud che giocano, si intrecciano e offrono sensazioni straordinarie al palato. Titone li proporre agli ospiti dell’Alpenpalace Luxury Hideaway & Spa Retreat, la struttura lusso della Valle Aurina
Dal risotto con gamberi rossi di Sicilia, bergamotto e polvere di capperi alla panella gourmet, un antipasto moderno con una base di ceci, polvere di nocellara, pomodorini pachino e olive nere disidratate.

ravioli ripieni di ricotta di capra, gamberi di Mazara e patata violaravioli ripieni di ricotta di capra, gamberi di Mazara e patata viola

Dall’astice, latte di mandorle e bieta selvatica ai ravioli ripieni di ricotta di capra, gamberi di Mazara e patata viola.

astice latte di mandorla e bieta selvaticaastice latte di mandorla e bieta selvatica

Fattore determinante la conoscenza dei piccoli produttori che hanno permesso a Titone di rivedere in parte la sua filosofia. “Una scelta che mi ha permesso di entrare in sintonia con gli agricoltori e gli allevatori creando un rapporto di fiducia, di collaborazione. Sono loro stessi a proporre ogni giorno il meglio dei prodotti disponibili. – spiega lo chef - Ho scoperto diverse realtà apprezzandone le peculiarità e approfondendo i prodotti come il pesce alpino, il topinambur, il sedano rapa. Ogni ingrediente viene studiato, provato, lavorato e abbinato per dare un’impronta mediterranea e alpina senza creare prevaricazioni. Tutto il resto è nelle mani della brigata”.

“Ogni piatto per me è un connubio di colori e di profumi. Amo lavorare con i fiori, coi loro colori, abbinando le erbe, trasformando gli ingredienti in polveri per dare un’impronta cromatica. Penso agli spinaci, alla barbabietola, ai crauti. Nella mia cucina non manca mai la pasta fresca, i ravioli, con particolari lavorazioni e ripieni”. G

A completare la proposta gourmet il ristorante Aurea Vallis all’interno dell’Alpenpalace con un menù à la carte. Dove la cucina diventa un’esperienza olfattiva. 

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .

Parigi 2021: un piatto del Buon Ricordo a tiratura limitata

Piatto del Buon Ricordo Parigi 2021Piatto del Buon Ricordo Parigi 2021Parigi 2021: un piatto del Buon Ricordo a tiratura limitata per un menù dedicato alla capitale francese. Sarà regalato a chi parteciperà ai pranzi o alle cene del ciclo “Parigi 2021”, che si terranno nei giorni  3, 4 e 5 dicembre 2021 nei 17 ristoranti dell’associazione che avrebbero dovuto partecipare all’evento parigino.

Un piatto realizzato in soli 1200 esemplari, che i commensali si porteranno a casa come eccezionale “Buon Ricordo” di un’esperienza culinaria sicuramente indimenticabile.

Ciascuno dei 17 ristoranti infatti, preparerà un proprio, personalissimo Menù dedicato a Parigi. Ogni ristorante comunicherà la modalità scelta e le informazioni saranno pubblicate QUI. Le prenotazioni vnno fatte direttamente al ristorante prescelto. 

Questi i ristoranti che partecipano all'iniziativa:

A Tavola - Parigi, Al Cavallino Bianco - Polesine Zibello, Antica Osteria del Cerreto - Abbadia Cerreto, L’Antico Borgo - Morano Calabro, La Manuelina - Recco, Le Cherche Midi - Parigi, Locanda Belvedere - Rocchetta a Volturno, Mori Venice Bar - Parigi, Osteria La Lanterna - Cressogno, Ristorante Boccadoro - Noventa Padovana, Ristorante David Palace - Porto San Giorgio, Ristorante Hotel Moderno - Erice, Ristorante La Fornace - San Vittore Olona, Ristorante Lo Stuzzichino - S. Agata sui due Golfi, Ristorante Pascalò - Vietri sul Mare, Ristorante Salice Blu - Bellagio, Trattoria Altavilla - Bianzone.

 

 

 

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .

Bundt cake al bergamotto e semi di papavero

bundt cakebundt cakebundt cake stampobundt cake stampo

Per preparare una Bundt Cake serve lo stampo da Bundt Cake! Eh sì, altrimenti si preparerà una semplice ciambella o una torta o un altro dolce, ma non una Bundt Cake. Chiarito questo aspetto… è tutta discesa! Infatti per preparare questo scenografico dolce, oltre allo stampo da cui prende il nome, vi serviranno gli ingredienti più classici: uova, burro, zucchero e farina. Di per sé l’impasto è davvero semplice. Poi magari, come ho fatto io, lo potete arricchire con gli ingredienti che preferite: dal cacao al limone, dalla cannella allo zenzero. Oppure sbizzarrirvi con la decorazione!

L’unica difficoltà è rappresentata proprio dallo stampo, che va imburrato in maniera meticolosa per poter estrarre la Bundt Cake con facilità. Ma una volta pronta… l’effetto wow è assicurato!

bundt cakebundt cake

Ingredienti (diametro dello stampo 24 cm)


*200 g farina 00
* 150 g zucchero
* 20 g amido di mais
* 2 uova
* 100 g burro
* 120 ml latte
* 1 pizzico di sale
* 4 g lievito per dolci
* 1 (succo e scorza) bergamotto
* 1 cucchiaio di semi di papavero
* zucchero a velo q. b.

bundt cakebundt cake
Procedimento


Per prima cosa grattugiare la scorza del bergamotto e aggiungerla al burro morbido; lavorare con le fruste (o nella planetaria) fino a raggiungere una consistenza cremosa.
Aggiungere lo zucchero a cucchiaiate. Infine unire le uova, una alla volta, continuando a mescolare.

In una ciotola, setacciare la farina con l’amido di mais, il lievito e il sale. Aggiungere le polveri all’impasto, sempre mescolando con cura e quindi versare il latte a filo.

Infine aggiungere il succo del bergamotto e i semi di papavero, che conferiranno un aspetto ancora più particolare alla vostra torta.

Imburrare con cura lo stampo da Bundt Cake (questa operazione è importante per evitare che la torta si rompa capovolgendola quando l'avrete estratta dal forno) e versarci l’impasto. Infornare nel forno già caldo a 170 °C per circa un’ora. Sfornare e lasciare raffreddare prima di capovolgere.

Quando è ben raffreddata, decorare cospargendola di zucchero a velo.

Questa ricetta è stata pubblicata nel numero di aprile 2019 del mensile qbquantobasta 

bundt cake da qbbundt cake da qb

Com’è nata questa torta

L’ingegner David Dalquist pensò che quel giorno era un giorno fortunato. Aveva ricevuto una richiesta particolare da parte delle signore Rose Joshua e Fannie Schanfield, rappresentanti della società ebraico americana di Minneapolis. Gli avevano commissionato la creazione di uno stampo da Gugelhupf (all’epoca disponibile solo in ceramica smaltata), che fosse però
pratico e moderno. Con la sua piccola società, la Nordic Ware, assieme alla moglie e al fratello, Dalquist si mise all’opera e realizzò uno stampo in alluminio pressofuso.
Ideò anche un nome originale per lo stampo: Bundt Cake, a ricordare la Bundkuchen cioè il nome con il quale, in certe zone della Germania, veniva chiamato il Gugelhupf. Purtroppo però lo stampo, nonostante il prezzo economico ebbe scarsissima fortuna.

Quando l’azienda stava ormai per chiudere, nel 1966, Ella Helfrich si classificò seconda alla Pillsbury Bake- Off realizzando una scenografica torta a cui diede il nome di Tunnel of Fudge. Ebbene questa torta era stata realizzata con uno stampo da Bundt Cake della Nordic Ware. Il successo fu strepitoso e in qualche giorno l’azienda ricevette ordini per oltre 200mila stampi.
A oggi, circa 70 milioni di stampi da Bundt Cake sono stati venduti in tutto il mondo!

 

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .

Crippa: Crema di patate e lapsang souchong

Enrico Crippa: crema di patate uova di quaglia e lapson souchongEnrico Crippa: crema di patate uova di quaglia e lapson souchong

Crema di patate e lapsang souchong. "Un piatto che nasce dal ricordo dei miei primi mesi nelle Langhe, trascorsi in giro nelle campagne a visitare produttori", spiega Enrico Crippa. “Nei primi periodi ad Alba, quando il ristorante non era ancora aperto, ero solito andare nelle cascine e in inverno venivo accolto da un inebriante profumo affumicato proveniente dai camini accesi o dalla tipiche stufe a legna - putagè. Mi sono chiesto, allora, come riprodurre in un piatto queste sensazioni… e la mia memoria gustativa ha fatto il resto, riportandomi ai miei giorni asiatici, con le suggestioni del tè lapsang souchong, un tè nero di origine cinese, ottenuto da una essiccazione ancora artigianale delle foglie di tè sopra fascine fumiganti di legno resinoso di pino. La similitudine tra il profumo di legna che brucia e le note affumicate del tè era incredibile”. 

La crema di patate si è dimostrata, poi, un perfetto terreno di sperimentazione per utilizzare un ingrediente lontano, ma così simile in termini olfattivi. Alla crema fu quindi aggiunta una polvere ricavata frullando le foglie del tè lapsang. Il piatto fu completato con un uovo pochè seguendo, ancora una volta, la tradizione gastronomica piemontese, dando vita a una composizione che racconta di luoghi lontani e odori familiari, in una nuova sintesi gustativa. Le uova di quaglia, cotte in pochè e marinate nel tè lapsang, restituiscono non solo un piacevole gusto affumicato, ma rivelano anche un sorprendente color rame. Poste in un bicchiere di vetro, spolverato leggermente con dello zucchero moscovado, sono ricoperte con la crema di patate, e finite con polvere di tè lapsang. Il piatto ancora oggi è una delle proposte che esprime al meglio la capacità narrativa dei piatti dello chef Crippa, in armonia tra rispetto della tradizione e note personali dietro cui intravedere esperienze e vissuti dello chef stesso.

 

PIAZZA DUOMO 

 

Dall’incontro tra la famiglia Ceretto ed Enrico Crippa, nasce nel 2005 il ristorante Piazza Duomo ad Alba, tre stelle Michelin dal 2012. Conscio fin dagli esordi della ricchezza e della varietà offerta dai prodotti locali, Crippa ha portato la sua esperienza internazionale in un territorio dalle tradizioni radicate come quello delle Langhe, proponendo sapori inusuali pur mantenendo attenzione e rispetto per gli ingredienti del luogo. 

 

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .
Privacy Policy