Trattoria al Paradiso, località Paradiso

Il fascino della zona delle Risorgive nel minuscolo borgo rurale di Paradiso - frazione di Pocenia - ha stregato lo chef Matteo Contiero, che la famiglia Cengherle ha chiamato circa un anno e mezzo fa a dirigere la brigata di cucina della Trattoria Al Paradiso.  Contiero abbraccia convintmente la filosofia del locale e sembra aver trovato la piena maturità grazie a un passaggio attraverso la cucina regionale, rubando suggestioni ovunque, senza porsi regole, con l'unico fine di creare il piatto più buono possibile. Si conferma come cuoco solido e affidabile, senza grilli per la testa e con una forte vocazione verso i piatti che, partendo dall’immaginario territoriale, arrivano a compiersi tramite tecniche contemporanee, così da uscirne svecchiati rispetto alle versioni originali. Il territorio e la stagionalità sono le fondamentaper costruire i menu ideati assieme ad Anna Maria e Federica Cengherle, e sotto l’attento sguardo di papà Aurelio (autentico ispiratore della cantina, con vini sempre all’altezza  e insuperabile preparatore di carne alla griglia). Qualche giorno nel corso di un press lunch abbiamo assaggiato alcuni interessanti piatti.  Aperitivo servito davanti al caminetto acceso nella sala centrale, dove la stube in maiolica riscalda in tutti i sensi l’ambiente.

 

Sandwich e cialda con il TaborSandwich e cialda con il Tabor

Tra tutto ha brillato il sandwich di musetto e brovada con pane al cren, seguito da un’interpretazione pressochè perfetta del toč in braide (polenta morbida del Molino Zoratto con morchia, fonduta di formaggio latteria e ricotta affumicata).

Molto intrigante l’insalata di rosa dell’Isonzo all’aceto di melograno - foto qui sopra - con arachidi salate, ciccioli soffiati e tuorlo d’uovo grattugiato. La grande tecnica unita alla passione è emersa nella cialda al grano saraceno servita con formaggio Tabor, cavoli e radici in varie consistenze e un ristretto con le patate di Godia. A chiudere un germano reale della laguna di Marano in tre espressioni (petto laccato al miele, coscia stufata in pressione e la suprema servita come una tartare con olio e limone).

Delizioso (oltre che molto gradevole nella presentazione) il sorbetto all’aceto di mele che ha preceduto un’interpretazione fantasiosa della gubana, dolce storico del Friuli Venezia Giulia.

Ancora una volta la calda accoglienza del locale si è espressa in tutte le sfumature, dal recupero architettonico del caseggiato seicentesco, soffermandosi sui dettagli curati con grazia e maestria dalle donne di casa. Un ristorante che si conferma punto fermo della ristorazione regionale e ora anche disponibile  per cerimonie e matrimoni. Molti  wedding planner propongono, anche all’estero, questo luogo incantato della incantata della pianura friulana, con la bella chiesetta proprio di fronte al ristorante. il locale può garantire un servizio di eccellenza fino a 120 posti a sedere, ed è disponibile anche per servizi di catering in altre dimore storiche della regione.

+39 0432 777000. Via S. Ermacora, 1, Paradiso-UD

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