Ristoranti, Trattorie e TakeAway

Al Ferarut 50 anni di eccellenza nella ristorazione

Al ristorante al Ferarut di Rivignano la medaglia di Linussio della CCIAA di UdineAl ristorante al Ferarut di Rivignano la medaglia di Linussio della CCIAA di Udine"Al Ferarut" riceve la medaglia di Linussio della Cciaa per l'eccellenza nella ristorazione. Un riconoscimento all’eccellenza nel settore della ristorazione. Il presidente della Camera di Commercio di Udine Giovanni Da Pozzo ha consegnato la medaglia di Jacopo Linussio a Guerrino Tonizzo, fondatore del ristorante “Al Ferarùt” di Rivignano, che ha toccato quest’anno il traguardo dei 50 anni di attività.

«L’onoreficenza è il simbolo dell’imprenditore friulano, capace di far tesoro del passato per reinterpretarlo all’insegna dell’innovazione», ha detto Da Pozzo sintetizzando una storia d’azienda che ha mutato volto con il tempo. Nato come "Al Cacciatore", negli anni Settanta il locale ha assunto il nome attuale di un piccolo fanale che ne fa da insegna esterna, passando dall’offerta di carne della tradizione friulana al pesce di altissima qualità. Sempre con l’ambizione dell’eccellenza. E fino al conseguimento, nel 2012, del premio più ambito: la stella Michelin. Merito dello chef di casa, Alberto, figlio di Guerrino e Carla, il più giovane cuoco della regione a potersi dire stellato, un artista della cucina, al punto da essersi meritato anche il grado di Maestro pasticcere. «Ad accomunarci è la passione per questo mestiere – ha commentato Guerrino Tonizzo ringraziando la Camera di Commercio per il riconoscimento –. Un mestiere che ci impone un impegno quotidiano e di attenzione massima per la clientela. La stella Michelin è un grande stimolo a migliorare ancora».


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Ristorante totalmente finger food

Apre a Roma Finger il primo ristorante totalmente finger food. Il finger food, letteralmente 'cibo con le dita' fa comodo un po’ a tutti. Per i clienti è qualcosa di nuovo, un’esperienza divertente per fare dell’happy hour così come della cena un momento non solo di relax con gli amici, ma anche di svago originale. Per i ristoratori un modo per mettere alla prova la propria fantasia. Per poter mangiare il cibo con le mani, infatti, occorre preparare spuntini e piatti già divisi in bocconi che possano essere inghiottiti tutti o quasi in una volta.
I primi cibi adottati dallo stile finger sono stati la pizza, le patatine fritte, i sandwich e  la frutta. Ma adesso i piatti sono più elaborati e una cena in piedi è spesso fatta di tante piccole portate veloci.


Ed è proprio con questa idea che a Roma è arrivato "Finger", il primo ristorante interamente dedicato al finger food. Nato dall'idea di due giovani amici che hanno deciso di metter insieme le loro professionalità per dar vita a questo nuovo locale a Roma Sud dove fermarsi a gustare le specialità della casa a prezzi da fast food.

Finger propone cucina tradizionale rivisitata in piccole porzioni, da mangiare in piedi al bancone o seduti alle mensole con sgabelli che guardano le vetrate. E' un locale speciale. Così come speciale è lo Chef, Giordano Coppari, che non rimane chiuso in cucina ma, tra una portata e l'altra, si intrattiene con i clienti per spiegare i piatti, con simpatia e tanta passione. Speciale è l'idea del viaggio gastronomico che lo Chef inventa tutti i giorni. Niente menù. Tutto creato al momento.fingerfinger

L'idea è quella di fornire il meglio della cucina del nostro Paese. Dalla colazione alla cena, tutto servito in porzioni mini. Si sceglie tra mini hamburger di chianina, cacio e pepe con carciofi, trippa, trofie con mazzancolle e cipolla di tropea, tartare al sugo al profumo di menta, pollo alla cacciatora.  Immancabili i fritti come totani e verdure serviti in mini cestelli da friggitrice perfetti per un aperitivo così come per una cena easy. Il tutto da annaffiare con un calice di vino o una delle tante birre artigianali che accompagnano ogni tapas. E, sipponimao, con quintalate di tovagliolini di carta per non ungersi le mani.


E chi pensa che voglia dire mangiare poco e male si sbaglia: senza spendere cifre astronomiche si ha la possibilità di assaporare diversi e appetitosi piatti. E per chi non avesse il tempo di gustare i pasti seduti e a ritmi rilassati, Finger propone anche la formula dello street food per mangiare un boccone "al volo" o addirittura portarselo a casa.
Tutti i piatti proposti possono infatti essere portati via in appositi contenitori da asporto.
Aperto tutti i giorni (tranne la domenica) dalle 10 alle 23.
Piazza Pietro Merolli 53 Zona Colli Portuensi,  Roma Tel. 06 83796538


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Osteria con cucina Al Crostis

Un giorno di vacanza, a scoprire un po’ di Carnia. Passiamo a Prato Carnico a complimentarci con
la giovane donna che ha riaperto l’unica edicola del paese. Si decide di andare a dare un’occhiata (rigorosamente in auto!) alla "panoramica delle vette", il lungo balcone che si affaccia sui monti e di scoprire magari anche il fascino del Crostis. Come uno Snoopy che sente a distanza di chilometri il profumo della zuppa nella ciotola, arrivati a Tualis, frazione di Comeglians scopriamo l’osteria ristoro Al Crostis, aperta dal 1 giugno nella sede di quella che era la scuola materna del paesino, di proprietà dei Beni Civici di Tualis e Noiaretto, grazie alla volontà e alla passione di due giovani donne, Diana Rupil (la cuoca) e Giuditta di Piazza che serve in sala e si occupa di molto altro. Qualcuno l’ha definita l’osteria della speranza, un segno di fiducia per gli abitanti delle vallate. Ma quello che ci preme sottolineare è che si mangia bene, si mangia tipico e con prodotti il più possibile provenienti dalla zona. Blecs alla carnica, gnocchi con le verdure di stagione, cjarsons di Salâr (dalla frazione dove cresce la menta usata da Diana) e il misterioso toc’ di vora (foto in pagina). Null’altro
che “sugo da lavoro" in carnico. In pratica il toc’ in braide di Cosetti diventato ormai piatto modaiolo di certi ristoranti friulani, ma bello robusto, con aggiunta di salsiccia affumicata. La polenta è autentica, fatta ogni giorno con il fuoco vero. La più buona degli ultimi tempi. Il frico è un piatto sempre presente nel menu, ma siccome in cucina la creatività ha il suo spazio, siamo riusciti ad assaggiare un imprevedibilmente irresistibile frico con le zucchine (appena raccolte dall’orto). I dolci sono notevoli a partire dai frollini fatti in casa (come il pane) e torneremo sicuramente per assaggiare in autunno lo strudel con la mela Florina, una varietà autoctona salvata dall’oblio. Accoglienza calda, cordiale, carica di simpatia. Seguite Diana e Giuditta sulla pagina FB al Crostis: troverete tante belle foto dei piatti che vi faranno davvero venire l’acquolina e la voglia di segnarvi l’indirizzo in agenda:

Osteria con cucina Al Crostis, Tualis di Comeglians Tel. 344 0390326
Fino al 15 settembre: aperto tutti i giorni Dopo il 15 settembre: chiuso il lunedì
Orario: 10.00-22.00; sabato e domenica: 09.00-22.00

piatti carnicipiatti carnici

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A cena con la natura all'Orsone

Vi abbiamo già segnalato alcuni giorni fa che a partire dal 22 aprile - il lancio in occasione dell'Earth Day - lo chef Eduardo Valle Lobo del Ristorante all'Orsone di Gagliano di Cividale propone anche un menu vegetariano con materi prime di qualità e legato anche al territorio regionale. Eccovi il mneu della serata del 22 aprile più in dettaglio. Tra i piatti: Primevere in Cividât (nella foto): un omaggio al Gargouillou di Michel Bras che raccoglie quanto la natura offre nei dintorni di Cividale abbinando circa 35 specie vegetali tra erbe spontanee, fiori, foglie, radici e vegetali. Un piatto in cui ogni boccone avrà un differente approccio gustativo. Spaghetti di grano saraceno, burro di miso e tempura: il piatto trae ispirazione dai soba noodles giapponesi e incontra la tradizione italiana. Gli spaghetti di grano saraceno vengono mantecati in padella con burro di miso e accompagnati da vegetali in tempura. Patate affumicate nella paglia, ortiche e tutti i sapori del bagel, un secondo piatto in cui le patate vengono trattate come un taglio di carne: affumicate in una pesante pentola di ghisa con la paglia. Il risultato è un piatto appagante completato, in onore dello spirito Newyorkese della cucina, da tutti i sapori del bagel: cipolla, semi di papavero, sesamo e aglio.
A CENA CON LA NATURA MARTEDì 22 APRILE
Benvenuto dall'orto e altri due benvenuti a sorpresa
Primevere in Cividât: erbe spontanee, ricotta delle Valli del Natisone e cereali
Sauvignon Vigne Orsone 2010
Asparagi bianchi e verdi
Friulano Vigne Orsone 2012
Cavatelli al verde: fave, piselli e aglio orsino
Vespa Bianco 2011
Spaghetti di grano saraceno, burro di miso e tempura
Rosato di Refosco 2012
Patate affumicate, ortiche e tutti i sapori del bagel
Vespa Rosso 2012
Vegan chocolate mousse con Moscato Galarej Fontanafredda, piccola pasticceria, caffè

Costo della cena vini inclusi: 99 euro
Proposte vegetariane all'Orsone di Bastianich
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0432 732053

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Aqua Crua di Giuliano Baldessari

Si chiama Aqua Crua ed è aperto da pochissimo a Barbarano Vicentino. Sala e cucina si fondono in un unico locale, intimo e informale. Piatti leggeri e un menu che cambia ogni settimana per una cucina all'insegna della trasparenza.
È il nuovo ristorante di Giuliano Baldessari, cuoco trentino, per dieci anni sous chef a Le Calandre di Rubano e ora per la prima volta impegnato in un locale tutto suo. Un ristorante che Baldessari ama definire trasparente: la cucina direttamente in sala, senza vetri e senza barriere fra il cuoco e gli ospiti. Molto giovane anche la squadra con Simone Poser a fargli da secondo e Gloria Dianin in sala ad accogliere gli ospiti e a gestire gli abbinamenti e la
cantina. Corto il menu, con sette portate inserite nel percorso degustazione da cui è possibile estrarre anche i piatti singoli. Un menu mai statico, che cambia di settimana in settimana, se non di giorno in giorno, secondo quello che offrono il mercato e le stagioni. Esempio: il carpaccio, l’acqua cotta, il cappelletto di burrata, il risotto, la ricciola o il piccione, la millefoglie, ma anche il raviolo di polenta o la minestra di verdure.
Info: www.aquacrua.it tel. 0444 776096

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