La Monna de Fer in via Torre Bianca a Trieste
Monna de fer in via Torrebianca
Scrivo questo pezzo con particolare ardore perché parlo di un ristorante nuovo, totalmente innovativo, che nasce in un luogo a me estremamente caro. Nei fatidici anni Ottanta, quando la vostra Linda aveva tre-quattro anni, in via Torre Bianca 41 si trovava un buffet, che aveva l’odore del pane al salame e dei vienna appena fatti: il Buffet da Mario. La mia adorata nonna Fulvia era una donna di larghe vedute, rimasta vedova molto presto, adorava portarmi con sé nei giorni più difficili quando non volevo andare in asilo. In giro per la città facevamo tappa in questi luoghi per me fantastici: i buffet. Dove dalla caldaia dell'acqua bollente usciva una doppia vienna (per i non triestini un doppio wurstel)con la quale facevo colazione, tocciandola in un’asperrima senape ma accompagnata alla dolcissima bevanda al pompelmo Guizza, che probabilmente di pompelmo aveva solo il nome. E’ un mix di ricordi, di profumi, un insieme di emozioni, quelle fughe da Mario con nonna, che porto nel cuore vivide come non mai.
Ho avuto una sensazione simile entrando nel buffet La Monna de Fer, nonostante il locale, ex buffet da Mario, sia stato totalmente restaurato, con i profumi, gli odori e le immagini di un locale nuovo, nuovo di zecca. Quei profumi che sanno di merce appena spellicolata, la plastica nuova, le griglie che sbrilluccicano pulite e che di grasso colante ancora non hanno nemmeno visto la sostanza.
Monna de Fer con i giovani responsabili subentrati allo storico buffet da Mario
Mi hanno accolto Andrea, Simone e Giulia che, non ero nemmeno entrata, mi ha lasciato in mano, energica, un biglietto da visita! “Venga a trovarci, signora, venga a trovarci!”
Le ho perdonato il "signora" perchè l’ho vista entusiasta e perchè avevo la mascherina, e forse non mi ha visto bene in faccia, anche se mi ha lasciato addosso il dubbio che potrebbe essere necessario dare fondo al mio antirughe che ho nascosto nel mobile del bagno.
Simone proviene dalla Civiform, dalla scuola di Benito, e già è un tuffo di felicità: per me Civiform è casa e, come sapete, sono molto patriottica. Mi raccontano la loro storia entusiasti, sono giovani, esplosivi, si vede che amano quello che fanno. Il loro racconto emana freschezza ed entusiasmo e io mi lascio abbracciare dal loro calore girovago. Hanno viaggiato molto, sono stati persino in Australia e hanno deciso di fermarsi a Trieste e aprire un concept innovativo, che sappia trasportare chi viene a far visita alla Monna de Fer in un mondo di conoscenze culinarie e sapori che hanno caratterizzato la vita insieme dei due ragazzi. A completare l’opera c’è Andrea che ha già l’esperienza del ristorante Al Petes, che li aiuta soprattutto dal punto di vista burocratico delle adempienze. Un trio di entusiasmo e competenza, per capirci.
uno dei piatti i menù
Uno sguardo va dedicato ai piatti ricercati che troverete sul menù, ma non voglio anticipare altro. La Monna de Fer, nome che a primo impatto mi è sembrato troppo particolare, invece ha una storia tutta sua che profuma di appartenenza e di tradizione. E' il nome o il soprannome di una donna francese che gestiva il locale proprio prima della gestione del buon Mario. Era una donna sola, estremamente rigida: tutti quanti dicevano che era una tipa proprio dura (tipo me, dai) che si racconta avesse una piccola ghigliottina posizionata vicino alla cassa da usare contro chi non volevano pagare il conto.
Divertente, come questo posto, pieno di entusiasmo e novità sia legato così in maniera profonda alla storia della nostra città, non trovate?
Monna de fer buffet
La Monna de Fer è un’esperienza da fare. Anche per asporto.
ps. Hanno aperto il 22 ottobre 2020. Sosteniamoli con il delivery per ora!
via Torre bianca 41. tel. 040 761861
https://www.facebook.com/pg/lamonnadefer
- Creato il .
- Ultimo aggiornamento il .