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Casinò e alta cucina un binomio tutto da scoprire

Fabrizio Magoni boadpmc xo unsplashFabrizio Magoni boadpmc xo unsplash

Casinò e alta cucina un binomio tutto da scoprire.  L’evoluzione dei casinò negli ultimi 30 anni è stata impressionante e senza precedenti. Da luoghi esclusivamente di gioco sono diventati luoghi dove l’intrattenimento viene declinato in tutte le sue forme, dove il lusso, l’accoglienza e l’ospitalità trovano nuove modalità di esprimersi, dove si sviluppano anche la gastronomia e l’alta cucina.


Lo sottolinea il sito Giochidislots.com che mette l’accento su un cambiamento che è avvenuto sia per tradizionale vocazione di strutture che spesso sono un incontro tra storia, arte e cultura, sia per necessità. Bisognava resistere al dilagare del gioco online, bisognava reinventarsi, cambiare pelle, trovare nuovi canali per attirare turisti, giocatori, appassionati oppure semplici curiosi.

E cosa muove le persone più della cucina? Soprattutto quella ricercata, gourmet ma allo stesso tempo autentica. Quella che propone esperienze straordinarie, nella vera accezione del termine: fuori dall’ordinario. Come non parlare, allora, del ristorante Le Louis XV - Alain Ducasse à l'Hôtel de Paris, nella piazza del Casino, a Monte Carlo. Per presentarlo basta dire che si tratta di uno dei ristoranti più rinomati al mondo, premiato con tre stelle Michelin e guidato dallo chef Alain Ducasse, uno dei più celebri chef a livello globale. Il menù è un tripudio di cucina mediterranea con ingredienti locali e di stagione.

Rimaniamo all’estero e guardiamo alla patria del casinò e dell’azzardo: Las Vegas. Qui lavora lo chef David Walzog, che nella sua SW Steakhouse incanta una clientela di palati fini, che vengono nel cuore del Nevada non solo per giocare, ma per provare le sue carni di qualità. Sempre a Las Vegas troviamo anche il ristorante dello chef tre stelle Michelin Joël Robuchon. Il suo atelier si trova all’interno del MGM Grand e propone alta cucina francese in un ambiente lussuosissimo.

Il discorso potrebbe continuare per ore e passare per il Marina Bay Sands di Singapore, dove troviamo il ristorante di steakhouse premiato e guidato dal celebre chef Wolfgang Puck oppure per il Casino Lisboa, a Macao, che vanta ristoranti del calibro del The 8 Restaurant, tre stelle Michelin, dello chef Joseph Tse.

Fatta la carrellata dell’estero, per parlare di casinò e cucina non possiamo non citare il nostro paese. Per farlo partiamo dal Casinò di Venezia, il più antico del mondo, in grado però anche di porsi al passo con i tempi, di rinnovarsi, di diventare moderno. Così al gioco tradizionale è stata unità la cucina di qualità, come quella proposta dal Ristorante Wagner, così chiamato perché aperto nel palazzo in cui visse e dove morì nel 1883 il compositore Richard Wagner. Sulle tavole si alternano i piatti della tradizione culinaria veneziana e una carta dei vini da far spavento, con vicino di casa Alessandro Borghese che ha da poco aperto qui un ristorante. Stessa cosa, ma in versione moderna, elegante e gourmet, per il casino Ca’ Noghera, che unisce nel suo Bistrot innovazione e tradizione.
E così per il ristorante 1900 del Casino de la Vallée, a Saint Vincent, o per Biribissi, il ristorante del Casino di Sanremo. Un binomio unico, quello tra cucina e gioco. Un binomio in cui si vince di sicuro.

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