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Ristorante "Il Panzotto"

Sabato grazie al consiglio di un amico sono andata a mangiare a “IL PANZOTTO”, ristorante aperto da pochissimo, solo tre mesi, ad Albano Laziale. Mi era stato consigliato con tanto amore e soprattutto elogiando i prodotti e la materia prima di eccellente qualità.

Così in una traversa di Via Alcide De Gasperi fronte Duomo, questo piccolo ristorantino mi ha accolto. Curato nei particolari i tavoli di legno con sedie vintage anni ’60, tovagliato all’americana con posate Laguiole, che danno quel tocco Provenzale e leggero da bistrò. Grandi stampe colorate dell’artista, Carla Nico si stagliano su pareti color giallo ocra. L’ atmosfera calda e accogliente, ti fa capire di stare nel posto giusto, se si è alla ricerca del mangiare bene e stare in compagnia con serenità. Due le sale attigue comunicanti divise da un arco, rendono l’ambiente informale e caldo.

Il torchio del grano, pezzo di antiquariato fa bella mostra davanti ai miei occhi. Mi stupisco che non c’è menu, ne carta dei vini. Il proprietario Charlie Focolari giovanissimo, solo 24 enne, ha deciso di realizzare il suo sogno che inseguiva da un bel po’.

Faccio alcune domande mentre sorseggio un ottimo Morellino di Scansano Fattoria dei Barbi 2011.

E: “Lei giovanissimo in sala, chi si occupa della cucina ?”

C:” In cucina Cinzia Berruti un'amica prima di tutto, una persona di cui ho piena fiducia e stima. Lavoravamo insieme quando io ero ancora un apprendista sia di sala che di cucina. Italianissima come tutti noi. Nessuna discriminazione. Ristorante con cucina tradizionale italiana? Cuochi e camerieri italiani! Cucina giapponese personale giapponese ecc. ecc. Penso questo perché le origini e la cultura di una persona, fanno la differenza, quei piatti sono stati vissuti, ce li preparava nonna, ne capisci così il vero significato e le emozioni che trasmettono”

E: “Perché ha intrapreso questa attività? La crisi ?

C:” Ho 24 anni, sgobbo da quando ne ho 17, vivo da solo da quando ne avevo 18 e a 22 ho comprato la mia casa, piccola sì, ma mia! Due anni fa ho deciso di voler aprire un mio ristorante, era un progetto/sogno vago, ma quando decido una cosa, quella è ! Non mollo finché non arrivo alla meta prefissata. Ho lavorato gratis, sotto pagato, fuori città, ho dedicato tutto il mio tempo libero e non, di questi ultimi due anni o poco più, solo a capire ed imparare il più possibile sulla cucina, sulla sala e sul cliente, che per me è in assoluto la priorità! Fino a quando quel progetto/sogno diventò chiaro nella mia testa. Un bel giorno un mio amico, collega adesso, ma ex principale allora, mi chiamò dicendomi di un locale. Era giusto per me, era la mia prima esperienza, la grandezza e l'investimento calzavano alla grande, così lo presi e alla domanda crisi ho sempre risposto: oggi sono giovane! Oggi sono maturo ed incosciente al punto giusto per investire tempo e capitali”.

Tra una domanda e l’altra incomincio ad ordinare, un odore di buono esce dalla cucina, pronti per l’antipasto di benvenuto del Panzotto composto da piatto con bruschetta e olio Evo accompagnata da salsiccia fresca. Tutto di loro produzione! Tortino di patate con mousse di pecorino, parmigiana di melanzane e patatine cacio e pepe.

Non ho nulla da eccepire, antipasto essenziale e ottimo nella sua eccezionale semplicità , ingredienti freschi, gli aromi intensi dell’olio sul pane caldo erano particolarmente persistenti e fini. Ottimo. Il tortino di Patate incantevole, cotte alla perfezione le patate e la mousse legava bene.

Le patata fritte con pecorino e pepe ineguagliabili, assaggiate anche in altri ristoranti e devo ammettere queste al momento le più buone.

Tra un boccone, un assaggio e un sorriso proseguo nel chiedere alcune curiosità al proprietario che indaffarato nel locale strapieno si aggira con tranquillità e padronanza.

E:” Al tuo sogno manca qualcosa per realizzarlo completamente ?

C:” Questo e solo l'inizio... Ho appena iniziato avendo solo 24 anni, ti posso dire che tra me ed il mio sogno, che non starò a descrivere, c'è solo del tempo. Sacrifici ? Tanti e nessuno, per me è lavoro. Il lavoro è sacrificio ma se fatto con piacere non si sente il peso... E poi c’è la gratificazione da parte dei clienti, nei primi giorni di apertura entravo nei negozi e negli uffici vicini, armato di zuppe e bigliettini da visita, con la scusa di volermi presentare al vicinato facevo assaggiare le mie specialità lasciandogli piatti e cucchiai da riportare al locale… Così dovevano per forza entrare e vederlo di persona, poi il pranzo di lavoro, un vero turbo al passa parola: la gente attratta dai "prezzi bassi " entrava e parlava in giro del locale, ecco il famoso passa parola, una delle cose principali. Sono contro ad ogni forma di pubblicità, io non sono mai andato a cena fuori per un volantino trovato in strada ma ci sono andato su consiglio di qualcuno. I "prezzi bassi " vanno bene ma non va bene svendere. Quindi visto le pause dei lavoratori a pranzo ha senso, ma a cena sarebbe una svendita, il che sarebbe molto nocivo all'immagine ed all'economia interna.

Mi viene portata una zuppa di pasta e broccoli, scopro che il broccolo è simbolo di Albano, il contenitore termico, mantiene a temperatura una zuppa meravigliosa, i broccoli lessati vengono di seguito triturati e poi ripassati nell’aglio e olio che sarà di base al brodo. La piccantezza perfetta, non copriva il sapore genuino della verdura. La pasta (di qualità) spaghetti spezzati, perfetti anche come cottura.

E” Niente Menu. Perché?

C:” Il menù non c'è volutamente, io lavoro solo il fresco giornaliero e siamo solo in due a farlo, quindi un menu obbligherebbe un magazzino che non sempre riuscirei a smaltire e quindi sarei costretto a congelare. No grazie ! È poi manderebbe in crisi la cucina. Una cuoca sola non può reggere 40 persone che scelgono di propria iniziativa quindi ogni giorno piatti nuovi oltre ai nostri fissi, come carni alla griglia primi e antipasti che sono espressi. Vedi, un ristorante in fondo non è molto diverso da una qualsiasi attività commerciale.. Quindi necessita di un venditore e qui entro in gioco io.. Io consiglio come un buon venditore sa fare, il mio primo intento e accontentarlo e chi meglio di me sa cosa mangiare nel mio ristorante. Ovviamente ho preso spunto da molti locali e dai rispettivi proprietari lavorando per loro e capendone pregi e difetti, per farne tesoro. Rifarei tutto nella mia vita anche gli errori perché sbagliando si imparano molte cose e si cresce prima..

Tra una domanda l’altra Charlie corre fra i tavoli, racconta la filosofia del locale ai nuovi clienti e saluta gli abituè con garbo e cortesia, arrivano fumanti i paccheri Benedetto Cavalieri cacio e pepe, eccezionali, un po’ troppo saporiti ma ottima cottura, la qualità della pasta si sentiva ad ogni assaggio. Chiedo la torta di mele e il Rosa Tea di Castel de Paolis e lo trattengo per un’ ultima domanda:

E: “Sei felice ?”

C” Sono felice di molte cose e di altre un po' meno, come tutti del resto. Sono felice di avere la forza di lottare sempre e di non buttarmi giù nei momenti difficili, sono felice di essere riuscito ad avere una bella donna vicino che mi ama, di potermi togliere qualche sfizio ed avere un ristorante mio a soli 24 anni!

Vorrei Aggiungere.. due sole parole NE VALE LA PENA.. In assoluto dichiaro: esperienza da ripetere anche per me!

Il Panzotto

Via Collegio Nazareno, 14

Albano Laziale (RM)

www.ilpanzotto.it

Email:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Tel: 0693269686

Cell: 3336442832

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